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Autore: yangroberta1195    09/06/2016    0 recensioni
Conoscete tutti la leggenda del filo rosso del destino ? è una leggenda popolare di origine cinese diffusa in Giappone. Secondo la tradizione ogni persona porta, fin dalla nascita, un invisibile filo rosso legato al mignolo della mano sinistra che lo lega alla propria anima gemella.Il filo ha la caratteristica di essere indistruttibile niente e nessuno può spezzarlo: le due persone sono destinate, prima o poi, a incontrarsi e ad amarsi per sempre. E’ se in realtà non si trattasse di una leggenda ?Esiste veramente l’anima gemella?
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, G.O., Mir, Seungho, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Mir non riusciva a credere e non riusciva neanche a capire come il suo hyung avesse potuto baciare un’altra ragazza,perché lui sapeva bene quanto amava Rob .Possibile che il suo leader avesse dimenticato la stessa ragazza ,per il quale era stato male ,settimane indietro? No!Cheolyong non poteva e non voleva crederci. Adesso ,mentre guardava la ragazza piangere ,si chiedeva se era stata una buona idea venire lì. Si sentiva in colpa per aver quasi costretto la ragazza ad andare ,quando lei più volte aveva pensato che non fosse una buona idea,come se sentisse che qualcosa sarebbe successo. Era forse questo il sesto senso di cui tutti parlano , e che solo le donne posseggono? Mir non lo sapeva,sapeva soltanto che avrebbe voluto trovare subito una soluzione che facesse stare bene la piccola italiana ,adesso accovacciata su se stessa che piangeva. Lui ,che era sempre il primo a tirar su di morale le persone intorno a lui quando stavano passando un momento difficile,adesso non riusciva a farsi venire in mente niente . Cheolyong si sentiva impotente ,ma guardando ancora una volta il volto rigato della lacrime di Rob capì che niente l’avrebbe aiutata a ritrovare il sorriso in quel momento .L’unica cosa che lui poteva fare ora ,era stare accanto a lei in silenzio. ***** Era successo tutto così troppo in fretta ,per riuscire realmente a capire cosa fosse successo. Era stato un attimo. Un attimo prima il mio cuore batteva all’impazzata all’idea di rivederlo ,e milioni di domande affollavano la mia testa: Avrebbe voluto vedermi? Avrebbe voluto ascoltarmi? Ma poi…la speranza si era tramutata in paura …la paura in rassegnazione…lo avevo perso…lo avevo perso nell’attimo esatto che avevo pronunciato quelle maledette parole allontanandolo da me. Cosa pretendevo adesso? Che lui non mi avesse dimenticata? Da una parte era quello che volevo quando lo avevo lasciato…dall’altra non credevo che sarebbe successo così in fretta ,e guardare con i propri occhi l’uomo di cui sei innamorata baciare un’altra che non sei tu… fa male… Lo avevo perso definitivamente e questa volta per sempre. Avevo corso ,fino a trovarmi vicino la riva del mare,in lontananza vedevo un faro spento ,che nelle notti buie era pronto ad indicare ai pescatori la rotta per ritornare a casa. Al porto…al sicuro… Io avevo perso per sempre quel mio porto sicuro e non ci sarebbe stato nessun faro ad indicarmi la via per esso… La sabia sotto di me era fredda e anche attraverso i vestiti riuscivo a sentirne l’umidita ,facendomi rabbrividire . Davanti ai miei occhi l’immagine di Seungho che stringeva tra le sue braccia un’altra ragazza ,baciandola ,ritornava prepotentemente colpendomi in pieno viso e colpendo anche il mio cuore.Strinsi gli occhi ancora di più cercando di scacciare quell’immagine ,stringendo al mio petto le ginocchia facendomi ancora più piccola ,quasi volessi scomparire. Cercavo di trattenere le lacrime ,ma senza risultato ,la vista si era appannata e adesso alzando gli occhi davanti a me riuscivo a vedere il faro sfocato . Non ero riuscita a trattenermi ,sono scoppiata in un pianto silenzioso,che si era trasformato in singhiozzi più insistenti quando 2 braccia mi strinsero a se. Era un abbraccio diverso , non come quelli che mi regalava Seungho che riusciva a scuotere in me sensazioni che mai prima avevo provato …Era un abbraccio delicato che ti trasmetteva un calore immenso ,ma allo stesso tempo erano due braccia forti quelli che mi stavano stringendo ,stringendomi forte a se sussurrandomi un silenzioso “andrà tutto bene” che arrivò dritto dentro me ….Mir si era accovacciato accanto a me abbracciandomi. Appoggiai la testa sul petto di Cheolyong iniziando a piangere senza più trattenermi ,svuotando tutto il mio corpo dalle lacrime che in quel momento non cessavano di rigare il mio viso .Afferrai saldamente il suo maglioncino grigio, che sbucava fuori dal giubbottino aperto ,come se fosse un salvagente al quale aggrapparmi per non affondare . Mir rimaneva lì ,senza dire una parola ,facendomi sfogare ,accarezzava i miei capelli e a volte la mia schiena cercando di far cessare i miei singhiozzi . Ce l’avevo con me … era stata solo colpa mia . Era colpa mia se avevo perso Seungho ,era colpa mia se eravamo a questo punto . Era colpa mia se adesso io stavo soffrendo…Era colpa mia… Cheolyong mi lasciò sfogare senza dire una parola ,l’unico modo in cui cercava di consolarmi ,alleviare un po’ quel dolore era abbracciandomi. In quel momento mi resi conto di quanto il maknae fosse cresciuto. Le sue braccia,il suo torace,le sue spalle….erano quelle di un uomo ormai, e non più quelle di un ragazzino. E io ancora una volta mi sentì una bambina accanto a lui. ************** -<< Roby ,forse è meglio che per stasera non bevi più,dammi questa >>- -<< Yaah! Cheolyong-ssi!! Tu, da oggi sei il mio amico di bevute! >>- Sorrisi a Mir ,allungando un braccio verso di lui con il pollice alzato .Cheolyong mi guardava tenendo la mia borsa ,mentre con l’altra mano cercava di tenermi in equilibrio tenendomi per un braccio. Più di una volta avevo rischiato di ritrovarmi con il sedere sull’asfalto se non ci fosse stato Mir a sorreggermi . Volevo ritornare a Seoul il prima possibile ,ma nella strada per ritornare all’hotel avevo visto un chioschetto e in quel momento annegare i dispiaceri nell’alcool non mi sembrava una poi così cattiva idea. Volevo dimenticare ,almeno per quella sera.L’alcool sì, annebbia tutto ,ma riporta a galla subito dopo tutto prepotentemente anche se cercavo di nasconderlo. Ecco perché ad un bicchiere ne seguì un secondo e poi un terzo e poi un quarto ,fino a perderne il conto Mir non riusciva a dirmi di no ,non in quel momento ,così mi aveva assecondato cercando di vigilare su di me e che non commettessi qualche pazzia ,fermandomi subito dopo aver ordinato una terza bottiglia si soju. Si era camuffato bene ,per non dare nell’occhio ma quella che attirava l’attenzione era un italiana ubbriaca che faceva casino;io. Stavamo tornando all’albergo ,e Mir mi sorreggeva cercando di non farmi cadere. -<< Credevo che tu non bevessi. Non lo reggi per bene l’alcool >>- Mir sorrideva prendendomi in giro ,mentre mi sorreggeva per il braccio -<< Infatti io non bev… >>- la voce mi si affievolì . Questa conversazione io l’avevo già avuta in una vita passata ormai che sembrava non appartenermi più. Apparteneva ad un’altra Rob che era rimasta sull’isola Jeju ,felice come non mai. Le parole mi morirono sul nascere ,e Mir vide la mia espressione cambiare .La vista si stava appannando diventando sfocata. Abbassai lo sguardo ,puntando i miei occhi sulle mie scarpe un po’ consumate ,sentendo ancora la sabia dentro di esse. Mir stava per dire qualcosa lo percepivo dal modo in qui si stava avvicinando ,cercando di trovare le parole giuste per farmi stare meglio. Fu in quel momento che sentimmo delle voci poco lontani da noi,attirando la nostra attenzione. Mi voltai , strofinando il palmo della mia mano sulla guancia ,asciugando una lacrima che silenziosa l’aveva bagnata. Riconobbi subito il manager Kevin ,con lui altre persone dello staff ,e poi lui… Seungho… Poco distante dal resto del gruppo . Si era fermato con tre ragazze intento a firmare autografi. Era bello come non mai ,il suo sorriso riusciva ancora a farmi arrossire anche se non era rivolto a me. La sua sola presenza riusciva a scombussolarmi al tal punto da non riuscire più a ricordare cosa stessi facendo e dimenticare tutto quello che mi circondava. Seungho aveva finito di firmare gli autografi e stava salutando le ragazze sorridendo gentilmente,e poi istintivamente prima che le ragazze furono andate via Seungho accarezzò le sue labbra con la sua lingua ,inumidendole . Quel gesto molte volte era riuscito a farmi morire credendo di poter svenire ogni volta che lo faceva in mia presenza e potevo perfettamente capire quello che stavano provando quelle ragazze in quel momento. Il viso di una delle ragazze si era colorato di rosso ,mentre le altre due rimasero ferme a guardare Seungho sorridere e voltarsi per raggiungere gli altri dello staff. I miei piedi automaticamente fecero un piccolo passo in avanti ,tremolante,versoi di lui. Ma poi ecco che la vidi… lei… a pochi passi da lui. -<< Cosa vorresti mangiare ,Seungho ? >>- -<< Eun-Seol ,non chiedere mai a Seungho cosa vorrebbe mangiare. Perché non la finirà mai di elencare cibi.>>- -<< Hyung ,se non sbaglio qui il più anziano sei tu ,no?! Quindi tocca a te oggi offrire la cena a tutti >>- Seungho si era voltato verso la ragazza sorridendo .-<< Tu cosa vorresti mangiare Eun-Seol? >>- La ragazza rispose qualcosa che io non capì mentre lui continuava a ridere -<< Quindi è deciso . Ragazzi ,ringraziate il mio manager Kevin per la cena di oggi . Hyung! Mangerò bene ,grazie! >>-Il manager alla fine si arrese ,e fece un segno lascivo con la mano -<< Va bene va bene ,mi raccomando mangiate bene >>- Tutti iniziarono a gridare e ringraziare il manager di Seungho .Mi sentivo con una spettatrice della sua vita di cui no ne facevo più parte . Lui rideva ,scherzava con lei e sembravano a proprio agio insieme. Il piedi che avevo spostato in avanti era ritornato indietro ,mi ero bloccata sul posto,volevo andar via da lì volevo che non mi vedesse ma non riuscivo a muovermi come se i miei piedi avessero messo le radici lì come un sakura millenario. Prima che Seungho potesse voltarsi nella mia direzione e venire verso di noi,Mir mi risvegliò da quello stato di trans. Afferrò saldamente il mio polso e mi trascinò lontano da lì prima che Seungho si accorgesse della nostra presenza. Eravamo finiti in un vicolo e tutto l’alcool che avevo in corpo piano piano sembrava che si stesse dissolvendo lasciando solo un leggero mal di testa. Eravamo uno difronte all’altro. Mir poggiava le spalle contro un muro poggiando anche la testa ,sollevando un po’ il viso guardando in alto. Io guardavo nuovamente i miei piedi ,pensando ancora una volta –non avevo mai smesso quella sera –a Seungho. Il modo in cui sorrideva a quella ragazza ,il modo in cui la guardava…. Il modo in cui l’aveva baciata… non smettevo di pensare, quando in realtà era l’ultima cosa che avrei voluto fare. -<< Mi dispiace… mi dispiace per essere un peso in questo momento …Mi dispiace per averti messo in mezzo a questa situazione. Tu non dovresti nasconderti da lui… non dovresti essere qui in questo momento. >>- -<< Roby…ma cos--… io sono amico di entrambi ,in questo momento quella che non dovrebbe rimanere da sola sei tu. Non rovinerò il mio rapporto con lo hyung,se è questo che ti preoccupa >>- Guardai Mir negli occhi ,mentre lui si allontanava dal muro. -<< Forza andiamo ,domani abbiamo il volo per rientrare >>- -<< Cheolyong?!... –fermai Mir stringendo la manica del suo giubbotto –Posso chiederti un ultimo favore ? >>- Mir mi guardava curioso ,ma allo stesso tempo preoccupato per cosa potessi chiedergli. -<< Promettimi che non dirai mai alle ragazze cosa è successo a Busan. Che non dirai mai a Seungho che io sono stata qui >>- Cheolyong mi guardò allarmato non capendo il motivo di quella richiesta, pronto a ribattere -<< Ti prego ,promettimelo >>- Non so cosa sia stato ,forse il tono della mia voce ,o il mio sguardo supplichevole …ma Cheoyong assecondò anche quella mia richiesta con un silenzio quasi religioso. -<< Grazie… >>- Quello che era successo a Busan sarebbe dovuto rimanere un nostro segreto.
   
 
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