Anime & Manga > Alice Academy/Gakuen Alice
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Autore: dream_liberty    09/06/2016    7 recensioni
La piccola dolce Mikan è stata cacciata dall'alice academy dopo aver frequentato solo un anno, il nonno era morto già da tempo, e Mikan fa una sorta di pellegrinaggio tra famiglie ed orfanotrofi, era seguita da molte associazioni antialice, fu così che la piccola Mikan passò 5 anni infernali. Poi improvvisamente viene riammessa nell'accademia. Mikan era provvista di alice molto potenti ed estremamente rari.
Come sarà la Mikan sedicenne? E come si evolverà il suo rapporto con tutti i suoi amici alice, in particolar modo con Natsume? Sarà odio o amore?
Ciao , sono nuova e questa è la mia prima fanfiction in assoluto, quindi per favore abbiate pietà e siate clementi, spero di ricevere qualche recensione va bene anche negativa, be spero sinceramente che la storia vi piaccia.
Genere: Avventura, Azione, Commedia | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Mikan Sakura, Natsume Hyuuga, Un po' tutti
Note: What if? | Avvertimenti: Tematiche delicate, Triangolo
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La porta si aprì di scatto.

Davanti all'uscio c'erano due figure, un ragazzo ed una ragazza.

Il ragazzo aveva una folta chioma corvina leggermente scompigliata che gli dava un fascino spigliato.

Nel bel viso lievemente sudato probabilmente per la folle corsa appena fatta, aveva uno strano tatuaggio a forma di stella nera appena sopra lo zigomo sinistro.

La ragazza invece aveva corti capelli rossicci, anch'essi scompigliati, la pelle era rosea,le gote erano imporporate forse per la fatica ed i vestiti leggermente stropicciati. Teneva una mano su un ginocchio mentre l'altra sul petto abbondante (probabilmente) per riprendere fiato. Anche lei era un po' sudaticcia.

Fu il ragazzo dalla chioma corvina a parlare con voce affannosa– Ci scusi il disturbo professore volevamo chiederle se sono liberi ...- guardò un secondo un foglietto stropicciato che aveva tra le mani- Natsume Hyuga e ...- riguardò il piccolo pezzo di carta spiegazzata strabuzzando i begli occhi blu elettrico, forse per paura di aver sbagliato – e... Mikan Sakura ?- il suo era poco più un sussurro sorpreso quasi una domanda timorosa.

Il ragazzo alzò piano la testa, che fino ad allora era stato chino nel povero bigliettino che nel frattempo stropicciò ancora di più, forse per il nervosismo.

Lo sguardo ricadde inevitabilmente su una figura femminile dai lunghi capelli castani seduta in fondo all'aula, che stava discutendo quasi ferocemente con un bel ragazzo dagli insoliti ed intensi occhi rosso vivo.“Proprio come 5 anni fa” pensò malinconico.

No, non poteva sbagliare era lei, non c'erano dubbi.

Forse vi chiederete il perché.

Facile l'unica ragazza abbastanza coraggiosa e stupida che litigasse (senza essere uccisa) in quel modo con quello scorbutico ragazzo dai capelli corvini, era lei. Mikan Sakura.

Il bel ragazzo dalla chioma corvina s'avvicinò piano quasi avesse il timore che quella figura fosse un miraggio, oppure uno scherzo di cattivo gusto tiratogli dalla stanchezza e dalla speranza, quella stessa speranza che aveva scacciato, a volte anche rinnegato per non soffrire troppo di quella mancanza.

Quando arrivò dinnanzi alla bella ragazza, allungò piano la mano come se volesse accertarsi che quella non fosse una mera illusione o un abbaglio.

La grande mano tocco il caldo viso di Mikan, e con uno scatto fulmineo la strinse in caloroso abbraccio.

Pov. Mikan

Quando lo strano ragazzo dai capelli corvini mi abbracciò, mi sentii pervadere da una strana sensazione di familiarità, come una sorta di deja vù.

L'odore che emanava quel ragazzo era così inebriante, e... familiare, non trovavo altre parole per descriverla.

Le mie mani si mossero da sole ricambiando quel insolito eppure dolce abbraccio.

Non so quanto tempo passò, forse un paio di minuti o forse ore, ma sentii qualcosa d'indesiderato.

Qualcuno vicino a me tossicchiò divertito, come se fosse un vano tentativo per non scoppiare a ridere.

Infatti fu completamente inutile.

Dopo sì e no due secondi, ci fu una fragorosa risata.

Sapevo chi era, ma non capivo perché il mio cuore stesse aumentando il suo ritmo, galoppando come un cavallo da corsa nel bel mezzo di una gara.

Perché la sua risata mi faceva questo effetto?

“Lui ti ha abbandonato Mikan! Ricordalo! Il tuo cuore non dovrebbe battere per un simile bastardo! Sarebbe pericoloso innamorarti di lui” mi riprese la mia coscienza, rimproverandomi, ma non so per quale motivo ribattei (mentalmente) come a volerlo difendere. Difenderlo da me stessa. O forse volevo giustificarmi con la mia coscienza?

“Lui non è un bastardo! È solo uno scemo ma non è bastardo! E...e poi... e poi il mio cuore non stava battendo per lui, stava battendo perché ero sorpresa che Natsume sapesse ridere, si ecco è così”.

Mentre stavo praticamente litigando con la mia coscienza, mi accorsi che non c'erano più delle calde braccia intorno alle mie spalle, e quella risata stupenda era sparita, come scemata nel nulla più assoluto. Per un momento mi chiesi se mi fossi immaginata tutto, ma poi scossi la testa in segno di disapprovazione, era tutto troppo reale perché fosse solo una mia mera illusione.

Sentii una voce calda e maschile che mi riportò alla realtà -Mikan... ehi Mikan va tutto bene?- chiese leggermente allarmato il mio interlocutore.

Feci un segno di assenso.

Le mie labbra si mossero da sole, come se avessero formulato un pensiero autonomamente senza il bisogno del mio cervello (bacato nd me per la prima volta concordo!! nd Natsume smettetela di prendermi in giro nd Mikan).

-Tsubasa-sempai*?- il mio era poco più un flebile sussurro timoroso.

L'espressione del presunto sempai s'intenerì, mi diede un buffetto sulla guancia e disse con sollievo – Meno male, credevo che ti fossi dimenticata di me!-.

Stavolta sul mio volto nacque un largo sorriso sincero, che si trasformò in una fragorosa risata, il mio sempai all'inizio fece il finto offeso ma dopo si unì alla sottoscritta.

Non so come ma dopo notai una figura femminile vicino a Tsubasa-sempai.

Era una bella, anzi bellissima ragazza dai corti capelli rossicci tagliati un po' a zig zag, che le conferivano un'aria sbarazzina, gli occhi color mogano sembravano sprizzare energia e vitalità, aveva un seno piuttosto abbondante fasciato da un morbido maglioncino color porpora che faceva contrasto con la candida camicia che indossava sotto, la gonna era nera e corta proprio come la mia, la piccola cravatta era di un rosa pallido ed era leggermente allentata.

La pelle invece era rosea e le labbra carnose piegate in un ampio sorriso che mostrava una fila di denti immacolati.

-Misaki-sempai!- esclamai buttandomi su di lei.

Probabilmente per colpa del mio peso (cicciona nd Natsume Come osi?! Sono uno stecchino lo hai ammesso anche tu nel 2^cap.! Nd Mikan Ho detto che SEMBRAVI non che eri, infatti subito dopo ho detto che eri pesante! Nd Natsume Stupido ne riparliamo dopo! nd Mikan che gli fa la linguaccia) la sempai perse l'equilibro ed io le caddi rovinosamente addosso.

Che figuraccia!

Mi aspettavo che Misaki-sempai mi sgridasse o altro, invece sentii due braccia cingermi in una morsa soffocante, la mia faccia affondò sul suo seno prosperoso, era la prima volta che mi sentivo così... protetta e amata, mi sentivo a mio agio.

“Forse è così che si sentono i bambini quando vengono abbracciati dalla propria mamma?!” mi ritrovai a pensare un po' sconfortata ma anche contenta di aver provato finalmente quella bellissima sensazione rassicurante, e promisi a me stessa di abbracciare più spesso la sempai.

-Misaki-sempai io...- ma prima di finire la frase lei mi fermò con un gesto, si alzò da quella posizione effettivamente un po' scomoda e mi offrì una mano che accettai di buongrado, cominciava a farmi male il fondoschiena.

Quando eravamo entrambe in piedi in perfetto equilibrio,(più meno per Mikan nd me, ehi!!! nd Mikan) lei

mi sorrise dolcemente – Non chiamarmi sempai, mi fai sentire vecchia e...- forse non saprò mai cosa stava per dire, perché Tsubasa-sempai ci interruppe ridendo.

-ahahahah, Misaki ma tu sei vecchia, non dovresti dire così, guarda tra un po' ti spunteranno anche i capelli bianc...- prima ancora che finisse di parlare, Misaki gli diede una padellata in faccia lasciandogli un segno rosso e vistoso.

Da dove aveva tirato fuori quella padella?!!

Ma francamente Tsubasa-sempai se l'era proprio cercata!

Quest'ultimo cominciò a massaggiarsi il naso con qualche esclamazione di dolore.

-Come osi darmi della vecchia?!- urlò Misaki imbestialita, faceva quasi paura. Mi annotai mentalmente di non far arrabbiare Misaki.

Qualcuno tossicchio rumorosamente, interrompendo così una guerra tra i due sempai.

-Ehm non avevate bisogno della signorina Sakura e del signorino Hiyuga?!- chiese allusivo il supplente.

Tsubasa e Misaki annuirono un po' imbarazzati per il caos creato da loro.

Uscimmo dalla classe un po' imbarazzati, l'unico che sembrava disinvolto era Natsume.

Quest'ultimo sospirò rumorosamente -Siete proprio degli stupidi, come vi è saltato in mente di cominciare a litigare in quel modo in classe?! Ricordatevi non siete più dei bambini, ma ragazzi di diciannove anni almeno fisicamente parlando-

aveva una voce fredda e calcolatrice, mi sentii pervadere da strani brividi.

-Uffa quanto sei noioso sembri un vecchio, sei peggio di Misaki!- esclamò Tsubasa.

La sempai invece sembrava sul punto di mangiarlo, non mi sarei affatto sorpresa se le sarebbero spuntate le fauci, ma questo per (s)fortuna del sempai non successe, però ne ricavò un'altra padellata in faccia, sembravano una di quelle gang comiche che a volte si vedevano in televisione, in effetti facevano sbellicare dalle risate.

(Adesso è il mio turno nd Natsume, Ma io non ancora finito nd Mikan Quando avrai finito avremo compiuto i cent'anni nd Natsume Tanto meglio, saremo più saggi nd Mikan be io non ho voglia di aspettare così tanto quindi dammi il microfono nd natsume che prende il microfono a Mikan Ehi!!!! nd Mikan)

Pov. Natsume

Quei due idioti dei sempai ricominciarono a litigare come se non ci fosse un domani.

Sospirai, sapevo che con loro era solo fiato sprecato, nonostante i loro diciannove anni erano rimasti proprio dei bambini.

Mentre i due stavano ancora bisticciando (Con Misaki in vantaggio) e io sospirando, Mikan cominciò a ridere, la sua era una risata contagiosa e cristallina.

I due idioti (mi rifiuto di chiamarli sempai) si fermarono guardandosi all'inizio un po' confusi e poi sempre più divertiti fino a cominciare a ridacchiare anche loro.

Misaki improvvisamente s'avvicinò e guardò seria il ragazzo, allungò piano il braccio e cominciò ad accarezzare delicatamente il viso un po' livido di Tsubasa, sembrava quasi che avesse paura di fargli male.

Be non posso di certo darle torto.

Invece Tsubasa arrossì, dava l'impressione di essere un'aragosta arrostita.

Sembrava una scena così intima, non che mi sentisse in imbarazzo o altro, è solo che le smancerie non facevano per me. Mi voltai impercettibilmente verso Mikan.

Era più rossa di Tsubasa, e guardava i suoi stivali neri con accurata attenzione, come se in quel momento fosse la cosa più interessante da vedere, anche se c'era qualcosa di ancora più coinvolgente da vedere. Me.

Mi avvicinai -Ehi baka, cos'hai?Ti vergogni? - l'ultima frase gliela sussurrai piano al suo orecchio. Sapevo che si sentiva in imbarazzo, ma mi divertiva metterla ancora più in difficoltà.

Infatti le sue orecchie divennero, se possibile, ancora più paonazze di prima. Era proprio buffa.

Ridacchiai piano, ma lei mi sentì lo stesso. Si girò con uno scatto fulmineo -Che hai da ridere?! Non è divertente- sbottò lei a bassa voce, probabilmente non voleva disturbare i due piccioncini, che si stavano ancora guardando.

Che stupida, quei due non si sarebbero risvegliati in quello stato di trance neanche se avesse urlato.

-Se sto ridendo è proprio perché è divertente- risposi anch'io a bassa voce, non so neanch'io perché, forse era per prenderla in giro o reggerle il gioco. Chissà?. Scrollai le spalle per scacciare quegli strani pensieri.

Mi avvicinai ancora di più,e Mikan fece qualche passo indietro fino a avere le spalle al muro, arrossendo vistosamente. Sorrisi lievemente, mi piaceva farle quell'effetto.

-Hai la febbre per caso? Sei tutta rossa in viso- le chiesi scaltro, mi avvicinai facendo combaciare le nostre fronti.

Il suo dolce profumo di ciliegia mista a pesca m'investì.

A pochi millimetri da me avevo i suoi occhi color nocciola, ma adesso che li vedevo bene aveva anche delle pagliuzze verde smeraldo qua e là, le sue guance erano imporporate, e le sue labbra rosse e carnose erano piegate in una smorfia imbarazzata. I nostri respiri si mescolavano creando una sinfonia (non ti è venuto nient'altro in mente, questa battuta è squallida nd Natsume non è vero è...ehm è romantica! Nd me, se lo dici tu...nd Natsume ,ehi cosa intendi dire! Nd me, Lasciamo stare nd Natsume) .

Mi allontanai di scatto come se fossi stato scottato -Non hai la febbre- dichiarai noncurante, Mikan invece girò il viso dall'altra parte, sembrava quasi offesa.

-Cosa credevi, che ti avrei baciata?- chiesi prendendola un po' in giro.

-M-ma che cosa stai dicendo! Io...io non credevo proprio niente, sei uno stupido Natsume!- farfugliò cercando di evitare il mio sguardo.

-Senti chi parla Baka!- dissi calmo.

La baka in questione sembrò riprendere un po' del suo coraggio, -Come osi brutto idiota, cretino, scemo, stupido e citrullo?! Io qui non sono la stupida, l'unico babbeo qui sei tu!!!- urlò tutto questo senza riprendere fiato, e ora il suo torace si stava muovendo velocemente, sembrò sul punto di aggiungere qualcos'altro ma fu interrotta da Tsubasa, a quanto pare avevano finito le loro smancerie.

-Ehi perché stai urlando?-nel mentre diceva questo appoggiò una mano sulla sua spalla, una cosa che stranamente mi diede... fastidio.

Sospirai e mi passai una mano tra i capelli, poi come un fulmine a ciel sereno mi venne in mente il probabile motivo per cui Tsubasa e la sua compagna ci abbiano chiamato, -Perché ci avete chiamato fuori?- chiesi gelido. Tsubasa si bloccò, cominciò a boccheggiare come un pesce fuor d'acqua, forse era proprio così che si sentiva.

-Be ecco, non saprei da dove cominciare!-sembrava in difficoltà.

-Comincia dall'inizio- dissi come se fosse un fatto ovvio, infatti era così. Un fatto ovvio.

Si schiarì la voce -Ehm, ecco, Persona...- non riuscì a finire perché fu interrotto.

-Che c'entra Persona?!- chiese inquisitoria Mikan, la sua espressione ora era dura.

-Se mi lasci parlare ti potrò spiegare- ribatté stanco il ragazzo – Come stavo dicendo Persona mi ha inviato nella vostra classe per chiamarvi, aveva accennato una missione credo- Be quella non era la prima volta che inviava Tsubasa per avvisarmi per qualche missione, ma perché aveva chiamato anche Mikan, forse aveva a che fare con i suoi alice?

-Bene bene, finalmente siete arrivati- fummo interrotti da una voce melliflua e familiare.

Persona.

Nessuno osava parlare.

-Che c'è il gatto vi ha mangiato la lingua?- chiese con scarso interesse.

-Perché ci hai chiamato?- chiesi.

-Per una missione.-disse secco lui.

-Ed io che c'entro con tutto questo?- chiese muovendo le mani incapace di star ferma.

-Non fare la finta tonta.- ora Persona sembrava decisamente annoiato, come se scene del genere, per lui, siano quotidiane. Non mi stupirei se fosse veramente così.

Si stava avvicinando, l'unico rumore che si sentiva nel corridoio era il rumore dei suoi tacchi contro il pavimento. Il rumore, se si può chiamare così,sembrava quasi una melodia ipnotica.

-Io non sto facendo la finta tonta!- esclamò sulla difensiva Mikan.

-Allora...- disse riprendendo il suo solito tono di voce, avvicinandosi sempre di più a lei -sei proprio tonta-

lo sguardo di Mikan ora sembrava furioso.

Tsubasa provò, diciamo così, a distrarre Persona.

- In cosa consiste la missione?- Persona lo guardò come se fosse un insetto da uccidere, all'istante.

-Tu...- mi indicò con l'indice della mano fresco fresco di smalto, nero ovviamente -e tu...- indicò Mikan con un rapido gesto della mano curata – dovrete affrontare insieme un incarico importante, non sono ammessi fallimenti, è chiaro?!- la sua voce era autoritaria, non avrebbe ammesso repliche.

-Lei è matto! Non posso affrontare una missione il primo giorno di scuola, e per di più con quel pervertito!- l'ultima frase la disse indicandomi.

Mi vendicai.

-Ti ricordo che siamo già agli inizi di Dicembre, oggi non è il primo giorno di scuola- dissi con ghigno.

-Sì ma...- provò a ribattere debolmente, non aveva più via di scampo, lo sapeva.

-Niente ma, vi voglio vestiti eleganti per le sei del pomeriggio!- adesso sembrava più un generale che un professore.

-Il punto d'incontro?- chiese fievolmente Mikan. Sapeva di aver perso.

Persona fece un ghigno malefico -Nel bosco del Nord*.- detto questo girò i tacchi, letteralmente, e se ne andò.

-Il bosco del Nord?- sembrava tremare un po', si girò verso di me.

-Se non ricordo male il bosco del Nord è denominata anche il bosco della Paura, è così Natsume?!- chiese rivolgendosi al sottoscritto.

-Hai una buona memoria- replicai duro, avrei voluto aggiungere “ Adesso ricorderai anche quando mi hai abbandonato?!” ma mi trattenni.

-Dovremmo muoverci adesso c'è Jinno!- esclamai.

-Che cosa?! Stai scherzando vero? Oh no quello là sarà anche capace di darmi una None-star*!!- disse preoccupata.

-Be allora comincia a correre!- le dissi sbrigatvo.

 

ANGOLO DELL'AUTRICE RITARDATARIA ED IDIOTA

Me: Ciao! Come va

tutti con la forca: muori!!

me che piange dispiaciuta: mi dispiace!!! okay avevo detto che avrei provato ad essere più puntuale, è solo che ho avuto tanto da fare!

Natsume: Per esempio?

Me: Natsume da che parte stai?!

Natsume: dalla parte del più forte! Be allora dicci cosa avevi!

Me: be ecco io... io avevo le ultime verifiche, interrogazioni varie, altre storie d'aggiornare, le prove di teatro e poi lo spettacolo! ( che chi se lo chiede è andata benissimo, ho fatto sbellicare dalle risate!)

Mikan: Già lei fa la parte dell'ubriaco quindi questo lo dice lunga su di lei!

Me: Mikan anche tu?!

Natsume:Se proprio una Baka autrice dei miei stivali!

Me: Basta avete rotto andatevene via tutti!!

Allora intanto volevo scusarmi per l'enorme ritardo, anche se so già che non mi perdonerete, sigh me piange in un angolino! Comunque volevo spiegarvi i significati di alcune parole magari per chi non lo sapesse.

Sempai: indica un compagno o collega più anziano o superiore di grado che merita considerazione e rispetto.

Sensei:significa "professore", "maestro" o "dottore".

Kōhai:cioè un compagno o collega più giovane ed inesperto.

Il bosco del nord: nell'anime se non ricordo male è la casa di Mr Bear, anche qua sarà così ma l'ho voluto denominare il bosco della paura per renderlo più interessante, spero no dispiaccia a nessuno.

None-star: significa niente stelle e viene utilizzato nel manga (credo) per indicare le persone senza stelle.

Spero di non aver dimenticato altro, e so che ci sono delle parole che nel capitolo non c'è però ho voluto scriverlo nell'eventualità che ci possa essere nei prossimi capitoli.

Be spero che non faccia schifo e che vi piaccia!!

Ciaooooooooo

p.s: l'ho fatto anche più lungo!! XD !!!

 

   
 
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