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Autore: AintAfraidToDie    14/04/2009    6 recensioni
Batman non era cattivo; forse solo un debole, un incapace o un disprezzabile mostro. Ed in realtà Bruce Wayne stava scomparendo, ma nessuno sembrava accorgersene.
[Batman/Joker]
Dedicata  a Sory, la mia amorevole mamma.
Genere: Romantico, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Titolo: Don't be so... serious.
Genere: Romantico; Introspettivo
Rating: Giallo
Avvisi: Slash; OneShot
Personaggi: Batman/Joker
Riassunto: Batman non era cattivo; forse solo un debole, un incapace o un disprezzabile mostro. Ed in realtà Bruce Wayne stava scomparendo, ma nessuno sembrava accorgersene.


Dedicata  a Sory, la mia amorevole mamma.


"Don't be  so... serious."


Bruce Wayne desiderava apparire cinico.
A differenza di quel che si poteva comunemente pensare osservandolo e conoscendo il suo profilo generale di miliardario sfacciato, non era ancora riuscito ad eliminare quella sua parte più maledettamente convenzionale ed infima. Ci aveva provato, si era impegnato, eppure arrivare a sconfiggere le proprie debolezze non era facile, crearsi nuove personalità ancora meno.
In realtà Bruce Wayne stava scomparendo. Ma nessuno sembrava accorgersene.


 Nessuno tranne lui.


In fondo era sempre stato fin troppo bravo, nel crearsi maschere di cera liquida appositamente costituite da odio e finto orgoglio. Con estrema maestria riusciva ogni giorno a rinnovare l'immagine maligna ed egoista di quell'entità che era divenuto col passare degli anni; la morte dei suoi genitori era stato solo il crudele inizio di una lenta trasformazione sia interna che fisica.
Ma Batman non era cattivo; forse orse un debole, un incapace o un disprezzabile mostro.
Qualcuno, qualcosa - oramai non sapeva più cos'era - che si nutriva d'odio e di spazzatura; un contenitore alimentare pieno di carcasse maleodoranti e corpi in decomposizione. Sbranava ossa, filamenti di grasso e muscoli, sgranocchiando vermicelli e vomitando organi indigesti. Avvertiva distintamente la sua bocca marcire insieme al sentore del sangue rappreso, coaguli che gli si formavano in prossimità dei denti, impossibilitandogli quasi la semplice azione del parlare.
Mandibola ferma e sguardo perso; ed intanto Bruce continuava ad ingerire la sua follia.


 << Dimmi quando sei sazio, Batsy. >>
 << Non lo sarò mai. >>

 
Si chiedeva ininterrottamente se, da un iniziale e piacevole bene, non fosse arrivato ad incarnare il male. L'ideale che tutti gli stolti avevano del criminale tipo, il furbastro mascherato che sa parare bene i pugni. Tecnologia avanzata ed un pizzico di pazzia.
Ma era davvero questo quel che era oramai divenuto?
Bruce urlava, urlava al mondo le sue vere intenzioni, ma non veniva ascoltato. Si squarciava l'ugola con unghie d'acciaio ed a volte riusciva pure a piangere; sapeva che a nulla valevano i suoi sforzi o il liquido vitale che ogni sera poteva rilasciare su un anonimo asfalto. Perlomeno ci provava.
Intanto lui rideva. Rideva perché sapeva di aver quasi vinto.  


 << Oh! Ah! Uh!
  Mio piccolo pipistrello, perché sei così serio? >>


Quel che si costringeva da tempo a  fare era una ovvia e continua ricerca di quella specifica e concreta componente che riuscisse a rimetterlo in sesto, a ricomporre dei pezzi. Piccoli tasselli di un puzzle per bambini che raffiguravano la sua anima - mente che per più di tre quarti era stata distrutta e forse dispersa. La scatola che nel passato aveva contenuto quei mattoncini si era nell'arco di attimi colorata di bianco e di nero, poi era diventata verde. Quel colore acido che gli ricordava lui, i suoi capelli sporchi e la giacchetta viola sdrucita che rifasciava usualmente il suo magro e devastato corpo.


<< Questa recita si sta prolungando troppo, Joker. >>
<< Uhm, allora credo proprio che dovremo... applaudire? >>


Sì, la sua vita era troppo simile ad una sovrannaturale rappresentazione teatrale costituita da un circolo di neo attori viandanti, che trovavano divertente rendergli l'esistenza difficile. Qualche volta era riuscito a convincersene - stanotte Batman morirà e Bruce uscirà indenne da questo Inferno.
Ma poi la sua personale autodistruzione veniva rimandata alla serata successiva, ed il piano mentale formatosi acquistava forme e contorni sempre più confusi, fino ad essere definitivamente spostato nell'usurato dimenticatoio.


<< Se solo non fossi arrivato tu. >>
<< Come sei romantico stasera, Batsy! >>


“Se solo non fosse arrivato lui magari adesso sarei già morto.” pensava a scatti Batman - oramai la notte faceva da sovrana e Bruce era già a letto, molto probabilmente accovacciato in posizione fetale tra calde lenzuola pregiate, addormentatosi grazie ad una non so quale pasticca analgesica con un solo incubo a disturbagli il sonno: l'usuale clown dalle forme ridenti. Ma poi sospirò, e la mente si fece tutto ad un tratto più buia. Batman aveva il controllo; Batman voleva vederlo.
Col passare del tempo e con l'aumentare di frequenza della loro convivenza da nemesi complementari, il pipistrello era arrivato a pensare che il Joker avesse un'anima da bambino, incapace di percepire il sottile filo conduttore tra bene e male. Come quando insegni ad un neonato cosa è giusto fare rimproverandolo con dolci schiaffi sulle manine paffute - il clown non capiva, non riusciva a capire; non voleva capire. Quel suo sorriso marcio, munito di denti gialli ed affilati pronti a sbranare ed a mordere, era quindi una delle poche prove della sua completa insanità. Batman lo sapeva, ma non riusciva a convincersi. Per lui era diverso.
Joker era malato, ovvio. Ma di una malattia folle, un virus contagioso.


Il caos.


E quando la figura esile e barcollante del verde clown gli si parò davanti come tante altre volte era successo, fu proprio questo suo decantato disastro interiore a far sì che Bruce morisse. Risvegliatosi per colpa di un rumore sospetto nel bel mezzo del proprio mondo onirico, crudelmente soffocato per mano di un involucro nero e vuoto con il lenzuolo ramato che aveva per poco raccolto il suo sonno, annaspando furiosamente e ricacciando dentro due ultime e stupide lacrime. Orgoglioso fino all'ultimo,Wayne.

“È morto.” riuscì a capirlo solamente grazie alla spiacevole perdita di un battito.
Il suo corpo non ne percepì quasi la scomparsa, in fondo la sua esistenza aveva perso lucidità e senso da anni - come il sole al tramonto, che lascerà ogni giorno fioche traccie sfumate ed un'atmosfera di candore finché non consumerà del tutto sé stesso. Il compimento di quel piano malefico portato avanti da Joker scaturì nel suo essere una fioca e maligna risata, per poi far sì che le sue braccia cicatrizzate e tagliuzzate andassero a rapire con un abbraccio quel che era rimasto di Bruce, aspirandone pure lo scheletro per mezzo di un fievole bacio a fior di labbra.


<< Ora non ti dividerò più con nessun altro, Batsy. >>


Riuscì a scorgere il volto compiaciuto del clown lievemente pigiato contro il suo petto, difronte a quel suo atto di proprietà campato in aria, mentre una piccola punta di insolita gelosia poteva essere percepita nella sua voce. Avrebbe dovuto pentirsi, aveva veramente scelto il male.
Eppure Batman riuscì a sorridere. Sorrise, perché adesso non c'era veramente nient'altro da perdere, oltre quel suo sorriso sbilenco ed un altro piccolo pezzo di cuore.




Owari



Note:

Ecco questa mia secolare OneShot, la prima che scrivo sul fandom di Batman – la prima di altre, spero. In realtà, dopo aver rivisto per l'ennesima volta The Dark Knight, ho una voglia matta di scrivere qualcos'altro su questa coppia: cioè, come non amarli insieme?
In realtà, come molti altri credo e spero, ho una macabra passione per il Joker: inizialmente dovevo scrivere dal tale punto di vista, ma la sua  caratterizzazione mi è risultata fin troppo difficile, per cui ho optato per Batsy. Ho voglia di sfidare me stessa, prossimamente credo proprio proverò a fare Joker's POV. U_U

Questa Shottina è dedicata a te, madre mia**. Colei che sopporta le mie ossessioni giornaliere e tutto ciò che mi rende spesso insopportabile - lo so che ti ho fatto penare fin troppo, è venti anni che dovevo pubblicare. Perdonami, lo so che sono psicolabile. Ma so anche che mi ami, <3.

Beh, spero che possa risultare almeno accettabile, come primo esperimento - il fandom è un po' morto, ma io necessito di storie su di loro. Gente, attivatevi. xD
Assicuratevi di lasciare un commentino, anche critiche, sono sempre ben accette.

Alla prossima, spero!


AintAfraidToDie
  
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