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Autore: Mikky    09/06/2016    2 recensioni
Non tutte le famiglie sono perfette, una in particolare nasconde uno sporco segreto che è ora di svelare. Ma a quale prezzo?
Genere: Drammatico, Thriller | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio, Spencer Reid, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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- Questa storia fa parte della serie 'S&M'
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Niente stress

La conoscenza è avere la risposta giusta. L’intelligenza è avere la domanda giusta
-Anonimo-


Spencer chiuse gli occhi e si abbandonò sulla sedia da ufficio, aveva bisogno di far riposare le sinapsi esauste da tutto quello stress. Il suo dottore gli aveva raccomandato di stare tranquillo, senza ansia, prendersi magari una vacanza, ma con il matrimonio in arrivo c’era bisogno di soldi.
Certo non se la passava male economicamente, aveva messo molto da parte, ma non aveva la minima idea di quanto si spendesse solitamente per un evento del genere, ma Rossi gli aveva fatto intuire che non se la sarebbe cavata con poco. Devi farla sentire una regina gli aveva detto, perciò aveva deciso che avrebbe fatto tutto per renderla felice, anche se questo voleva dire spendere quanto il redito lordo del Brasile...
Delle braccia gli circondarono il collo e un profumo piuttosto familiare lo avvolse. Non aprì gli occhi, lasciando che quel contatto umano lo cullasse. “Spencey ho una proposta per te”.
“Dimmi”.
“Prendiamoci una vacanza e stiamocene per conto nostro per…due settimane”.
Lui sospirò “Minnie dobbiamo lavorare”.
Sentì la ragazza sbuffare e il suo seno premere in modo provocante contro il suo collo “Sempre dovere e dovere, mai un po’ di relax per noi”.
Aprì gli occhi e la guardò con i suoi occhi da cucciolo “Il matrimonio…”.
“Il dottore ha detto niente stress” protestò Minerva, sciogliendo l’abbraccio, e andando a sedersi sulla scrivania “E poi per quanto mi riguarda mi va bene una cerimonia con me e te e nessuno. E non intendo Ulisse, ma il nulla cosmico”.
“Il nulla cosmico…”.
“Lo so!” Minerva alzò gli occhi al cielo “Ma comprendimi Reid, non ho bisogno di qualcosa di grandioso per stare con te, è solo un ufficializzazione del nostro amore. Possiamo andare anche oggi in comune e farlo così, senza pensieri e tante preoccupazioni”.
Avrebbe voluto ribattere ma Garcia si avvicinò sulle sue meravigliose scarpe con le farfalle. “Riunione, miei geniali promessi sposini”.
Scattarono entrambi in piedi, abbandonando il discorso lì, sul quella scrivania.

“Università di Berkley, miei cari!” Penelope accese il maxi schermo “E mi fa rivalutare la capacità dei secchioni di far del male! Abbiamo quattro vittime: Lola Harris, 22 anni, Michael Juares, 26 anni, Cornelia e Jeremy Lowell, 24 anni. Sono stati trovati morti in zone dismesse del campus”.
“Qual è la causa della morte?” domandò Blake sfogliando le foto del tablet.
“Overdose di un medicinale sconosciuto”.
“La composizione chimica è abbastanza particolare, alcune sostanze sembrano composti eccitanti, ma sono legate ad altre cose che non capisco” disse Spencer studiando il suo fascicolo cartaceo. Non era ancora sceso a compromessi con la tecnologia e chissà quando l’avrebbe fatto.
Minerva non riuscì a non trattenere un sorriso, mentre alcune pagine sfuggivano dalle mani del suo fidanzato, mentre cercava di leggere tutti i composti.
Garcia scrollò le spalle “L’unica cosa certa è che quella roba non fa bene”.
“Perché hanno chiamato noi?” domandò Morgan “Questi casi non dovrebbero finire in mano alla D.E.A.”.
“Il problema è che sui corpi sono stati trovati sotto questi numeri e sul petto la scritta fallito”. Sullo schermo apparvero due serie di numeri composti da 10 cifre, mentre una era ripetuta ben tre volte, l’altra era stata riproposta un’unica volta.
A Minerva venne un colpo. Non era certa che fossero gli stessi numeri, in fin de conti li aveva visti molto anni prima e mai per intero, ma il luogo in cui erano stati trovati le fecero annodare lo stomaco. “Cosa sono?”.
“Non lo so, ho fatto solo una ricerca preliminare, ma non ho trovato nulla. Inoltre la cosa particolare è che questa droga non si trova in commercio, nessuno sa da dove venga”.
“Quindi l’S.I. somministra questa droga alle sue vittime” Dave si appoggiò le mani sul grembo “Probabilmente è una donna”.
“Mi fa schifo solo l’idea di essere del suo stesso genere” sbottò Garcia.
Hotch chiuse il tablet e si alzò “Decolliamo fra 20 minuti. Minerva tu verrai con noi, ti sei laureata alla Berkley e sei la più giovane di noi, protesti esserci utile sul campo e parlare con gli studenti senza allarmali”.
La ragazza annuì e lentamente si alzò “Chi è il rettore della Berkley attualmente?”.
“Il dottor Eagle. È un genetista e un chimico molto importante a livello nazionale. Sua moglie insegna sempre lì, è anatomopatologa e ha un dottorato in farmacologia” Spencer si fermò “Potrebbero darci una mano a identificare la sostanza”.
“Sì potrebbero” la ragazza raccolse i suoi effetti personali e uscì dalla stanza. Le gambe le stavano tremando per la paura: non era pronta a tornare a casa. Entrò nell’ascensore e aspettò che Reid entrasse prima di premere il bottone per andare al parcheggio.
Il ragazzo la guardò, tenendo le mani in tasca “Cosa c’è? Sei pallida”.
“Nulla, tesoro, nulla”.
  
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