Storie originali > Introspettivo
Ricorda la storia  |      
Autore: _TheShanasShining_    10/06/2016    0 recensioni
Questo one shot parla di due ragazzi: Lei permalosa e vissuta, di nome Mabel e Lui scherzoso e provocatorio, di nome Garrett, i quali sono segretamente innamorati l'uno dell'altra anche se i loro comportamenti fanno capire l'esatto opposto. Una lotta psicologica tra i due li spingerà ad avvicinarsi sempre di più e a far fuori uscire i loro sentimenti. Chi farà il primo passo?
Genere: Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: Contenuti forti, Incompiuta
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Erano rimasti soli, Mabel e Garrett. Adam voleva andare a tutti i costi da Jeremy per rifinire alcuni punti sulla ribellione e Scarleth ha preferito accompagnarlo.
"Dannazione Scarleth, questa me la paghi" borbottò Mabel rumorosamente alzando gli occhi al cielo mentre trascinava i piedi per dirigersi verso camera sua con passo pesante. Garrett, così tranquillo e completamente assorto dai pensieri, era concentrato sul tirare una pallina contro il muro e ritirarla ogni volta che, rimbalzando, tornava indietro. Sentire quel rumore incessante stava diventando fastidioso, un battito sempre più insopportabile che rimbombava nelle orecchie di Mabel come un martello pneumatico, sembrava quasi trapassarle la testa da parte a parte. Si tappò le orecchie dalla disperazione e cacciò la testa sotto al cuscino, ma niente, quell'idiota non la smetteva. Alla fine, Mabel si alzò decisa dal letto e infuriata si diresse nella camera accanto. Appoggiandosi allo stipite della porta incrociò le braccia e fissò Garrett in attesa che si accorgesse della sua presenza, ma ovviamente era troppo concentrato per notarla.
«Sei nato per dare fastidio?» disse lei con tono arrogante e freddo facendolo sobbalzare dalla sorpresa.
«Mabel, che spavento... Lo sai che ho bisogno di prepararmi psicologicamente prima di vederti.» controbatté provocandola e, quando vide che sul viso della ragazza comparve un sorrisino isterico, si compiacque perché ed era ciò a cui aveva mirato. Quell'espressione insana di Mabel lo faceva impazzire.
«Sei così idiota.» disse lei
«E tu così stupida.»
«Per lo meno io ho un cervello.» rispose con fierezza
«Non ho intenzione di discutere con una ragazzina.» disse Garrett alzandosi dal letto
«Allora Adam ha ragione quando dice che sei più femmina di me. Che femminuccia indifesa mi ritrovo.»
«Isterica.»
«Inutile.»
«Ha parlato.»
Mabel stava andando fuori di se, la miccia della sua rabbia si stava per accendere ed esplodere platonicamente.
«Che c'è? L'unicorno ti ha mangiato la lingua?»
Mabel strinse i denti cercando di contenersi, sapeva benissimo che ogni sua parola l'avrebbe fatta solo imbestialire.
«Sai cosa? Non me ne frega niente, di te e del tuo umorismo da quattro soldi o del fatto che fai polemica su tutto e hai sempre qualcosa da ridire...» cominciò a gesticolare quasi come se stesse affogando. Garrett, preso da quella sensazione che gli contorceva lo stomaco ogni volta che vedeva Mabel infuriarsi, non poté che fissarla intensamente e il desiderio di prenderla e di sentire quella rabbia sulla sua stessa pelle divenne incontrollabile. Mentre lei era ancora intenta a muoversi a casaccio, lui le si avvicinava lentamente, sentiva il viso in fiamme e la bocca si piegò in quel solito ghigno maledetto.
«...E sai perché? - continuò lei non badando alla distanza che diminuiva sempre di più - Perché tu hai stravolto la mia vita e questo non avresti dovuto farlo, tu non sei nessuno per me e giuro che io ti odio, perché mi fai imbestialire, perché tu sei un'idiota e mi innervosisco quando te ne vai con tutte quelle che ti capitano a tiro. Non so nemmeno perché sono qui a farti questa scenata, perché non dovrebbe importarmene niente e adesso bast...».
Garrett non le staccava gli occhi di dosso e giunto di fronte a lei, d'improvviso, le afferrò con forza il viso chiudendo gli angoli della bocca in una smorfia.
«Se non ti importasse di me, non saresti così nervosa e se per te non fossi nessuno... come avrei potuto stravolgere la tua vita?».
Cadde il silenzio, era come se fossero stati privati della parola, ma stare in silenzio non significa non aver nulla da dire. Entrambi avevano lo sguardo fisso negli occhi dell'altro, le parole di Garrett furono come delle lame affilate che smorzarono ogni sorta di rabbia nell'animo di Mabel. La ragazza si riprese in fretta da quel colpo basso e, non appena si liberò dalla stretta, gli afferrò il colletto della maglietta e lo avvicinò il più possibile a se.
«Garrett... - disse a denti stretti – va a quel paese.»e lo spinse via; cercò in fretta una via di fuga e sgattaiolò velocemente fuori dalla sua camera. Garrett sapeva di averla resa vulnerabile e vedendola scappare inerme, spogliata dalla sua armatura di cattiveria, sperò che si girasse per tornare indietro, ma ciò non accadde. Lei era di spalle attonita e restò ferma in mezzo al corridoio, teneva le mani lungo i fianchi e, tremando, ne portò una al viso rimanendo ancora pietrificata.
«Mabel?» domandò lui, ma senza ricevere alcuna risposta.
«Non torni in camera tua?» continuò. Garrett ruotò la testa per riuscire a scorgere cosa stesse facendo, ma la ragazza stava semplicemente fissando il vuoto.
«Cos'è? Stai avendo uno dei tuoi crolli nervosi?» disse lui scherzando mentre le si avvicinava cauto.
«Dai Mabel, non fare così... Guarda il lato positivo, ci sono persone molto più turbate di te, si trovano in manicomio.» rise nervosamente. Lo sguardo di Mabel si abbassò mentre Garrett si mise di fronte a lei.
«Non riesco proprio a farti ridere, eh?» insistette lui, poi voltò lo sguardo e si infilò le mani in tasca, arrendendosi all'idea di poter ricevere un feedback di Mabel. Lei ancora con una mano sul viso, con uno scatto impulsivo si buttò addosso a Garrett, gli strinse le braccia al collo e come un colpo di pistola a bruciapelo inchiodò le labbra sulle sue. Lui, preso alla sprovvista non ebbe più il controllo del suo corpo e delle sue emozioni, lo stomaco sembrava esplodere, come se gli avessero piantato delle bombe e istintivamente la strinse a se per i fianchi, i pensieri si scontravano nella sua testa in un turbinio confuso, l'unica certezza che aveva era che finalmente lei era li, tra le sue braccia, era finalmente sua.
«Mabel...» disse lui tra un bacio e l'altro, mentre lei disperdeva le sue mani tra i folti capelli biondi. Era sprofondata in un sogno, il momento che aspettava ormai da tempo si stava realizzando proprio in quell'istante, quando inspiegabilmente si bloccò, di punto in bianco si staccò da Garrett. Lo fissò dritto negli occhi con aria confusa e agitata, quasi come se avesse commesso uno sbaglio, un pensiero le aveva trapassato la mente. Lui la osservava intensamente con i suoi occhioni languidi pieni di sentimento e con un lieve sorriso stampato in faccia, lei si tappò la bocca con entrambe le mani, scosse la testa e corse in camera sua lasciandolo li in sospeso come un fesso.
La stessa sera Mabel non si presentò a cena e non rivolse la parola a nessuno, Scarleth provò a spillarle qualche informazione, ma niente, era irremovibile; nemmeno Garrett ebbe voglia di rispondere a ciò che gli veniva domandato da Scarleth, cedette pure il suo cibo ad Adam che accettò l'offerta rimanendone un po' perplesso, scambiando poi un'occhiata d'intesa con Scarleth.

   
 
Leggi le 0 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Introspettivo / Vai alla pagina dell'autore: _TheShanasShining_