Rebekah aveva progettato la sua morte con Marcel che era stato come un figlio per lui; poi lei ed Elijah si erano schierati con i suoi nemici mentre suo fratello passava il suo tempo affianco a Hayley, trattandola con dolcezza e tenerezza. Le loro azioni l’avevano ferito. Possibile che non lo capissero? Le sue azioni erano guidate dal desiderio di riprendersi la loro casa per poter star con la figlia e Hayley.
Sospirò prima di bere tutto d un fiato il liquore nel bicchiere. Era stanco, ferito e arrabbiato. Ecco come si sentiva.
Stava per versarsi un altro bicchiere quando senti dei passi avvicinarsi e una voce femminile dire:- Dovresti smetterla di bere, Klaus. Non è bevendo che risolverai la situazione-
- Lo so, piccola lupa. Ma non sono dell’umore adatto per parlare, adesso. Quindi, lasciami solo-
- Cos’è successo tra te e i tuoi fratelli?- domandò Hayley, ignorando l’altro e sedendosi davanti a lui.
– Oh, non sei al corrente delle ultime novità?- la donna scosse la testa -In tal caso, lascia che ti aggiorni. Rebekah e Marcel hanno progettato di uccidermi ma come vedi hanno fallito. Inoltre, lei e il mio caro fratello Elijah si sono alleati con i nostri nemici quando invece potevano scegliere di credere in me. Una meraviglia, insomma- aggiunse lui, irritato e portandosi direttamente la bottiglia alle labbra,
Hayley riusciva a percepire la sua rabbia ma non solo. Guardandolo negli occhi, la lupa riuscì a leggere tanta tristezza, dolore e stanchezza. Era lo sguardo di un uomo stanco di essere continuamente spezzato dalle persone vicine e di soffrire per colpe non sue. Anche se era un ibrido, aveva anche lui un cuore.
Abbassò lo sguardo e un’idea gli attraversò la mente, mentre posava una mano sulla pancia. Forse era una pazzia ma era pur sempre il padre della creatura che stava crescendo al suo interno.
– Klaus, ti va… ti va di…- esitò, mordendosi un labbro –Ti va di sentire tua figlia?- buttò fuori, dopo aver preso coraggio.
La sorpresa si dipinse sul volto di Klaus che annui con un cenno della testa. Posò la bottiglia che aveva in mano sul tavolo e si alzò dalla sedia. S’inginocchiò di fronte a lei e gli lanciò un’ultima occhiata, come a chiedere il permesso. Stupita, la lupa acconsentì e l’Originale, esitando, allungò una mano verso la pancia della donna e l’appoggiò su di essa. La bambina al suo interno dovette riconoscere la mano del padre perché tirò un calcio, che fece sussultare la madre.
– Deve aver riconosciuto il tocco del padre- sorrise Hayley, guardando Klaus e rimanendo sorpresa.
Sul volto dell’uomo, si era aperto un gran sorriso e i suoi occhi lucidi per l’emozione trasmettevano tutto l’amore che lui provava verso la piccola.
– Già, la nostra piccola e tenace piccola lupetta- mormorò Klaus, continuando a sorridere con una nuova luce negli occhi.
Sapeva esattamente cosa fare per il bene della figlia.