Videogiochi > Final Fantasy - Dissidia
Segui la storia  |       
Autore: DanieldervUniverse    10/06/2016    3 recensioni
Si può dedurre chiaramente che Kefka non sia l'unico clown nel multiverso, e guarda caso un suo modesto collega assai più famoso è capitato, forse per sbaglio forse proprio per volontà di Shinryu, in Dissidia, e come ben sapete se due teste geniali ma malate entrano in contatto... altro che scintille.
Genere: Azione, Comico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Kefka Palazzo, Un po' tutti
Note: Cross-over | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<  
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

A\N: Okay finiamo questo quinto capitolo altrimenti qui non la smettiamo più.

DII\N: Era ora. Sono secoli che aspetto di vedere lui.

A\N: Ti preferivo quando eri sempre incazzato...



-Batsy! Mio vecchio amico quasi non ci speravo! Sei arrivato giusto in tempo per il tè!- esclamò Joker, sprizzando felicità da tutti i pori.

-Il tuo gioco finisce qui, Joker- replicò Batman, immobile al suo posto.

Il gigante con l'armatura che aveva appena abbattuto strinse convulsamente il manico dello spadone, meditando in silenzio.

Stava decidendo la prossima mossa, come affrontarlo, un silenzioso confronto.

-Allora tu sei quello che è stato portato qui per opporsi al Joker, vero? “Batsy”?- disse controllato il paladino oscuro.

-Batman- lo corresse.

Qullo annuì, soddisfatto -Batman. Temevo avessi un nome folle come quello della tua nemesi. Sarà un piacere finirti, una volta per tutte.

-Batman stai indietro!- esclamò Guerriero, cercando di rimettersi in piedi, ma la massa lo sommerse ancora una volta, immobilizzandolo.

Il paladino oscuro passò all'attacco, caricando l'assalto da destra e menando un fendente orizzontale.

Il Supereroe saltò oltre il filo della lama, raggiungendo l'elmo dell'aggressore con una ginocchiata, gettandolo pesantemente a terra e guadagnando terreno, allontanandosi da Cosmos.

Il nemico lottò per rimettersi in piedi, ma lui gli fece lo sgambetto, facendolo crollare impotente a terra una seconda volta.

-Maledetto...

-Sei lento. E violento- rispose calmo il crociato mascherato, fissandolo con durezza dall'alto.

-Sei sveglio. E veloce- replicò il paladino oscuro, risollevandosi -Ma non credere di aver già vinto.

Tornò all'attacco calando l'arma da sopra la testa, ma Batman si limitò a spostare il proprio bacino lateralmente, schivando il colpo di qualche millimetro; quindi rispose scagliando una serie di batarang contro l'avversario, che si protesse incrociando le braccia davanti al volto.

I piccoli boomerang si piantarono tra le pieghe dell'armatura, ma non sortirono danno visibile.

Il paladino oscuro riprese l'offensiva, liberando la lama da terra e tentando si aprirlo in due con un fendente obliquo verso l'alto, ma il supereroe indietreggiò, sempre composto; il nemico calò lo spadone dall'alto nuovamente, scoprendo il petto e sbilanciandosi, così il Cavaliere Oscuro poté atterrarlo scattando contro il suo petto, passando sotto la sua guardia.

Quello tentò di reagire con la mano libera, ma lui la bloccò con un ginocchio; quindi estrasse due piastre da elletroschock dalla cintura, usandole contro l'elmo del nemico.

Nessuno dei guerrieri sotto il controllo dei clown ne gli stessi si mossero, osservando la scena con il sorriso sulle labbra, mentre lui finiva il paladino di Chaos, lasciandolo svenuto al suolo, il volto tumefatto e sanguinante e l'elmo ridotto a pochi scarti di metallo.

-Oh oh oh, Batsy. Non hai perso smalto!- lo applaudì Joker, una volta che ebbe finito.

-Lo sapevo che Garland era solo un pallone gonfiato senza palle!- gli fece eco il secondo clown, ridendo -Ma ora vedi ci crei un problema. Noi dovremmo liberarci di quella dea lì- continuò, indicando Cosmos, immobile sul trono -E su tu vorrai impedircelo, temo dovrai morire.

-Ehi piano collega- intervenne il Joker -Batsy sarà anche una seccatura, ma senza di lui non avrei più nessuno con cui giocare a briscola. AHHAHAHAHAHAH!

-Batman, finiscili prima che possano riprendersi!- gridò Guerriero, ancora immobilizzato.

-Andiamo collega, hai me. Che te ne fai di uno stupido idiota in calzamaglia? Forza, uccidiamolo!- il pagliaccio rosso appoggiò una mano sulla spalla dell'altro clown.

-No! No no no no non può finire così. Deve essere la fine per tutto. Cosa ci guadagno nell'ucciderlo e basta, senza averlo fatto soffrire?- replicò il Joker, alzando le spalle confuso.

Non visto, Batman le due piastre con due set completi di batarang, nascosto dal mantello, pronto a lanciarli al momento giusto.

-Cosa importa?! Uccidi! Uccidi! Uccidi! Non ha senso aspettare se possiamo farlo qui e adesso!- fece il secondo clown, quasi urlando.

-No! Non permetto a nessuno di dirmi cosa fare, specialmente se si tratta di Batman! Lui è mio!- replicò il Joker, furioso, estraendo la pistola e puntandola al compagno.

-Maledetto figlio di un sottomarino! Ti insegno io cos'è il rispetto!- minacciò quello, preparando un Firaga con la mano destra.

In quel momento agì, quando erano troppo distratti per contrattaccare, scagliando i batarang che si piantarono nella braccia dei due clown, facendo prontamente crollare le loro armi.

-BAMBINI! PORTATE LA TESTA DEL PIPISTRELLO ALLA MAMMA FORZA!- ordinò Harley, scuotendo il campanaccio come una pazza.

L'intera orda partì all'assalto, liberando Guerriero e si precipitò su di lui da tutti i lati.

Ma il Cavaliere Oscuro era preparato, e gettò a terra delle granate a gas anestetico, bloccando la visuale dei propri avversari e riducendo il loro numero, così da potersi aprire un varco più facilmente, per fermare i due folli.

-Inizio dei giochi! Mi hai stancato!- sentì dire al Joker, mentre abbatteva una ragazza con i capelli viola e le orecchie a punta, e alla frase del folle seguì uno sparo.

-Prendi questo!- rispose il pagliaccio rosso, alla cui voce seguì una violenta fiammata.

Gettò di lato un ragazzo biondo, con una strada giacca che lasciava il petto praticamente scoperto, con una gomitata, seguito a ruota da un altro con una lama azzurro brillante, che afferrò per la nuca gettandolo contro una ragazza con una lunga treccia castana.

-Ti ho preso lurido arrivista!- gridò in trionfo il clown rosso, e Batman si volse verso i due scorgendo Joker a terra e l'altro pronto a scagliare un incantesimo

-Harley- replicò il Joker, rimettendosi in piedi, al che la donna centrò in pieno la testa del pagliaccio rosso con il martello, spedendola all'altro capo del Santuario.

-Uh? Non credevo di essere così forte- fece, fissando il corpo decapitato del clown.

-Game Over, partner- ghignò Joker, puntando la pistola contro il corpo del collega, che continuava a mimare il movimento di guardarsi attorno.

Il supereroe, ormai fuori dalla calca, intervenne scagliando un batarang, disarmando il clown, e un istante dopo gli piombò addosso, colpendolo al volto con un montante.

Harley partì immediatamente alla carica, agitando il martello con abilità, ma il Cavaliere Oscuro si limitò ad afferrarla per il volto prima che potesse colpire, schiacciandola a terra.

Ma fu solo un momento, dato che l'orda tornò all'attacco, indisciplinata ma persistente.

Batman fu costretto ad una repentina ritirata, cercando di guadagnare spazio per combattere più facilmente, quando un figura viola con una lancia gli atterrò davanti, ostacolandolo.

Il combattente era una figura imponente e massiccia, ma ciò nonostante non l'avrebbe fermato: quello tentò d'infilzarlo con un affondo diretto, ma il crociato mascheratp lo evitò con un brusco movimento del fianco, per poi afferrare saldamente le braccia dell'avversario ed esibirsi in un violento doppio calcio al volto.

Mentre girava vide un altro dei guerrieri controllati che si stava avvicinando rapidamente con due daghe sguainate.

Atterrando, reagì con tempismo, bloccando le braccia dell'assalitore prima che le lame potessero squarciargli la gola, colpendolo quindi al volto con una violenta testata.

Quindi balzò in avanti con una rotolata, evitando un fendente che l'avrebbe decapitato per poi volgersi repentinamente e scagliare una granata di luce, riparandosi dietro al mantello per evitare di essere travolto dallo shock.



Guerriero riuscì a sollevarsi in piedi, l'armatura a pezzi e sanguinante da diversi tagli.

Lo scudo era andato in frantumi, come gli spallacci e parte del pettorale; l'elmo era a terra, spaccato in due, l'usbergo era stato stracciato in vari punti, ma la spada era ancora intera.

-Non esitare Guerriero- lo incitò Cosmos -Finisci i guerrieri del Chaos, senza pietà.

-Ma... i miei compagni...- tentò i protestare, ansimando.

-Siamo in guerra. Molti sacrifici devono essere fatti in nome dell'Armonia.

Guerriero chinò il capo, accettando la volontà della sua signora.

Nel frattempo il gas si era dissipato a sufficienza per permettergli di avanzare fino ai corpi addormentati dei suoi Ex compagni.

Prishe, Aerith, Vaan, Bartz... Bartz era il più vicino.

In silenzio il paladino si avvicinò, senza staccare gli occhi da quel volto deturpato dal ghigno rosso, mostrante ancora i segni del dolore inflittogli per quel trattamento.

Provò pietà, avrebbe voluto fare qualcosa, avrebbe voluto aiutarlo, ma gli ordini della dea erano indiscutibili.

A malincuore sollevò la spada, puntandola contro il cuore del ragazzo, ma un improvviso colpo alla nuca lo fece crollare a terra, dolorante.

-Guerriero cosa fai!?- esclamò Laguna, pesto e lacero ma ancora vivo.

-Urgh... Laguna... Non devi... esitare- replicò Guerriero, faticando per rimettersi in piedi.

-Cosa diavolo sta succedendo!? Che significa?! Chi sono tutti questi guerrieri!?- insisté sconvolto l'uomo, guardandosi attorno con gli occhi sbarrati.

-La dea... È in... Pericolo...- balbettò in risposta il paladino, prima che un immensa spada potesse trafiggerlo, sollevandolo in aria.

-Finalmente cadi, Guerriero- ringhiò Garland, il volto sfigurato ma il corpo nuovamente in piedi, pronto alla battaglia -E guarda chi si rivede. Credevo di averti ucciso con quella caduta.

-Avresti dovuto occupartene di persona- replicò Laguna, fissando con durezza il paladino oscuro.

-Cosa c'è? Ti senti forte adesso, eh? Credi di potermi sconfiggere ora, dopo quello che ti ho fatto? Meglio che torni a strisciare nel tuo buco- lo sfidò Garland, scagliando Guerriero da parte come un sacco della spazzatura.

Ma il giornalista rimase al suo posto, caricando il fucile con uno scatto e prendendo la mira, mentre i suoni della battaglia continuavano a risuonare attorno a lui.

-Tanta fretta di morire?- insisté il guerriero di Chaos, iniziando ad avanzare verso l'avversario.

Per tutta risposta Laguna fece fuoco.

Garland sollevò lo spadone per parare, ma l'intensità del raggio laser lo sciolse come burro al sole, travolgendo il volto dell'avversario e spazzandolo via in pochi istanti.

-Whew, colpo fortunato... Me ne restava solo uno...- sussurrò l'uomo, prima di crollare in ginocchio, sfinito.

-Yaagh... che male- fece una voce femminile, dietro di lui.

Con difficoltà Laguna volse il capo, scorgendo una donna dai lunghi capelli biondi raccolti in due ciucci e con il volto pallido.

Quella si volse verso di lui e sorrise, soddisfatta -Guarda guarda, tu dov'eri quando ci servivi?

Si sollevò lentamente, avanzando verso il giornalista impotente con calma, soppesando l'immenso martello nelle proprie mani.

-No...



Batman scostò il mantello, tornando a fissare i guerrieri, ma dovette constatare che lo stratagemma non aveva funzionato, dato che i nemici sembravano appena storditi.

Il primo ad attaccare stavolta fu un guerriero biondo in una tuta viola e con un immenso spadone; per lui un avversario del genere era assai più impegnativo di Garland: la spada più piccola, la maggior velocità e capacità movimento, e anche la forza che imprimeva nei colpo lo rendevano spaventosamente più versatile del precedente avversario.

La tecnica era ottima, ma tuttavia la strategia d'attacco era piena di falle: l'appoggio era incerto, fermo ma facile da rompere, la sua attenzione era tutta sull'attacco, non sui movimenti del suo avversario.

Evitando l'ennesimo fendente, il supereroe scagliò un batarang contro il volto dell'avversario, che schivò con un movimento del collo; ciò nonostante gli fu sufficiente per estrarre un taser dalla cintura e colpire l'avversario al petto con due cavi.

Quello sembrò accusare il colpo, inizialmente, prima di riprendersi e freddamente tornare alla carica, come non fosse stato neanche sfiorato.

Non va bene, questi nemici sono più forti di semplici umani” pensò Batman, continuando a tenersi a distanza dal filo della lama.

Il ragazzo biondo con la lama azzurra balzò in alto, eseguendo un calcio rovesciato all'indietro con una palla, ma l'attacco si rivelò funzionale alle sue necessità e il Cavaliere Oscuro prese la palla al balzo, deviandola con un fluido movimento di del corpo e colpendo il guerriero viola al petto, scagliandolo all'indietro.

Ma ormai gli altri gli erano di nuovo addosso, alcuni ripresisi dal gas anestetico.

Una ragazza con degli appariscenti capelli fucsia lo caricò con un fendente volante a velocità incredibile, ma lui l'afferrò al volo, evitando la lama e sbattendola da parte con un pugno.

Poi fu la volta di una ragazza formosa e con dei lunghi capelli mori, che lo attaccò con un calcio al volto, ma il crociato mascherato l'intercettò con il braccio; quindi con una gomitata al ginocchio della gamba tesa la costrinse alla resa.

Quindi intercettò una freccia che stava per raggiungerlo al volto con la mano destra, schivando nel contempo un possente affondo di un uomo con un immenso spadone e l'aspetto di un bruto.

Batman fece per assalirlo, ma un guizzò con la coda dell'occhio lo fece voltare, reagendo con rapidità ad un assalto dello spadaccino argenteo, parando con entrambe le braccia incrociate davanti al volto, trattenendo il polso del nemico.

Ma la forza dell'aggressore gli era superiore, e il supereroe capì che avrebbe perso; dovette ritrarsi in ginocchio, sentendo che le braccia dell'avversario stavano vincendo la sua resistenza.

Ma il bruto, alle sue spalle, tornò all'assalto, caricando lo spadone dal basso, e Batman ne approfittò, riuscendo a liberarsi di entrambi gli assalti, che si intercettarono tra loro annullandosi.

Quindi il supereroe scagliò l'uomo da parte con un calcio e stava per assalire lo spadaccino quando un improvviso raggio di energia li separò con una violenta esplosione.

Il Cavaliere Oscuro rotolò per qualche metro, prima di poter alzare lo sguardo oltre la coltre di fumo, scorgendo uno strano individuo con dei lunghi capelli argentei e un vestiario alquanto limitato volteggiare in aria, che lo fissava con la mano alzata.

Fece per afferrare una delle sua granate da distrazione aerea ma a metà del gesto, prima che potesse lanciarla, il suo corpo venne avvolto da una coltre di ghiaccio, tranne la testa

Il guerriero bruno con la cicatrice lo caricò, la sua strana arma che pendeva verso il basso alla sua destra.

Quando fu abbastanza vicino lo portò sopra la testa, pronto a calarlo sul nemico indifeso, quando una frusta scattò fuori dal nulla attorcigliandosi attorno ai suoi polsi.

-Ehi ragazzino- lo richiamò Catwoman, disarmandolo con uno strattone -Non rubare mai la preda al gatto.

Dick Grayson atterrò al fianco del suo mentore e spedì Squall a terra con un colpo diretto di uno dei suo bastoni-taser.

-Ehi Bruce, non ti facevo un tipo tanto freddo- scherzò il giovane uomo, applicando un piccolo congegno a infrarossi per sciogliere il blocco.

-Attento!- lo avvertì Batman, mentre un guerriero vestito con un armatura azzurra e grigia si faceva sotto brandendo un ascia.

Dick schivò abbassandosi, lasciando che il colpo andasse ad impattare con il blocco di ghiaccio, incastrando l'arma il tempo sufficiente per liberarsi dell'avversario con un calcio al volto.

Ma a quel punto si fece nuovamente avanti lo spadaccino argenteo.

-Dick, vattene! Non è un nemico che puoi affrontare...!- cercò di dissuaderlo il supereroe, ma l'ex-Nightwing contrattaccò l'oscuro avversario, andandogli incontro.

Batman cercò di liberarsi ma la coltre di ghiaccio glielo impediva, ancora troppo solida.

Lo spadaccino menò un fendente orizzontale, ma nonostante la sua velocità Dick riuscì a saltare oltre il suo assalto, per poi esibirsi in un calcio voltante, che l'avversario parò con l'impugnatura della sua spada.

Quindi sferrò una violenta gomitata al petto del ragazzo, mozzandogli il fiato e gettandolo al suolo, impotente, preparandosi a tagliargli la testa.

Poi risuonarono dei colpi di pistola, che raggiunsero lo spadaccino alla spalla destra e al fianco, che precedettero l'arrivo di Jason Todd, aka Red Hood, che svuotò i caricatori contro il nemico, attirando la sua attenzione.

Lo spadaccino cambiò immediatamente bersaglio, scagliando una fiammata contro il nuovo arrivato che cadde a terra per il contraccolpo, ma a quel punto Grayson si era ripreso abbastanza da tentare un attacco alla nuca dell'avversario, che comunque lo intercettò con la Masamune, riuscendo a ferire il giovane al fianco.

Ma il ghiaccio ormai si era disciolto a sufficienza per permettere al Cavaliere Oscuro di liberarsi, spargendo decine di cristalli di ghiaccio attorno e andando a colpire il nemico con un violento montante alla mascella, gettandolo a terra.

-Voi due andate, me la vedo da solo con questo tipo- ordinò, ergendosi in tutta la sua mole sul nemico atterrato.

-Certo, e cosa dovremo fare nel frattempo?- replicò sarcastico Jason, ricaricando le armi, prima di notare il numero di nemici che gli si facevano incontro.

-Ripensandoci pensa pure all'amico con la piastra.

-Sono in troppi per noi- osservò Batman, meditando sulle loro possibilità.

-Oh andiamo Bruce- replicò Dick, mentre Selina Kyle\Catwoman li raggiungeva -Credevi sul serio fossimo venuti solo in tre?

Una ragazza con una vestita da sacerdotessa, con uno scettro abbinato, si sollevò in aria cavalcando una bestia alata, che ricordava un grande uccello, quando Tim Drake, alas Red Robin calò dal cielo, e la placcò dal dorso della creatura, andando a cadere poco più in là.

Poi, da guizzi improvvisi e ventate di fumo, arrivarono anche gli altri, uno ad una: Barbara Gordon\Batgirl, Kate Kane\Batwoman, Helena Bertrinelli\Matron, Dinah Laurel Lance\Black Canary, Stephanie Brown\Spoiler, Cassandra Cain\Orphan, Harper Row\Blue Bird, Calvin Rose\Talon, Damian Wayne\Robin, Midnighter.

In pochi istanti la battaglia aveva ripreso con furore, scatenando una ressa senza precedenti.

-Sicuro di non volere una mano?- chiese ancora Dick, mentre lo spadaccino partiva all'attacco con un fendente obliquo che costrinse i quattro a disperdersi.

-Andate- ordinò perentorio Batman, scagliando una serie di granate di fumo attorno all'avversario, bloccandogli la visuale.

Quello rimase a fissarsi attorno per un istante, accigliato dal trucchetto, prima che il pugno del supereroe potesse raggiungerlo al volto da sinistra.

Egli reagì con un fendente secco, aprendo il fumo in due per un attimo, ma il Cavaliere Oscuro si era già dileguato.

Riapparve l'istante successivo, colpendo l'avversario al polso che reggeva la lunga katana e disarmandolo; ma il guerriero argenteo non era uno stupido, e prontamente lo colpì all'addome con un calcio, scagliandolo fuori dal fumo.

Atterrò in equilibrio grazie ad un salto mortale, stringendosi la parte colpita con un braccio, accusando la forza dell'avversario.

Lo spadaccino uscì dal fumo, fermandoglisi di fronte, il volto sfigurato dalla droga del Joker ma gli occhi ancora limpidi e gelidi.

Fu allora che BAtman tornò ad ergersi in tutta la sua mole, facendo impallidire al confronto l'aspetto minaccioso del nemico.

Si confrontarono per un istante, prima di passare alle mani; l'avversario si dimostrò subito un esperto, capace di tenergli testa senza problemi.

Il confronto si manteneva in uno scomodo stallo, tra prese, contromosse, mosse, e scatti fulminei, due ombre più nere della notte che si affrontavano in pieno giorno.



-Come sta andando ragazzi?- chiese Dick, spedendo Tifa nuovamente al tappeto con un calcio al volto.

-Qui la situazione è tranquilla- comunicò Tim, dopo aver iniettato l'antidoto a Yuna, ora svenuta.

-Qui quasi fatto- avvertì Batgirl, deviando un fendente di Lightning mentre si apprestava a rispondere con una ginocchiata.

-Qui va tutto UFF- stava dicendo Jason un attimo prima che Jecht lo spedisse al tappeto con una spallata.

La risata folle indotta dalla mistura dei due clown risuonò potente sul campo di battaglia, facendo tornare oscure memorie nella mente dell'ex-Robin.

Ma Midnighter si mise in mezzo, colpendo con violenza il volto dell'uomo, che rispose con altrettanta violenza.

-Sei un duro eh? Mi piace!- replicò con un ghigno soddisfatto il vigilante, menando un forte montante alla testa dell'avversario.

-Qui farebbe comodo una mano- avvertì Calvin, mentre una freccia di Firion gli si conficcava nella spalla.

-Qualcuno vede Batman?- chiese Dick nuovamente, parando un attacco di Kain.

-Io no- rispose Damian, schivando un violento fendente di Cloud -L'amico biondo qui non vuole cedere.

-Bisognerà alzare i toni per farglielo capire- intervenne Laurel, prima di rilasciare il suo urlo ultrasonico alle spalle del guerriero, trafiggendo il suo super udito come una pallottola.

-Harper?

-Avrei un po da fare- rispose la ragazza, mentre lei e Kate schivavano l'ennesimo Sancta di Kuja.

-Dick, ho trovato uno di quei due pazzi- comunicò Selina -Sta... raccogliendo la sua testa.



-Maledetta pazza con quel dannatissimo martello! La prossima volta mi fermo il collo con una spillatrice, così vediamo se la mia testa se ne va di nuovo a spasso!- rimarcò Kefka, mentre le sue mani risollevavano la testa per rimetterla al suo legittimo posto sul suo collo, quando una frusta si avvolse attorno ad essa tirandola via.

-Scusa tesoro- lo avvertì la donna-gatto mentre afferrava il suo volto -Meglio se resti così.

-Come osi!?-esclamò la testa del clown, buttando un'occhiata alla scollatura della donna, un secondo prima che una detonazione risuonasse nell'aria.

La donna-gatto si accasciò als ulo, ferita alla schiena, mentre la sua testa rotolava a terra.

-AHAHAHAH, ti ho trovato finalmente “Partner”- ghignò il Joker, reggendo in mano l'arma fumante.

-Eccoti! Non mi aspettavo che saresti venuto di me a braccia aperte!- replicò Kefka, ringhiando, mentre il suo corpo scagliava un possente ghiacciolo contro la spalla del clown viola.

-Oh, ma che gentile, hai anche portato le decorazioni- replicò questi, colpendo il rivale all'addome con un proiettile.

-AHIO! Maledetto figlio di un sottomarino fa male!- urlò Kefka, irato.

-Non mi dire- rispose sempre sorridente Joker.



-Bruce abbiamo i due clown, sono poco distanti da te!- gli comunicò Dick attraverso il trasmettitore

nella tuta -Devi dirigerti verso il lato ovest di questo ambiente. Selina è stata ferita.

-Ricevuto Dick, passo e chiudo- rispose Batman, menando un violento colpo alla mascella dell'avversario, il primo attacco andato a segno.

-Non ho tempo da perdere con te- rimarcò, menando un calcio al petto del nemico, che resse l'urto e rispose con una gomitata.

Poi un piccolo dardo si andò a conficcare nel collo dello spadaccino, facendolo sbandare.

-La freccia contiene l'antidoto, Batman. Ci metterà un po a fare effetto ma lo disorienterà- comunicò Helena.

-Grazie- rispose brusco ma sincero il supereroe, dando le spalle all'avversario e correndo veloce verso il punto indicatogli da Dick, conscio di avere poco tempo.

Poi sulla strada si parò l'immagine di Harley Quinn pronta a colpire un indifeso guerriero dai lunghi capelli scuri con il pesante martello, e con un rapido gesto la raggiunse al polso con dei Batarang.

-ARGH!- gridò dolorante la donna, lasciando cadere l'arma -BATMAN!

Cassandra comparve dal nulla, afferrandola alla vita per atterrarla.

-Uccellino, sei venuto a darmi noie!?- replicò con veemenza quella, scagliandola da parte con un calcio.

-Forza bambini! Distruggete tutti gli amici del pipistrello!- gridò infervorata agitando il campanaccio.

I guerrieri messi fuori combattimento dal gas cominciarono a riprendersi, scossi e confusi ma ancora agguerriti.



-Ti piace vero? Ammetti la poesia del momento, noi due, amici fraterni, ci siamo ritrovati immersi nel nostro sangue in uno scontro all'ultimo sangue...- disse Joker, sorridendo mentre con la spalla ferita si appoggiava ad una colonna di ghiaccio che spuntava dal terreno acquoso.

-Prima o poi doveva finire. Tutto deve finire distrutto, eventualmente- replicò Kefka, il corpo accasciato a terra con la testa sottobraccio.

-Beh, allora non mi sembra il caso di sprecare altro tempo- proseguì Joker, sollevando la pistola.

Kefka rispose evocando un Firaga nel palmo della mano.

-Quando vuoi...- disse il clown rosso



Batman calò dall'alto, intromettendosi tra i due.

-Nessuno morirà oggi.

La magia del clown roso venne scagliata, ma non riuscì nemmeno a scalfire il suo costume con le sue fiamme, mentre la pallottola di Joker andava a schiantarsi contro il Kevlar.

-Nessuno di voi due finirà niente- continuò minaccioso, colpendo Joker con un pugno, spedendolo a terra.

-Andiamo Batsy, hai interrotto un momento importante...- protestò debolmente il clown, prima che la sua arci-nemesi afferrarlo per il bavero e sbatterlo contro la stalagmite di ghiaccio.

-Non ti permetterò di ferire altri innocenti qui- lo minacciò il Cavaliere Oscuro, fissandolo dritto negli occhi.

-Innocenti? AHAHAH!- scoppi a ridere l'altro -Dove credi che siamo? In un orfanotrofio?

-Lascia perdere, non capirà mai...- sibilò il Joker.

Poi Batman si sentì travolgere da una violenta scossa, che gli fece mollare la presa sul clown.

Crollò a terra, confuso.

-Hai interrotto il nostro momento, pipistrello, ora devi pagare le conseguenze- disse il clown rosso.

-E credo anche di sapere come- aggiunse Joker, sollevando di nuovo la pistola carica contro la sua testa.

Ma un turbinio di piume nere lo interruppe, scagliandolo di lato con un calcio.

-Finalmente potrò assaggiare il vostro sangue, maledetti folli- disse freddo lo spadaccino, torreggiando sui due.

-Bruce abbiamo un problema: al tuo amico è spuntata un ala e si è diretto verso di te- comunicò Dick.

-Lo vedo bene- rispose, rimettendosi in piedi.

-Sephy, che piacere unirti al concerto. Non mi aspettavo suonassi- disse il clown rosso.

Un fulmine si abbatté sullo spadaccino, che lo defletté con un violento fendente.

Il volto era ancora pallido, ma la smorfia di odio segnalava che il potere venefico dei due clown l'aveva abbandonato.

-Non mi scappi più- ringhiò quello, prima che Joker potesse piantargli un coltello nelle costole.

-Scusa se interrompo la tua sinfonia, ma sembra che tu abbia stonato- commentò il folle, mentre l'avversario si volgeva furioso, afferrandolo per il collo con entrambe le mani.

Batman gli fu addosso, allontanandolo dal Joker e cercando di bloccarlo a terra, ma il nemico se lo scrollò di dosso con violenza, colpendolo al mento con un calcio.

Perse di vista i combattenti, ma il suono di una colluttazione gli fece capire che il secondo clown si era gettato nella lotta.

-Voglio vedere come bruci!- minacciò il pagliaccio, mentre lui e il nemico si dimenavano violentemente l'uno contro l'altro.

Risollevandosi, il supereroe vide un secondo fulmine abbattersi sul corpo dello spadaccino, che crollò al suolo fumante.

Il clown rosso sorrise trionfante, preparandosi a finirlo con una fiammata, ma lui non poteva permetterglielo: sperando che funzionasse, estrasse una fune con un congegno taser attaccato, e la lanciò contro il collo dell'avversario, che una volta attaccato alla pelle liberò una potente scarica elettrica che mise fuori uso il pagliaccio rosso.

La risata maniacale del Joker lo fece voltare, vedendoselo venire incontro con l'estintore in mano, pronto a colpirlo.

Reagì d'istinto, lanciando un congegno esplosivo contro l'arma, per poi farsi scudo con il mantello dall'esplosione che seguì.

Batman venne scagliato all'indietro, mentre una colonna di fumo si sollevava dal punto in cui, fino a un attimo prima si trovava Joker.

Con un mugugno rotolò supino, cercando di sollevarsi, ma lo spadaccino l'afferrò d'improvviso e lo alzò sopra la testa, scagliandolo subito dopo contro una stalagmite.

Il dolore fu intenso, e non ebbe la forza di rialzarsi prontamente, restando alla mercé dell'avversario.

-Se continuerai ad interferire non avrò altra scelta se non uccidere anche te. Un morto in più non fa differenza- disse gelido il guerriero, avanzando verso di lui fino a potergli stringere il collo tra le mani, alzandolo in aria con facilità.

La presa ferrea non lasciava scampo, l'aria cominciò a mancargli, e la situazione sembrò più disperata che mai.

Ma la scorta infinita di oggetti nascosti nella sua armatura gli permise si usufruire di uno dei suoi rampini, che si conficcò con violenza nella spalla dell'assalitore, facendolo gridare di dolore.

La presa si allentò appena e cioè permise a Batman di raccogliere le forze necessarie a spezzare il braccio già ferito del nemico e liberarsi definitivamente della morsa.

Crollarono entrambi al suolo, indeboliti dal confronto.

-Non credere di avermi fermato umano- ringhiò lo spadaccino, stringendo il braccio ferito.

Il crociato mascherato si limitò a tossire convulsamente, massaggiandosi la gola ferita, per poi lanciare uno sguardo di sfida all'avversario.

Poi la fronte del guerriero argenteo esplose, lasciandolo cadere a terra, abbattuto da un proiettile.

La risata rauca del Joker risuonò nell'aria mentre questi, ustionato e fumante, si avvicinava lentamente ma inesorabilmente.

-Bene bene Batsy- disse, con tono quasi inumano -Sembra che alla fine siamo di nuovo solo io e te. Era scritto, resta solo un colpo.

Batman si costrinse a rimettersi di nuovo in piedi, incerto, accusando ancora la forza con cui era stato malmenato, mentre la canna dell'arma si avvicinava inesorabile al suo volto.

-Fammi un sorriso prima della fine, amico- chiese Joker, il volto più sfigurato di Due-Facce, talmente vicino che poteva sentire l'odore della carne bruciata.

Il supereroe un colpo ai nervi del collo talmente violento che cadde a terra, la vista annebbiata e i sensi abbattuti.

-Coraggio Batsy, mi aspettavo più mordente da parte tua...- la frase venne interrotta dal calcio di un fucile che si andava ad abbattere sulla nuca del clown, gettandolo a terra.

L'uomo di prima, che aveva salvato da Harley, crollò in ginocchio di fronte a lui, esausto da quel singolo gesto di coraggio.

-Ehi- ansimò -Sembrava che ti servisse una mano.

-Batman, sono Canary, siamo riusciti a iniettare l'antidoto a tutti i guerrieri. Sembra che se la caveranno. Abbiamo diversi feriti però. Come sta Catwoman?

-Non...- replicò il Cavaliere Oscuro, dolorante -... lo so.

Il corpo dello spadaccino ebbe un sussulto, prima di risollevarsi, la ferita parzialmente rimarginata e gli occhi iniettati di sangue.

-Oh no- biascicò l'altro uomo, troppo esausto anche per gridare.

Il nemico si risollevò in piedi, ergendosi minaccioso sui due, la spada nuovamente in mano, ma non fece in tempo ad usarla perché la testa venne congelata di colpo, e una piccola fiammata successiva lo disciolse definitivamente, lasciando un cadavere decapitato ad abbattersi al suolo.

-Maledetto figlio di un sottomarino!- rimarcò il clown rosso, parzialmente paralizzato dal taser ma ancora in grado di muovere parte del corpo.

Un guerriero dai fluenti capelli argentei e da un armatura bianca comparve dal nulla, decapitando il folle una volta per tutte e chiudendo la faccenda, seguito dall'ombra immane di un gigante avvolto da un armatura nera.

-Laguna! Cosa in nome di Baron è successo?- chiese trafelato il nuovo venuto, raggiungendo il compagno.

-Niente. Abbiamo... salvato il mondo credo?- rispose l'interessato, quasi svenendo.

-Dobbiamo curarlo. Fratello.

-C'è una donna ferita qui- rispose con tono cupo lo stregone.

-È con me- rispose debolmente Batman, sentendo le forze che lo abbandonavano -Le serve aiuto...

Fece per alzarsi ma ricadde a terra.

-Tranquillo, ci penso io- intervenne Dick, accorrendo e sollevandolo, mentre il gigante li raggiungeva con Selina tra le immense mani.

-Tranquillo, siamo tutti dalla stessa parte. Esclusi quei tre- lo rassicurò il giovane, lanciando uno sguardo ai cadaveri di Sephiroth, Kefka e Joker.

Incominciarono un lento cammino che li riportò ai piedi del trono di Cosmos.

Batman si sentiva indebolito e prossimo a perdere conoscenza, ma almeno era riuscito nel suo compito, anche se era costato la vita di tre dei combattenti nemici.

Mentre Dick l'accompagnava ad uno spiazzo dove potesse riposarsi, poté osservare i danni riportati dai combattenti di entrambi i fronti.

Il biondo con lo spadone era in un angolo a farsi medicare le orecchie da una ragazza dai capelli verdi; il guerriero con la cicatrice era seduto lì affianco con un braccio rotto in grembo; Batgirl si stava facendo medicare da Tim un taglio al braccio; Harley era legata e imbavagliata sotto la costante guardia dell'uomo dai lunghi capelli argentei, che erano tutti rizzati verso l'alto; Midnighter e il bruto si stavano stringendo la mano, coperti di lividi; Guerriero era accasciato ai piedi della dea, mentre la sacerdotessa era intenta a curarlo e la giovane elfa dai capelli viola a stringergli la mano; Jason sedeva a gambe incrociate e a petto nudo per permettere a Cassandra di fasciargli il petto e le costole rotte; la ragazza con la treccia stava curando la gamba rotta della combattente di arti marziali; il ragazzo in armatura azzurra e grigia fasciava la spalla ferita di Calvin.

E in tutto questo Cosmos sedeva ancora impassibile sul suo trono.

-Avanti, il tempo di darti una sistemata e torniamo a casa con le Porte di Midnighter, va bene?- gli disse Dick, mentre lo faceva sdraiare affianco a Guerriero.

-Cosmos- dissero i due nuovi guerrieri appena arrivati, con reverenza.

La dea rispose al saluto del combattente bianco, ma rispose con odio al gigante.

-Perché dei guerrieri di Chaos circolano ancora vivi nel mio Santuario?- parlò con voce dura la dea.

-Non siamo nemici mia signora- rispose Golbez, adagiano Catwoman al fianco del Cavaliere Oscuro.

-Non importa. La vostra genia del Chaos deve essere distrutta. Non può esserci equilibrio se le due forze si oppongono.

-Ma Cosmos...- provò a protestare Cecil, mentre aiutava Laguna a sedersi.

-Ora basta. Avete degli ordini miei Guerrieri: nessun membro delle forze di Chaos deve restare in vita...

BANG

Un secco colpo di pistola squarciò l'aria, e Cosmos cadde all'indietro sotto lo sguardo sorpreso dei suoi guerrieri con un buco in fronte.

-JASON!- esclamò Dick, mentre tutti si voltavano verso il ragazzo, che teneva ancora il braccio teso con la pistola fumante.

-Andiamo Grayson. Lo sai benissimo che ne sarebbero derivati solo guai- replicò con fermezza l'altro.

Prima che qualcuno potesse dire altro la terra squassò, e tutto tremò.

Il Santuario esplose in mille pezzi, rivelando un terreno arido e in rovina, picchi di roccia che si innalzavano da un baratro senza fondo.

La Bat-Family e i guerrieri dell'Armonia si ritrovarono sospesi nel vuoto, avvolti da una luce brillante, seguita da un temibile ruggito.

Batman alzò lo sguardo e vide un possente drago dorato discendere dal cielo oscurato dalle nubi, scatenando una forte corrente con le sue ali.

Una strana luce dorata pervase il corpo di Cosmos e degli altri guerrieri di Chaos morti durante il combattimento, mentre Batman, Joker e gli altri abitanti di Gotham City vennero trascinati via da una forte corrente di vento, fuori dai cicli e di nuovo nel loro mondo.



A\N: Ed è finita. Finalmente è finita. Evviva signori e signore, la conclusione di questa breve avventura Dissidiana con i guerrieri di Gotham ha fatto il suo ciclo, è ora di dedicarsi ad altro.

DII\N: Quanto mi è mancato, quella vecchia piaga. Sembra ieri che...

A\N: Si si si conserva i retroscena tuoi e del tuo amico in nero, please. Alla prossima. Ciao.

  
Leggi le 3 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<  
Torna indietro / Vai alla categoria: Videogiochi > Final Fantasy - Dissidia / Vai alla pagina dell'autore: DanieldervUniverse