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Autore: manram    10/06/2016    1 recensioni
Questa fanfiction è come penso che sarebbe continuata la serie star wars: il potere della forza. Troviamo il nostro Galen Marek aka Starkiller che è ormai l'ombra di se stesso, con ormai l'unico desiderio di uccidere tutti gli inquisitori. Per questa missione si trova sul pianeta dell'orlo esterno Gargantia, in seguito a voci e tracce di inquisitori sul pianeta. Ma l'uccisione del governatore militare e sopratutto il contenuto del holo disc che portava con se potrebbero cambiare tutto.
P.s.: non ci saranno molti capitoli seri. Sarà una storia molto leggera. Spero.
Genere: Avventura, Azione | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Altri, Ezra Bridger, Sabine Wren
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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Il capitano Ironwall camminava sicuro attraverso gli hangar della capitale del pianeta Gargantia. E non potrebbe essere altrimenti: tra i suoi uomini era chiamato il “capitano d’acciaio”, per la sua intransigenza e la sua mancanza di qualunque debolezza e emozione. Ma anche lui di qualcosa aveva paura: un ricordo che gli attanagliava lo stomaco ogni volta che ci pensava; un incubo che si ripeteva ogni notte; un uomo il cui viso vedeva ogni volta che un criminale appariva su quel pianeta pacifico: aveva paura dello “spettro di Kashyyyk”. Il colonello era l’unico sopravvissuto della guarnigione comandata da Ozzik Sturn. Era stata la prima e l’ultima volta in cui si era nascosto da un combattimento. Ma quello, quello! Quello non era un uomo, era un demone scatenato, uno spettro invincibile, un dio della guerra infuriato! Non aveva avuto pietà per nessuno degli uomini, e li uccideva in ogni modo possibile con quello strano potere, la forza. Quando erano arrivati i rinforzi per distruggere i ribelli Wookies che erano rimasti sul pianeta, lo avevano trovato in un angolo, in stato di shock, dopo aver visto tutti i suoi compagni morire per quello “spettro”. Ma l’impero, magnanimo, gli diede la possibilità di riscattarsi, e lo fece. Venne promosso dopo che, con un pugno di uomini, sconfisse i ribelli con una manovra brillante, e venne mandato su quel pianeta con il compito di governatore di quel pianeta marginale.

Ed ora si stava dirigendo con una trentina di stormtroopers ad un hangar secondario in seguito a diverse segnalazioni di cittadini rispetto ad attività di contrabbando in corso. Arrivò quindi davanti all’hangar indicato e vide un uomo che caricava delle casse su una vecchia astronave. Non riusciva a vedere la faccia che era coperta da un capello a tesa larga, mentre il corpo era coperto da un mantello logoro all’estremità. Ordinò a metà dei suoi uomini di circondarlo, mentre l’altra metà di rimanere lì a controllare l’uscita. Ma qualcosa gli sembrava strano: come mai era da solo? Ma non aveva il tempo per pensarci ora: gli uomini avevano circondato l’uomo e il sottufficiale Scott gli aveva ordinato di mettere le mani in vista. L’uomo lasciò andare la piattaforma gravitazionale e mise le braccia davanti al petto. "Non è esattamente quello che ho chiesto, ma ce lo faremo bastare" disse Scott, e si avvicinò verso di lui. Ironwall riuscì a vedere un sorriso sotto quel capello e che l’uomo metteva le mani sotto il mantello. Quindi riuscì a sentire soltanto un rumore simile ad un accensione ed un corpo che cadeva. L’uomo era davanti a loro, con due spade laser, una rossa e una blu, nelle mani, e il corpo di Scott tagliato a metà sotto di lui. L’uomo spense le spade laser, e, fluttuando in aria in posizione fetale, disse:" Che lo show abbia inizio!" e, pochi istanti dopo, qualcosa di simile ad un’esplosione mandò il capitano all’aria.

Quando si rialzò non riuscì a vedere gli uomini che aveva mandato, ma soltanto quell’uomo fermo in mezzo ad un cerchio di qualcosa che sembrava cenere. Ordinò agli uomini di fare fuoco, ma appena il primo colpo di blaster gli arrivava vicino, lui, attivando una spada, lo deviava e il colpo arrivava alla testa di un soldato. Quattro dei suoi soldati vennero uccisi così, quindi, con un sospiro quasi annoiato, l'uomo scattò verso un soldato isolato, e quando gli era arrivato vicino, un aura bluastra lo circondò, e appena venne a contatto con il soldato, questi venne scagliato all’indietro; attivò la spada rossa e la lanciò verso due soldati, le cui teste rotolarono a terra. Quando la spada, come posseduta, gli tornò in mano, fece un gesto con la mano e altri due soldati finirono spiaccicati contro il muro dell’hangar, mentre dall’altra mano partirono dei fulmini che folgorarono tre soldati. Quindi fece un segno ad uno dei soldati, dicendo:" Tutti i soldati sono tuoi nemici, uccidili!". Quello puntò il blaster verso gli altri due rimanenti soldati e li uccise, per poi suicidarsi con la sua stessa arma. Il capitano si era appiattito contro il muro, mentre quell’uomo si avvicinava a lui, attivando entrambe le spade. "Si arrende, capitano?" disse, incrociando le spade alla gola

"Chi o cosa sei, mostro?!"

"Sono conosciuto con molti nomi o titoli: Galen Marek, Apprendista, Starkiller, lo spettro di Kashyyyk, il fondatore dell’Alleanza Ribelle e molti altri che neanche io ricordo o conosco". Il capitano, impallidendo, chiese:"Cosa vuoi da me?"

"Soltanto questo" rispose, e, facendo un gesto con la mano, un holo disc che il capitano teneva dentro un tasca segreta della giubba ruppe il tessuto, e volò verso la mano dell’uomo davanti a lui. "Ora che gentilmente mi ha dato questo, mi dispiace, ma devo ucciderla" disse, per poi prepararsi a decapitarlo, ma il capitano, diventando, se possibile, ancora più bianco, balbettò:"M-m-m-a perché mi dovreste uccidere? Vi sarei più utile da vivo!"

"Lei ha massacrato centinaia di Wookies insieme alle loro famiglie, ed altre migliaia le ha mandate a morire nelle miniere o nei campi di lavoro. Farei un favore alla galassia, uccidendovi, ed è quello che farò!"

" No, fermati, ti prego! Farò qualun…" stava dicendo il capitano, ma le spade che gli tagliarono la testa non gli diedero la possibilità di far sapere cosa avrebbe fatto. Starkiller, guardò un attimo sulla testa del uomo, poi ci sputò sopra e disse:" Tu volevi chiedermi pietà? Non l’ho più da quando me l’avete portata via, bastardi!". Quindi, senza guardare al massacro che aveva lasciato dietro, uscì dall’hangar.

   
 
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