Eppure la ricordo ancora quella sensazione. Felicità impagabile di chi dalla vita non poteva desiderare di più, avevo affetto, avevo una famiglia, avevo bei voti a scuola, avevo tanti amici ed anche un cane e un gatto. Solo che la vita, si sa, non è mai tutta in discesa e per me forse si è trattato di un cambio di rotta radicale, tormentato. È uno di quei momenti che la vita te la stravolge, te la cambia per sempre, ti marchia. 
E lo so. Lo so che non fa bene. Forse sbaglio. Sbaglio. Giorno dopo giorno, tengo tutto ciò che mi passa per la testa per me, incasso. Colpo dopo colpo. Osservo. Non commento. Lascio che ogni cosa abbia il suo corso. Ma sai una cosa? Mi sono resa conto che in questa vita non ho avuto niente di buono. Ho perso un padre, come se fosse morto. Una famiglia. Degli amici speciali per me. E la fiducia in me stessa. Si. Mi sono creduta incapace di trattenere le persone che amo a me. Mi sono creduta sbagliata. Mi sono posta mille domande. Ma dove sbaglio? Perché finisco sempre col farmi male? La cosa peggiore è che non ho mai trovato una vera motivazione, se non una stupida e misera giustificazione. Ma in fondo la vita è questa. Ma io la sto davvero vivendo? Me lo chiedo spesso... Ho sempre cercato di comportarmi bene, non volevo ferire gli altri, perché so cosa significa soffrire. Ci sono riuscita? Ma in realtà come si fa a vivere bene la vita? Andando bene a scuola ed essere una figlia modello? Non mi è mai piaciuto seguire gli schemi. Ma forse è la cosa giusta, giusta da fare. Molto spesso mi sono sentita giudicata, forse anche male. Forse non sono abbastanza per gli altri? Ma ci sarà mai qualcuno che mi vuole bene? Ma bene davvero? Quel bene che sembra amore scoppiarti nel petto? 
Ho sempre cercato di farmi forza, mi sono sempre creduta la più forte, e se invece fossi quella più debole? Ve lo siete mai chiesti se in realtà io stessi soffrendo più di tutti? Vi siete mai chiesti per una volta come stessi io? Vi è mai passato per la testa? 
Avete mai provato la sensazione di sentirti la testa piena di domande a cui non saper dare una risposta?ecco. Mi sento così, piena di domande senza una risposta. Un punto interrogativo piantato in cielo. 
Forse questa è la mia condanna. Amare. Sembrerò banale, ma ogni persona che è entrata a far parte della mia vita l'ho amata. Infinitamente. Vi siete mai chiesti se avessi bisogno di un abbraccio vero invece di una sigaretta fumata in fretta davanti la scuola? Vi siete mai chiesti se avessi avuto bisogno di un amico vero? 
È questa la mia condanna, questo mio apparire forte è come se mi avesse marchiata. È come se il mondo volesse vedere fino a che punto resisto.