Lo svedese non fece in tempo ad abbassare il volto che se lo ritrovò bagnato, comprese le lenti degli occhiali. Peter teneva fra le mani una pistola ad acqua mentre rideva per l’espressione del padre che avrebbe fatto certamente rabbrividire Tino.
« Che cos’è? » chiese al più piccolo, inginocchiandosi a terra per poter guardare meglio lui e quell’aggeggio.
« Una pistola… ad acqua! »
« Mhmh, potresti descrivermi meglio il suo funzionamento? » mentre parlava estrasse da una tasca interna un piccolo quadernetto e una penna, iniziò subito ad appuntare.
« Ehm… inserisci l’acqua da qui e poi clicchi qua e spara, vuoi provare? »
Dopo un’attenta analisi visiva dell’arma fece un tentativo; la pistola era esattamente puntata sul viso del figlio e appena schiacciò il “grilletto” il getto non poté far a meno che finire nell’occhio del più piccolo.
Una cosa fu constatata: bisognava mirare correttamente.
Una seconda cosa fu constatata: Berwald non doveva essere molto capace ad usare una pistola.
« Grazie Peter, ora invierò il progetto all’Ikea e ne faremo produrre milioni, gli farò dare un nome in tuo onore » esordì mentre si alzava da terra, scompigliandogli i biondi capelli.
Ogni volta era così, il bambino voleva solo giocare ma alla fine gli veniva dedicata un’intera collezione di arredi.
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Spigolo autrice:
Salve salvino- ritorno con questo capitolo extra. Ringrazio sempre chi ha voglia di recensire, ma anche i lettori silenziosi!
Alla prossima!
Salve salvino- ritorno con questo capitolo extra. Ringrazio sempre chi ha voglia di recensire, ma anche i lettori silenziosi!
Alla prossima!