Serie TV > Breaking Bad
Segui la storia  |       
Autore: Utrem    11/06/2016    0 recensioni
Cosa accadrebbe se ad un tratto le bugie di Walt fossero decifrate da un'altra bugiarda? Quali conseguenze avrebbe questo?
AU ambientato durante e dopo l'episodio Fifty-One della quinta stagione.
Genere: Angst, Drammatico, Introspettivo | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: AU | Avvertimenti: Contenuti forti, Violenza
Capitoli:
 <<  
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Lo scatto della lancetta era diventato faticoso.
I suoni erano tutti dispersi. 
Lo spazio era occupato da una nube di fumo rappresa: aprendo la porta della propria camera, Walt la smembrò, ma subito si ricompose e si fece inalare a pieni polmoni.  
Nel vestirsi di nero alla fine aveva tralasciato il cappello, che quindi giaceva sul letto. 
Richiuse la porta con più leggerezza e si confuse col buio del corridoio. Riemerso alla tiepida luce delle finestre della sala, vide il giornale intitolato a suo cognato sedere intatto sul tavolo, insieme a una tazza di caffé caldo e due posaceneri con sigarette ancora accese.
Trascurò anche questi, per impugnare le chiavi e uscire di casa: ma il fumo non si dissolse attorno a lui. Involto in quella nuvola, s'incamminò verso la sua auto, accompagnato dal lieve tintinnio delle chiavi. Stava badando a scegliere quella giusta, quando vide in essa il riflesso della luce d'un sole orientale e benigno: si ricordò d'una cosa.
Girò il capo a destra e si mosse verso la siepe. 
Aggirata la prima, indagate le foglie, scovò un cappellino, inclinato contro di essa per una tenace brezza di vento.
Era simile al suo, ma era viola.
Rimase fermo: nessuno lo stava guardando; allungò la mano come per prenderlo, ma interruppe il movimento a metà.
Le pattumiere dei vicini formavano un plotone davanti a lui.
Ma la soluzione alla fin fine era ovvia e semplice.
Prese per un lembo minimo il cappellino, si mosse con circospezione fino alla griglia da barbecue, lo poggiò sopra di essa e accese le fiamme.
Il fuoco dissipò la nuvola e sostituì il fumo nero all'accidioso grigio, lo sfrigolio al suono disperso, la trasformazione all'inerzia stagnante. Respirò di nuovo aria pura, mentre il mughetto oscillava soffocando.
Ritornò verso l'auto, le chiavi di nuovo in mano, più sicuro del compianto per il funerale cui stava per partecipare.
Nell'aprire la maniglia, gettò un occhio sul suo orologio, volendo assicurarsi d'arrivare a visitazione già completata: non avrebbe di certo corso il rischio di discutere con qualcuno. Peraltro non c'era neppure il bisogno di controllare Skyler, visto che pochi giorni prima lei stessa gli aveva ingiunto il silenzio.
Partì lento, prese la strada più lunga, si fermò a ogni semaforo giallo e indugiò a ripartire dopo ogni semaforo rosso, parcheggiò in una via senza uscita e fece un chilometro a piedi.
Giunse infine all'agenzia delle pompe funebri, in una strada a senso unico. Aprì la porta e chiese al responsabile dove si stesse svolgendo il funerale. Spense il cellulare, dopo essersi assicurato di non aver ricevuto nuovi messaggi o telefonate, e salì la rampa di scala che lo separava dalla cappella.
Mentre attraversava il corridoio buio che conduceva alla porta della cappella, vide trapelare dai vetri che Skyler stava ascoltando parlare degli amici di Marie con espressione contrita, mentre Junior appariva in disparte, dare la schiena agli altri.
Entrò ed ebbe l'aspra conferma: la visitazione non era ancora terminata. 
"Walt! Walt!"
Sentendosi chiamare, subito si raddrizzò: una donna alta e bionda, che capeggiava un folto gruppo di persone, lo avvicinò e gli strinse con forza i polsi.
"Walt! Hai incontrato Hank? È con te?"
"Annalise! No, non l'ho visto, mi dispiace."
"Ti ha chiamato?"
"No. Non l'ho più sentito da quella sera."
"Stavo pensando che sarebbe venuto o da te, o da Steve... sai se Steve verrà?"
"Mi ha telefonato ieri dicendo che oggi avrebbe avuto un incontro con l'FBI. La situazione è molto complicata, quindi non ha potuto chiedere un permesso."
Annalise spostò lo sguardo e sospirò.
"Mio Dio... mia madre è rimasta a casa, sperando di vederlo tornare... Sono cinque giorni che faccio telefonate, pubblico annunci su Internet e interrogo gli impiegati del mio studio legale, ma nessuno sembra essere in grado di trovarlo! Stanotte sono partita alle due di notte da Boston per Albuquerque e prima di venire ho perlustrato l'intera città, ma sembra essersi dissolto nell'aria. Walt, ti prego, sono a conoscenza della tua condizione e dei tuoi problemi, ma ho bisogno del tuo aiuto. Io e mia madre abbiamo bisogno di te. Ci sono giornali locali scritti da persone che non nominerò che danno adito a delle illazioni intollerabili! Noi dobbiamo ribattere con la verità, e la verità è che in tutto questo è lui la vittima più sofferente!"
"Annalise, hai assolutamente ragione, io... ho fatto del mio meglio e-"
"Gli avvocati che vedi qui con me se ne stanno già occupando: tutto quello che devi fare è testimoniare in suo favore quando verrà il momento. Lo puoi fare, vero, Walt? Perché mi sembrava inopportuno chiederlo a Skyler."
Memore dei trascorsi fra le due donne, Walt notò l'ambiguità dell'ultima frase e, dopo aver guardato con falsa apprensione la moglie, rispose:
"Ma certo, certo, testimonierò. Qualsiasi cosa possa giovare a Hank, la farò."
"Grazie, grazie infinite, Walt. Ho già affittato una casa qui ad Albuquerque, così da poter seguire da vicino i processi. Giuro su Dio che l'unica cosa che voglio in questo momento è che mio fratello stia bene, per quanto possibile, e che torni, cosicché possiamo difenderlo..."
"Lo so. È un momento terribile. Per tutti noi." assentì Walt, gettando di nuovo un occhio su Skyler, certo che avesse orecchiato l'intera conversazione. Annalise se ne accorse subito e s'affrettò a scusarsi:
"Ah, mi dispiace, non vorrei avervi diviso. Sicuramente ha molto bisogno di te..."
"Figurati. La sicurezza di Hank è un'assoluta priorità. Riparliamone più tardi, va bene?"
Congedatosi velocemente da lei, Walt affrontò lo sguardo sprezzante e derisorio di Skyler. Il suo pallore risaltava a causa del nero del suo velo e del suo abito.
"Cosa stai facendo?" gli chiese. 
"Hank va ritrovato, Skyler" asserì Walt, calmo.
"Perché? Se non è qui, vuol dire che non vuole essere qui."
"La responsabilità non è esclusivamente sua solo perché lui lo ha detto" proseguì, a muso duro e senza incertezze.
"Sono d'accordo con te, Walt. Davvero. Ma sai, è così liberatorio sapere che, per una volta, se sto soffrendo non è solo colpa tua, che mi lascio prendere la mano."  
Walt sentì il fumo nero invadergli i polmoni. Gli parve di sentir di nuovo puzza di bruciato, mentre Skyler lo guardava da dietro il velo, inebriata da quel mortale grigio.

   
 
Leggi le 0 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<  
Torna indietro / Vai alla categoria: Serie TV > Breaking Bad / Vai alla pagina dell'autore: Utrem