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Autore: Cameliasilv87    12/06/2016    7 recensioni
Basato alla fine di Sailor Moon il Cristallo del cuore, Haruka si trova a riflettere sulle sensazioni provate quando ha visto perdere la sua compagna a causa del talismano che portava dentro di se.
Prenderà finalmente il coraggio per dichiararsi prima di perderla di nuovo?
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai, Yuri | Personaggi: Haruka/Heles, Michiru/Milena | Coppie: Haruka/Michiru
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Terza serie
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Buongiorno a tutti ecco l'ultimo capitolo!
Colgo l'occassione per ringraziare FragileGuerriera che mi ha aiutato a scrivere un finale all'altezza dei capitoli precedenti.
Supportandomi e suggerendomi il modo migliore per mettere per iscritto i mie pensieri! Grazie mille!


Sete, sete, una tremenda sete.
La gola secca come se fosse stata impastata con la sabbia del deserto che non le permetteva di deglutire,le parole che bruciavano dentro soffocate dai grani di sabbia che non lasciavano alcuna via di fuga ai suoni imprigionati tra le sue labbra serrate.
Il suo desiderio era davanti a lei,un miraggio nel deserto.
Stupenda, le sue delicate forme racchiuse in un vestito bianco dalle sfumature turchesi che ricordavano i riflessi del mare; i suoi movimenti lenti, calcolati e leggiadri come il volo di una farfalla; i suoi occhi tutte le volte che la fissava e quel sorriso, quelle labbra perfette difese da un velo di lucidalabbra...

Cazzo no, no non ricominciamo a fare l'idiota! 

Le sue fantasie le facevano confondere la realtà della delicata situazione in cui si trovava, scosse la testa come per riprendersi dallo stato di trance in cui era nuovamente caduta.

Merda santa ma si può essere così sfigate?

"Haru stai male?" e lei era lì.Non riusciva a capire come non si era accorta che la donna era li a pochi centimetri da lei, poteva sentire il suo fiato accarezzarle il viso, il suo profumo l'inebriava fino a quasi stordirla, i suoi occhi blu la scrutavano dubbiosi, i colori della sua iride erano davvero uno spettacolo di sfumature.
Il sole ormai stava calando e faceva trasparire i suoi raggi dai vetri della cucina che riflettevano nei suoi occhi le più piccole venature dell'oceano.
"Hai... hai degli occhi fantastici..." farfugliò nel tentativo di cercare di spezzare l'incantesimo che l'assoggettava.
Le gote di Michiru presero per qualche istante le tonalità rosse del tramonto, si scostò leggermente mentre una sonora risata le cresceva dal cuore, riempiendo di un soave suono il locale:
"Haruka ma cosa ti succede?" sorrideva ingenuamente portandosi la mano destra al viso per nascondere le labbra e l'imbarazzo per quella frase inaspettata.

Sei bellissima....

Un dei tanti pensieri che si accavallavano tra loro, ma uno in particolare le martellava la mente 

Una sola possibilità...

Mentre il freddo abbraccio del dio Fobos le pesava sull'anima, la paura del fallimento si faceva strada tra le sue incertezze, sbriciolava l'asfalto della strada che stava percorrendo per giungere alla sua meta.
Che stesse prendendo una decisione sbagliata?
In ogni caso ormai il suo cuore le aveva parlato e avrebbe continuato a gridare tutta la sua frustrazione ghermendo quel poco che rimaneva della sua anima ormai infranta da angosce e dolori.

"Ho avuto di nuovo quell'incubo...." la voce finalmente sembrava le avesse fatto l'onore di esporre i suoi pensieri, nonostante il corpo tremante e il cuore che le sbatteva contro il petto come per sfondarlo e mostrare l'inferno interiore che stava sopportando.
"Michi scusa ma io non so più cosa fare mi sembra d'impazzire... Ci sono delle cose che avrei voluto rinchiudere nel labirinto del mio cuore, tenerle così celate da dimenticare io stessa la loro esistenza e mentre la mia mente mi sta urlando che sto facendo la più grande cazzata della vita io sono qui che sto cercando di riordinare parole che non sono in grado spiegare..."
Il capo chino per timore di guardarla negli occhi, non voleva bloccarsi come spesso succedeva, le mani si erano serrate con forza.
Doveva continuare o avrebbe perso nuovamente la voce, rapita dalla tempesta di pensieri che aveva assoggettato la sua mente.

"Quel giorno, quando ti ho visto morire qualcosa in me è scattato. Non pensavo si potesse provare un tale dolore, una sofferenza così atroce. Non si può cancellare un ricordo così.
Io ti ho visto morire e anche se adesso sei qui davanti a me mai avrei pensato di poter odiare così tanto me stessa."

"Haruka... anche tu sei morta... e poi la colpa non è t..."

"NO FAMMI FINIRE!!" l'interruppe bruscamente la bionda irrigidendosi sempre di più.
"Fammi finire, ti supplico. Penso di non essere mai stata così loquace in tutta la mia vita." la voce aveva iniziato ad incrinarsi per l'emozione che faticava a controllare.

"Non hai mantenuto la promessa, ti sei sacrificata per me. Ora ho capito perché le persone temono tanto la morte, non per l'oblio in se, non per il timore dell'inferno, non per il dolore,  ma per quello che lasci...
Lasciare le persone che hai amato a vivere una vita vuota, senza amore, senza gioia, senza pace, senza luce.
Io penso di aver tolto il talismano dal mio petto non tanto per la nostra Principessa di Luna quanto per l'inadeguatezza di vivere che ho provato.
Il mio vento si è fermato nello stesso istante che il tuo corpo ha toccato terra: che senso avrebbe avuto una vita senza di te Michiru?"

C'era riuscita... aveva finalmente espresso le sue paure!
Si era mostrata per quello che era; le mani le dolevano, erano diventate ormai livide e sudate dallo sforzo e le gambe a stento reggevano il peso del suo corpo. Si sentiva instabile e non riusciva a distogliere lo sguardo da Michiru, , ma grazie alla forza dell'abitudine non ebbe difficoltà a trovare lo sgabello.
Era vicino al ripiano a isola della loro cucina dove solitamente mangiavano per evitare di sporcare il tavolo da sei posti e dove prima era seduta la sua dolce sirena persa nella lettura.

Si accasciò pesantemente, aprì a fatica le mani arrossate e se le portò al volto passandosele poi tra i capelli per spostarli dal viso e chiudendo gli occhi che avevano iniziato a bruciarle

Bene, brava Haruka e ora.... cazzo gli dico?

Si spinse con il corpo in avanti per scuotere la sua mente e con fatica schiuse gli occhi.
Michiru piangeva...

Merda, merda, merda sta piangendo! Sta piangendo per colpa mia, per quello che gli ho detto...

Scattò in piedi, il suo corpo aveva ritrovato la sua mobilità perduta, si avvicinò velocemente stringendola forte a sé.
Sentiva le lacrime della sua sirena bagnarle la maglietta di cotone leggera, sentiva le sue braccia cingerle la vita alla ricerca di un contatto, sentiva i suoi singhiozzi che le facevano sussultare il petto.

"Michi ti prego... non piangere... Io ti amo, non voglio farti star male..."

Un momento che cazzo ho detto!?!

La violinista alzò il capo, lo sguardo sgomentato dalla dichiarazione inattesa, mentre le lacrime continuavano a correre sul suo viso angelico.

Ma sono completamente imbecille, sta piangendo per tutto quello che gli ho detto prima e ora mi dichiaro... ma porca di quella p...

"Haruka!" la voce della sua sirena era diventata improvvisamente seria e l'aveva riportata brutalmente alla realtà di quella situazione, aveva stretto la presa sui suoi fianchi per evitagli qualsiasi via di fuga.
"Siiiii..." rispose con voce incerta.
"Tu mi ami?"
"Bhe ecco su questo punto... si su questo punto vorrei chiarire la mia posizione vedi..."
"NON MI DIRE STRONZATE HARUKA TENOU!!" sbraitò furente.
"Scu... scusami"
"Non voglio che ti scusi, voglio la verità, quello che hai detto è la verità? Si o no,  non voglio altre risposte evasive."
"Si ti amo e non come una sorella o un'amica per essere chiari..." ammise arrossendo in volto. 
Iniziava ad avere un caldo terribile e quella posizione non l'aiutava per nulla; come se non bastasse non riusciva a guardare la violinista negli occhi, sentiva che l'altra stava cercando il suo sguardo, ma lei continuava ad eluderlo.
"Non come un'amica e in che modo mi ami? Cerca di essere chiara..." la riprese la ragazza con tono seccato, sembrava non volesse che arretrasse di un passo sulle sue dichiarazioni.

"OH CHE CAZZO MICHI! TI AMO!! Ti amo così tanto che passo le notte a sognarti e di certo non sogno che non ci facciamo le coccole!; ti amo così tanto che la moto, la macchina e la corsa non riescono a trasmettermi neppure una fottuta emozione; ti amo così tanto che mi sento una completa imbecille per tutto quello che ti ho detto prima; ho una paura tale di farti schifo che mi chiedo perché cazzo sto continuando a parlarti? Ho il terrore che tu mi mandi a farmi benedire e non voglia più vedermi!
Ecco il problema... il problema è che mi sale il panico, la paura e l'ansia di perderti ancora; di vederti felice tra le braccia di qualcuno che non sono io. Ti amo e ti voglio tutta per me e..." la voce le si spense, come se le avessero staccato ad un tratto la spina; stava violentemente vomitando tutti i suoi pensieri alla persona a cui teneva.
Invece di mostrarsi forte e sicura stava mettendo alla luce tutte le sue debolezze.

La vista era annebbiata conquistata dalle lacrime che scendevano copiose dal suo viso; si sentiva mancare, il cuore pompava impetuoso. Le sembrava scoppiasse...
"Perdonami" sospirò mentre cercava di staccarsi dalla sua presa, ma la violinista non era intenzionata a cedere.
Con un movimento deciso del braccio sinistro le afferrò la maglietta con forza, mentre l'altra mano le prese il volto sfiorando le sue labbra con il pollice per poi scivolarle dietro la nuca.
Intrecciò le sue dita sottili tra i suoi capelli biondi tirandola a sé, slanciandosi sulle sue labbra.
 
Un bacio. Era un bacio a fior di labbra, ma Michiru l'aveva appena baciata.
Quella sirena non la stava affogando, non l'aveva ingannata con il suo canto, ma la stava salvando dallo stesso mare di sentimenti che con le sue correnti voleva farla affogare.
Un' uragano di sentimenti la stava scuotendo fino nelle profondità del suo essere. Le lacrime non accennavano a fermare la loro corsa e continuavano a solcarle le guance rendendo tutto offuscato.
I suoi sensi e la sua mente stavano rinchiuse in un mondo annebbiato, il suo cuore piangeva lacrime di gioia per la fortuna di quel flebile contatto, ma la ragione voleva imporre la sua amara verità.
Le sue labbra le bruciavano per l'emozione e come se non bastasse il suo viso come il suo petto arrossati sembravano in preda ad una forte orticaria che l'imbarazzava tanto da nascondere il viso tra le mani cercando di arginare tutte quelle inaspettate emozioni.
Michiru le stava ancora accarezzando con dolcezza i capelli, la sua presa sul fianco era diminuita : "Come ti senti?" sussurrò visibilmente imbarazzata.
"Perché... perché lo hai fatto? Tu sei sempre gentile ma non devi... non dovevi... tu..."
"E' questo che pensi di me Haruka? Che ti abbia baciato per gentilezza?"
Non rispose a quella domanda voltando il viso e divincolandosi dalla sua presa. 
Con passi lenti raggiunse il tavolo e respirando profondamente cercava di riprendere coscienza di se, di recuperare la sua mente persa nella nebbia dove nessun pensiero riusciva a mostrasi.
"IL CIELO NON PUO' INNAMORARSI DEL MARE!!" sbottò, pentendosi immediatamente di quelle parole, con le mani si asciugò le lacrime e si voltò fissandola.
"Io mi accontento di questo... di osservarti; di specchiarmi nella tua tranquillità; di stupirmi della tua forza; di meravigliarmi della tua bellezza; di bearmi nella tua voce; tu non puoi essere come me!
La tua bontà va oltre ogni mia più rosea previsione. Per quanto il vento soffi e increspi le onde queste si muovono solo in superficie.Il vento non potrà mai toccare il fondo del mare per quanto soffi impetuoso" concluse con amarezza abbassando nuovamente lo sguardo cercando di convincere se stessa di quelle parole.
 
Lei non può essere come me.
 
"Hai ragione, il vento non può arrivare nel fondo del mare, ma è l'unico che riesce a toccarlo."
"Come?" la sua voce confusa cercò lo sguardo della sua sirena che glielo rivolse con amore e profonda dolcezza quegli occhi azzurri rispecchiavano il suo volto.
"Sei grande Haruka gli stadi dell'acqua li conosci" rise divertita mentre il suo viso di Haruka s'incrucciava pensieroso.
"Pensaci" continuò "Il vento soffia sul mare. L'acqua è in continuo movimento quindi il vento è l'unico che con il respiro riesce a toccare tutta l'acqua del mare compresa quella presente in profondità. Con il sole l'acqua evapora e va fare compagnia al cielo che con rammarico quando è saturo la piange triste per quel distacco. Il vento freddo l'imprigiona mentre quello caldo la scioglie. Penso che fin dai tempi antichi il cielo sia innamorato del mare"
Basita da quelle parole Haruka era rimasta inerme a fissarla, Michiru colmò la distanza che le separava e circondò nuovamente la vita della bionda appoggiandosi a lei.
Quel contatto inaspettato la fece sussultare ma le diede anche il coraggio di rispondere a quell'abbraccio. Prendendogli il viso tra le mani e specchiandosi nei suoi occhi le sussurrò: "Ti Amo".
Chinò la testa alla ricerca delle labbra della violinista che si lasciarono catturare da quell'indescrivibile momento.
Le loro labbra si sfiorarono diverse volte prima che Haruka prese l'iniziativa lambendo con la lingua la bocca dell'altra come per chiedere un sollievo alla sofferenza che l'aveva martoriata nei giorni precedenti.
La risposta non si fece attedere: per nulla imbarazzata Michiru rispose con desiderio e passione. Haruka si fece trasportare del momento e con fervore le divorò le labbra lasciando le loro lingue scontrarsi e cercarsi nelle loro bocche.
Ormai ubriacata da quelle sensazioni Haruka si allontanò leggermente dalla sua tentazione poggiandosi sulla sua fronte e respirando affannosamente: "Uau... non avrei mai pensato che...".
L'indice della violinista la zitti:
"Ti Amo Haruka Tenou" sospirò strofinando il naso contro quello della sua compagna.

Grazie mille a tutti per il tempo che avete dedicato a questo mio primo lavoro!
Vi rubo qualche altro secondo del vostro tempo per informarvi che ho rimpaginato il secondo capitolo in maniera più chiara e corretta e presto lo farò anche del primo per poter rendere tutto il racconto di più facile lettura.
Ora come ora sono alle prese con un altro progetto che fortunatamente ha sempre il sostegno e l'aiuto di FragileGuerriera XD

   
 
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