12/06/2016
4 recensioniL'oceano ha il colore dei suoi occhi
Apro gli occhi, ma non riesco a definire l’ambiente che mi circonda: tutto è bianco e luminoso, mi sembra quasi di fluttuare.I miei ricordi sono annebbiati, so di aver affrontato il titano colossale, io ed Eren avevamo un piano: dovevo ingannare Bertold facendo da esca, ma poi…
Ho vinto? Sono riuscito a resistere abbastanza a lungo? I miei amici stanno bene? Non ne ho idea.
Ecco, i miei sensi stanno tornando, uno alla volta. Sento che qualcosa di umido tocca la mia schiena
Sono disteso…
Sento il vento che accarezza la mia pelle,
Odora di sale…
Sbatto lentamente le palpebre la vista torna lentamente, vedo delle macchie indistinte di verde che ora diventano fili d’erba, mossi appena dalla brezza, ci sono degli alberi in lontananza.
Rivolgo il mio viso verso l’alto, il cielo è terso e l’azzurro è interrotto solo da qualche nuvola sfilacciata.
Niente mura…
Adesso che anche il resto del mio corpo risponde ai miei comandi mi tiro su a sedere.
Mi guardo intorno.
Il prato su cui ero steso finisce nel nulla… mi avvicino a quel limite e come se si fosse spezzato un incantesimo anche il mio udito torna in funzione e mi porta il rumore di migliaia di litri d’acqua che si muovono, tutti insieme, in un moto infinito, antico come il tempo che li porta ad infrangersi sulla roccia nuda, una decina di braccia sotto di me.
È magnifico, immenso, possente, profondo,
L’oceano!
Mi incammino per un sentiero scosceso che dalla cima della scogliera mi porta ad una spiaggia di sabbia, fine e dorata. I granelli si insinuano tra le mie dita scalze.
La spiaggia termina in un lungo braccio di terra che si inoltra per un centinaio di passi tra le onde
Mi avvicino e mi rendo conto che non si tratta di terra, bensì d enormi rocce, disposte in maniera troppo ordinata per trattarsi di un’opera naturale… ma infondo che importa… difronte a me c’è l’oceano ed è tutto ciò che conta ora.
Avanzo passando velocemente da un masso all’altro. Arrivato alla fine mi siedo sull’ultimo sasso e lascio che la brezza marina porti a me le goccioline sollevate dalle onde, quando si infrangono sulla roccia per poi tornare indietro.
Socchiudo gli occhi mentre l’aria salata scompiglia i miei capelli biondi.
Chi immaginava una tale meraviglia… l’oceano ha il colore degli occhi di Eren!
Eren…
Se solo lui e Mikasa fossero qui… dovevamo vederlo insieme, noi tre…
Non importa, li aspetterò qui. Tanto, ne ho di tempo…
N.a.: salve a tutti
questa è la mia prima storia, nonche prima ff sulla serie
In realtà è più che altro il risultato dell'82° capitolo: visto che non posso picchiare Hajime Isayama almeno dovevo scrivere qualcosina sul mio piccolo cucciolo Armin >w<
bene, io l'ho letta e riletta e riletta e riletta ma, nel caso mi fosse sfuggito qualche errore mi scuso immensamente (/u.u)
per il resto spero che vi piaccia,in caso contrario le critiche costruttive sono sempre bene acchette.
siate buoni ^w^
alla prossima *rotola in un angolo a piangere per Armin*