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Autore: clexaland    12/06/2016    1 recensioni
Ship: Trishica
Plot: Perché nonostante tutto Jessica non può far a meno di Trish.
Genere: Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: FemSlash | Personaggi: Jessica Jones, Trish Walker
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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There’s no ‘I’ in team
 

Jessica fissava insistentemente il soffitto della propria camera da letto.

E senza neanche provare ad immaginare il perché si ritrovò a pensare a tutte cose successe nell’ultimo periodo: l’incidente con Luke, la strana situazione con Simpson, la morte di Kilgrave, il rischio affrontato da lei e Trish per attuare quel piano incredibilmente avventato.

Sospirò pesantemente voltandosi poi verso il cellulare risposto malamente sul comodino accanto al materasso.

Quella mattina l’ennesimo professionista si era presentato a casa sua per ripararle la porta e applicare finalmente un altro vetro con su scritto Alias Investigation e lo sapeva, molto probabilmente l’aveva ingaggiato Trish perché la bionda era a conoscenza del fatto che ci tenesse, soprattutto a cambiare il carattere della frase, carattere che questa volta, doveva ammetterlo, le piaceva davvero tanto.

Sospirò nuovamente e prese in mano l’oggetto elettronico e senza davvero pensarci troppo mosse le dita sul touch per raggiungere la rubrica e si passò la lingua sulle labbra nel leggere quelle lettere che formavano il nome della sua migliore amica.

Deglutì appena  e spostò nuovamente la propria attenzione sul nome scritto a caratteri cubitali sul display, nero su bianco.

Trish era semplicemente sempre stata l’unica costante della sua vita.

E si era impegnata così tanto per proteggerla, da sempre, da quando sua madre l’aveva costretta a fare quelle cose orribili, da dimenticare forse il perché lo stesse facendo.

Chiuse le palpebre e sospirò appena, una parte di se si sentiva in colpa per tutto quello, nonostante a Trish piacesse essere coinvolta nella sua vita, da qualche tempo l’unico motivo per il quale la contattava era un aiuto.

Per quanto pericoloso fosse, era quello l’unico motivo.

Si limitava ad un “Trish ho bisogno di te per questo”, o ad un “Trish vieni a prendermi”, e ogni volta che ne aveva bisogno, Trish c'era, non importava vhe ore fossero, quanto fosse illegale il favore che le serviva, se la stesse disturbando o se fosse incredibilmente pericoloso.

No.

Trish c'era sempre stata, da quando la propria vita aveva preso quella brusca deviazione, lei c’era sempre stata.

Ormai non riusciva neanche a capire il perché, certo, erano sorelle, ne avevano passate davvero tante insieme, in un rapporto di odio e amore continuo, eppure era successo, Trish era sempre stata lì per lei.

Tanto che lo stesso David se ne era accorto: “Volevo che tu mi amassi, ma tu non hai mai amato nessuno, non ne sei nemmeno capace, tranne che con una persona… vieni quì Patsy. Faresti qualsiasi cosa per proteggerla, vero?”

Ed era vero.

Dischiuse le palpebre e per non ripensarci premette il pollice contro il nome della ragazza, chiamandola, e, nel portandosi il telefono all’orecchio si disse: ora o mai più Jessica Jones.

‘Jess… è successo qualcosa?’

‘No, solo… vieni qui okay?’

Le chiese prima di chiudere la telefonata, sapeva di essere stata un po’ brusca con lei, ma adesso l’unica cosa che voleva era che si muovesse, che la raggiungesse subito a casa.

E così fu.

Nel momento in cui la bionda arrivò bussò alla porta di casa e Jessica non ci mise molto a raggiungerla, nel momento in cui aprì la porta accennò un sorriso e si spostò appena per farla entrare, salutando con un cenno del capo Malcom che stava per prendere l’ascensore.

‘Sembravi strana al telefono, è successo qualcosa? Ti ha chiamato Simpson? Non lo vediamo dall’aggressione, non mi sorprenderebbe un-‘

‘Ehi ehi no, non è successo nulla… dovresti smetterla di vedere catastrofi ovunque’

‘Okay, chi sei tu? Che ne hai fatto di Jessica?’

Domandò Trish visibilmente sorpresa, alzò un sopracciglio e mentre una mano stringeva la borsa di un insolito turchese, l’indice dell’altra era puntato contro il petto della sua migliore amica, incredula.

Certo, la situazione dopo la morte di Kilgrave era cambiata radicalmente, entrambe erano tornate alla monotonia dei giorni passati, lei continuava a lavorare al suo show radiotelefonico e Jessica come investigatrice privata, eppure non era riuscita a rilassarsi, non dopo i fascicoli che sua madre le aveva fatto avere.

Non dopo la scomparsa di Will, non dopo aver provato su se stessa gli effetti di quelle pillole.

‘Trish, possiamo semplicemente staccare la spina per oggi?’

‘Va bene, cosa ti va di fare?’

‘Niente’

‘Niente?’

‘Già, niente, vieni…’

La ragazza la seguì in silenzio e con altrettanta tranquillità si disfò della borsa e delle scarpe per poterla seguire sul materasso comodo della sua stanza da letto, si sdraiò accanto a lei e accettò il suo invito di intrecciare le proprie dita con le sue, osservandola sorseggare un pò di alcool.

L’investigatrice non era mai stata brava ad esternare i propri sentimenti, di solito agiva, ecco perché si ritrovò a sorridere Patsy, perché era consapevole del fatto che quello era il suo contorto modo per farle capire che ci teneva.

‘Ho capito una cosa’

‘Che cosa?’

‘In una squadra non c’è posto per l’io’

Sussurrò Jessica e Trish capì subito che dietro quella semplice frase c’era qualcosa di più, qualcosa come un “ti amo, non posso fare a meno di te”.
   
 
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