Fanfic su artisti musicali > Bangtan boys (BTS)
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Autore: dramy96123    12/06/2016    3 recensioni
- Sai, Hyung, lui ti ascolta. Il che è strano, perché non ascolta davvero, davvero nessuno, e invece te sì. Non lo trovi divertente? Di tutti ascolta proprio te. Ora, non so se è perché sei uno Hyung spaventoso o perché forse a lui tu… -
Namjoon sorrise, interrompendosi nuovamente, e scoccò un’occhiata al Maknae. Jungkook aveva alzato di scatto la testa e lo stava fissando, gli occhi sbarrati.
Ah, lui sa che io so.
In realtà tutti quanti sapevano. Yoongi sembrava essere rimasto l’unico non a conoscenza dell’enorme cotta di Jungkook.
Beh, Yoongi e Taehyung, ma Taehyung era un altro conto.
Per quanto riguardava gli altri Bangtan, le scommesse erano in corso da settimane. Hoseok sembrava sinceramente convinto che Jungkook avrebbe potuto infilarsi nel letto di Suga, e lui non si sarebbe minimamente accorto di nulla. Jin e Jimin erano già avanti, e scommettevano sul luogo del primo appuntamento. Rap Monster si era prenotato come testimone di nozze.
V sarebbe stato la damigella d’onore, ma nessuno aveva ancora pensato di dirglielo.
Genere: Commedia, Fluff, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Jeon Jeongguk/ Jungkook, Kim Namjoon/ RapMonster, Min Yoongi/ Suga
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Note: Stiamo nel periodo dell’uscita dell’MV di Just One Day, e la fic è cheesy come la canzone, quindi ecco, spero vi piaccia!
Un bacio!
 
L’impensabile capacità di Min Yoongi nell’aiutare Jeon Jungkook con i compiti di inglese.
 
Jeon Jungkook sapeva di essere stato soprannominato Golden Maknae non a caso. Era un ragazzo talentuoso. A diverse cose. Sapeva di essere un bravo cantante, un bravo ballerino, e se la cavava anche con il rap. Era bravo in tutti gli sport e alla maggior parte dei che gli avevano messo sotto il naso, tanto che da più giovane avrebbe voluto farlo come lavoro.
Era bravo con le imitazioni e imparava le coreografie quasi senza sforzo. Ed aveva anche un viso decente. I suoi Hyung, i membri dei Bangtan Boys, erano sempre ammirati e ridevano, quando i suoi talenti uscivano fuori, e non riuscivano a esserne infastiditi perché sapevano che a qualcosa il ragazzo non era bravo.
Jungkook non andava bene a scuola. Non gli piaceva la matematica, assolutamente no grazie tante passo, e il suo inglese era francamente imbarazzante, come non mancava di commentare Namjoon Hyung con un’espressione tra il divertito e l’esasperato.
E la sua carriera da cantante non lo aveva astenuto dall’andare a scuola e fare i maledetti esercizi di inglese, a quanto pareva.

Jungkook si scostò i capelli scuri dagli occhi, guardando con espressione vuota il libro di inglese. Rap Monster, il leader dei Bangtan, era rimasto accanto a lui per più di quaranta minuti cercando di spiegargli le basi della grammatica, ma un altro grande difetto del giovane Jungkook era l’incredibile facilità con cui si distraeva.
Dopo venticinque minuti sulla stessa pagina Namjoon aveva sospirato, appoggiandosi allo schienale della schiena e coprendosi gli occhi, assolutamente estenuato.
“Tutto quello che stiamo facendo è inutile, Jungkookie, se non mi dai retta.”
“Scusami, Namjoon Hyung, ma è noioso.” Rispose Jungkook, appoggiando la testa sul libro e chiudendo gli occhi. Il tono si era fatto lamentoso, con il risultato che adesso sembrava tanto più infantile.
Un vero e proprio ragazzino, proprio come lo chiamava lui.
Jungkook scosse di scatto la testa, ancora china sul libro, e serrò gli occhi più forte. Non ci stava pensando, no, per niente. Cercò di concentrarsi su Namjoon Hyung, che continuava a parlare con tono decisamente piccato.
“Dovresti solo cercare di ascoltarmi, non è così…” Rapmonster si bloccò nel mezzo della frase, e abbassò le mani per appoggiarle sul tavolo.  I capelli quasi bianchi del ragazzo gli ricaddero sulla fronte, ma lui non se ne accorse. Aveva avuto una rivelazione.  
Perché Rap Monster sapeva che il ragazzo non ascoltava mai nessuno.
Oh, no.
Nessuno. Quel piccolo arrogante non ascoltava i suoi Hyung se non quando gli andava.
Tranne uno, ovviamente.
Si alzò di scatto dal tavolo della sala, sparendo dietro la porta, e Jungkook alzò la testa dal libro guardando verso il corridoio, perplesso. Quando il leader tornò da lui, trascinandosi dietro un Min Yoongi chiaramente ancora assonnato, gli occhi del Maknae si ingrandirono dallo stupore.
Hyung?
- Spero che tu abbia avuto una buona ragione per svegliarmi così bruscamente. – borbottò Yoongi,  aggiustandosi distrattamente i capelli. Erano castani, scompigliati, leggermente mossi. Jungkook sbattè gli occhi, fissandolo. Il giorno prima erano neri.
Non me l’aspettavo.
- Jungkookie ha bisogno di una mano con i compiti. – affermò Namjoon solennemente, ma cominciava già a sorridere. Yoongi sbadigliò. – Hai bisogno di supporto morale perché il ragazzino è più bravo di te? E tu che dicevi di essere un genio. Sapevo che avevi gonfiato il punteggio del tuo QI. – il tono era monocorde, ma entrambi sapevano che era il mood  di Min Suga appena svegliato. Rapmonster lasciò correre, facendo sedere il più grande accanto a Kookie. Jungkook seguì i movimenti di Suga quasi ipnotizzato, cercando con tutte le sue forze di non arrossire.
Almeno questo.
- Non mi ascolta, Hyung. Si distrae. –  la frase fece abbassare la testa al più giovane.
Yoongi si stropicciò gli occhi. – Ah, si? – chiese, alzando un sopracciglio. Si voltò a guardare Jungkook, che non alzò gli occhi, ma arrossì visibilmente.
Per l’appunto.
- E io cosa dovrei farci? – ancora una volta, nessuna traccia di cattiveria nella voce. Era solo sinceramente curioso. La risposta arrivò in un tono estremamente divertito.
- Sai, Hyung, lui ti ascolta. Il che è strano, perché non ascolta davvero, davvero nessuno, e invece te sì. Non lo trovi divertente? Di tutti ascolta proprio te. Ora, non so se è perché sei uno Hyung spaventoso o perché forse a lui tu…  -
 Namjoon sorrise, interrompendosi nuovamente, e scoccò un’occhiata al Maknae. Jungkook aveva alzato di scatto la testa e lo stava fissando, gli occhi sbarrati.
Ah, lui sa che io so.
In realtà tutti quanti sapevano. Yoongi sembrava essere rimasto l’unico non a conoscenza dell’enorme cotta di Jungkook.  
Beh, Yoongi e Taehyung, ma  Taehyung era un altro conto.
Per quanto riguardava gli altri Bangtan, le scommesse erano in corso da settimane. Hoseok sembrava sinceramente convinto che Jungkook avrebbe potuto infilarsi nel letto di Suga, e lui non si sarebbe minimamente accorto di nulla. Jin e Jimin erano già avanti, e scommettevano sul luogo del primo appuntamento. Rap Monster si era prenotato come testimone di nozze.
V sarebbe stato la damigella d’onore, ma nessuno aveva ancora pensato di dirglielo.
Namjoon scosse la testa, con un sogghigno,  limitandosi ad agitare la mano.
- Sì, insomma, per farla breve, mi sono stancato di spiegargli le cose. Provaci tu. – Yoongi stava già aprendo la bocca per rifiutarsi, lo sapeva. Per questo lo indicò, schioccando la lingua, il tono casuale.
- Certo, se sei capace.  –
- Certo che sono capace. – rimbeccò immediatamente Suga, lanciandogli un’occhiata omicida. Sbattè le palpebre lentamente, poi scoccò un’occhiata al libro davanti a Jungkook.
- Non può essere tanto difficile aiutare un ragazzino con i compiti. – mormorò tra sé, prendendo il libro tra le mani. Namjoon sospirò sollevato e li salutò con la mano, dileguandosi anche troppo velocemente.
Ci furono due minuti di silenzio, in cui Jungkook cercava il coraggio di alzare lo sguardo verso l’altro.
Lo trovò fissare con un’espressione decisamente imbronciata il libro.
- Hyung? – chiamò, curioso, inclinando la testa di lato.
Yoongi non rispose, mentre incrociava le braccia e aggrottava le sopracciglia all’indirizzo del libro. I capelli spettinati andavano in tutte le direzioni, le labbra sporgevano in un leggero broncio e lo sguardo rimaneva fisso sul foglio, e non diede segno di sentirlo.
Era assolutamente adorabile.
- Suga Hyung? – ripeté Jungkook, a voce leggermente più alta. L’altro alzò o sguardo e incatenò i suoi occhi con quelli del Maknae, con uno sguardo tanto intenso che il ragazzo sentì nuovamente le guance riscaldarsi.
- Hai fame? Il tuo Hyung ti offre il pranzo. – con uno scatto chiuse il libro e si alzò, afferrando il polso di Jungkook e trascinandoselo dietro. Jungkook incespicò sui propri piedi, prima di seguirlo con un sorriso confuso e le guance in fiamme.  
 
 
- Hyung? – disse Jungkook a bocca piena. Stavano mangiando in piedi, appoggiati al muro vicino al Fast Food.
- Sì? –
- Mi hai invitato a pranzo perché non sapevi fare gli esercizi di inglese e ti sentivi in colpa? –
- Zitto e mangia, ragazzino. –
Jungkook ringraziò il cielo della sua incapacità di distogliere lo sguardo dal suo Hyung. Avrebbe potuto perdere Min Yoongi che arrossiva, e non se lo sarebbe mai perdonato.
 
 
 
Fine!
In realtà era stata pensata come drabble, ma poi è andata così!
Spero comunque vi piaccia!
Un bacio
dram
   
 
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