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Autore: ginny090    13/06/2016    1 recensioni
Harry è finalmente pronto a portare la sua relazione con Ginny al livello successivo: il matrimonio. Come ha intenzione farle la proposta? E come Il Settimanale delle Streghe reagisce a questa nuova notizia?
Genere: Commedia, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Ginny Weasley, Harry Potter | Coppie: Harry/Ginny
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la II guerra magica/Pace
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Note Autore: Ciao a tutti. Dopo un lungo periodo di assenza eccomi di nuovo qui con un'altra FF sul mondo di Harry Potter. Giusto una piccola precisazione la QA Cup sarebbe l'equivalente FA Cup Inglese di calcio. Non so se la QA Cup davvero esiste, ma io ho immaginato di sì. Ogni commento come sempre è ben accetto.

Il grande passo

Era una splendida serata di fine Giugno, con un cielo limpido costellato di stelle ed una luminosa luna. L’aria di quella particolare sera non era né troppo fredda o troppo calda, perfetta per una piccola passeggiata mano nella mano per il parco di Kensington. Ed era proprio questo che Harry e Ginny stavano facendo, dopo essere stati in un ristorate di cucina Italiana, nel cuore pulsante della Londra Babbana. L’ultima stagione di Quidditch era ufficialmente finita ed anche se quell’anno le Holyhead Harpies non erano andate oltre il terzo posto, avevano comunque vinto la QA Coppa contro il Puddlemore United, così Harry aveva portato Ginny fuori a cena per una piccola celebrazione privata. Lei aveva già festeggiato con tutta la squadra quattro giorni prima, ma egli non aveva potuto esserci a causa di un’improvvisa missione Auror. Erano le 10 di sera ed il parco di Kensington era chiuso al pubblico già da un’ora, ma per due maghi come loro, che potevano apparire, quello non era certo un grosso problema.
“E poi Jane ha fatto tutte quelle parate, che hanno impressionato persino Baston. E che mi dici di quel mio quinto tiro con quella splendida finta?” Ginny si fermò, redendosi conto che ancora una volta stesse parlando del suo ultimo incontro. “Scusa, stava parlando di nuovo della partita.” Harry sorrise.
“Sì, lo stavi facendo, ma non mi importa, Ginny. Mi piace quando parli di Quidditch.” Lei sorrise a sua volta.
“Perché il Quidditch ti eccita?”
“Non è il Quidditch, Ginny.
È​ più il modo appassionato che hai quando ne parli.” Egli disse, arrossendo leggermente. Essi continuarono a camminare finché non raggiunsero una famosa statua Babbana.

“Sai, mi sono sempre chiesta cosa quella rappresentasse.” Ginny disse ad Harry, cambiando finalmente l’argomento della conservazione.
“Quella è la scultura di Peter Pan.”
“Chi?” Chiese perplessa.
“Peter Pan. È un personaggio di una nota storia Babbana per bambini, che non cresce mai e che può volare pensando a pensieri felici.”
“Davvero? Senza ne una scopa o qualsiasi tipo di creatura? Che strano!” Harry non poté non ridere.
“Cosa?” Lei chiese.
“È solo che alle volte sei così simile a Ron.”
“Se questo voleva essere un complimento era terribile.” Egli le mise un braccio intorno alle spalle, abbracciandola stretta a sé.
“Oh andiamo. Tuo fratello non è così terribile come pensi.” Ginny sbuffò.
“No, non lo è. Alcune volte.” Harry sorrise, poi avviciò il suo viso ad un suo orecchio.
“Che ne dici di questo complimento? Sei splendida sta sera. La più bella donna che io abbia mai visto.” Le sussurrò. Lei sorrise, sapeva che Harry lo pensava davvero. Lui non le aveva tolto gli occhi di dosso fin da quando l’aveva vista uscire dalla loro camera da letto con indosso quel tubino nero.
“Molto meglio.” Rispose, baciandolo.

“Spero però che tu non l’abbia indossato durante la festa di celebrazione delle Harpies.” Disse con un tono di voce appena appena più serio.
“No, ne ho indossato uno ancora più corto per Il Settimanale delle Streghe.” Harry iniziò a ridere così forte, che le lacrime iniziarono a scendergli dal viso. “Non sto scherzando. È da tre settimane che loro non pubblicano un articolo su di me o te.”
“È perché questa non sarebbe una buona notizia?”
“Perché per quanto io sia contenta della cosa, non è normale Harry. È preoccupante. Significa che stanno cospirando qualcosa di grosso. Anche se dopo quell’articolo in cui ti tradivo con ben due giocatori del Cuddly Cannons, non so proprio che altro si potrebbero inventare di nuovo.” Dovettero passare diversi minuti prima che Harry riuscisse a smettere di ridere, anche perché non potè non tornargli alla mente l'immagine dell'espressione di Ron mentre leggeva quel pezzo riguardante sua sorella e quei due giocatori del Cannons, ma quando finalmente lo fece; egli sapeva esattamente ciò che voleva dire.

“Ginny, vuoi sposarmi?” Non era quello il modo in cui Harry aveva programmato di chiederglielo, ma tutte le parole che aveva pensato per settimane ora come ora gli erano sembrate inutili. Estraendo una scatolina di velluto dalla sua tasca, egli l’aprì. Dentro c’era un anello d’oro con tre pietre. Quella più grande al centro era il classico diamante. Le altre invece erano due gemme più piccoline di colore verde. Verde come il colore degli occhi di Harry e della divisa delle Holyhead Harpies. Verde come il colore preferito di Ginny.
“Sì.” Rispose senza pensarci due volte e prima che potesse metterle l’anello al dito lei lo stava baciando appassionatamente. Harry rispose ad esso abbracciandola e baciandola con altrettanto trasporto. L’aria intorno a loro subito si fece pesante e bollente, segnalando che quella loro piccola passeggiata sarebbe presto giunta al termine. Quando si separarono, finalmente egli le mise l’anello al dito. “È bellissimo, anche se forse un po’ troppo in stile Serpeverde.” Aggiunse lei osservandolo meglio.
“Che cosa? Ma io credevo che ti sarebbe piaciuto. Il verde è il tuo colore preferito e poi c’è anche dell’oro che è uno dei colori del Griffondoro e poi…”
“Harry, stavo scherzando. Lo amo. Ti amo.”
“Ti amo anch’io, Ginny.” Rispose più felice che mai. “Così, pensi di poter finalmente perdonare la mia assenza alla festa delle Harpies?” Ginny finse di pensarci per un attimo prima di rispondergli.

“Si, penso di sì, e ad ogni modo Neville ti ha rimpiazzato più che egregiamente. Noi ci siamo divertiti molto e lui non mi ha calpestato i piedi nemmeno una volta mentre ballavamo.”
“Ehi, io non ho mai calpestato uno dei tuoi piedi!” Harry esclamò, ricevendo un’occhiataccia da parte di Ginny.
“Questo è perché tu non balli mai, ti defili sempre, ma sarai costretto a farlo al nostro matrimonio. Non puoi scappare da quello.”
“Beh, staremo a vedere.” Harry disse prima di baciarla nuovamente, così da impedirle di poter replicare. Il baciò sembrò durare anche più a lungo di quello precedente. “E comunque se ti ricordi abbiamo ballato una volta.” Egli riuscì a dire nonostante il fiato corto.
“Si, mi ricordo.” Ginny disse. Harry sorrise.
“Sei pronta per tornare a casa? Perché io decisamente lo sono.” Ed era più che sicuro, che data la vicinanza dei loro corpi, lei potesse pure sentirlo. Ginny annuì. Meno di un minuto dopo erano a casa, in camera da letto, per un altro tipo di celebrazione privata.
Quando pochi giorni dopo il nuovo numero del Settimanale delle Streghe uscì, Ginny era sulla copertina con il suo nuovo anello di fidanzamento in bella vista. All’interno della rivista c’era un'articolo lungo almeno tre pagine che titolava: Il nuovo grande passo di Ginevra Molly Weasley: da ragazza traditrice a moglie infedele. Come Il Settimanale delle Streghe facesse a sapere in anticipo come sarebbe stata la vita matrimoniale di Harry e Ginny, era un vero e proprio mistero.
  
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