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Autore: GwenNight2000    14/06/2016    5 recensioni
L'Accademia di Polizia non è per tutti, Judy ha lavorato sodo per arrivare fino in fondo.
Come se la sarà cavata Nick, al suo primo giorno?
Genere: Comico, Fluff | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Judy Hopps, Nick Wilde
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Judy stava sistemando la divisa quando bussarono alla porta del suo appartamento.
Quello era stato il primo giorno all’Accademia di Polizia di Nick, e avevano deciso di uscire insieme la sera stessa, così che lui le potesse raccontare tutto.
Era curiosa di sapere com’era andata e anche molto orgogliosa del suo futuro collega.
Aprì la porta e dovette trattenere un risolino al vedere la volpe dall’aria stanca e corrucciata, con i vestiti stropicciati messi alla bene e meglio e con addirittura qualche foglia rimasta impigliata nel pelo, sfuggita alla doccia probabilmente.
-Carotina, per favore, non commentare. Non è stata una bella giornata- disse lui.
Judy si fece da parte per farlo entrare. Dal modo in cui trascinava zampe e coda sul pavimento capì che probabilmente Nick non sarebbe riuscito a rifare le scale per scendere e camminare fino a trovare un posto dove mangiare, quindi chiuse la porta e lasciò le chiavi sul tavolino.
Mentre Nick si sedeva pesantemente sulla sedia che stava davanti alla scrivania, Judy cercò nel piccolo frigorifero qualcosa di decente da mangiare.
C’era soltanto una scatola di Carote per Una Persona.
-Ti piace il cibo d’asporto?-.
 
Arrivato il cibo, Judy dovette aspettare ancora un po’ prima di chiedere alla volpe com’era andata all’Accademia, perché quest’ultimo era troppo impegnato di ingozzarsi di hamburger vegetariano e patatine fritte per parlare.
-Ma hai mangiato, a pranzo?- chiese.
-Il cibo dell’Accademia fa schifo. Non mi piace fare lo schizzinoso, ma cibo precotto, congelato e riservito mezzo freddo è troppo pure per me… Sembrava di masticare dei copertoni…-.
-Anche quando c’ero io…-.
-Lo dici come se fossi chissà quanto più anziana ed esperta di me- la prese in giro Nick.
-Zitto e fammi finire- disse lei. –Allora, quando c’ero io, un giorno, servirono questa specie di polpettone di roba indefinibile che sembrava un blocco di cemento marrone- Judy cominciò già ridacchiare pensando a come era finita la cosa -…ed era così rappreso e denso… che una tigre tentando di tagliarlo, ha fatto volare il vassoio dentro la cucina…-si lasciò scappare una risata. –Con quel lancio ha rotto tre bicchieri e fatto cadere una pila di piatti!- disse continuando a ridere.
-E che gli è successo?- chiese Nick divertito.
-Oltre che ripagare quello che aveva rotto, lo hanno mandato a pulire la cucina ogni sera per un mese-.
-Credo che d’ora in poi mi porterò il pranzo da casa…- decise Nick.
-Buona idea. Per il resto com’è andata?-
Nick prese un respiro profondo e si accasciò contro lo schienale prima di iniziare a parlare.
-Allora… Ho conosciuto una simpaticissima orsa polare che ha come compito quello di farci correre come dannati, arrampicare su ogni tipo di superfice, nuotare in acque che vanno dai cinque gradi in giù, saltare ogni tipo di ostacolo e insultarci. Quest’ultima cosa la fa molto bene… SEI MORTO! MORTO! MORTO!- disse, cercando imitare la voce dell’orsa. –MORTO!-.
Cominciò a massaggiarsi la spalla. –Ma tutto cominciò ad andare storto quando ci fece allenare agli ostacoli per il Distretto Foresta Pluviale… tutti rigorosamente bagnati come se fossero stati sotto una settimana di pioggia-.
-So già come andrà…-
-E fammi finire- la imitò. –Iniziammo a salire e a fare il percorso, solo che a un certo punto scivolo e cado... E subito dopo mi segue un lupo grigio-.
-Ouch- commentò Judy.  
-Non è esattamente ciò che ho detto, ma il senso è quello-.
 
-Hai l’ampia scelta di bevande tra: acqua, concentrato di carota e altra acqua- disse Judy, tirando furi tre bottiglie dal mini-frigo. –Ho addirittura quella di rubinetto, se preferisci-.
-Credo andrò su l’acqua del frigo- disse Nick.
Judy si sdraiò sul letto con la bottiglia di concentrato di carota aperta, Nick aveva avvicinato la sedia, così da poter stendere le zampe sul materasso.
-Non avevi detto che avresti perlomeno sistemato questo buco?- chiese Nick, guardando il microscopico appartamento.
-La pangolina ha aumentato l’affitto. Quindi i soldi che avevo pazientemente messo da parte per comprare dei mobili carini hanno fatto “puf”-. Prese un sorso della bevanda. –Ma non è così male, quando ti ci abitui. Ho anche la disinfestazione gratuita!-.
-E dei vicini pazzi- aggiunse Nick.
-Ultimamente sono più calmi- e rimase in silenzio, drizzando le orecchie verso il muro, per esserne sicura. -Comunque, hai detto che le cose sono iniziate ad andare a rotoli durante la prova del Distretto. Quindi prima è andato tutto bene, no?-.
-“Tutto bene” è un termine azzardato. Mi hanno pestato tre volte la coda- dicendo questo, si portò la suddetta coda sulle gambe, come a proteggerla. –Poi l’hanno presa in giro… Togliti quel ghigno dal muso, Carotina, guarda che la coda è fra i più grandi vanti di una volpe-.
-Sarà… Vai avanti-.
-A parte quegli invidiosi, la prima parte della mattina è andata bene. Ci hanno insegnato le basi di lotta e simili, quello non è stato male-.
-Bene, sono felice per te- disse Judy, mettendo da parte la bottiglia vuota. –Teoria invece?-.
-Noooooooooiaaaaa- si lamentò Nick sbadigliando. –Non faccio diritto da quando ero al liceo, ma non lo ricordavo così tremendo-.
-Se ti va posso farti ripetizioni-.
-Sei un angelo, Carotina-.
 
 
Continuarono a parlare per quasi due ore, tra una cosa e l’altra ordinarono anche due fette di crostata di mirtilli da una pasticceria vicina.
La mangiarono seduti sul letto di Judy, continuando a parlare dell’Accademia, dei suoi professori e di possibili aumenti.
-Sul serio Carotina, sei davvero un ottimo poliziotto, con referenze più che perfette e hai già risolto in modo eccellente un caso, dovresti chiedere a Bufalo Muschiato un aumento- le fece notare Nick mentre si sdraiava sul letto, gli occhi mezzi chiusi.
Judy sbadigliò. Entrambi stavano entrando in coma da cibo.
-Non vorrei tirare troppo la corda con Bogo… Se avrò un altro caso ci farò un pensierino-.
Rimase ad aspettare una risposta, ma sentì solo un leggero russare.
La coniglietta sorrise. Poi prese delicatamente la mano di Nick.
-Anche tu sarai un ottimo poliziotto, partner- disse Judy.
-Che ti avevo detto?! Eh?! Hai sentito benissimo che ha detto la coniglietta! Sgancia i soldi!-.
-Ma sta zitto! Ha solo dimostrato che gli vuole bene!-.
-Sta zitto e dammi i miei soldi!-.
-Taci!-.
Judy, rossa come un peperone, guardava Nick muoversi goffamente per dare un calcio con entrambe le zampe alla parete, abbastanza forte da far tremare i due quadri lì appesi.
-Cucitevi la bocca! Ci sono due poliziotti che vogliono dormire! Possiamo arrestarvi per disturbo della quiete pubblica!-.
-Nick- sussurrò Judy. –Non siamo in servizio, quindi non possiamo…-.
-Si, ma loro non lo sanno- sussurrò di rimando Nick, aprendo un poco gli occhi.
Rimasero ad ascoltare. Dall’altra parte del muro non si sentivano più urla.
Judy scoppiò a ridere, seguita da Nick. 


Angolo autrice:
So che è un po' corta rispetto alla prima, ma spero vi sia piacciuta.
Baci dalla vostra Gwen <3 
   
 
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