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Autore: Tizianacomepapaveri    14/06/2016    0 recensioni
E impazzisco se penso che in fondo non ti piace questo mio modo gentile e insieme prepotente di sentire la vita, che forse non lo capisci neanche, che non stai cercando la tua storia, che non ti sei mai sentito solo, fuori posto, lontano, altrove, ho paura che tu non abbia mai avuto voglia di perdere fiato correndo dietro una storia capace di infuocarti. Ho paura, qualche volta, che di me non ci hai mai capito niente, che non ti sei mai sforzato di sentirmi, che ho visto in te quello che avrei potuto vedere in altri. Ho paura di esserci stata troppo, con la testa e con le paure, e con le notti insonni.
E di scoprire, ad un certo punto, che tu invece non ci sei stato mai.
"Ma non c'era arte in quello che facevo, solo nel modo in cui sentivo."
Genere: Commedia, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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L'ultima volta che siamo stati altrove. 


Ho mollato sempre tutto, il nuoto, il canto, la pallavolo, ho mollato la danza, la musica, l'università. Mi piaceva scrivere, parlavo di me agli estranei con lettere lunghe e antipatiche, mi immaginavo diciottenne e innamorata, poi bugiarda e ferita, la vita che volevo la vedevo disegnarsi davanti a me e non dovevo fare altro che pensarla. Assurdo, no?
Niente da piccola mi appassionava quanto l'amore, ed è così prevedibile che se ci penso mi arrabbio da morire, le donne prevedibili non piacciono a nessuno e i cliché sono così noiosi, avrei voluto imparare a suonare il piano e avrei voluto essere brava con i pennelli, ma non c'era arte in quello che facevo, solo nel modo in cui sentivo. 
Ho passato metà della mia vita a voler essere il principio di qualcuno, come quando ti svegli e ti rendi conto che non sei stato niente, che non hai provato niente, che non hai rischiato niente prima di quel momento, svegliarsi per la prima volta, amarsi per la prima volta, sentire per la prima volta, erano quelle le cose che mi costruivano, io volevo una storia, volevo potermi raccontare e volevo qualcuno che si raccontasse a me, volevo la svolta, lo stravolgimento, ho cercato così tanto tempo gli occhi giusti, ma anche quelli sbagliati forse, a cui lasciarmi andare; ho cercato un destino, un motivo, ho riso di me e ho accettato gli altri, quelli che mi consideravano diffidente, indisponente, taciturna, superficiale e li accettavo perché pensavo che andasse bene così, che quella fosse la selezione naturale. Ci sono persone che non capiamo, che non sentiamo, che non riusciamo ad imparare, ed è bello così, ci scontriamo soltanto con le anime che hanno la nostra stessa predisposizione o non predisposizione alla vita. 
Per questo mi sento in dovere di dirti che non c'è niente in me che ti possa sembrare attraente e che lì fuori ci sono storie bellissime, donne che raccontano di posti stupendi, che conoscono così tante lingue e descrivono alla perfezione ogni fenomeno naturale, E io invece scrivo, forse neanche tanto bene, facendo qualche errore di tanto in tanto, abusando delle virgole come faccio sempre nella vita, e tu potresti non essermi predisposto, potresti non impararmi mai. Oppure, svegliandoti per la prima volta, amando per la prima volta, sentendo per la prima volta, potresti costruirti 
e costruirmi.


Questa è la storia di Giulia e Greg, oppure la storia di Giulia e Raul. 
Si può credere di amare una persona e poi, ad un certo punto rendersi conto che ci si è persi per un'altra.
Questo è successo a Giulia; 
Passa la vita a scrivere ed è convinta di amare Greg da tutta una vita, poi il caso vuole che Raul, amico intimo di Greg, si avvicini a lei con una strafottenza e un sarcasmo riluttanti, e spinto da non sa neanche lui bene cosa, cominci ad avvicinarsi alla vita semplice di Giulia, fatta di cose che sembrano superficiali e infantili e che invece sono delicate e speciali.
E' così che vive Giulia, con l'anima altrove. 
Raul aiuterà Giulia a far si che il suo sogno d'amore con Greg venga coronato o metterà i bastoni tra le ruote ai due?
E se il playboy si innamorasse della ragazzina? E decidesse improvvisamente di voler essere altrove, esattamente dove è lei?
   
 
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