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Autore: Wendy_88    14/06/2016    3 recensioni
Terza classificata al contest Love takes Courage, indetto da eleCorti sul forum di efp.
"La vita di ognuno di noi ha sempre un qualcosa di magico come il primo amore.
Tutto è magia, dal primo sguardo o dal primo sorriso alla prima emozione.
 E questo Sora lo aveva capito fin da prima ancora dei tempi di Digiword, da quando ancora giocava alle scuole elementari nella stessa squadra di Taichi."
One Shot su quel maledetto episodio 38 eliminando totalmente la Sorato!
Genere: Angst, Hurt/Comfort, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Sora Takenouchi, Taichi Yagami/Tai Kamiya, Yamato Ishida/Matt | Coppie: Sora/Tai
Note: AU | Avvertimenti: Tematiche delicate, Triangolo
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La vita di ognuno di noi ha sempre un qualcosa di magico come il primo amore. 
Tutto è magia, dal primo sguardo o dal primo sorriso alla prima emozione.
 E questo Sora lo aveva capito fin da prima ancora dei tempi di Digiword, da quando ancora giocava alle scuole elementari nella stessa squadra di Taichi. 
Già da allora, nonostante in tenera età, si era accorta che per Taichi provava un sentimento più forte dell’amicizia.
Purtroppo però a questa magia si mettono in mezzo le prime delusioni o le prime lacrime, che cercano in tutti i modi di spezzarti il cuore.
E Sora alle scuole superiori fu costretta a testare anche questo tipo di emozioni. 
La gelosia che la assaliva ogni volta che Taichi parlava o usciva con una ragazza era sempre un dolore che le lacerava il cuore.
Sapeva che Taichi era molto popolare con le ragazze ma non riusciva ad accettarlo. 
Così un giorno decise di parlarne con qualcuno. 

Si ma con chi?  
Mimi, la sua migliore amica era in America, con Kari non avrebbe avuto mai il coraggio di parlarne, Joe e Koushiro sarebbero stati troppo occupati, Takeru lo vedeva incompetente in campo visto le evidenti difficoltà a dichiararsi con Kari.
Rimaneva soltanto Yamato.
    “Noo.. Yamato noo! 
    Nemmeno lui l’avrebbe capita.”
Già.. Yamato era diventato un’altra persona da quando la sua band era diventata molto famosa in Giappone. 
Sapeva di essere amatissimo e questa cosa lo aveva fatto diventare molto egocentrico e montato. 

Ma Sora non aveva scelta. 
Così decise di provarci comunque. 
Quella mattina infatti decise di preparare dei biscotti da portare a Yamato la stessa sera.
Quella sera in occasione della Vigilia di Natale la band di Yamato avrebbe suonato allo Chez Vous, un noto locale in stile francese nel centro di Odaiba. 
E i digiprescelti come sempre facevano in quelle occasioni si sarebbero visti li per assistere al concerto.  

Sora arrivò in anticipo e con i biscotti in mano andò dritta davanti il camerino di Yamato.  
Ma giunta li si bloccò. 
E se Yamato con il suo caratterino sarebbe scoppiato a ridere? 
Le paranoie aumentarono senza rendersene conto.
    -“Sora, che ci fai qui?”
Quella voce.. quella voce la conosceva fin troppo bene. 
    -“T...Taichi?”
Colta il flagrante con le mani nel sacco. Ecco come si sentiva Sora Takenouchi in quel momento.
    -“È per Yamato quel regalo?”
    -“Ecco.. io...”
    -“E allora? Che aspetti ad entrare?”
Le disse avvicinandosi e mettendo le sue mani sulle spalle dell’amica facendola sussultare a quel tocco.
    -“Dai sbrigati!!! Io ti aspetto dentro così inizio a prendere posto.”
E vedendo che continuava a fissarlo la spinse verso il camerino.  
Imbarazzata come non mai si decise ad entrare.

    -“Ahahhahhahhahahaha”
Le risate di Yamato irrompevano nel camerino. 
   -“Cioè? Aspetta.. Fammi capire meglio! Tu sei venuta a dirmi che vuoi un consiglio perché sei innamorata       di Taichi e ti sei fatta beccare dallo stesso Taichi con un regalo per me facendogli credere chissà cosa? Sei     una stupida Sora!!!”
   -“Smettila Yamato! Sapevo che non mi avresti mai capito. Basta me ne vado!”
   -“Aspetta!”
La fermò per un braccio. 
   -“Sora tu non hai capito niente!”
   -“Che vuoi dire?”
Lo guardò confusa la ragazza.
   -“Voglio dire che Taichi è innamorato di te da sempre solo che non lo capisce perché è convinto sia solo   amicizia!”
La confusione di Sora aumentò.
Allora Yamato continuò:
    -“Vuoi che ti aiuti?  Un mese. Solo un mese e Taichi si renderà conto che è innamorato di te! Ma tu devi stare ai miei patti e condizioni.”
La rossa inizialmente titubante ed impaurita dalle parole dell’amico finì per annuire e buttarsi tra le sue braccia esternando la sua felicità con un urlo.
    -“Grazie grazie grazie.. non pensavo saresti stato così comprensivo.”
    -“Hei ancora non sai quali sono le mie leggi!”
Rise di gusto.
    -“Giusto? Quindi? Dimmi tutto!”
    -“Adesso ho un concerto.
Tu dovrai essere consenziente in tutto ciò che farò e dirò. Penso a tutto io. D’accordo?"
    -“D’accordo!”   Lo salutò grata per poi tornare da Taichi.
 
Nel frattempo il moro che aveva preso posto anche per l’amica e il resto dei digiprescelti pensò al motivo per cui Sora aveva fatto un regalo al chitarrista.
Che Sora si fosse innamorata di Yamato ? “No ma che scemenze penso!” Rise e combatte con quel pensiero per diversi minuti.
Ma arrivò Sora a distrarlo da quei pensieri 
     -“Eccomi!”
Ma quel sorriso smagliante lo riportò subito dopo ancora a quel pensiero.
“Perché era così felice?
   Sora e Yamato?
   Non poteva essere vero. 
   Perché quell’improvviso dolore al petto?”
Poi una schitarrata. Le luci sul palco si accesero.
Il concerto era iniziato e Taichi fu costretto a non pensarci più. 

Erano arrivati anche Takeru e Kari, e dopo un po anche Joe e Koushiro
Il concerto era andato per il meglio.
E dopo gli innumerevoli autografi alla lunga fila di fan finalmente Yamato raggiunse il gruppo per andare come ad ogni Vigilia di Natale al grande Albero a pochi isolati dal locale.
Tra selfie e risate d’un tratto Yamato si schiarì la voce:
     -“ehm ehm.. ragazzi ho un annuncio da fare!”
A Sora venne quasi un colpo.
 “Che intenzioni aveva?
 E se avesse detto tutto a Taichi? Era questo il suo piano?”
Si stava maledicendo per aver chiesto il suo aiuto quando Yamato si avvicinò a lei abbracciandola.
    -“Ragazzi io e Sora questa sera ci siamo messi insieme!”
Sora e Taichi che erano l’uno di fronte all’altra  sgranarono gli occhi.  
Un silenzio generale interrotto da Takeru:
   -“Congratulazioni ragazzi. Sono contento per voi!”
La voce di Takeru riportò Sora alla realtà e ripensando alla frase di Yamato "tu devi stare ai miei patti e condizioni" sforzò un sorriso a Takeru ringraziandolo.  Si unirono alle congratulazioni anche gli altri.  Taichi fece lo stesso con lo sguardo quasi assente e Yamato che non aveva mai spostato lo sguardo da lui si sentì fiero. Aveva centrato il bersaglio. Un mese? No! Sarebbe stato molto più facile del previsto far uscire allo scoperto i sentimenti di Taichi. 

Quella notte Taichi non chiuse occhio.
Come aveva fatto a non capire che i loro due migliori amici si erano innamorati?  Perché era stato così cieco?
Ma soprattutto perché quella confessione lo aveva destabilizzato così  tanto? 
Forse era giunto a una conclusione: Sora Takenouchi la ragazza che era sempre stata la sua migliore amica non era tale.
    -“Cazzo.. sono innamorato di Sora? Come ho fatto a non capirlo prima?”
    -“Ma quanti anni hai Taichi? 5? o 6? Credi che uno o due minuti facciano la differenza? Credi che ti   possano cambiare la vita? A volte è fatale anche un secondo... ha ragione Sora a darmi continuamente dello “Stupido”. Ho perso la mia chance con lei solo perché solo stato uno stupido.”
Aprì il cassetto della scrivania e prese il diario. Tirò fuori una vecchia foto che ritraeva lui insieme a Sora. Erano piccoli. Avevano finito una partita di calcio. Erano tutti sporchi di fango ma felici perché avevano vinto. Sora era in posa e lui stava guardando la sua amica con occhi pieni di amore. Le lacrime iniziarono ad uscire senza rendersene conto.
   -“Dannato stupido! Sono sempre stato innamorato di lei. E adesso l’ho persa!”

   -“Ho commesso i miei errori, ora ho il mio rammarico a tenermi compagnia... foto di bei momenti svaniti. Ho voltato le spalle alla donna della mia vita e lei non sa di esserlo.”

*******

Col passare dei giorni le cose non cambiarono per Taichi, nemmeno l’arrivo del nuovo anno lo aiutò. E peggiorò ancora di più dopo le vacanze di Natale.  Vederli a scuola mano nella mano lo faceva stare male. 
E quella mattina vederli appartati in un angolo del corridoio a parlare teneramente gli dava il voltastomaco. 
Decise di spostarsi e vedendo Catherine, la  bionda Francese figlia del proprietario del noto Chez Vous con cui era già uscito alcune volte si fermò a parlare con lei. 
   -“Catherine..”
   -“Ciao Taichi!”   Rispose con un sorriso assurdo la ragazza, poiché come tante altre nella scuola molto presa dal moro.
Iniziarono a parlare del più e del meno e a Taichi servì tanto come distrazione.

Nel frattempo nella parte opposta del corridoio:
     -“Yamato sono stanca di recitare davanti a lui!
Mi spieghi dove vuoi arrivare?”
    -“Tranquilla! Sono passati solo 15 giorni, ma non arriveremo a domani che avrai il tuo Taichi tutto per te!”
    -“Se lo dici tu! Io ho paura che invece lo sto allontanand..”
    -“Shhhh”
La interruppe.
   -“Domani mi ringrazierai.. ci vediamo in classe!”
E allontanandosi da lei si avvicinò all’amico che aveva visto in lontananza parlare con Catherine.

    -“Allora Cat stasera a che ora passo a prenderti?”
Sentendo quella frase il biondo si intromise nel discorso:
    -“Un appuntamento? Wow.. propongo di farlo diventare a quattro?”
La bionda annuì con un sorriso stampato in faccia a differenza dello sguardo contrariato di Taichi. 
Aveva chiesto di uscire a Catherine per distrarsi da loro due e invece se li sarebbe trovati davanti tutta la sera. Non poteva essere vero. Ma nonostante il suo dissenso non replicò dando appuntamento a Yamato alle otto al View internazional food. 

In classe Yamato annunciò a Sora del loro appuntamento a quattro. E nonostante i mille rimproveri che avrebbe voluto fargli, Sora dovette recitare anche quella volta la parte di quella felice della notizia.
Quando Yamato accompagnò come negli ultimi giorni Sora a casa dopo le lezioni, avendo quindi rubato quel compito a Taichi, guardò Sora con fare ironico dicendo:
      -“Ci vediamo alle 19, 45! 
      E indossa qualcosa di femminile se vuoi sembrare la mia ragazza!”
      -“Sei sempre il solito stronzo!”
      -“E tu la solita ingrata!”
Risero entrambi 
      -“Sora.. scherzi a parte questo sarà l’atto finale della recita! Quindi per quando ti faccia male vederlo   con Catherine non fare passi falsi.”
      -“D’accordo Yamato.”

******

Erano le otto puntuali.
Sora e Yamato erano già davanti al ristorante. 
     -“Sei una brava allieva!”
     -“Di che parli?”
     -“Sei stata davvero ai miei patti e condizioni.
   Anche per il vestito. Ecco.. Stai benissimo..”
Disse il biondo quasi imbarazzato.
Sora infatti quella sera aveva ascoltato il consiglio di Yamato e sotto consiglio della sua personal stylist Mimi tramite skype aveva indossato un tubino nero stretto che risaltava le curve che la divisa scolastica o la tuta da tennis non mostrassero. 
Non passarono neanche un paio di minuti che arrivarono anche Taichi e Catherine.
Pure Taichi notò subito quel cambiamento di femminilità che Sora teneva nascosto e appena furono vicini gli si azzerò la salivazione. 

Mentre salivano le scale del ristorante Yamato sussurrò qualcosa all’orecchio di Sora:
    -“Sorseggia il vino e non ubriacarti mi servi lucida a fine serata.” 
Sora lo guardò curiosa, come se lei fosse un ubriacona o roba del genere!
 “Ma cosa avrà in mente?
 Adesso che ci penso si vocifera che Cat non regga l’alcool. Motivo per cui molti ragazzi dicono che sia una ragazza facile grazie a questa cosa.”
Ma quel pensiero le ricordò che quella sera Cat era con Taichi e si agitò al solo pensiero.

Presero posto ad un tavolo quasi solitario posto davanti una vetrata dove si vedeva un bellissimo panorama .
Yamato chiese al cameriere ancora prima di ordinare  una bottiglia di vino bianco.
Quella fu la prima di una lunga serie. 
Yamato che ad ogni occasione e ad ogni brindisi non perdeva occasione per abbracciare e baciare la sua finta ragazza continuava a guardare le espressioni di nervosismo che emanavano gli occhi dell’amico.  Prima la nuca, poi la spalla, poi la guancia.. continuò fiero a lungo.

Non arrivò nemmeno il secondo che già Cat era ubriaca persa. 
Diceva cose senza senso e si appiccicava sempre più a Taichi. Motivo per cui Sora diventò sempre più rossa di rabbia. Alle sue occhiate Yamato decise di accelerare i tempi. 
    -“Dunque Taichi.. Cat è andata completamente. Beh sarebbe un peccato non approfittarsi della situazione non pensi amico?” 
   -“Ma che dici Yamato???”
Sbottò Sora senza curarsi di avere Taichi di fronte. 
Ma quando si rese conto che Taichi la stava fissando incredulo da quello scatto di gelosia si alzò imbarazzata e corse verso l’uscita.

Ma il biondo non curante dell’accaduto ridendo si alzò e andando verso Catherine disse: 
    -“Tesoro? Che ne dici se facciamo una passeggiata e poi ti accompagno a casa?”
Taichi strabuzzò gli occhi
Che diavolo stava succedendo?
Era un sogno o cosa? 
Sora che sembrava quasi gelosa di lui e Yamato, nonché fidanzato della rossa voleva approfittare della sbornia di Cat.
     -“Yamato che stai dicendo? 
     Sei ubriaco anche tu?”
     -“Io? No che non lo sono. Io sto benissimo! Voglio non perdere l’occasione di giocare un po’ con Cat. Ti dispiace per caso? O ti dispiacerebbe di più se mi divertissi con Sora?”
   -“Ch..che diavolo stai dicendo? È la tua ragaz..”
   -“Non lo è mai stata!”
Il moro più confuso che altro continuò:
   -“No???”
   -“No!!! Tu piuttosto esci fuori le palle amico prima che qualcuno te la porti via sul serio! 
     Ci penso io al conto e a Cat. Corri da lei!”
Taichi secco da quella conversazione guardò l’amico grato. E corse verso l’uscita cercando la ragazza.
Eccola appoggiata a un albero davanti al locale. Piangeva.
    -“Sora?”
Al suono di quella voce si scostò di scatto dall’albero rimanendo incastrata nel terreno con il tacco della scarpa inciampando, ma Taichi riuscì ad evitare l’impatto a terra prendendola in tempo. Aprì gli occhi trovandosi tra le braccia del suo amato. 
    -“Ti sei fatta male?”
    -“No. Sto bene.”
Cercò di ricomporsi.  
Silenzio. Solo il rumore del vento.
Fu Sora la primo a rompere quel silenzio imbarazzante.  
    -“Taichi?”
Voleva scusarsi per tutto. Dire la verità. Era decisa. Anche se la paura di perderlo era tanta.
Ma Taichi la bloccò.
Ormai non aveva dubbi. Aveva ragione Yamato. Doveva tirare fuori le palle.
Dove era finito il suo coraggio?
Si sentì per l’ennesima volta un codardo come quella volta a Digiword davanti quel reticolato nella piramide di Etemon.
In questo caso non avrebbe dovuto salvare Sora è vero! Ma ora che aveva capito come stavano le cose non poteva tirarsi più indietro.
    -“No Sora aspetta.. non dire niente! Vorrei parlare prima io concedimelo!”
    -“D’accordo.”

Si schiarì la voce e iniziò: 
     -“Dunque.. sono 9 anni che sei entrata a far parte della mia vita e anche se non pensavo potesse   accadere tu l’hai cambiata dal momento in cui ti ho incontrata, anche se eravamo piccoli fino ad oggi tutto quello che mi è capitato mi ha ricondotto sempre a te.
Hai sempre avuto ragione Sora!”

La ragazza che aveva continuato a guardare a terra si girò finalmente verso il moro. 
Quel viso che tanto amava nella penombra della luna le fece battere il cuore.
    -“Su cosa?”  Riuscì a dire con un filo di voce.
    -“Sul fatto che sono uno stupido! Si! Lo sono eccome.. Ho sempre pensato fossi la mia migliore amica   non rendendomi conto che invece non lo eri. Solo quando Yamato ha annunciato del vostro fidanzamento ho aperto gli occhi.
E allora ho pensato che non ho mai capito un cazzo di quello che è successo tra me e te. Com’è che funzionava, ma soprattutto, cos’è che c’era.”
A quelle parole Sora sentì una lacrima scenderle sul viso.
Lacrima che Taichi notò subito e senza rendersene conto si avvicinò per asciugarla.  
Poi continuò:
    -“Vedendoti felice con Yamato ho cercato di non pensare, di dimenticarti, ma niente.. i ricordi riemergevano e riemergevano.. diventando sempre più soffocanti. Ed io ora non voglio più scappare, ne rischiare di perderti davvero senza averti detto come stanno le cose!”
    -“Taichi?” Era felice. Voleva finalmente far capire anche lei a Taichi i sentimenti che provava..
Ma lui non aveva finito: 
    -“E mi dispiace di averci messo così tanto a capirlo perché ho sprecato tanto tempo e spero tu possa perdonarmi perché ti amo Sora.. ti amo!”
Erano vicini.
Le lacrime di Sora ricominciarono a scendere.
I loro sguardi non si staccavano. Taichi cinse le mani attorno alla vita di Sora tirandola a se unendo ancora più i loro visi.  
Il viso di Taichi si avvicinò e le sue labbra sfiorarono delicatamente quelle di Sora, in una carezza, dolce e gentile, "pazzesco, la stava baciando veramente!" pensò. 
Lei sussultò un attimo, ma non si spostò e Taichi capì che anche Sora lo desiderava. Quel contatto assecondato era un segno chiaro ed evidente. Fu un bacio casto e leggero, due labbra che si sfiorano e si accarezzano ...
Quando riuscirono a staccarsi sorrisero entrambi quasi imbarazzati. 
    -“Ammettiamolo Sora: non siamo mai stati bravi ad essere solo amici io e te.”
Sorrise ancora.

Questa volta fu Sora a parlare:
     -“Tocca a me adesso? 
Bene.. Ti amo.. ti amo anch’io Taichi. Lo sapevo allora, lo so adesso e lo saprò sempre che sei tu l’unico per me!
     -“Sul serio?”
Taichi rimase spiazzato da quella confessione.
    -“Si Taichi hai capito bene. Lo sei da sempre!”
Un altro dolce bacio che d’un tratto si fece selvaggio, un incendio, un uragano. Non potevano fermarsi. Bacio che durò a lungo.
Ma nonostante il calore dei loro corpi e dei loro baci passionali il freddo di quella serata invernale si faceva sentire.
     -“Yamato.. doveva pensare a tutto lui. Quindi anche ai giubbotti. Ti accompagno a casa prima che prendi un malanno con solo il vestito!”
     -“Si hai ragione.”
Si incamminarono verso casa di Sora, e lei stretta nell’abbraccio di Taichi non fece più  caso ai brividi di freddo poiché quel ragazzo che tanto amava le causava ben altri tipi di brividi.
     -“Sora posso farti una domanda?”
     -“Certo dimmi pure Taichi!”
     -“L’idea.. ecco si insomma l’idea della sceneggiata è stata tua?” 
Sora rise di gusto stringendosi ancora più al suo ragazzo, quello vero.
     -“No! Ho solo confidato che ero innamorata di te a Yamato e.. ecco.. ha organizzato tutto lui! È stato bravo vero?”
     -“Eccome! Ci sono caduto con tutte le scarpe.
      Mi sa che domani dovremo ringraziarlo.”
     -“Si!  Mi aveva anticipato oggi a scuola che domani lo avrei ringraziato.”
     -“Perspicace il ragazzo!”
Risero ancora entrambi.
Erano arrivati davanti casa di Sora.
      -“Allora a domani. Passo per andare a scuola.”
      -“Si.”
Poi la baciò. Le loro lingue si sfiorarono e la prese per i fianchi tirandola a se facendo sentire così a Sora la sua eccitazione.
     -“Forse è meglio che vai a casa.”
Disse con un sorriso sornione.
      -“Si!” Ricambiò il sorriso.
Gli diede un ultimo bacio per poi dirigersi verso la porta. 

Aspettò di vederla entrare ma prima di andarsene rimase li in piedi a pensare:
  “Non posso crederci adesso Sora è mia e io sono suo. Ci siamo modellati a vicenda in tutti questi anni, pur senza accorgercene. E adesso siamo l’incastro perfetto.
Niente e nessuno potrà più dividerci. 
E Yamato.. Si Yamato è l’amico migliore che si possa desiderare. Gli sarò debitore a vita. Se da oggi la mia vita ha un senso è solo grazie a lui!”


  

 NOTE DELL‘AUTRICE:
Ola genteeee! Intanto che attendiamo gli sviluppi di Digimon Tri speranzosi sulla TAIORA ho provato a scrivere questa one shot (partecipante ad un contest come già scritto nella descrizione) su quel maledetto episodio 38 di digimon 02 che a molti non è calato.. da oggi io lo vedrò cosìì! (spero di non essere la sola :P) Ovvero con tanto di Taiora e con un Yamato migliore!!! xD Spero questa  fantasia /storpiatura un po’ bizzarra di come ho cambiato l’episodio piaccia a qualcuno. E poi vabbè.. Come sempre chiedo scusa per gli innumerevoli errori che sicuramente troverete! XD  A presto.. 
Wendy :*
  
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