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Autore: Becky2000GD    15/06/2016    0 recensioni
In occasione del loro nuovo tour in giro per gli Stati Uniti, gli Avenged Sevenfold decidono di portare con loro una giovane band della East Bay di San Francisco. I Niemand sono adolescenti scatenati e senza rispetto per le regole, pronti a fare di tutto pur di sfruttare questa chance per entrare definitivamente nel mondo della musica. Il tour deve infatti essere la loro rampa di lancio. Le intenzioni di qualcuno però cambiano quasi subito quando si rende conto che la cosa che desidera di più al mondo non è la fama, quanto vivere al fianco di colui di cui si è innamorata. Frankie, la bassista del gruppo, si infatua perdutamente di Synyster Gates e decide che farà di tutto pur di farsi notare dal chitarrista. Arriverà persino a mettere a rischio il futuro del suo gruppo pur di raggiungere i suoi scopi mentre l'amicizia con Brian si trasformerà da un sentimento puro e disinteressato a vera e propria ossessione.
-PRECEDENTEMENTE PUBBLICATA SU WATTPAD-
Genere: Romantico, Sentimentale, Thriller | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio, Synyster Gates, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Frankie stava tranquillamente fumando una sigaretta nel backstage, immersa nei suoi pensieri, quando notò che qualcosa, o per meglio dire qualcuno, le stava sfilando via il bastoncino bianco dalle dita.

Si voltò immediatamente, già pronta a protestare, ma non fece in tempo a schiudere le labbra che si ritrovò il polpastrello del dito indice di Synyster Gates puntato contro la fronte. Picchiettava sul suo viso, infastidendola.

-Hey, quante altre volte devo dirti di piantarla di fumare? Ti fa male, vuoi capirlo o no?

La voce dell'uomo era giocosa, ma di certo non stava scherzando. Non era la prima volta che beccava la ragazzina a fare una cosa del genere, e gli dava proprio sui nervi. Lei si allontanò piano, indietreggiando di qualche passo.

-Hai solo diciotto anni, sei troppo giovane per fare cose che potrebbero crearti danni gravi al fisico.

Continuò il chitarrista. Decise di finire lui quella stessa sigaretta appena rubata alla più piccola, gli sembrava un grandissimo spreco gettarla via. Frankie aveva fatto in tempo a fare sì e no due tiri soltanto.

Eh sì, se si trattava degli altri sapeva sempre dare i consigli migliori ed occuparsene in maniera quasi ossessiva. Peccato che non fosse in grado di avere la stessa cura di sé stesso. Quindi, Gates avvicinò quel concentrato di nicotina al proprio viso, per poi stringerlo tra le labbra sottili e rosee. Tentò di aspirare del fumo, ma la scintilla che doveva bruciare all'interno della sigaretta si era ormai spenta.

-Fanculo!

Syn infilò la mano in tasca, tentando disperatamente di trovare il proprio accendino. Sbuffò con fare infastidito: detestava quando le sigarette si spegnevano. Non tirava neanche vento lì dietro il palco!

Intanto la diciottenne era rimasta senza parole, con la bocca spalancata. Il comportamento del musicista non la convinceva, tutto ciò non le dava neanche lontanamente l'impressione di essere corretto.

-Ma dai Brian! Non è giusto, le ho comprate con il mio denaro! Neanche avessi rubato nuovamente una delle tue Marlboro, accidenti.

Frankie era già pronta a fare una discussione sull'argomento, ma il più grande tagliò corto.

-Ah, davvero? Allora dammi anche quelle che ti sono rimaste ....

Allungò la mano verso la ragazza, come per dirle di dargli il pacchetto contenente le altre sigarette.

-Non ci penso neanche, io non ...

-Senti, mi dispiace, ma potevi spendere meglio i tuoi soldi. Io non voglio che tu faccia cazzate, non devi fumare punto e basta. Come non devi bere, né drogarti ovviamente.

L'uomo la interruppe bruscamente e, ancora una volta, fu fermo nelle sue decisioni. Voleva che le cedesse immediatamente quella roba.

Alla ragazzina sarebbe piaciuto davvero restare a litigare, si sentiva abbastanza grande per fare quello che più le andava. Tuttavia, sapeva benissimo che con lui non c'era assolutamente nulla da fare.

Non poteva sottrarsi ai suoi ordini e disobbedirgli, sarebbe stato peggio per lei. Brian era un uomo adorabile, semplicemente gentile e di grande cuore, persino molto divertente. Ma su certe cose non transigeva mai.

E poi, in tutta onestà, non era neanche così male il fatto che proprio lui si preoccupasse tanto della sua salute ... 

-Allora? Sono fuggite via? Non le vedo ancora ... e dire che quelle che fumo io non hanno mai avuto le gambe!

Synyster aprì di più la mano, come per incoraggiarla a lasciargli la cosa che richiedeva.

Sì, voleva davvero impedirle di crearsi un vizio dal quale non sarebbe più riuscita ad uscire, ma dall'altra parte non gli dispiaceva neanche l'idea di procurarsi delle sigarette gratuitamente.

Con lo sguardo colmo di fastidio e disapprovazione, Frankie incominciò a frugare nelle tasche del suo giubbotto nero di pelle, finchè non trovò il pacchetto. Lo lasciò sul palmo di Gates, guardandolo come avrebbe fatto una cucciola ferita.

-Oooh, Marlboro. Ne ero sicuro ... almeno per questo posso essere orgoglioso di te.

Ridacchiò lui, cercando di sdrammatizzare. Non fece neanche caso al broncio dell'adolescente o a quegli occhioni che lo fissavano implorandolo di lasciare perdere.

-Ho imparato dal migliore ...

Ribattè Frankie, incrociando le braccia al petto. Alzò per un attimo gli occhi al cielo, prima di sorridere ampiamente al chitarrista.

Non poteva davvero avercela con lui ... se la sarebbe presa moltissimo con chiunque altro, ma non con Brian. Lui era il suo angelo custode.

-Puoi scommetterci, piccola. Però non voglio comunque mai più beccarti a fare qualcosa che possa nuocere alla tua salute, oppure rispedisco te e i tuoi amichetti diritti a casa. Chiaro il concetto?

Dopo avere riacceso la sigaretta fece un lungo tiro, prima di alzare il viso verso l'alto e spingere fuori dalle labbra il fumo. Gates socchiuse gli occhi, come se stesse assaporando quella nube cancerogena che gli aveva avvelenato i polmoni fino a pochi istanti prima.

Divertente come gli esseri umani siano sempre e comunque attratti da tutto ciò che può nuocere loro, pensò Frankie.

-So che è una causa persa, ma perché tu puoi fumare e io no? Insomma, se non vuoi vedermi fare la stessa cosa dai almeno il buon esempio!

Frankie inarcò un sopracciglio e si morse il labbro inferiore, attendendo con impazienza la risposta che l'altro le avrebbe dato a questo punto. Sì, aveva decisamente fatto centro ponendo una simile questione! Brian non avrebbe potuto ribattere.

-Do as I say and not as I do, babe ...

Rispose subito Syn, prima di fare un altro tiro.

-Tutto qui, è semplice. Pensa sempre e comunque che io sono nella parte del torto e non copiarmi mai. A quel punto sarai salva e lontana da ogni genere di pericolo.

Il chitarrista circondò i fianchi della giovane con un braccio, prima di iniziare a camminare con lei.

-Forza, vieni con me. Tu torni dai tuoi band mates, io dai miei. Ci prepariamo a ripartire, dobbiamo essere a Santa Monica entro domani pomeriggio.

Brian continuava a parlare dei loro progetti, di cosa gli Avenged Sevenfold e i Niemand avrebbero dovuto fare di lì a poche ore.

Ma Frankie già non ascoltava più ...

Anche il minimo contatto con lui la mandava totalmente in visibilio. Sentirsi così vicina al suo idolo era una sensazione sublime. La stava sperimentando da un po' di tempo ormai, da quando aveva incontrato per la prima volta Syn e gli altri band members per programmare quel tour in giro per gli States che avrebbero affrontato assieme.

I Niemand avevano l'onore di aprire ogni concerto dei Sevenfold, ma anche l'arduo compito di riscaldare il pubblico per loro e, soprattutto, quello di non farsi cacciare via dal palco.

Essendo una band tanto giovane e dal sound così nuovo e particolare, il mondo del Metal non stava accogliendo a braccia aperte Frankie e i suoi amici. Quello tra loro ed i fans del genere era ancora un rapporto conflittuale.

Comunque, quei teenager avrebbero sempre fatto del loro meglio. Non volevano deludere i Sevenfold per la fiducia che avevano dato loro, specialmente la giovane bassista non voleva che Brian pensasse che era un incapace. Avrebbe fatto qualsiasi cosa per dimostrare quanto apprezzava quella chance tanto preziosa ...

-Frankie, che diamine, mi stai ascoltando?

Syn si fermò all'improvviso e poggiò entrambe le mani sulle spalle esili della ragazza. Si abbassò appena verso di lei, guardandola diritta negli occhi chiari.

-Hey, ti sto parlando di lavoro! Stammi a sentire, no?

Sì, tra Brian e la diciottenne c'era già tanta confidenza.

Il concerto di quella sera era stato il terzo. Avevano programmato moltissime date in giro per gli Stati Uniti questa volta, soprattutto in California. Gli Avenged Sevenfold sentivano semplicemente di doverlo in un certo senso ai loro fans.

Però, già da prima di iniziare il tour, i membri delle rispettive band avevano avuto modo di conoscersi piuttosto bene ed instaurare un'amicizia. Tra i Niemand ed i Sevenfold c'erano su per giù vent' anni di differenza, ma niente aveva impedito loro di instaurare buoni legami. Soprattutto Synyster Gates e Frankie.

Lei gli era stata così tanto intorno da avere finito per conquistarlo, in un certo senso. Lo aveva reso sinceramente felice. I modi spontanei e genuini della giovane lo avevano coinvolto da subito in lunghe conversazioni con lei. Si trattava di un qualcosa di molto strano sicuramente, tuttavia entrambi non volevano niente di più che il meglio per l'altro.

O almeno, fino a qualche giorno prima le cose stavano così.

-Mi rispondi oppure no?! Sei entrata in una specie di stato catatonico?! Mi fissi e non dai segno di vita, che ti prende?

Il chitarrista la scosse appena, mentre sul volto gli si poteva leggere un mix di confuso divertimento e pura preoccupazione. Era l'espressione più buffa che la bassista avesse mai visto.

-Sto bene Brian, e sì, ho capito ... dobbiamo muoverci, fare la doccia e cambiarci in fretta e poi risalire ognuno sul proprio tour bus e metterci a nanna, perché domani sarà un'altra giornata complicata e piena di emozioni. Lo so, lo so ...

Frankie fece un lungo respiro, riempiendo i polmoni d'aria.

Era abbastanza tesa all'idea della giornata successiva. Amava la sua nuova vita da famosa musicista, amava potersi assentare dalle lezioni a scuola, amava passare il tempo con la sua band preferita ... e amava anche salire sul palco e dimostrare a tutti di che cosa era capace.

Le bastavano un basso ed un microfono e poteva davvero dare alla gente il miglior spettacolo che avrebbe mai potuto desiderare.

Per questo era così ansiosa, non voleva fare figuracce né commettere errori, solo esibirsi al meglio delle sue potenzialità.

-Vuoi che venga a cantarti la ninna nanna dopo, così non fai brutti incubi stanotte?

Syn scoppiò in una fragorosa risata dopo la sua stessa battuta. Sapeva bene quanto la sua amica fosse sensibile e quanto la preoccupassero i prossimi concerti ... e in realtà gli dispiaceva che non fosse ancora capace di gestire l'ansia da prestazione.

Quando si rese conto che l'altra non aveva colto l'ironia la guardò per un attimo con aria ferita, grattandosi il mento.

-Non mi fai ridere Brian. Se tu mi cantassi una canzoncina prima di dormire mi renderesti la ragazza più felice sulla faccia della Terra! 

Frankie scrollò le spalle, per poi alzare la mano e fare un gesto vago nella direzione del musicista.

-Comunque, so che hai di meglio da fare, perciò ... buonanotte Brian. Ci si vede domani!

Di meglio da fare? Che intendeva quella mocciosetta?

La frase suonò immediatamente strana alle orecchie del chitarrista che corrugò la fronte.

Syn avrebbe voluto fermarla e provare a capire che cosa intendeva. Il tono di Frankie gli era parso stranamente freddo e distaccato in quelle ultime parole, c'era un certo malcelato sarcasmo.

Gli sarebbe piaciuto risolvere la situazione, però non fece in tempo ad aprire la bocca e chiedere spiegazioni che già l'altra era corsa via, verso i suoi amici.

Gli strumenti stavano venendo riportati via, come gli amplificatori e tutta l'attrezzatura delle due band. Tutto era pronto per ripartire assieme ai ragazzi, verso la prossima meta.

 

   
 
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