Nata dalla spuma marina,
Dentro ogni onda,
Che si placa sulla spiaggia.
Vedo esplosioni,
E motorini fumanti.
Occhiali da sole, viandanti,
Cocco fresco, pelli bruciate.
Il mare rigurgita plastica,
Gabbiani che non volano,
Tartarughe ferme, immobili,
Come le balene arenate sulla sabbia.
O quelle sirene che eterne, belle,
Riposano su teli, abbronzandosi le code.
I bei mandolini, suonano mentre camminano
Sul lungo mare, o sulla lunga striscia di terra.
Uomini si voltano al loro passaggio,
Sentono in se il richiamo.
Li vedo sudare, li vedo smaniare.
E si tuffano a mare,
Inseguendo le sirene.
Aspirando a baci o forse altro.
Ed è possibile non morire di infarto,
Ma solo di palpitazioni.