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Autore: biribo    15/06/2016    1 recensioni
Avete presente tutti quei libri dove si legge di ragazzi sfigati che hanno problemi di bullismo?
Questo non è uno di quelli.
Vi racconterò la mia storia, chi sono io, e perché sono così stronzo.
Questa è la mia storia
Questa è la storia di un bullo sfigato.
Genere: Generale, Slice of life, Triste | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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                                                 “Capitolo 1- Ira, gioia,paura, gelosia, vendetta”
Siamo davanti scuola, è appena iniziato l’ anno, e faccio il terzo liceo, sto aspettando il suono della campanella che sancirà l’ inizio di un anno scolastico che potrebbe essere come tanti, come potrebbe non esserlo.
Vedo in lontananza Lisa con Francesco.
La mia amata Lisa
Francesco bhe, diciamo che lo odio, anche se siamo amici.
Ridono, si divertono, io sono qui da solo
Tho, si stanno avvicinando
 
-Hai notato che la parola “fertile” è meravigliosa?- dice Lisa sorridendo e sistemandosi i capelli, che le vanno ad urtare contro la camicetta che indossava
-Hai notato che non mi frega un cazzo?-risponde Francesco ridendo
-Ehi, attento a come mi rispondi- controbatte Lisa sempre sorridendo
-La De Paoli ce l’ abbiamo in prima ora e dovrei essere spensierato?- Dice lui scocciato
-Hai fatto i compiti?- chiede lei
-Copiati belli freschi davanti la fermata dell’ autobus- mentre lo dice ride in maniera spensierata
-Copiati da chi?- domanda lei perplessa
-Ehi, Li, ho anche altre amicizie oltre te- Mentre lo dice le sorride
-Lo so, ma sono affidabili?- Gli chiede quasi preoccupata
-Stai tranquilla, so da dove copiare i compiti- La rassicura lui toccandole una spalla
-Se lo dici tu,poi se la De Paoli si incazza sono cazzi tuoi- Dice scherzosamente lei
-Guarda, c’ è Edilendi- Le dice Francesco guardandomi
Mi hanno notato, mi sistemo la felpa e mi avvicino
-Ciao, come state?-
-Bene- risponde Francesco
-Starei meglio se sparissi-, dice Lisa guardandomi con un sorriso forzato
-Cos’ è, ti faccio emozionare?- Le rispondo io guardandola praticamente sbavando
-Che schifo- Risponde lei ridendo
-Dai, che avete fatto st’ estate?- Chiedo io per farmi i cazzi di Lisa
-Io so stato co amici mia in campeggio- risponde Francesco
-Io con le amiche-
-Io come voi nulla di che- Aggiungo io
Noto che Maria nasconde un anellino sulla mano destra
-Chi è il fortunato?- chiedo io forzando un sorriso
-Chi?- risponde lei con aria disorientata
-A meno che non ti regali le fedine da sola deduco che ti sei fidanzata- la punzecchio io
Comincio a scocciarmi, sono incazzato nero dentro, mi sta prendendo per il culo?
-Se lo sarà regalato da sola- dice Francesco con aria scocciata
-Gianni- Dice lei quasi arrossendo
Ah, si è messa davvero con qualcuno, la odio. Quantomeno l’ anno scorso se la faceva solo con Francesco, ora chi cazzo è questo Gianni?
-Ah, hai capito Li! Chi è questo qua?- Chiede Francesco scherzosamente
-Nessuno, un ragazzo- dice Lisa
-Che ragazzo?- chiedo io insistendo             ...---…
-Non vi riguarda- dicendolo sorride
 Che odio, non riuscirò mai a mettermici insieme, lei lo sa che mi piace… eppure… deve fare la stronza
Suona la campanella e loro due quasi corrono verso l’ entrata, lei trascinandolo per la manica
E io devo assistere a tutto questo
La gente tutto sommato crede che infondo le piccole azioni non comportino reazione… si sbagliano di grosso.
Mi incammino anche io, vedo molte ragazze carine, alcuni ragazzi idioti, poi mi cade l’ occhio su un ragazzo dal volto ferito.
Non ho voglia di mettermi a fare amicizia adesso, la De Paoli è lì a rompere i coglioni in classe per i compiti che non ho fatto, mi conviene andare
Sono davanti alla mia classe, mi sento toccare una spalla, mi giro immaginando fosse Laura, e invece no.
-Ciao Erica- dico io fingendomi felice di vederla
Ok, non diciamo cazzate, sono felice di vederla, ma no. Ero troppo scocciato per prima
-Ciao coso, hai passato decentemente l’ estate?- Mi chiede lei sprizzando energia da tutti i pori
-Ovvio, non ti ho vista per 3 mesi- Ironizzo io prendendola un po’ per il culo
-Bha, io a parte qualche analisi tutto ok- risponde lei voltandosi
Ah, io stimo molto questa ragazza, diciamo che ha passato brutti trascorsi l’ anno precedente, eppure è ancora qui a sorridermi
-Capisco, entriamo?-
-Veramente sono stata assegnata a un’ altra sezione, sai, cambio indirizzo- risponde lei con un tono che forse stava a ricordarmi qualcosa
Qui il cuore mi si fermò, lei era l’ unica vera amica che mi ero fatto l’ anno precedente… cazzo
-Ma… seria… cazzo- Dico io rattristito
-Mi mancherai, ma continueremo a vederci quando capita, tipo a ricreazione- mi consola lei guardandomi con aria comunque allegra
-Ma… ok- Mi faccio forza io
-Ora vado- dice lei affrettandosi nel corridoio
-Non saluti gli altri?- Chiedo io alzando la voce, tanto che anche la bidella lì vicino comincia a guardarmi male, non so perché
-Già fatto, ora vado- disse voltandosi rapidamente e affrettandosi
-Ciao- le dico io di sfuggita per salutarla
Ottimo, ora non è che abbia tutti sti amici, e Erica mi mancherà
-Ciao ragazze- Le accolgo io letteralmente a braccia aperte tentando di stringerle a me
Dala fa un passo indietro, Laura no, mi guarda solo con un misto fra disapprovazione e divertimento
-Ok, se vogliamo direttamente saltare i preliminari e andare subito al dunque, bhe, le cose a tre non mi dispiacerebbe farle con voi- dico io facendo lo sbruffone
Cazzo, sono un coglione, perché me ne esco con ste cose?
Dala mi guarda sorridendo, Laura ride
-Certo, sogna pure caro- dice la prima con sguardo ironico
La seconda mi continua sempre a guardare con quello sguardo unendolo ad un accenno di risata
Dala aveva maglietta con jeans attillati, Laura una trecciona allucinante che doveva pesare su per giù un quintale, gliela toccai
-E dai, già cominciamo?- chiede lei con aria scocciata per finta
-Non vedo cosa me lo impedisce- dico io con aria maliziosa
-Il mio calcio nelle palle ti basta?- si aggiunge Dala spingendomi via
-Ok, messaggio ricevuto- dico facendo un passo indietro prendendo la via per la classe
-Entriamo?- chiede la seconda guardando la classe
-Ok- risponde la seconda
-Vengo anch’ io-
Io le seguo
Imbocchiamo nella classe
Vi risparmio la lezione, con la De Paoli, quella di Scienze che mi rompe subito le palle per i compiti
Me ne improvviso un paio e le dico che gli altri li ho scordati, lei si accontenta
Io sono da solo al banco, e guardo Lisa che è seduta di fianco a Francesco a ridere e scherzare
La odio
Questi sono i momenti in cui la vorrei morta… li vorrei morti
Ma devo calmarmi
La mia classe è composta da 13 ragazze e 2 ragazzi. 15 persone che all’ apparenza si vogliono bene, ma molte tra loro si odiano
Vediamo spiccare tra loro Francesco, quello di prima , che è forse il più popolare della classe, Lisa che la conoscete, secchiona abominevole che ha la pagella con più zeri dopo le cifre di un conto bancario di un miliardario; Dali e Laura; Elisa e Alessia, che sono due ragazze che metto insieme solo perché l’ anno scorso hanno litigato facendo un casino nella classe, e ovviamente chi sentiva la versione della storia dell’ una, si schierava con essa, senza neanche sentire l’ altra, io mi sono astenuto.
Piccolo appunto personale, la gente più che andare con chi crede, va con chi pone come “buono”, ma i “buoni” e i “cattivi” non esistono a parer mio… esistono ideologie… persone. Non è Star Wars dove bene e male sono sancite da fazione politico-ideologiche serrate
Poi vabbè, ci sono le due Ilarie, Dario, Giulia, Paola, Teresa, Margherita,Chiara, Marta
E altra gente
Passano le ore, i saluti, i bentornati, e loro due, Lisa e Francesco, continuano a parlare, a ridere, ad abbracciarsi alle volte
E io li odio
Il resto della giornata lo passo a far finta che rivedere i professori sia una cosa che mi interessi minimamente, ma almeno alcuni perdono talmente tanto tempo a salutarci da perdere quasi tutta la lezione.
Meglio così, me ne torno a casa tranquillo
Saluto tutti e aspetto l’ autobus, vedo Erica arrivare
-E rieccoci, dopo cinque ore inutili di lezione- la saluto io
-Già, inutili è dire poco, ma sono felice- dice lei
-Io… lascia perdere- dico io per ottenere la sua attenzione
-Lisa e Francesco?- chiede lei
-Già-
-Vuoi ucciderli?- aggiunge lei
-Già- mi ripeto io
-Dai, lei è pure fidanzata-
-Appunto- divento ostile quando me lo ricorda
-Perché non lo fai?- chiede lei
-Fare cosa?- rispondo io dubbioso
-Lo sai- controbatte
-ucciderli?- chiedo io sorridendo  5
-no… fai come ti pare- dice andando via
-Ok, ciao…- la saluto io
Torno a casa, salgo le scale, e non vedo mia madre, poi spunta dal bagno e mi saluta
-Ciao mà- dico io freddamente
-Ciao amore, come è andata a scuola?-
-Come al solito-
Ormai queste tre battute le recitiamo ogni giorno
Mi metto a mangiare pensando all’ indomani
Devo fare qualcosa per loro due…
Contro loro due
Mi metto a videogiocare per tutto il giorno, poi dormo
 
 
Capitolo 2- mosche
Entro in classe e la prima cosa che vedo è Francesco che fa propaganda comunista citando due o tre frasi blasonate del buon Marx prese dal capitale… che considero un libro meno realistico del Signore degli anelli
-… e la religione è l’ oppio dei popoli- cita lui alla classe
-se è così tu devi essere un tipo molto credente- dico io per farlo incazzare 6
Alcuni ridono, lui si incazza
Vi risparmio il pippone allucinante da lui attaccato sul capitalismo, non voglio divulgare stronzate… ma diciamo che era più o meno così:
-Il capitalismo perbenismoperbenismoperbenismoperbenismo le caste perbenismoperbenismoperbenismoperbeniso Il fascismo è una merda perbenismoperbenismoperbenismoperbenismoperbenismo Il comunismo è la soluzione ad ogni problema-
-Oltre alla stitichezza a quale altro problema?- Gli faccio io ridendo
Lui si incazza sul serio, io lo ignoro
Mi siedo al solito banco, con Francesco che mi guarda male e tutte attorno a consolarlo
-Dai Bardè, scusa- mi rassegno io Patetiche
Perché ovviamente, quando litighiamo, tutte consolano lui… imbecilli
La giornata passa in fretta, dopotutto, e oltre a qualche allusione sessuale qui e la e  qualche battutina e frecciatina non faccio granchè sennon non seguire la lezione
E Francesco scherza imitando i professori, gli riesce bene, lo ammetto
Ma rido solo per non far notare che lo odio
Alla fine della giornata esco e nessuna mi saluta, tranne alcune che non stavano attaccate a Francesco
Esco, e vedo Erica aspettare l’ autobus
-Lo hai fatto?- Chiede lei
-Non sono un’ assassino- rispondo io
-Sai che non intendo quello- controbatte lei senza guardarmi
-Non ti capisco- le rispondo
-Non ti accetti- mi dice lei
-lo so- concordo io
-Allora?- chiede lei
-Allora devo andare- chiudo il discorso io
-Ciao- mi saluta
Vado a casa, solite cose, solo che mia madre stà passando un brutto periodo col suo compagno, per motivi di soldi, ma evito di intromettermi
Mi siedo a tavola, mangio, e mi butto sul letto
Mentre leggo qualche manga mi fermo e mi metto a riflettere
Perché quasi nessuna storia ti fa vedere dal punto di vista del cattivo?
Salvo tipo due, i cattivi sono sempre ben marcati, o quantomeno marcati all’ inizio per poi redimersi
Perchè?
Penso a Star Wars, Anakin si converte al lato oscuro, ma era praticamente predestinato
Vabbè
Devo pensare a cosa fare
Se continuo così impazzisco.
 
 
Capitolo 3- Cambiamento
 
Vado a scuola, ma arrivo stranamente in anticipo, e vedo nuovamente il ragazzo dal volto ferito, si era medicato dall’ ultima volta che l’ avevo visto
-Ciao, scusa se mi intrometto- Faccio io per salutarlo
-Chi sei?- risponde lui non voltandosi
-Piacere, Dario, fa freddino oggi, eh- dico io guardando la scuola deserta
-Già…- Fa lui girando la testa in maniera insicura
-Che hai fatto al volto?- chiedo io
-… piacere… Riccardo, nulla… sono inciampato- dice lui quasi ignorandomi
-Capisco, brutta caduta- lo assecondo io
-è stato…- viene interrotto da degli amici che lo salutano e frena quello che stava dicendo
Io vedo l’ autobus di Lisa, lei scende, ovviamente con Francesco
Io saluto il tizio frettolosamente e li raggiungo, saluto tutti, che mi salutano in modo freddo, tranne alcuni, come al solito
Stavolta io li ignoro
Alcuni fanno battutine su di me e sul come stalkero la gente.
Non sono uno stalker
Cerco attenzioni
Ok, a volte esagero, ma sono fatto così
Francesco se ne esce con
-Sapevi che lo stalking è reato in questo paese? Ah vabbè che forse a te abbonerebbero a causa per instabilità mentale-
La gente ride
Io mi allontano andando verso la porta
Da solo al banco
Vi chiedete perché mi ha dato dell’ instabile, anche se stava scherzando?
Mi capita a volte di toccare più volte la porta quando entro in una stanza o di spegnere e riaccendere la luce qualche volta, ma vabbè
Sono piccoli tic che non reputo gravi
Succede
Vedo tutte attorno al banco di Francesco che scherzano, ridono
Tutte
Specialmente Lisa
Come al solito
Dove c’ è lui si crea sempre il mucchietto di gente attorno
Perché?
Perché, cazzo?
Lo odio
Li vedo ridere 1
Si divertono
Si sente superiore
Ma non lo è
Vedo Lisa abbracciare Francesco, mi sento abbastanza male
Alla fine delle lezioni mi avvicino a Lisa e tento di abbracciarla, lei ride respingendomi
Come se ci fosse qualcosa da ridere
-Anvedi tu la Paoli, sembra una cazzo de balena quanno se move- dice Francesco ridendo
-Poi guarda quei leggins che si mette- fa notare Dali
-Tiene la fregna schiacciata-
E tutti ridono
Lisa non mi abbraccia, non mi caga, io provo anche a scherzarci
E loro ridono della Paoli
-Edilè viè qua pure tu- dice Francesco chiamandomi
Quando succede
Lei pronuncia quelle parole
-No, non chiamarlo- dice Lisa scherzando
-Maniaco di merda- aggiunge Dali ridendo
Esco dalla classe, corro in cortile, davanti alla fermata dove incontro Erica, da sola come sempre, che appena mi vede mi chiede
-Lo hai fatto?- senza guardarmi
-è ora di cambiare-, rispondo io incazzato
Lei se ne và, come sempre
È questo il punto, faccio schifo, faccio allusioni ogni tre per due per attirare l’ attenzione, lo faccio perché odio che sia su di lui, mi fa stare male
Ma è ora di cambiare
Sapete cosa desidero ogni notte? 22
Che Lisa venga esclusa da tutti, che rimanga da sola, che non abbia più amici, vorrei vederla soffrire per poterla consolare, così da diventare suo amico o qualcosa di più
Ma lei è piena di amici, e ha anche un fidanzato
Ma quanto vorrei vederla soffrire
 
Capitolo 4- Vittima
 
Appena entrato a scuola Francesco mi guarda stupito, indosso un giacchetto di pelle nero
-Guarda Edilè, oggi stai bene- dice lui guardandomi
Io lo ignoro
-Guarda che ieri stavamo solo a scherzà, non volevamo insultarti-
Continuo ad ignorarlo
-Veramente, scusa anche da parte nostra-, dice Federica con quella sua faccia da cazzo
Lo spingo via e mi siedo al mio banco
Le lezioni passano e non parlo con nessuno, alcuni professori notano che sono stranamente taciturno, dico di stare bene
Fuori scuola vedo Federico, il ragazzo di una mia compagna, che una volta mi aveva rotto le palle per una cazzata, gli passo vicino finchè non mi provoca
-Edilendiì, ci sei più stato vicino alla ragazza mia?- chiede ad alta voce 9
Io mi giro, la gente ci guarda, siamo fuori scuola
Comincio a picchiarlo
Gli salto addosso e continuo a colpirlo in faccia
Noto che la gente intorno comincia a spaventarsi, alcuni tentano di intervenire, altri fanno il video, lui mi tira un calcio che mi fa indietreggiare, mi tira un pugno, lo sento, ma io ci metto tutta la rabbia del mondo quando lo colpisco, e noto che comincia a traballare
Gli salto addosso e lo spingo a terra, è senza forze, ho le nocche che mi sanguinano, gli amici suoi vengono a proteggerlo, poi noto la sua ragazza che lo vede e mi guarda, comincia a correre con le lacrime agli occhi verso di lui
Io mi giro e me ne vado
Lei mi ferma
-Cosa…cosa cazzo hai fatto…- mi chiede lei mentre mi strattona 1
Stà tremando
Io no
-Ho fatto quello che hai visto- dicendolo mi metto a ridere
Lei mi graffia, io la spingo per terra vicino al ragazzo
Me ne vado incamminandomi, al posto di prendere l’ autobus, la gente intorno è shoccata
Mentre cammino verso casa mi metto a piangere, ma stò ancora godendo
Ho capito una cosa
Io non mi trovavo bene perché ero stato fin’ ora dalla parte giusta
Finiamola con questa farsa
È ora di accettare di essere
Dalla parte sbagliata
   
 
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