Ciò che resta di ieri



Giorni meschini
si susseguono a ruota.
Giorni sputati,
monotoni e aridi.
Ieri era Giano
oggi già Giunone.
È da mesi che siedi,
pc in mano,
sul divano.

Qualche volta ti desti
dal torpore volontario,
ed osservi la tua vita
sgusciarti dalle mani,
ma intanto ti chiedi
cosa resta di ieri.

Che rimane del tempo
impiegato a impegnarti
a far niente.
Prigioniero consenziente
d’un angoscioso, confortevole
oblio.

Qualche volta ti svegli,
è da anni che fuggi
la realtà.
Ti volti svogliato
ed incroci allo specchio
lo sguardo d'un vecchio,
e in un attimo, nell’ultimo rantolo,
infine lo vedi,
ciò che resta di ieri.

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Penso (spero) che il testo e l'introduzione dicano tutto.
Si tratta della situazione che sto più o meno passando da diversi mesi, data la quantità enorme di progetti ed esami che devo preparare per l'università. Ovviamente il finale è meno tragico di quello della poesia xD
Diciamo che avevo bisogno di scriverla. Non so come abbia trovato il tempo per farlo, ma dovevo.
Spero che l'abbiate apprezzata :)

Alla prossima! ;D