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Autore: sibley    16/06/2016    0 recensioni
- Draco, perdonami la domanda... è curioso il tatuaggio che hai sul braccio. Ha una storia particolare? - chiede il padre, curioso ed insopportabile.
One Shot/Song Fic dedicata ad una ipotetica prima cena a casa dei signori Granger per Draco Malfoy sulla base di "A Cena dai Tuoi" di Emis Killa & J-Ax
Genere: Comico, Slice of life, Song-fic | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Draco Malfoy, Hermione Granger | Coppie: Draco/Hermione
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la II guerra magica/Pace
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"Ho l'ansia già dalle sei
perché stasera mi porti dai tuoi 
Hai detto che devo dargli del voi 
perchè sono all'antica, cos'è medioevo?
Ma okay."

- Ti prego, Draco... questa sera forse ti stupirai un po' di ciò che i miei sanno di te, ma ti prego, evita di raccontare la tua storia. I miei genitori non capirebbero, penserebbero che tu mi abbia fatto qualche maleficio per farmi innamorare di te... - 

- Vabbé - penso, che diavolo potrebbe aver detto? Al massimo ha omesso il mio ruolo durante la Seconda Guerra Magica, ma su questo anche io sorvolo volentieri. Spero che la cena non sia troppo strana, troppo pesante o troppo assurda ma immediatamente Hermione s'intromette nei miei pensieri, andando a distruggere le mie più rosee speranze.

- Ehm, Draco?... -

- Dimmi. -

- Dovresti dar loro del Voi. Sono un po' all'antica... -

- Ossignore. -


Non dico altro. Sono dei Malfoy Babbani, insomma. Ma ci dirigiamo in macchina - io mi sono rifiutato categoricamente di prendere la pantente (?) ma Hermione l'ha voluta perciò guida lei, lasciando spazio ai miei pensieri mentre lentamente percorre i pochi chilometri che distano da casa Malfoy - Granger a casa Granger. Scendiamo e lei suona alla porta come se nemmeno fosse casa sua. 
 
"Entro, - Emiliano, piacere. - "
Tuo padre mi invita a sedere 
poi dice - sai, mia figlia mi ha detto di te e della tua industria di caffè a Saint Tropez -
Io ti guardo tipo: - Eh? 
Che hai detto di me? 
Non sanno che campo col rap? - -No- 
Intanto tua mamma mi guarda i tattoo 
chissà se sapesse che sotto ne ho molti di più."

Entro dalla porta di casa tua, - Piacere, Draco -
Mi squadrano immediatamente male, come se i miei capelli col gel dessero già una cattiva impressione di me. Tu mi guardi implorante, i tuoi occhi parlano e mi supplicano di non dire nulla, di tacere su quanto abbiamo passato ad Hogwarts mentre tua madre se ne esce con una frase che mi spiazza.

- Hermione mi ha raccontato di te e della vostra lunga amicizia! Sono contenta che da tutti questi anni sia uscita una relazione... è sempre tra migliori amici che nascono le storie più importanti e durature - mi dice sognante.

Fulmino Hermione con gli occhi. Loro non sanno niente. Non sanno del Marchio Nero, non sanno di quanto l'ho derisa negli anni, non sanno niente di niente. "They Know Nothing About Us", cito mentalmente. "You Know Nothing Mamma di Hermione" continuo a citare. Maledetta televisione Babbana, maledetto Game of Thrones. Il barboncino dei Granger se ne esce tranquillo dalla cucina con il pelo bianco tutto sporco di scatoletta, puzzolente di essa e profumato di shampoo per cani. Non ci voglio credere. Hermione mi mette una mano sulla gamba da sotto la tavola, continuando nella sua silenziosa preghiera di stare fermo e buono. Taccio ed annuisco.

- Draco, perdonami la domanda... è curioso il tatuaggio che hai sul braccio. Ha una storia particolare? - chiede il padre, curioso ed insopportabile.

- No, nulla di particolare... anche ad Hogwarts ci sono le confraternite, esattamente come nei College delle vostre parti - ometto la parola Babbani, sapendo che alla mia Hermione non piacerebbe che io apostrofassi così i suoi genitori, anche se è proprio ciò che sono - quindi questo è solo un tatuaggio della confraternita, tutto qui. - mento spudoratamente, mentre Hermione mi guarda raggiante. Contenta lei di rifilare balle ai suoi, contenti tutti insomma.
" - Mi fa schifo il vostro barboncino 
io ho due pitbul nel mio giardino 
fanno da guardia perché dove vivo 
se mi entrano i ladri io sparo per primo - "

Quel dannato barboncino inizia a rasparmi alla gamba ed Hermione mi sorride dolcemente di nuovo. Io non le sorrido stavolta, le faccio capire con un'occhiataccia che pretendo che quel cane smetta di molestarmi e lei si rattrista un po', afferrando poi il cagnolino ed andando a portarlo nella sua cuccia in un angolo, accarezzandolo appena sulla testa per tornare poi al tavolo da me dove i suoi mi bombardano di domande a cui non so come rispondere, lei ha raccontato loro troppe bugie sul mio conto e non so cosa dire per evitare che qualcosa finisca con il non collimare con la sua versione. Il barboncino inizia ad abbaiare - ora mi ricorda molto di più i cani di Malfoy Manor - ed inspiegabilmente mi accorgo che quel cane sente il disagio e la tensione di Hermione. Sorrido e mi alzo in piedi col bicchiere in mano.

- Non so cosa vi abbia raccontato Hermione, signori, ma temo che tutto questo non corrisponda alla realtà. Sono un ex Mangiamorte, infedele seguace del Signore Oscuro e non sono mai stato amico della mia Hermione! Ho fatto le cose in grande, prima l'ho odiata e poi me ne sono innamorato ed ora scusatemi ma tolgo il disturbo. - 

Hermione mi guarda sconvolta, mentre sul viso di sua madre compare nientemeno che un'espressione da Banshee incazzata e il padre sembra vittima di un Petrificus Totalus. Sembra che la mia fidanzata voglia inveire contro di me, ma si trattiene e si alza per affiancarmi ed uscire di scena assieme a me. So che a casa non mi aspetteranno rose e fiori, se la prenderà con me e litigherà con i suoi ma sono determinato a fare sul serio con lei e non ho intenzione di vivere una vita costruita sulle menzogne raccontate ai suoi. Afferro la mia giacca di pelle - la cosa più Babbana che ho trovato nel mio armadio - dalla sedia e lentamente me ne esco dalla porta mentre Hermione si scusa con i suoi e mi raggiunge. Sale in macchina... mi sorride. Sorrido a mia volta.
  
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