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Autore: Ciuffettina    16/06/2016    7 recensioni
Gabriel si accorse che il suo posto era già occupato.
“Ma con chi mi ha sostituito? E soprattutto, perché?”
Che suo Padre, stufo dei suoi ritardi, avesse deciso di punirlo o, peggio ancora, degradarlo?
Genere: Sovrannaturale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Castiel, Gabriel, Michael, Raphael
Note: Cross-over, Missing Moments | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Prima dell'inizio
- Questa storia fa parte della serie 'Il dietro le quinte del Vangelo'
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Come il solito, Gabriel era in ritardo per le lodi mattutine e finché non avesse preso posto a sinistra del Trono, i canti non potevano cominciare. Entrò di corsa nella Sala che era già affollata.
«Per favore, fatemi passare.» ma gli altri non si scansarono, non che non volessero farlo passare ma sembrava proprio che non potessero spostarsi, a un tratto gli sembrò che la Sala del Trono fosse più affollata del solito, possibile? Inoltre si accorse che le piume dei suoi fratelli stavano fremendo d’indignazione ma perché? Doveva raggiungere subito il suo posto o stavolta Michael l’avrebbe spennato di sicuro! Accidenti! Fece un paio di passi indietro e aprì le ali superiori per raggiungere il Trono ma si era appena alzato in volo che si accorse che il suo posto era già occupato.
Ma con chi mi ha sostituito? E soprattutto, perché?” Che suo Padre, stufo dei suoi ritardi, avesse deciso di punirlo o, peggio ancora, degradarlo? Atterrò più o meno dov’era prima e notò davanti a lui un arcangelo con le ali smeraldo e le punte turchesi, impossibile sbagliarsi.
«Raphael, perché non sei dietro al Trono? Che cosa sta succedendo?» gli sussurrò.
«In ritardo come sempre, eh? Te lo spiego dopo» gli bisbigliò in risposta.

Finite le lodi, Gabriel scoprì che il loro Padre aveva deciso che da quel giorno intorno al Trono ci sarebbero stati gli apostoli, i discepoli e i martiri e loro, angeli e arcangeli, avrebbero dovuto stare un po’ più lontano. La notizia lo sorprese ma non lo sconvolse più di tanto, anzi aveva i suoi buoni motivi per esserne contento.
Entrarono tutti in Sala Riunioni e mentre Michael, Raphael, Gabriel e Uriel occupavano le sedie dietro il lungo tavolo, gli altri angeli si assieparono per niente soddisfatti della decisione del loro Padre: «Vuole sostituirci con gli umani!» «È vero!» «Aveva ragione Lu…»
«No! Ti proibisco di pronunciare quel nome!» strillò Raphael, alzandosi di scatto.
«Beh, mi avete capito» borbottò Malachia che aveva parlato prima.
Accidenti se erano agitati! Paradossalmente erano più indignati gli angeli che non i quattro arcangeli che fino il giorno prima erano intorno al Trono.
«Pretendono di giudicarci!» «Sì, è vero! L’ha scritto Paolo di Tarso!»
«Ma è un modo di dire! Soltanto nostro Padre può giudicare sia noi che loro» tentò di rabbonirli l’arcistratega. «Come quando chiamano Gesù “l’Agnello” non credo che pensino che il Figlio di nostro Padre sia davvero una pecora!»
«Beh è una metafora che non mi piace!» strillò Taddeo. Mormorii di approvazione.
«Devo forse ricordarvi che cosa è successo l’ultima volta che qualcuno di noi ha contestato le decisioni di nostro Padre?» tuonò Michael, battendo un pugno sul tavolo.
E come scordarselo? Era stato proprio Michael, come arcistratega, a guidare le truppe rimaste fedeli per cacciare i ribelli dal Paradiso, tuttavia Gabriel non voleva che i suoi fratelli accettassero gli umani soltanto per paura di perdere le ali. Si rivolse al fratello maggiore: «Potrei dire due parole?»
«Fai pure, in fondo sei il Messaggero.»
Si alzò in piedi. «D’accordo, d’ora in poi vicino al Trono ci saranno gli umani ma in fondo per noi che cosa cambia? Canteremo un po’ più lontano da nostro Padre e allora? I nostri compiti sono fondamentalmente due: cantare le Sue lodi e se siamo più o meno vicino al Trono non ha alcuna importanza, Lui ci sente e ci ama ovunque siamo; e proteggere gli umani. Noi conosciamo la Verità, l’abbiamo vista, vissuta ma loro? La maggior parte di loro non aveva neanche conosciuto il Figlio di nostro Padre eppure ha creduto lo stesso nel Suo messaggio di Amore e si è fatta uccidere pur di divulgarlo nel mondo.»
«Ma sono imperfetti!» «È da quando son stati creati che non fanno altro che uccidersi a vicenda!» «Continuano a disobbedire!»
Gabriel alzò le mani per imporre silenzio: «Certo ma la maggior parte di loro si sforza di migliorare, di perdonare e, come potete vedere, ci è riuscita benissimo, non credete che meritino un premio per i loro sforzi? Io sì.» e si risedette.
Castiel cominciò ad applaudire, poi un altro, poi tutti; sembrava proprio che si fossero convinti, uscirono dalla Sala Riunioni meno mugugnanti di quando erano entrati e più propensi ad accogliere gli umani in mezzo a loro. Gabriel era proprio soddisfatto: era stata evitata un’altra rivolta angelica e, soprattutto, se anche fosse arrivato di nuovo in ritardo, nessuno ci avrebbe più fatto caso.

 
*****

Avrei dovuto postare il nuovo capitolo della long "Tu, la cosa più importante" ma quello che è successo a Orlando mi ha talmente sconvolto da rendermi impossibile, per qualche giorno, scrivere una sola riga. Ho ripreso ieri ma il capitolo è solo abbozzato, pertanto ho deciso di postare questa storia che avevo scritto tempo fa su esplicita richiesta del mio parroco per il giornalino del mio paese: "Come pensi che reagirebbero gli angeli a vedersi superati dai martiri della Fede?" Ovviamente nella versione che ho dato a lui, i nome di Malachia e Taddeo non compaiono. Spero che vi piaccia :)
   
 
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