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Autore: valechan91    17/06/2016    3 recensioni
Cosa succede al capitano Sawamura quando si trova a vedersela con qualcosa di inaspettato? Ecco i suoi pensieri!
Genere: Comico, Fluff, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Shonen-ai | Personaggi: Daichi Sawamura, Hajime Iwaizumi, Karasuno Volleyball Club, Tooru Oikawa, Yui Michimiya
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Stavolta eccomi qui con una che mescola due coppie (anche se incentrata su una in particolare).
Buona lettura!



 

Even if  Heaven


 

Era arrivato il momento cruciale. Karasuno VS Shiratorizawa.
Sawamura Daichi, il capitano, ripensava a tutto il cammino che li aveva portati fino a lì.
Una delle partite più importanti, contro la Date Kogyo, in cui avevano ritrovato il loro Asso, Asahi.
La sconfitta contro l’Aoba Johsai… che ancora stentava a credere che non fosse mai arrivata ai nazionali.
Ma prima ancora…
La partita contro il suo vecchio amico Ikejiri. Il motivo? Aveva iniziato a pensare a qualcosa che non fosse lo studio e la pallavolo.
Qualcosa non andava in lui, se prima… si era quasi convinto (e che mai lo sapesse o sarebbe la fine) di essere attratto dal proprio ex-alzatore titolare, Sugawara Koushi.
Ma le cose erano un po’ cambiate da quando si era ritrovato a consolare la sua vecchia amica, Michimiya Yui.
“Anche sen non confidiamo nella vittoria, anche se gli altri dicono che non ci sono speranze, non dobbiamo mai dirlo a noi stessi”.
Le aveva detto quelle parole per motivarla. Se loro avevano vinto, lei però aveva perso.
Anche se dopo quelle parole… si era accorto che era praticamente corso da lei!
L’aveva sempre trovata una ragazza carina, certo.  Ma dopo la partita, si era ritrovato a vederla piangere, no visto, nei corridoi della scuola. Il cuore gli si era stretto.
Aveva lasciato correre quella sensazione.
Poi, era arrivata la dura realtà e la caduta di un sogno.

 


 

Doveva allenarsi ed era il suo solo pensiero, anche al campo estivo.
La squadra femminile faceva il tifo per loro ed era inevitabile sentire Michimiya, visto che era anche lei capitano e spesso chiedeva a lui dei consigli.
Era andato a chiederle, una volta, per la palestra, quando erano tutti gasati per gli allenamenti in singolo. Aveva notato il lieve rossore sulle guance… rendendosi conto che in pratica era corso da lei per i corridoi della scuola!
Non sapeva più nemmeno lui cosa provava e nonostante si concentrasse sugli allenamenti ( anche se erano più punizioni), ogni volta che messaggiavano quel pensiero fisso tornava.
E poi… prima di quella partita, quel portafortuna. Lo aveva messo nella borsa.
Ma si domandava ancora cosa significasse quel rossore, quando aveva detto che era per tutta la squadra. Le donne non le capiva… e ne avevano due come manager.
Oltre a cosa provava, il chiederselo era il suo chiodo fisso.
Ci ripensava continuamente. Ma adesso doveva concentrarsi.
La finale stava per iniziare. Avrebbero battuto la squadra che nemmeno quel mostro di Oikawa Tooru era riuscito a battere.


 

 

 

Stentava a crederci. Avevano vinto davvero, In lacrime, si sentì abbracciare da Asahi e Sugawara.
Andarono a salutare e notò la squadra femminile, accennando un sorriso stanco.
La squadra tornò a scuola quel pomeriggio… e trovò ad accoglierli l’intera scuola.
Era lì anche lei e gli corse incontro, felice  e sorridente.
Fu ringraziandola che fece chiarezza nei suoi sentimenti. Michimiya gli piaceva. Eccome se gli piaceva.
Nascose quella rivelazione dietro la sua solita espressione.
Prima di andare, le disse all’orecchio “ dopo devo parlarti. Ti accompagno io”, nascondendo tutto dietro un sorriso che provocò alla ragazza un accesso rossore sulle guance. Annuì e disse “a….anche io”
Vide al giornale sportivo la loro vittoria e ne gioì. Durante la riunione di squadra, mise di nuovo in chiaro il loro obiettivo: Tokyo. Il loro nuovo palcoscenico ufficiale.
Quando  finirono gli allenamenti, non capì le occhiate chiaramente maliziose di Sugawara.
“ Vai e fai colpo, Daichi!” gli disse con una pacca sulla spalla… e un pugno in pieno stomaco.
Noya e Tanaka gli scoccarono occhiate invidiose e si lanciarono su Shimizu… che li schiaffeggiò.
MA QUANDO AVEVANO CAPITO TUTTO, QUEGLI IDIOTI?!
Ma quando la Karasuno ci si mette, può essere ancora più idiota…


 

 

Accompagnò Michimiya a casa, deciso a dirle quello che aveva capito di provare.
Le parò a cuore aperto, poco prima di arrivare a casa di lei. La fermò, alla luce di un lampione.
“Non so come dirlo, ma credo che… si, tu mi piaci, Michimiya Yui” disse tutto d’un fiato, fissandola con un leggero imbarazzo, che traspariva anche se privo di rossore.
La diciottenne si pietrificò. Il suo cuore batteva forte dalla gioia. Era l’ultima cosa che si sarebbe mai aspettata.
Arrossì furiosamente. “Ecco…”
“Se..se ti piace un altro ragazzo, va bene. Rimaniamo amici” disse Daichi sulla difensiva.
“Maledizione che succede?!” … la sua vera reazione era questa.
“Anche… anche tu mi piaci… Sawamura Daichi” e arrossì di più a pronunciarne il nome

 


 

 

Poco distante, la Karasuno li spiava.
“Tanaka, Nishinoya, non fate rumore, o Daichi ci scoprirà” sussurrò Suga. I ragazzi si erano appostati dietro un muretto. Tutta la Karasuno al completo. Il povero Tsukishima era stato trascinato da Yamaguchi, mentre Tanaka si era tirato dietro Ennoshita.
“Ma quindi si mettono insieme?” commentò ingenuamente Hinata
“è ovvio se si piacciono, Boge” rispose Kageyama. Che anche se lo nascondeva, era decisamente curioso. Chissà che non gli potesse tornare utile con qualcuno di sua conoscenza…
“Yahoooo guardate chi si vede”
I ragazzi si gelarono. Dietro di loro, Iwaizumi Hajime e Oikawa Tooru dell’Aoba Johsai.
“Yahooo Tobio-chan. Che state facendo?” disse il più alto dei due nuovi arrivati
“Oikawa, finiscila, sei irritante” commentò Iwaizumi
“Iwa-chan, non essere catti…” si era sporto appena notando la situazione” oooooh vedo che il vostro capitano sta imparando” sogghignò sornione
“Ah?” commentò il compagno, sporgendosi appena. Fissò la squadra. “ Ma Sawamura non dovrebbe allenarsi insieme a voi?”
“ Ci avete battuti. Fatevi onore o il grande Oikawa-san ve la farà…” non terminò la frase che sulla sua testa si abbattè un pugno. “Taci, Shittykawa!”
“Rude, Iwa-chan!” rispose il capitano della Seijo, trascinando il proprio Asso accanto alla squadra avversaria.
“Comunque, bella partita” concluse Iwaizumi, rivolgendosi alla squadra dei Corvi.
 

 


Daichi, ignaro di tutto, alla risposta della ragazza, sgranò gli occhi. Non gli sembrava vero.
Lei lo guardò timidamente e dopo un attimo si ritrovò a poggiare la guancia sul petto scolpito dell’altro.
“Non credevo che…insomma…” disse il ragazzo, un po’ imbarazzato, al suo orecchio
“ Questo dovrei dirlo io” rispose lei, timidamente senza staccarsi.
Daichi la allontanò, sciogliendo l’abbraccio, le sollevò il viso e la baciò. La ragazza, sorpresa, pochi secondi dopo ricambiò l’abbraccio.
Quando si staccarono, ancora imbarazzati, lui le prese la mano e l’accompagnò a casa.
………

“ E QUINDI ORA SI FESTEGGIA! WOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOO!”
Daichi sperò di aver sentito male. Quella voce era…
“Hinata Boge! Boge! Boge!” iniziò a prenderlo a pugni Kageyama, allontanandosi dal gruppo per riprenderlo.
“Ragazzi! Calmatevi o ci scoprirà!” urlò Sugarawa.
I due ragazzi della Seijo decisero di allontanarsi per conto loro e proseguire la loro uscita.
Kageyama lo notò. Come notò che i due, sia prima che in quel momento, avevano le dita intrecciate.
Sogghignò, in parte contento per il suo senpai. “Oikawa-san…”


 

 NO.
 Questo era troppo.

 


 

Daichi si girò, facendo voltare anche Yui. Era furioso.
“Ragazzi, che ci fate qui?” commentò con il sorrisetto
Tutti si bloccarono. Asahi iniziò a tremare a balbettare, Tanaka e Noya iniziarono a pregare…
Daichi iniziò correre dietro ai ragazzi, mentre nel parapiglia generale Kageyama inseguiva un esaltato Hinata e Sugawara rincorreva Daichi per tentare di calmarlo...

O almeno era quello che avrebbe voluto fare. Li fissò ad uno ad uno.
“Domani doppio allenamento per tutti” commentò con il sorriso, per poi tornare da Yui e accompagnarla.
Fu così che Sawamura Daichi scatenò il panico generale nella Karasuno.
Più che l’allenamento, era il loro capitano a terrorizzarli.
Adesso, Sawamura Daichi era soddisfatto. Aveva una fidanzata e avrebbe punito quella banda di idioti che aveva come compagni di squadra.
Ma si domandava come mai Tsukishima non avesse fatto, come sempre, una piega…





“Quindi anche Sawamura si è trovato una ragazza” commentò Iwaizumi, camminando
“ Chissà quando Tobio-chan troverà qualcuno. Se non lo ha già trovato” sogghignò malizioso
“Kageyama, eh? Chi lo sa “
“ Anche se dubito che un idiota come lui trovi qualcuno, almeno che non sia più idiota di lui”
“Sei un fottuto bastardo” lo fisso Iwaizumi, inarcando un sopracciglio
“Però anche il capitano Oikawa-san ha trovato qualcuno” fece cadere il discorso e ghignò malizioso all’indirizzo dell’altro
Iwaizumi non rispose. Si limitò a tirarlo per la maglia e a baciarlo profondamente.
“Vedi di non rompere o ti picchio” commentò sulle sue labbra, al termine del bacio, senza staccare le loro dita intrecciate
“RUDE IWA-CHAN!” si lamentò appena Oikawa, conscio, però, del significato di quelle parole.
Iwaizumi iniziò a fissare il cielo, ormai scuro e pieno di stelle. Ancora non sapeva se fosse una fortuna stare al fianco di quello stupido, ma finchè era così gli stava bene.

   
 
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