Fumetti/Cartoni americani > Ben 10
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Autore: MegaLucario2006    17/06/2016    0 recensioni
Ben Tennyson si ritrova a combattere nuovi e vecchi nemici con un nuovo compagno di squadra, un Risolutore creduto morto da 5 anni. Sarà una nuova amicizia o ci saranno problemi tra i due?
Genere: Avventura, Azione, Triste | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Benjamin Tennyson, Gwendolyn Tennyson, Julie, Kevin Ethan Levin, Nuovo personaggio
Note: AU, What if? | Avvertimenti: nessuno
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"Ahia! Vacci piano, bello!" gridò un alieno dai lunghi capelli ricci e una coda da roditore appena sbattuto contro un muro "Roditore, devi ridarci i soldi. La roba che ci hai dato era ferraglia"  disse un teppista "Guarda, il vostro capo voleva un acceleratore di particelle delta.... non ha mai detto che lo voleva funzionante" disse l'alieno sogghignando nervosamente "Renderemo TE mal funzionante" disse uno dei teppisti, sfregando i propri pugni.

Prima che gli si potesse avvicinare, il teppista cadde a terra privo di conoscenza. L'alieno tremò ancora dall'incredulità della situazione, prima che il compagno del teppista svenuto corse via spaventato. La spavalderia dell'alieno prese posto alla sua paura "Sì, corri! Questo accade a chi infastidisce Argit!" gridò Argit al teppista in fuga "Anche se non so come sia successo" si chiese l'alieno esaminando il corpo del teppista.

"Sei Argit, giusto?" all'alieno gli si gelò il sangue quando sentì pronunciare il suo nome "Avevano proprio ragione. Sei un tipo che si caccia spesso nei guai" Argit si girò lentamente solo per notare una figura uscire dall'ombra. Indossava una tuta nera con una sciarpa rossa. "E t-tu chi saresti?" disse l'alieno impaurito "Oh, solo un amico. Sai, mi hanno detto che, se mi serviva qualcosa che non si può trovare nei canali ufficiali, dovevo andare dal migliore" disse il tizio misterioso appoggiandosi sul muro. Sentendosi chiamare 'il migliore', la fiducia di Argit salì alle stelle "Sì, me lo dicono spesso. Allora dimmi, 'amico', cosa stai cercando?" chiese. Il tizio semplicemente porse all'alieno un foglio di carta piegata "Tutto quello che mi serve è elencato lì dentro" rispose.

Argit lesse il contenuto del biglietto e cominciò a preoccuparsi "Ehm... ecco... credo sarà un problema. Un problemone! Questa roba è molto vecchia. D'alta qualità, ma vecchia e sarà difficile trovare dei pezzi funzion- Ehi!" Argit venne colpito in testa da un sacchetto ma riuscì a raccoglierlo "Questi è solo un anticipo. Ne avrai altri per ogni pezzo che riuscirai a trovare" esclamò il tizio mascherato. Argit confuso aprì il sacchetto. I suoi occhi si illuminarono di verde. Verde come il sacchetto pieno di Tetonite puro. Il piccolo alieno non aveva parole "Posso contare su di te?"
 


"Ah! Che giornata" disse Christopher entrando in una piccola casa di Bellwood. Questi era simile alle altre case e appartamenti delle vicinanze, tutte stranamente colorate di arancio. Entrò e la prima cosa che fece fu di dirigersi verso il suo frigorifero e prendere una bottiglia d'acqua, prese due delle sue pillole e le ingoiò assieme ad una buona parte del contenuto della bottiglia, esclamando di piacere "Oggi fa davvero caldo" disse sedendosi sul suo divano e accese la piccola televisione "E l'onda di caldo investirà Bellwood fino a Domenica. Ora passiamo alle notizie locali. È in corso un inseguimento in seguito a un furto in un-" Christopher spense il televisore "Mi sa che dovrò comprare un ventilatore" disse il ragazzo mentre porse le sue braccia dietro la sua testa.

Chiuse gli occhi e cercò di riposare. Improvvisamente venne disturbato da un disco da hockey rosso che ruppe la sua finestra, impedendogli di coricarsi "Ho forse fatto del male a qualcuno per meritarmi questo?" disse mentre si alzò e raccolse il disco. Tempestivamente sentì la sua porta bussare "Arrivo!" gridò Christopher infastidito "Adesso mi sentiranno"

Christopher aprì la porta ma tutta la sua rabbia vacillò quando vede una bambina Kineceleran vestita tutta rosa "Mi scusi signore, posso riavere il dischetto?" chiese gentilmente la bambina. Christopher fissò per qualche secondo la bambina prima di sbuffare "Cerca di non rompere altre finestre, ok?" disse mentre restituì il dischetto alla bambina "Grazie!" gridò la bambina prima di correre ad alta velocità verso i suoi amici. Christopher stava per rientrare ma qualcosa lo fermò. Osservò i piccoli Kineceleran giocare ad hockey, il tempo senza nuvole e il caldo afoso. Tutto questo, assieme alle risate dei bambini, lo rilassavano, tanto che decise di godersi questa giornata mettendosi sul fascio d'erba che era d'avanti a casa sua e vi si distese, chiuse gli occhi e si rilassò, ignaro di cosa stava accadendo ad anni luce di distanza da lui.
 


~ Luogo sconosciuto ~

In molte vasche verticali vi erano svariati esemplari di specie aliene. Molti erano aggressivi mentre altri erano docili e spaventati. Altri erano immobili ma coscienti, segno della loro completa resa "Splendido! Magnifico! Che varietà di specie uniche nel loro genere" gridò di gioia un uomo dai capelli bianchi lunghi e vestito in modo eccentrico. Giocherellava con i vetri delle vasche, ridendo alle risposte violente che gli alieni mostravano "Non ti abbiamo fatto evadere per portarti a giocare, Animus" rispose un individuo alto e muscoloso a petto nudo e degli occhiali simili a quelli che portava il Tenente Geordi La Forge, di Star Trek. Prese Animus per tutto il suo braccio, dato che le sue mani erano anch'esse enormi "Muoviti, il capo ti aspetta" disse trascinando lo scienziato "Lasciami andare, scimmione!" gridò Animus.

Animus venne portato in una sala diversa da quelle che aveva visto. Era enorme e vi erano molti automi umanoidi che andavano in tutte le direzioni sui vari computer e schermi "Vedo che hai portato il signor Animus" disse una voce sibilante e profonda. L'energumeno trascinò Animus sino ad una poltrona situata al centro della sala. Arrivati a pochi metri di distanza, egli si inginocchiò verso la figura davanti a se, coperto da un cono d'ombra "Si avvicini pure, dottore" disse la figura "Puoi andare" egli disse al suo sottoposto, lasciando soli Animus e il suo padrone "Vi do il benvenuto nella mia umile dimora. Sono sicuro che avete molte domande da fare " disse l'essere seduto "Infatti. COME OSATE RAPIRMI E PORTARMI SU QUESTA LURIDA-" Animus cominciò a far uscire la rabbia da dentro di sé.

"Ma prima, permettete di consigliarvi di usare un tono adeguato a chi vi ha evitato di marcire in una prigione dei Risolutori. Non mi piace chi non mi è... riconoscente" disse l'essere interrompendo Animus. Egli sentì ogni muscolo del suo corpo rabbrividire alla presunta minaccia "Vedete, ho voluto portarvi al mio cospetto perché ammiro il vostro lavoro" disse l'essere "D- Davvero? Voglio dire, certo che lo siete" disse Animus "Ma devo chiederlo, perché mai vi siete disturbato a 'salvarmi' dalla prigionia che mi attendeva? Dubito, per quanto lusinghiero, sia stato solo per l'ammirazione nei miei confronti" disse lo scienziato. L'essere cominciò a ridacchiare "Deducete bene. Vedere, io ho un problema" disse mentre un paio di robot trasportarono due enormi galloni trasparenti contenenti un liquido viola. Lo collegarono nella prossimità del trono e tutto il loro contenuto cominciò a riversarsi in tubi che prima erano trasparenti fino a raggiungere l'interno del trono dove l'essere vi era seduto, illuminando i suoi occhi e parti del suo corpo dello stesso colore "E tutti voi siete la mia soluzione" disse. Animus, confuso, rispose "Noi? Con chi altri dovrei lavorare?" chiese lo scienziato.

L'essere seduto al trono premette un tasto situato nel trono e un portone enorme dietro di sé si aprì rivelando due alieni prima occupati con macchinari scientifici ma poi disturbati dal loro capo. Erano un Cerebrocrostaceo e un Transylian "Benvenuto nella mia squadra"
 


~ Bellwood ~

Rook, molto assetato, stava ingurgitando notevoli quantità di limonata, nel tentativo di lenire quel calore che perpetuava nel suo corpo. Intanto Christopher e Ben stavano guardando la ormai bruciata casa di Christopher "Beh, guarda il lato positivo. Almeno non ci sono stati feriti" disse Ben per sdrammatizzare. Christopher lo colpì in testa con un pugno.
   
 
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