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Autore: Fantasy is magic    17/06/2016    1 recensioni
Non dovevano esistere eppere erano lì respiravano e avevano gli occhi aperti. Cos'era successo e come mai fossero in quel luogo era un mistero. Chi era colui che li aveva portati lì e perchè? Forse quell'entità nascosta voleva da loro qualcosa di molto importante.
Genere: Avventura, Fantasy, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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14. Problemi all’ Accademia Drakkar

Quella notte tutti dormivano su Andros quando un uomo vile ed ingannatore vi giunse “Oh, che abbiamo qui in questo pianeta umido? Un potentissimo stregone che nonostante fosse in prigione mi soffiò fama e gloria. Che succederebbe se i sovrani del regno scoprissero la sua presenza? Muahahah” detto tutto questo gettò nell’acqua una cosa simile ad una crisalide ed andò via. Quella mattina sembrava tutto normale come se non fosse successo niente quella sera; Valtor si svegliò e si comportò come era abituato a comportarsi. Arrivò all’accademia e anche lì sembrava essere tutto normale, però non era così. Valtor si avviò verso la classe per fare lezione, quando improvvisamente avvertì il suono di un animale che masticava, così cambiò direzione e si diresse verso la mensa; gli studenti, notando il cambio di direzione del professore lo seguirono incuriositi. Giunti all’interno Valtor scostò la tenda che separava la cucina dal resto della sala e vide due piccoli occhietti luminosi che lo fissavano. L’essere emise uno strano suono, che non era molto minaccioso, ma bastò per far urlare coloro che erano venuti dietro a Valtor; la creatura percepì le urla come il ruggito di un predatore ed iniziò a sputare bava, che aveva la stessa consistenza di una tela di ragno. Molti studenti furono catturati da quella strana sostanza, e più si dimenavano per liberarsi più si appiccicavano alla sostanza. Valtor per liberarli fu costretto ad usare il fuoco della fenice, ciò però spaventò la creatura che saltò per colpire lo stregone con le sue zampette, le quali lo mancarono e tranciarono il muro, rimanendovi incastrate. Mentre la disgustosa creatura cercava di liberarsi Valtor ordinò: “Uscite da qui! Andate via!” i ragazzi obbedirono senza batter ciglio e gli altri, vedendoli così scossi e spaventati, chiesero loro che fosse successo; loro risposero che c’era un essere somigliante ad una mantide, che sputava una strana sostanza e le cui zampe potevano tranciare un muro all’interno della mensa. La ragazza con gli occhi azzurri chiese notizie di Valtor, dal momento che era entrato in mensa ma, non ne era uscito; allora le risposero che lui era rimasto lì, all’interno della mensa, al fine di tener a bada la creatura. In quel momento la giovane si precipitò ad aiutarlo, i due si scontrarono e caddero entrambi a terra. Valtor si alzò e aiutò la sua studentessa ad alzarsi “Dobbiamo andarcene subito!” esclamò quando la creatura saltò fuori dalla porta, mostrandosi a tutti: aveva le dimensioni di un segugio, era ricoperta di strane squame biancastre e aveva una serie di piccoli denti affilati, posti su una apertura che doveva essere la bocca. Il corpo degli insegnanti e la preside cercarono di scacciare la creatura con i loro più potenti incantesimi, ma essa, agile come una lepre, li schivò tutti e si tuffò in acqua. Poco dopo riemerse dalle acque di dimensioni cento volte maggiori a quelle di prima, questo aumento di dimensioni la rese visibile dal palazzo reale e costrinse il re a mandare delle guardie a dare manforte. Nel mentre gli insegnati dell’ accademia decisero di unire i loro poteri contro la creatura e riuscirono a sconfiggerla; ci fu una baldoria generale che durò finché la preside Morgana notò una piccola imbarcazione con a bordo due guardie dirigersi verso la scuola. Allora ordinò a Valtor di nascondersi e di non uscire dal nascondiglio fin quando lei non glielo avesse detto. Le guardie sbarcarono e si sentirono un po’ confusi a causa della tranquillità del corpo studentesco e insegnanti “Che cosa è successo qui?” chiesero notando il pavimento zuppo d’acqua e alcuni muri tranciati “Oh niente di che cari. Solo l’esperimento di uno studente andato male, ma siamo riusciti a domarlo e lo studente in questione sarà severamente punito”. Le guardie erano ancora perplesse, ma dato che all’apparenza sembrava essere tutto sotto controllo, decisero di andarsene. “Carissimo Valtor può uscire! Valtor?” lo stregone non rispose perché non si trovava più nella stanza dove si era nascosto, era uscito dalla finestra per cercare di afferrare la strana cosa che aveva visto galleggiare nelle vicinanze della costa dell’isola. Quando l’ebbe tra le mani notò che era ciò che restava di una crisalide, sulla cui superficie era dipinta un’idra rossastra a tre teste.       

Angolo autrice:
Ciao miei cari lettori! I'm back! Scusate l'assenza da Gennaio a questa parte ma tra lezioni, interrogazioni, compiti e la preparazione all'esame di ammissione al Conservatorio il tempo libero era quasi inesistente. Mi scuso per questo microscopico capitolo e per non aver ancora svelato l'identità di colui a cui appartiene il simbolo dell'idra rossastra, ma non vi preoccupate la svelerò nel prossimo capitolo.
A presto!
Fantasy is Magic.

   
 
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