Serie TV > The Magicians
Ricorda la storia  |      
Autore: _The Little Dreamer_    17/06/2016    6 recensioni
[The Magicians]
La vita di Eliot non è per niente semplice da descrivere, soprattutto se ci serviamo dei colori che siamo abituati a conoscere e se iniziamo ad esaminare il significato di ognuno di questi.
Eliot non è un colore in particolare, ma semplicemente è l'insieme di più sfumature mescolate tra loro.
----------------------------
"Tutti siamo un colore.
Tutti tranne Eliot Waugh".
Genere: Angst, Introspettivo, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A







 
You’re dripping like a saturated sunrise
You’re spilling like an overflowing sink
You’re ripped at every edge but you’re a masterpiece
 
 




 
 
Tutti siamo un colore.

Tutti tranne Eliot Waugh, che era sempre così sfuggente e misterioso: sembrava una tavolozza piena di sfumature infinite dalla quale non si sapeva mai da dove attingere.

A lui apparteneva qualsiasi colore, tonalità che si mischiavano tra loro per formarne di nuove.
Era il rosso della passione che man mano sfioriva nei suoi occhi verde oliva come la pace, che a volte faceva posto alla voglia di distruggere qualsiasi cosa lo circondasse o lo facesse sentire in pericolo.

Eppure se ne stava fermo e immobile come un sasso e con lo sguardo impassibile, mentre dalle labbra non usciva niente che non somigliasse a un silenzio religioso.

Non sapeva nemmeno chi fosse, ma aveva tantissima voglia di scoprirlo: aveva capito che la sua città d’origine, l’Indiana[1], non fosse la sua casa, perché indossava il verde scuro, simbolo della pura ambizione e la campagna lo faceva sentire come un uccellino in gabbia.

Continuava a condurre una vita che apparentemente non sembrava la sua e gli altri ragazzi lo notavano, poiché spesso si ritrovava solo e scartato da tutti, soprattutto in seguito a delle voci di corridoio le quali confermavano la sua omosessualità.

I suoi coetanei lo vedevano diverso, eppure lui allo specchio scorgeva l’immagine di un ragazzo di quattordici anni con delle ali forti e robuste pronte a spiccare il volo, ma impossibilitate dal farlo.

Ogni giorno si sentiva costantemente alla ricerca di se stesso e di un posto che lo facesse stare bene, qualcuno che si limitasse ad accettarlo e amarlo così com’era, senza chiedere niente di più o di meno.

Una mattina, tuttavia, il verde decise di abbracciarsi con il nero, scurendosi sempre di più per infondere in lui negatività e rabbia, originata da tanto dolore represso.

Camminava sul marciapiede tenendo in mano una barretta di cioccolato, l’unica cosa che potesse consolarlo in quei momenti di sconforto, dove la testa lasciava il suo corpo per viaggiare lontano e cercarsi un’altra esistenza, una che l’avrebbe reso finalmente felice e fiero di se stesso, come dovevano esserlo i suoi genitori. Eppure non era semplice raggiungere la felicità.

Soprattutto non la ottenne dopo aver ucciso una persona: avvenne in un attimo, sembrava solo un pensiero nella sua mente fantasiosa e viaggiatrice, pensavo di esserselo solo immaginato ed ecco come il bullo che lo tormentava sempre durante la ricreazione, era finito schiacciato sotto l’autobus della scuola e questo esclusivamente per opera sua.

Con il passare del tempo quello divenne un vecchio ricordo assemblato in modo perfetto nella sua testa, perché ormai aveva compiuto ventuno anni e aveva molte cose alla quale pensare: entrare a far parte degli studenti della Brakebills era la realizzazione di aver trovato la propria strada, significava studiare per diventare un vero e proprio mago e quello che era il suo posto.

Quel periodo per lui era rosso, specialmente quando all’esame di metà anno che dovevano sostenere tutte le matricole, era capitato in coppia con una ragazza diversa dalle altre: non era passato molto tempo per capire quanto in realtà essi fossero simili seppur diversi esteriormente.

Margo era davvero una ragazza piena di gioia e positività, riusciva a capire Eliot anche da un solo sguardo e ormai non riuscivano a fare l’uno a meno dell’altro, così decisero di non dividersi più, creando un vero e proprio duo.

Finirono per appartenere alla stessa casata, quella dei fisici e finalmente percepì la solitudine andarsene via da lui. Tuttavia se qualcosa ti appartiene, ritornerà sempre e nonostante tutto: come i colori, ormai anche la rabbia, il dolore e la solitudine facevano parte di lui.

Tutti siamo un colore.

Tutti tranne Eliot Waugh.

Tutti tranne un ragazzo la cui mente sceglieva di vagare via dal suo corpo per raggiungere quella felicità che, forse, non avrebbe trovato mai.
 
 







 
Everything is grey
His hair, his smoke, his dreams
And now he's so devoid of color
He don’t know what it means
(Colors - Halsey)
 
 




 
[1] L’Indiana è uno Stato federato degli Stati Uniti d'America, la cui capitale è Indianapolis. La vita urbana si concentra solo nella capitale, per il resto si vive soprattutto di agricoltura, in quanto è per la maggior parte un luogo di campagna.
 
 







 
Angolo di un'autrice poco esperta.
Salve!
Volevo scrivere qualcosa su The Magicians e in particolare su Eliot Waugh da veramente tanto tempo, ma non sapevo mai da dove iniziare, poiché non è un personaggio facile da comprendere o da gestire all'interno di una storia – è molto speciale.
Alla fine ci sono riuscita e ho paura del risultato. 
Spero possa piacere a chi conosce questa serie tv e fatemi sapere cosa ne pensate.
Spero a presto! (magari in una sezione a parte, dedicata solo a The Magicians)

 
  
Leggi le 6 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Serie TV > The Magicians / Vai alla pagina dell'autore: _The Little Dreamer_