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Fiori d’arancio
Uno scampanellio irritante annuncia la mia trionfale – ma mica
tanto – entrata nel negozio di abiti da matrimonio di Madama McLan e vengo
immediatamente assalita da un fastidioso profumo.
Fiori d’arancio. Merlino, io odio i fiori d’arancio.
Chiudo la porta, in un altro scampanellio, e, ovviamente, perdo l’equilibrio.
Traballo un po’ e, per fortuna, riesco a tenermi in piedi – anche se la busta
che ho tra le mani minaccia gentilmente di segarmi le dita.
«Rose, sei tu?» chiede Scorpius, da qualche parte remota del negozio. Io mi
guardo intorno, con aria disgustata. Certi vestiti sembrano usciti direttamente
da Via Col Vento – e non è un complimento, in questo caso. Non so come Scorpius
abbia solo pensato di comprare qui gli abiti. Sono orrendi.
«Sì, sono io»scanso un paio di vestiti coi volant e orribili pizzi e mi sporgo
a guardare un po’ oltre la porta. «Dove sei? » chiedo.
Ci vogliono almeno tre ore di spiegazione e io ho dovuto segnare gli appunti su
un foglio per non perdermi. Mi aggiro per il mondo di Via Col Vento con aria schifata, tenendo ben strette le
buste tra le mie mani e, quando vedo la biondissima testa di Scorpius, sospiro,
sollevata.
«Madama McLan? » chiedo, poggiando le buste accanto ad un bancone di vetro. Non
ho il coraggio di appoggiarmi, mi sembra delicatissimo.
«Di là, a cercare altri smoking da matrimonio. Anche se, a detta sua, questo mi
sta d’incanto» dice Scorpius, con
aria di chi non ci crede neanche tanto e osservandosi allo specchio davanti a
lui.
Eh sì che gli sta d’incanto. Madama McLan è un grande donna, l’ho sempre detto.
Sembra un modello.
Fammi capire, Rosie. Quando Scorpius
Hyperion Malfoy non sembra un modello da pagine patinate fatto apposta per
farti morire dietro a lui senza speranza?
Giusto.
«Togliti quei pantaloni» dico, funerea. Lui mi guarda, strabuzzando gli occhi.
«Perché? » chiede, stupito, mentre si passa una mano fra i capelli.
«Perché Lily potrebbe uccidermi se ti lasciassi presentare vestito così all’altare»
borbotto, guardandolo e storcendo il naso. Lui si guarda ancora allo specchio e
inarca un sopracciglio, con un’espressione così innocente che mi fa intenerire.
E il mio cuore si spezza per un secondo, poi torna al suo posto.
«Ma Madama McLan ha detto che sto benissimo! » protesta, indignato, lui,
specchiandosi. «Perché non dovrebbero piacere a Lily? Perché ha appositamente
detto a te che, mi raccomando, digli
che non mi piacciono i pantaloni neri
che gli stanno d’incanto? »
«No, perché piacciono a me»
Lui fa una faccia accigliata che è un capolavoro, prima di scendere dal
piedistallo su cui Madama McLan l’aveva gentilmente riposto e venirmi incontro,
dubbioso.
«Non capisco la tua logica contorta» afferma, prendendo il mio viso tra le
mani.
Non lo fare. Non lo fare.
Divento improvvisamente rossa, sento la mia pelle diventare incandescente sotto
il tocco gentile del mio migliore amico.
«Sei sicura di stare bene? » mi chiede lui, posando una mano sulla mia fronte e
controllando la temperatura. Sto bene. Sto
bene.
«Sto benissimo! » mi allontano da lui con un tono di voce leggermente isterico
e i capelli vagamente elettrici. «E comunque, qualunque cosa piaccia a me, a
Lily non piace. Qualunque. Credo sia
una presa di posizione, ormai».
«Non puoi dire che odi questi pantaloni con tutta te stessa? Ti prego»
Scorpius fa gli occhioni da cucciolo di Snaso abbandonato e sbatte le ciglia ed
io sospiro.
«Ok, ma se mi dice qualcosa, ti addosso tutta la colpa. Non voglio sentire
ragioni»
«Fa pure. Lily mi adora, non mi scuoierà vivo. Anche perché, mi vedrà
praticamente sull’altare e non avrà il tempo di scuoiarmi vivo. A meno che non
voglia fare un funerale, al posto di un matrimonio»
«Già»
Mi siedo sul piedistallo dove era seduto Scorpius e sospiro.
Fra un mese, lui e Lily si sposeranno. E saranno la coppia felice. Ed io sarò la damigella d’onore. Sono così
entusiasta all’idea che preferirei ingoiare un Vermicolo o, ancora meglio,
giocare con uno Schiopodo Sparacoda ad acchiapparello.
Ma Lily me l’ha chiesto con tanta foga che non sono riuscita a rifiutare,
nonostante sia praticamente innamorata dall’epoca di Hogwarts del suo futuro
marito – altresì detto mio migliore
amico.
«Grazie per aiutarmi, questo mese. Con Lily in Francia per la finale di
Quidditch, i miei genitori mi stanno facendo impazzire. E pure i tuoi zii»aggiunge,
sedendosi accanto a me. Sobbalzo un po’ e scosto la mia gamba, in modo che non
sfiori la sua, in modo casuale. Faccio finta di non notarlo e lui fa finta di
non accorgersene. «Ma appena hanno sentito il tuo nome, si sono illuminati.
Sembra che tu sia l’organizzatrice perfetta di matrimoni perfetti»
«Ho solo aiutato al matrimonio di Dominique. E a quello di Al» minimizzo,
scrollando le spalle.
«E a quello di Victoire. E a quello di James»aggiunge, con aria saputa. «E ora
stai aiutando me»
«Ok, sono Miss Organizzo i Matrimoni
Degli Altri Ma Non Il Mio. Mi hai scoperta» dico, irritata, prendendomi il
volto fra le mani.
Sono una stupida, una stupida.
Innamorata del proprio migliore amico, costretta ad essere la damigella d’onore
della sua sposa. Non è il mio ruolo, quello. Non è il ruolo che vorrei.
Chiariamoci, sappiamo tutti quale è il ruolo che vorrei: quello della sposa. Accanto a Scorpius sull’altare,
in salute e nella malattia, in ricchezza e povertà finché morte non ci separi.
Peccato che tocchi a Lily Luna Potter
e non a Rose Weasley.
«Hai mai pensato di sposarti, Rosie? » chiede, con un tono di voce così
naturale che sembra che mi stia chiedendo di passargli il sale.
Sobbalzo un attimo, stupita. Normale che mi faccia questa domanda mentre io
penso ad un nostro (im)possibile matrimonio?
«Non voglio essere messa in gabbia, Scorpius» dico, secca. Mento.
La verità è che non mi sposerò mai, perché sono convinta che sarò per sempre
innamorata di Scorpius. Ho ventiquattro anni e sono innamorata di lui da quando
avevamo tredici anni e lui era un marmocchio irritante. Dopo undici anni,
dovrei aver capito che no, Scorpius non mi guarderà mai.
Eppure sono ancora qui, a sperare. Anche a preparare il suo matrimonio. E a
farmi del male, sperando.
E non riuscirò ad arrendermi all’idea, lo so.
«Sposarsi non vuol dire essere messe in gabbia, Rosie» mi corregge lui,
guardandomi serio, con quell’aria che gli ho visto poche volte sul viso. Di
solito è sempre scherzoso, allegro, divertito, ma mai serio. Vederlo così è
come un miracolo. Peccato sia per la cosa sbagliata.
«Ah no? » domando, debolmente. Lo sto guardando, persa nei suoi occhi,
rassegnata al fatto che lui si sposi con la mia bellissima cugina di due anni
più giovane di me.
«No»sorride e prende la mia mano tra la sua, con un sospiro. «Sposarsi vuol
dire credere l’uno nell’altro. Significa dire: io ti amo, voglio passare il resto della mia vita con te perché so
che non ci sarà nessun’altro nella mia vita di importante quanto te.
Capisci? »
Sì, capisco.
Grazie per avermelo detto, Mister io non
illudo le ragazze come gli altri ragazzi, ma intanto illudo te perché non sei
una ragazza, ma solo la mia migliore amica e damigella d’onore di mia moglie.
Ma anche questa volta sto zitta. Forse è meglio non parlare.
«Perché hai accettato di fare la damigella a Lily se pensi questo del
matrimonio? »
Per vederti da vicino per l’ultima volta
prima che tu convoli a giuste nozze con la mia bellissima cugina.
«Perché Lily me l’ha chiesto. Ed io non posso deluderla»
In questo momento appare Madama McLan, carica di vestiti da mostrare e, non
appena mi vede – e Scorpius molla la presa dalla mia mano – le si illuminano
gli occhi.
«Oh, ma lei è la sposa? Lo sa che è davvero …»
«Non sono la sposa. Solo la damigella»dico, con tono funereo. Chiudo gli occhi,
mentre due lacrime mi scendono lungo le guance. «Credo che questo completo vada
bene, Scorpius. Scegli tu. Lo dirò io a Lily»
Lui annuisce. Ad un tratto, sembra aver capito tutto.
Forse sa cosa provo nei suoi confronti, forse l’ha capito.
Magari, così renderebbe tutto più semplice. O forse no, e rovinerebbe tutto per
sempre. Dopotutto, questo sono io, no? Pasticciona, goffa, che rovina sempre
tutto. Ho preso da mio padre, in questo.
«Io devo andare. Devo ancora aiutare Lily a scegliere il bouquet» dico, usando
una scusa qualsiasi. Madama McLan annuisce, comprensiva.
«Perché non prova con i classici fiori d’arancio, cara? Non sente che bell’odore?
»
Phua.
Io odio i fiori d’arancio.
Angolo
Autrice
Ok, lo so che oggi dovevo aggiornare Confessions
of a Teenage Drama Queen, ma il nuovo capitolo ancora non è pronto - e non lo sarà mai se continuo a scrivere le
stupidaggini di cui sopra – e questa mattina, camminando verso scuola, mi è
venuta questa storiella. In teoria, doveva essere più lunga e più comica, ma
poi è uscita così e non ho potuto fare niente per impedirmelo.
Spero non faccia così schifo :)