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Autore: AmorJortini    18/06/2016    2 recensioni
Martina Stoessel, 17 anni, ragazza normalissima. Il padre, Alejandro, sempre lontano per lavoro; sua madre, sposatasi con un altro uomo. La persona che ha più vicino è sua zia Clara.
Jorge Blanco, 18 anni, nasconde un duro passato.
Cosa succederà quando i due si incontreranno?
Genere: Drammatico, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Jorge Blanco, Un po' tutti, Violetta
Note: nessuna | Avvertimenti: Tematiche delicate
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IL SEGRETO DI JORGE 


POV JORGE
« Jorge, ti ascolto.. » disse lei, legando violentemente le braccia sotto il seno. 
E quel movimento mi fece perdere per qualche secondo, ma non ero di certo qui per immaginarmela nuda nel mio letto. 
Non che l'avessi già fatto, eh..
« Martina, è complicato.. » mi sudavano le mani. Veramente le stavo per raccontare tutto? 
E dopo, cosa sarebbe successo? 
Mi avrebbe giudicato, e così facendo abbandonato? 
Era giusta la decisione che avevo preso? 
Mi sarei giustificato in qualche modo?
« Parla, te ne prego.. ».
Tirai un sospiro ed iniziai a raccontare.
« Ecco..fin da piccolo, ho sempre vissuto solo con mia madre, il mio vero padre morì quando io avevo appena tre anni, così lei decise di ricomporre una famiglia, di trovare un uomo che mi facesse da padre. Così conobbe Rodrigo. All'inizio lui si comportava bene con me, ma poi.. » m'interruppi, tirando un sospiro. 
Mi faceva male raccontare questa storia, cosa che non avevo mai fatto con nessuno. 
Il mio passato e la mia situazione recente la conoscevamo solo io e mia madre.
« Jorge, basta così.. ».
Rialzai il viso e la vidi con gli occhi lacrimanti e colmi di dolore.
« Mi dispiace, per tutto quanto.. ».
« Tu non hai nulla da farti perdonare, sono io la sciocca qui. È solo che..Jorge, tu mi piaci moltissimo, in tutti i sensi possibili e l'idea di  perderti mi ha dato alla testa, perdonami.. » si giustificò lei. 
La mia testa rivagò sulla frase '..in tutti i sensi possibili..' e..dio, che depravato! Jorge, concentrati! 
« ..e quindi? » continuò lei con una nota di paura.
Non volevo farla soffrire, assolutamente. 
Lei mi aveva sempre dato fiducia, sin dall'inizio, e farle del male era l'ultima cosa che mi passava per la testa. 
Anzi, non era nemmeno presente nei miei pensieri. 
Ma ora, cosa dovevo fare?
« Martina, io.. » mi grattai la nuca nervoso più che mai.
« Jorge, non fa niente, non ti devi giustificare.. » disse flebilmente. 
Si avvicinò a me, lasciandomi un tenero bacio sulla guancia. 
Cazzo, quanto ero egoista! 
Alla fine l'avevo fatta soffrire comunque. 
All'improvviso mi squillò il cellulare.
"Pronto?"
"Buongiorno, parlo con il signor Blanco?"
"Esattamente, ma chi parla?"
"La signora Güereña è ricoverata in terapia intensiva presso l'ospedale centrale".
Il cellulare mi cadde dalle mani, mentre Martina restava lì a fissarmi preoccupata. 
Una lacrima solcò il mio viso, poche volte nella mia vita avevo pianto. 
Neanche da bambino piangevo molto.
« S-Stai bene? » chiese spaventata.
« Mia madre è.. ». 
Il respiro mi venne a mancare, non riuscivo più a respirare. 
Qualcosa me lo impediva.
« Jorge, guardami.. » si avvicinò a me lei, portando le mani sulle mie guance. 
Tutti i suoni erano ovattati, non capivo più niente.
« Respira.. » disse con le lacrime agli angoli degli occhi, mancava poco bagnassero il suo dolce viso. 
Inspirava dal naso ed espirava dalla bocca, in modo da mostrarmi come dovevo fare. 
Stavo iniziando a calmarmi, mentre sentivo il suo fiato infrangersi sulle mie labbra. 
Tornai a respirare regolarmente. 
Quanto avevo bisogno di lei. 
« Bravo.. » mi fece una carezza, quasi fossi un bambino. 
Mai nessuno era stato così buono nei miei confronti, tranne mia madre, naturalmente.
« Ora, tranquillamente, vuoi spiegarmi cosa è successo? »
« Mia madre è ricoverata in ospedale.. » deglutii spaventato. 
Lei si portò una mano alla bocca, facendosi scappare una lacrima.
Io scoppiai a piangere, come se non mi importasse di sfogarmi davanti ad altre persone (e con 'altre' intesi tutti tranne mia madre. Anzi, negli ultimi tempi non parlavamo nemmeno tanto, sfogarmi davanti a lei l'avrebbe solo fatta soffrire, più di quanto già faceva..), perché sapevo che di lei mi potevo fidare. 
Non se ne sarebbe andata. 
Si limitò a stringermi tra le sue magre e fragili braccia, accarezzandomi i capelli.
« Vuoi che venga con te? » mi chiese sciogliendo l'abbraccio. Annuii.



POV DIEGO
« Andiamo? » mi chiese mio padre, poggiandomi una mano sulla spalla. 
« Si ». 
Abbandonò la stanza, mentre io continuai a riempire la valigia sul letto. 
Uno squillo distolse i miei pensieri.
"Ruggero"
"Diego, come va?"
"Ti avevo già detto di non chiamarmi, sai che.."
"Lo so, lo so..dovresti dirle che parti.."
"Pensi sia facile? E poi non voglio feste o cose del genere, non è un addio, ma un arrivederci"
"Si, come no, dicono tutti così.."
"Comunque non posso!"
"Diego..gliel'abbiamo detto già noi, non potevamo lasciarla all'oscuro di tutto.." si confessa.
"CHE? RUGGERO, SEI PER CASO IMPAZZITO?"
"No, tu eri impazzito perché non la volevi avvertire, non io.."
« Diego, c'è una tua amica! » m'informò mio padre da dietro la porta.
« Arrivo subito! »
"Devo andare..ti odio, lo sai?"
"Anch'io..".
Terminai la chiamata, attendendo l'amica.
Sbarrai gli occhi quando la vidi avanzare nella mia stanza, vestita di un abitino svolazzante azzurrino chiaro, con i capelli corvini legati in una coda alta e ordinata. 
« Perché non volevi dirmi niente? » chiese seria.
« Non voglio addii, anche per me è difficile.. »
« Infatti, ma dovevi avvisarmi Diego! Perché non pensi prima di agire, eh? E se tu fossi partito senza salutarmi? Pensi che non mi avresti fatto male comunque? Anzi, forse di più! » mi rimproverò. Quanto aveva ragione!
« Non me la sarei mai aspettata una cosa del genere da te! »
« LODOVICA, NON CAPISCI CHE SE PARTO, NON CI RIVEDREMO PER MOLTO TEMPO? VORRESTI PORTARE AVANTI QUESTA RELAZIONE NONOSTANTE LA DISTANZA? » scoppiai.
Non sarei mai riuscito a mantenere una relazione a distanza, non ha né capo né coda. 
« C-Cosa vuoi dire? » mi guardò profondamente negli occhi, mentre le lacrime iniziavano a coprire il suo viso.
« Che è finita.. ».



POV FACUNDO
L'avevo baciata. 
Finalmente ero riuscito. 
Dopo non so quanto tempo, ci staccammo sfiatati, rimanendo comunque vicini, fronte contro fronte. 
« Sono qui per spiegarti tutto.. » le sussurrai.
« È solo la mia migliore amica quella, non sapevo fosse innamorata di me e.. ».
All'improvviso m'interruppe, poggiando delicatamente il dito indice sulle mie labbra. 
« Non roviniamo questo momento.. » parlò quasi in un sussurro.
Io le sorrisi, scostando un ricciolo corvino dalla fronte.
« Ti amo » le dissi, per poi sfoderare uno dei miei migliori sorrisi, quelli sinceri.
« Anch'io » rispose.
« Mi prometti che non ci separeremo più, qualunque cosa succeda? »
« Te lo prometto ».



POV ALEJANDRO
« A-Alejandro? » quella voce. 
No, basta!
« Mariana, esci immediatamente da questa casa! » le urlai voltandomi di scatto. 
Le lacrime le bagnarono il viso.
« Ti prego, fammi spiegare! »
« NO! Non farti più vedere! Non sei un bene né per me, né per Martina! »
« Per favore, ascoltami! »
« Vattene! »
« Alejandro, ti prego! »
« Mariana, va' via! »
Non sapevo dove avevo trovato la forza di pronunciare anche solo il suo nome.
Mi ero promesso di non doverla perdonare, perché tutto il male che ci aveva recato era imperdonabile! 
Non capivo con che coraggio si ripresentasse qui.
Non c'erano spiegazioni valide a ciò che aveva fatto. 
Martina non doveva più soffrire, e per questo nemmeno io. 
Mariana è sempre stata come un punto di riferimento per me, non potevo separarmene o permettermi di perderla.
Ma lei quel giorno fu chiara come l'acqua, aveva deciso di lasciarmi perché innamorata di un altro.
Fu estremamente irresponsabile, come poté lasciare me e una bambina soli?



POV CLARA
Tremai. 
Non poteva essere. 
« Amore, stai bene? » mi chiese Pablo dall'altra parte della porta. 
Stetti in silenzio per diversi minuti, fino a che mi sistemai e prendendo un po' di coraggio, uscii dal bagno.
« Hey, mi hai fatto spaventare.. » si avvicinò a me cauto.
« Cosa c'è che non va, tesoro? » domandò dolce, come sempre.
« N-Niente..uno sbalzo di umore.. » sorrisi, il sorriso più finto possibile.
No! Dovevo dirgli la verità, e se l'avrebbe scoperto? 
Madonna, che casino!
« Tranquilla, non piangere.. » mi abbracciò teneramente.
Gli stavo nascondendo un'amara verità, perché? Forse non mi sentivo pronta a dirglielo? 
Doveva saperlo.






NOTA AUTORE:
Ciao! Innanzitutto, come sempre, ringrazio tutti coloro che leggono la mia storia e la recensiscono (non ho mai avuto così tante recensioni in così pochi capitoli! :*). 
In questo capitolo, per alcuni ci sono miglioramenti, per altri no e per altri ancora non si sa cosa succede. 
Per miglioramenti abbiamo i Falba che finalmente, dopo una lunga separazione, tornano insieme felici e contenti! Chi sarà la migliore amica di Facu che al contempo è innamorata di lui?; poi i Jortini, dopo una piccola discussione dove Martina vuole sapere cosa prende a Jorge e perché è così strano. 
Jorgito le racconta una parte del suo passato, la più importante, ma subito dopo arriva un'inaspettata telefonata: la madre di Jorge è in ospedale. 
Secondo voi, cosa sarà successo? 
Perché Cecilia sta così male? 
Per peggioramenti? Diego e Lodovica si devono separare poiché il primo parte per la Spagna. 
Lui inizialmente non le vuole dire niente per non soffrire ulteriormente, ma ci sono i suoi amici ad avvertirla e farla imbestialire. 
E ora che si sono lasciati, come finirà?; 
e Alejandro riuscirà a perdonare Mariana? 
Ma, soprattutto, qual è il segreto che Clara non vuole svelare a Pablo? 
Madonna quante domande (mi intrigo da sola u.u). Tutto nei prossimi capitoli!

Un bacio e alla prossima!

(Aspetto con ansia le vostre recensioni!)

-AmorJortini (Michela ;)

[Se volete contattarmi su twitter, scrivete a @MartinaItaly_]

 
   
 
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