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Autore: Paul_Evans    18/06/2016    0 recensioni
uesto romanzo epistolare racconta nella sua espressività i sentimenti del giovane Paul Edvige Evans, scritti in 24 lettere dedicate ad Elisabeth Shine, la ragazza di cui si è innamorato. Paul inizia ad avere una visione pessimistica della vita, mettandola in bilico con la sua depressione, con l'amore non corrisposto di Elisabeth Shine. La visione pura di quella donna gli tormenterà l'anima inducendolo così al proprio suicidio.
Genere: Fluff | Stato: in corso
Tipo di coppia: Crack Pairing
Note: Missing Moments | Avvertimenti: Incompiuta | Contesto: Contesto generale/vago
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In realtà avrei voluto scriverlo da molto tempo.
In realtà avevo pensato che pronunciandolo mentre guardavo i tuoi occhi sarebbe stato diverso, ma sarei pronto a dirti qualunque cosa affinché possa liberarmi da questo incastro, affinché possa rabbrividire tutte le mie emozioni mostrando a te il mio cospetto. 
Non avevo voglia di innamorarmi, e non lo avrei fatto, o meglio ancora non avrei permesso a qualcuno di estirparmi via il cuore nel sangue gelido che scorre nelle mie calde braccia.
È stato un'incantesimo, è stata cocaina dolce allo stato puro.
È stata una lenta e meravigliosa anestesia, come se il mio corpo non sentisse alcun rumore, alcuna voce che non fosse la tua.
Ero sopraffatto, volato agli estremi, nella parte alta dei miei sentimenti, avevi dato un senso alla mia tristezza, alla mia angoscia, alla mia depressione ed infine all'esterno non ero rimasto solo.
Era come risvegliarsi dal coma e riuscire a parlare.
Ero innamorato e le mie mani cercavano nel modo più profondo ed intenso la persona che aveva buttato giù i rami che fortificavano il mio cuore.
Elisabeth sei divenuta un pensiero che non riesco a distogliere, un vasto dramma che non riesco a risolvere.
Sarà tremendo, orribile immaginare un mondo estroverso senza il tuo dolce odore che spesso ricado ad annusare nei tuoi capelli.
Sarà disgustoso cedere il mio corpo ad altri occhi, ad altri occhi che non riconosco.
Sei il mio riflesso, uno specchio destinato a non andare in frantumi, perché io, Paul Edvige Evans farò in modo che tu possa amarmi, possa volermi in ogni attimo della tua esistenza.
Perché io ho perso il senno e nessun'altra potrà riportarmelo, quel senno memorabile appartiene a te, è circondato da tutte le altre cose prima che arrivassi a stravolgermi la vita.
Ho voluto donartelo, quindi prima tu che scappa via, ricorda di mostrarmelo, altrimenti farai di me l'uomo più matto del universo stesso.
Cosa ne sarà di me senza la ragione per cui continuo a svegliarmi al mattino?
Nemmeno il cielo stellato potrà far sì che io rifletti.
Sei tutto il mio creato, la morte non ha più importanza alcuna, non sarà mai importante se per qualche assurdo motivo vedrò i tuoi occhi piangere.
 
   
 
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