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Autore: joe_stronger93    20/06/2016    0 recensioni
Dal testo
"..Non avere paura di mostrare ciò che sei! Non avere paura di mostrare i tuoi difetti e non nascondere mai i tuoi sentimenti, perchè non c'è niente di più bello di ciò che sei realmente e di quello che provi.."
Genere: Azione, Drammatico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio, Sesshoumaru
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Ora che non sapevo dove fosse mio padre,  mia madre mi aveva abbandonato e in più vivevo in una casa che non era la mia, dovevo assolutamente rendermi utile, essere più responsabile; non m'importava delle mie condizioni. Dovevo pur, in qualche modo aiutare, anzi, decisi di non gravare sulle spalle degli altri.
Quando ero entrata nella casa di Sesshomaru, avevo subito capito che tipo di donna fosse la madre.
Innanzitutto, era una casa in stile giapponese tradizionale, circondata da un giardino  e divisa in diverse stanze, con il pavimento in legno. Sua madre era sicuramente una donna bellissima.; aveva del lunghi capelli color della luna raccolti in due codini e, come il figlio, aveva una luna in mezzo alla fronte e occhi color ambra, inoltre indossava un lungo kimono bianco e viola. Era seduta su una sedia che dava l'impressione di essere un trono e la rendeva ancora più importante.
Io, camminavo silenziosamente, accanto a Sesshomaru, senza dire una parola,  tenendo tra le mani la mia valigia, quando il suo sguardo si posò su di noi
-Madre...-iniziò Sesshomaru; entrambi ci sedemmo e ci inchinammo rispettosamente. Il fatto è che, benchè avessimo la stessa situazione familiare, più o meno, le nostre famiglie erano diverse, perchè mentre la sua era tradizionalista, la mia era moderna
-Come mai sei tornato prima? E perchè hai portato...un'umana con te?- chiese, portando il suo sguardo  su di me
-Ecco madre, vedete...Questa ragazza è Gio, la mia amica d'infanzia; lei ha perso la memoria, ha perso i suoi genitori, ha perso tutto. Vorrei che la tenessimo con noi- disse, alzando leggermente lo sguardo
-Capisco; questo è il volere di mio figlio, eh?- chiese la demone
-Si- concluse tenendo testa al suo sguardo
-Ebbene, così sarà. Da ora farai parte di questa casa- disse la demone
-Vi ringrazio- dissi, inchinandomi e sorridendo, poi anche Sesshomaru si inchino ed entrambi ci alzammo.
Lui mi portò verso la mia nuova stanza, insieme ad una domestica
-Sono contenta che tua madre abbia accettato di farmi rimanere qui; a dire il vero, non ci speravo...- spiegai guardandolo e continuando a camminare nella casa
-Nemmeno io-. Ad un tratto ci fermammo davanti ad una stanza e lui aprì la porta, lasciandomi molto sorpresa; era una stanza ampia, con un grande letto stile occidentale, alquanto basso, su cui erano posati alcuni cuscini, bianchi e arancioni. Sullo sfondo erano disegnati dei ciliegi, uno in primo piano e uno in lontananza, con un sentiero; tutto su un fondo arancione a sfumature, il tramonto; alla parete erano pogiati dei comodini in legno, con lampade arancioni, le tende arancioni 
-Oh...che meraviglia!- dissi, guardandomi attorno
-Sono felice sia di tuo gradimento; la mia camera sarà accanto alla tua, di qualunque cosa tu abbia bisogno- disse
- Il pranzo sarà servito alle 13:00, la cena alle 19:00; se avete bisogno di me, io sarò a sbrigare le faccende- disse la domestica
-Ti ringrazio, Kaede- disse Sesshomaru; la donna fece un inchino e se ne andò
-Allora, cosa ti piacerebbe fare, mentre aspettiamo il pranzo?- mi chiese Sesshomaru, mentre sistemavo le mie cose 
-Vorrei vedere l'esterno, il giardino- gli chiesi
-Va bene, vieni con me- disse, ed io lo seguii. Quindi, andammo in giardino.
Camminando in giardino, notai che c'erano diversi tipi di fiori e piante e che c'era un congegno che creava una cascata, proprio all'interno  del giardino; inoltre c'erano delle panchine
-Wow, è bellissimo..-esclamai estasiata e con le guance leggermente rosse per l'emozione
-Vengo spesso qui, a pensare, quando voglio restare solo, o quando ho bisogno di rilassarmi- disse il ragazzo sorridendo e cercando di accarezzarmi, ma io indietreggiai; lui ritrasse la mano:- Non importa- disse, guardando altrove.
Rimanemmo lì per un po', finchè la domestica non ci chiamò per il pranzo.
Come avevo detto, ora che vivevo in casa di "estranei" sentivo il bisogno di prendermi le mie responsabilità, di non contare solo sugli altri, ma, come potevo fare, se avevo solo tredici anni?

Ormai era passato qualche giorno da quando ero arrivata a casa Taisho e presto la scuola sarebbe ricominciata. Era pomeriggio inoltrato ed ero immersa nei miei pensieri, quando sentii la porta d'ingresso aprirsi
-Sono tornato!- riconobbi quel grido; con molta probabilità, Inuyasha era tornato a casa; quindi uscii dalla mia stanza e mi avviai verso la sala, ma mi resi conto che anche Sesshomaru era uscito dalla sua stanza e stava camminando accanto a me
-Ah...ciao..-dissi, rivolgendogli uno sguardo e sorridendogli
-Ciao..- mi rispose; andammo entrambi da Inuyasha che, appena ci vide rimase un po' confuso
-Che ci fai qui?- chiese guardandomi
-E-Ecco...-balbettai abbassando lo sguardo, così Sesshomaru apiegò dinuovo ciò che era successo
-Capisco, quindi rimarrai qui con noi..-chiese ed io annuii
-Spero che non sia un problema per te- chiesi io
-No no, figuriamoci, mi fa molto piacere- disse lui sorridendo
-Domani ricomincerà la scuola..- dissi
-Si- disse Inuyasha
-Spero di essere ancora in classe insieme- disse Sesshomaru e noi annuimmo.
Trascorremmo del tempo a parlare; Inuyasha ci disse tutto quello che era successo durante la nostra assenza; ormai il rapporto che legava i ragazzi e le ragazze non era semplice amicizia o attrazione fisica, loro erano innamorati
-Sono contenta per voi; le mie amiche meritano di essere felici con la persona che amano e se loro vi amano io sono felice- dissi sorridendo
-Ah...Jakotsu mi ha detto di darti questo, dato che non aveva avuto il tempo di dartelo- disse Inuyasha, dandomi un biglietto, con un numero di cellulare
-Chi è Jakotsu?- chiesi e loro sospirarono
-Non importa; un passo alla volta..- disse Sesshomaru....

Il giorno dopo, ci alzammo presto. Mi preparai, indossando l'uniforme e andammo tutti in sala a fare colazione
-Buongiorno, madre..- disse Sesshomaru
-Buongiorno..- disse Inuyasha
-Buongiorno...- dissi io. Lei fece un cenno del capo e continuò a fare colazione e noi la imitammo, in silenzio.
Una volta terminata la colazione, ci lavammo i denti e uscimmo
-Saliamo in macchina..-disse Sesshomaru guardandomi
-Preferisco andare a piedi..- disse Inuyasha
-Già, anch'io- dissi sorridendo
-Come volete- disse il demone, sospirando, quindi tutti e tre c'incamminammo, io al centro, Inuyasha da una parte e Sesshomaru dall'altra.
Per strada incontrammo gli altri; quando ci videro camminare insieme, rimasero sorpresi, ma erano contenti che stavo bene
-Gio-chan! Stai bene?- dissero le mie amiche correndo ad abbracciarmi
-S-Si, sto bene, benissimo- dissi sorridendo. Tutti chiacchieravamo tra noi, continuando a camminare. Una volta arrivati davanti a scuola, i nostri compagni di scuola rimasero sorpresi nel vederci tutti insieme; insomma, loro pensavano che ci fossimo antipatici, ma in realtà non era così; soprattutto, le ragazze erano gelose, perchè notarono che tra noi e i ragazzi si era instaurato un certo legame.
 
   
 
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