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Autore: Mei91    20/06/2016    6 recensioni
QUESTA è UNA STORIA DI RINGRAZIAMENTO PER ZONAMI84
Sasuke Uchiha e Naruto Uzumaki formano il duo di cantanti più famosi che il mondo abbia mai conosciuto: I Golden Boy . Le loro canzoni profonde e così vere toccano il cuore delle persone e raggiungendo così una popolarità mai vista.
Sakura Haruno scrittrice di grande successo ma che scrive sotto lo pseudonimo di " Oleander" è in preda al blocco dello scrittore...Hinata Hyuuga è l'editor e il manager di Sakura ... Cosa succederebbe se i Golden Boy e Oleander più editor si incontrassero per caso sulla meravigliosa e romantica isola estiva che si conosca: Konoha?
Genere: Commedia, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Hinata Hyuuga, Naruto Uzumaki, Sakura Haruno, Sasuke Uchiha, Shikaku Nara | Coppie: Hinata/Naruto, Sasuke/Sakura
Note: AU, Lime, OOC | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun contesto
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Erano passati dieci mesi da quando Sasuke, Sakura, Naruto, Hinata, Itachi e Nori avevano lasciato la favolosa isola di Konoha e Gaara era partito nuovamente per Hollywood, per tornare alle loro vite normali e dieci mesi dal giorno in cui, in un modo così semplice ma al contempo romantico, Sasuke aveva chiesto a Sakura di diventare sua moglie e lei aveva acconsentito.

Purtroppo però i piani che Sasuke e Sakura si erano fatti e avrebbero voluto mantenere al ritorno a casa, andarono presto in fumo. Infatti, al ritorno a casa, i Golden boy si erano trovati ad affrontare una valanga di giornalisti assatanati che chiedevano loro ogni cosa dal dove erano stati in quel mese, perché erano spariti dalle scene, se erano al corrente che la più grande presidente delle case discografiche, Tsunade Senju, era alla loro spasmodica ricerca per proporre loro un ingaggio a livello mondiale e che di conseguenza i Golden Boy sarebbero stati impegni nelle varie tournée per un tempo indeterminato.

Al ritorno a casa però, anche Sakura era stata assorbita da proprio lavoro, dai propri impegni, alla propaganda dei suoi nuovi libri a cura della più grande casa editrice mondiale, socia e legata a due delle agenzie più importanti del mondo, L’ Akatsuki e la Tsunade Senju, la casa editrice Shannoro, riscontrando dalle vendite dei suoi libri un riscontro con incremento vertiginoso. Infatti da quei giorni i libri di Oleander avevano scalato tutte le classifiche in tempi record.

Infatti in quei mesi ai Golden boy erano spesso in giro per il mondo e per le loro Tournee mentre Oleander era impegnata nella stesura dei suoi nuovi libri, alla partecipazione  a convention mondiale e presentazione dei propri libri a eventi e feste organizzate da Nagato stesso o dalla stessa signorina Tsunade Senju o come vendetta personale nei confronti di Sakura, molti dei suoi impegni erano anche organizzati da Itachi Uchiha e Nori Okimura, in parole povere da suo cognato e dalla sua migliore amica e futura cognata.

In quei mesi inoltre la casa editrice di Orochimaru era fallita miseramente e Sakura ne era più che certa che dietro ci fosse lo zampino di Itachi e Nagato.

Hinata, dal canto suo invece aveva ricevuto molte proposte di editor anche da altri scrittori, ma lei prediligeva sempre il lavoro con Sakura anche se non rifiutava mai nuovi incarichi, trovandosi anche lei ad essere estremamente impegnata e quindi impossibilitata a sentire il suo ragazzo, che altri non era che Naruto Uzumaki membro dei Golden Boy.

Inoltre Naruto, grazie ad al fatto di essere il Kurama era riuscito a scovare chi aveva ucciso i propri genitori in passato, ucciso i genitori di Sasuke e Itachi, e intenzionati a utilizzare la musica dei Golden boy come arma di distruzione di massa.  Infatti l’Uzumaki era riuscito a tenere segreta la propria identità di Kurama, ma aveva consegnato i capi criminali, che aveva tentato un nuovo furto alla banca di Los Angeles, consegnandoli alla polizia. Purtroppo però se non fosse stato per l’aiuto provvidenziale di Sakura che con la sua grande inventiva e fiuto investigativo, sviluppato grazie a tutti i libri scritti sui ninja,  aveva trovato le prove che inchiodavano quei criminali come spietati ladri, corruttori, ricattatori, e anche assassini,  ovvero gli assassini del presidente Minato Namikase e di sua moglie Kushina Uzumaki,  e gli assassini d Fugaku e Mikoto Uchiha, capo della polizia il primo, antropologa forense la seconda, venendo anche a conoscenza che il loro incidente non era avvenuto per casa, ma che era stato progettato in quanto Mikoto Uchiha aveva ritrovato le ossa di Minato e Kushina e supportata dal marito Fugaku Uchiha, avevano avviato le pratiche per l’arresto dei colpevoli. Dopo tali prove, l’ergastolo per tali criminali fu inevitabile, cosi Minato, Kushina, Mikoto e Fugaku, avrebbero potuto riposare in pace con giustizia fatta.

Purtroppo ne Naruto ne Sasuke, dopo tali scoperte e giustizia fatta, avevano avuto la possibilità di vedere Sakura perché era stata rapita da Nagato per una convention di presentazione del suo nuovo libro a Londra.

Sakura pregò di poter vedere Sasuke la sera successiva, ma la mattina successiva i Golden boy partirono per una nuova tournee che li avrebbe tenuti impegnati per i prossimi cinque mesi.

Sakura se ne stava rinchiusa in camera sua, stesa sul letto, con il viso seppellito nel cuscino e le lacrime non volevano abbandonare il suo volto.

“Sakura Chan, sbrigati dobbiamo andare in libreria per un incontro con i fan!” esclamò Nagato bussando alla porta della stanza della rosa. Sakura annaspò. Desiderava disperatamente un giorno di riposo e soprattutto desiderava, solo anche per un’ora, poter vedere Sasuke.

“Nagato San, per favore oggi lasciatela stare, Sakura Chan sta male, non è in grado di affrontare un incontro con i fan!” esclamò con voce roca e mite, Hinata.

“Hinata Chan, che faccia che hai, non stai bene?” chiese Nagato

“Sto nelle stesse identiche condizioni di Sakura e per colpa tua che cinque mesi fa hai rapito me e Sakura!” esclamò Hinata furiosa.

“Colpa mia, ma Hinata Chan, che avrei fatto!” esclamò incredulo Nagato mentre osservava Hinata aprire la porta della stanza di Sakura, entrare e poi sbattergliela in faccia.

Poi fece una cosa che non era bene fare, ma la fece lo stesso.  Nagato origliò e aprì leggermente la porta per dare un occhiata dentro.

“Sakura Chan, come stai?” chiese Hinata

“Male!”

“Che succede?” chiese Hinata e Nagato vide Sakura passare a Hinata il proprio palmare e Hinata lesse ad alta voce.

“Sasuke Uchiha, cantante famoso e membro dei Golden Boy è ricoverato all’ ospedale di Seattle in condizioni critiche, ma non mortali a causa di un incidente stradale, avvenuto la notte precedente a bordo della sua moto.” Lesse Hinata per poi sgranare gli occhi incredula.

“Porca vacca è ricoverato a Seattle. Ma…”

“Lui è in ospedale e io non sono con lui. Io sono bloccata qua da stupide convention. Voglio vederlo Hinata. Ho bisogno di Sasuke!” urlò Sakura e Hinata corse da lei e la strinse in un abbraccio facendola sfogare sulla propria spalla.

Nagato da dietro la porta afferrò il telefono e compose il numero della libreria in cui Sakura avrebbe dovuto presenziare disdicendo l’incontro con i fan, poi terminata la chiamata chiamò Itachi.

“Nagato, non ora” rispose Itachi.

“Sto venendo lì con Sakura. Sei scemo o cosa! Ho dovuto sapere di Sasuke dai giornali e dopo di Sakura, ora lei è stesa in lacrime nel suo letto. Avresti potuto degnarti di chiamare Sakura almeno!” esclamò Nagato.

Itachi sospirò incassando il colpo.

“Hai ragione, ma Sasuke è stato operato d’ urgenza alla gamba, c’era il rischio che la perdesse, ma per fortuna è andato tutto bene, si rimetterà presto. Tranquillizza Sakura.” Esclamò Itachi.

“Scordatelo idiota, quella povera bimba non vede il suo ragazzo da dieci mesi, e poi apprende quella notizia dai giornali. Sakura sta male da due giorni a quanto pare, perché non sente Sasuke da due giorni, e poi apprende dai giornali che non le rispondeva perché era in ospedale. Ti sembra un comportamento da cognato il tuo, razza d’idiota. Se penso a tutto quello che la mia bimba ha fatto per i Golden Boy e per te, non mi aspettavo questo colpo basso da parte tua, Itachi. Stiamo venendo, ma non dire nulla a Sasuke. Ah, Naruto, lui sta bene?” chiese infine Nagato.

“Mi sa di no. Troppo mutanghero, ma non so che gli prende!” esclamò Itachi

Nagato staccò il telefono dall’ orecchio e osservò dentro la stanza.

“Io non sento Naruto da una settimana Sakura Chan, credo voglia lasciarmi!” esclamò affranta Hinata.

“Oh porca vacca!” esclamò Nagato

“Cosa?” chiese Itachi

“Statti fermo li Itachi, arrivo a Seattle con il primo volo e mi porto dietro due bamboline distrutte. Per la cronaca, inizia a organizzarti perché per un anno e se non di più, i Golden boy e Oleander se ne tornano a Konoha e li facciamo riprendere. Noi alimenteremo la loro fama sponsorizzando già i libri di Oleander pubblicati e tu dirai che i Golden boy hanno bisogno di una pausa affinché così anche Sasuke possa riprendersi, e intanto in gran segreto vedi di organizzare quel benedetto matrimonio che Sasuke e Sakura avevano progettato per un anno fa e fa che rimanga segreto. Niente paparazzi!” esclamò Nagato.

“Asp…” iniziò Itachi, ma Nagato aveva già riagganciato, poi con uno scatto repentino aprì la porta della stanza di Sakura.

“Preparatevi, dobbiamo andare in un posto!”

“Nagato!” iniziò Hinata.

“Niente storie, preparatevi!” Esclamò poi uscì a passo di carica dalla stanza lasciando un Hinata e una Sakura alquanto sbalordite.

Tre ore più tardi, Sakura, Hinata e Nagato erano sul tetto dell’agenzia Shannoro pronti a prendere il jet privato di Nagato.

“Nagato, ma che stiamo facendo, non dovevamo andare in libreria?” chiese afflitta Sakura

“Zitta e Sali. Oggi sono nervoso!” esclamò Nagato e Sakura ingoiò il rospo, sapendo che era meglio non far arrabbiare Nagato.

Sakura e Hinata insieme a Nagato salirono sul jet e finalmente ore dopo il jet iniziò la discesa a Seattle.

“Ma questa è…” iniziò Sakura piantando il naso sul vetro del finestrino del jet.

“Seattle!” esclamò Nagato

“Abbiamo una convention qui?” chiese Hinata.

“Qualcosa di più importante.” Esclamò Nagato mentre il jet atterrò.

“Lasciate tutto qui e venite con me!” esclamò Nagato afferrando con la mano destra il polso di Sakura con la sinistra quello di Hinata e trascinandole.

“Nagato sappiamo camminare!                “Urlò Sakura ma Nagato non le ascoltò mentre poi le costringeva a salire sul auto che li era venuti a prendere dopo essere usciti dalla pista di atterraggio.

Un’ora dopo, l’auto si fermò davanti l’ospedale e le porte dell’ospedale si aprirono facendo uscire da esse Itachi.

“Itachi San!” esclamò allibita Sakura spostando freneticamente lo sguardo da Nagato a Itachi che le sorrisero

“Vai, stanza 117” esclamò Itachi con un sorriso.

“Io…io…” iniziò Sakura per poi correre dritta spedita alla stanza indicatale da Itachi ma non prima di aver sentito Itachi esclamare.

“E tu vai da Naruto. Area caffè!” esclamò Itachi e due secondi dopo anche Hinata era sparita.

Nagato guardò Itachi.

“Allora Idiota, tutto pronto per il matrimonio?” chiese Nagato.

Itachi annuì.

“Gaara e Matsuri sono già a Konoha e stanno sistemando tutto.”

“Matsuri?”

“Si, la ragazza che hai presentato tu a Gaara, pare che si sono trovati subito d’accordo e lui l’ha portata con se a Hollywood dove lavora egregiamente come assistente sociale dei vip che non meritano i figli. In questi dieci mesi si sono frequentati e ora sono ufficialmente fidanzati!”

“Ah. E tu e Nori, Itachi?”

“Apposto, lei è stata qui fino a sta mattina, poi però è dovuta tornare a lavoro. Nel pomeriggio aveva una sfilata, appena finisce torna qui!”

“Intendevo come matrimonio, so che tra di voi va tutto a gonfie vele.”

“È presto per parlare di matrimonio!” esclamò Itachi indignato.

“Di piuttosto che hai una fifa blu. Su questo punto tuo fratello Sasuke è più coraggioso di te!”

“Disse il casanova libertino che all’ idea di fidanzarsi se la fa sotto!” lo punzecchiò Itachi.

Nagato arrossì.

 

Sakura corse a perdifiato e appena arrivò alla stanza 117 la spalancò di scatto, svegliando il paziente al suo interno e facendogli sgranare gli occhi.

“Oh Dio, Sakura!” urlò Sasuke mentre Sakura lo guardò con il respiro ansante a causa della corsa

“Sei proprio tu, non sei un illusione!” esclamò Sasuke cercando di tirarsi su e stringendo un occhio a causa del dolore che il movimento gli causò alla gamba.

Sasuke era pieno di graffi e con la gamba destra ingessata, ma per il resto sembrava integro e Sakura sospirò di sollievo lasciandosi cadere a terra.

“Grazie Dio” sussurrò la rosa.

“Sakura, tesoro…” esclamò Sasuke.

Sakura chiuse gli occhi godendosi la voce di Sasuke.

“Co…come stai?” sussurrò la rosa

Sasuke sospirò.

“Sto bene, mi sono solo spezzato la tibia in una frattura scomposta, per il resto sono solo quattro graffi. Ho solo perso il controllo della moto sulla strada bagnata, non volevo farti preoccupare. Tesoro…vieni qui!” esclamò Sasuke allungando le braccia verso la fidanzata.

“I giornali…”

“Cacchio, maledetti giornalisti! Sakura vieni qua, voglio stringerti a me. Non posso muovermi più di tanto” esclamò Sasuke.

Lentamente Sakura si alzò e chiuse la porta della stanza e poi con passo malfermo si diresse da Sasuke.

“Amore mio…” sussurrò la rosa circondando con le braccia le spalle di Sasuke. Non si era accorta che i suoi occhi avevano preso a lacrimare.

“Shhh, sto bene tesoro. Sto benone. Un po’ di riposo forzato e sarò come nuovo.” Sussurrò Sasuke cercando di sdrammatizzare.

“Sasuke…” singhiozzò Sakura

“La mia piccola grande scrittrice. La mia Oleander.” sussurrò Sasuke costringendo Sakura a sdraiarsi a suo fianco e asciugandole con il pollice e con piccoli baci, le lacrime della sua donna.

“Sasuke non voglio farti male, fammi scendere!” esclamò Sakura

“Sono imbottito di morfina, non sento dolore.” Esclamò Sasuke

Sakura sorrise e si strinse a lui, Sasuke le sollevò il viso mettendo il suo indice sotto il mento di Sakura e unendo le sue labbra con quelle della rosa.

Il bacio durò a lungo, ma appena Sasuke si staccò Sakura protestò facendo ridacchiare Sasuke.

“Siamo in astinenza, Oleander!”

“Tu che dici, è un anno che non ti vedo Sasuke e mi sei mancato da morire!” esclamò Sakura. Sasuke divenne serio di botto.

“Anche tu Sakura, mi sei mancata immensamente.”

“Odio tutti sti impegni!”

“Concordo e sottoscrivo” annuì Sasuke.

“Senti Sas’ke, ma Naruto che ha! Sta dando l’impressione a Hinata che la voglia lasciare!”.

“Che? Oh per Dio. No, no. Tutt’ altro sai.” Sorrise Sasuke.

“Che vuoi dire? Naruto non si sta facendo sentire più da una settimana.”

“Forse perché sta organizzando il loro matrimonio e non ha idea di come attirare qua Hinata?” ridacchiò Sasuke.

“Che davvero? Oh, come sono contenta. Comunque, Ci hai pensato tu a questo. Nagato ha portato qua sia me che Hinata!” esordì Sakura.

“Bene, due piccioni con una fava!” ridacchiò Sasuke carezzando il fianco nudo di Sakura. Sakura gemette e nascose il viso nell’ incavo del collo di Sasuke.

“Sakura?” la chiamò L’Uchiha con tono malizioso, comprendendo cosa significasse quel gemito. Era un anno che stavano distanti ed ora anche solo il stare così vicini aveva eccitato Sakura e di conseguenza anche lui si era eccitato e non gliene fregava un tubo secco se aveva una gamba rotta e operata, aveva solo bisogno di Sakura.

“Sakura senti…io sto bene…cioè…” balbettò Sasuke baciando il collo della rosa che comprese al volo

“Si, ho bisogno, ma siamo in ospedale…e se...” iniziò Sakura mentre Sasuke portò la mano all’ intimità di Sakura, trovandola estremamente bagnata.

“Oh DIO…” sospirò Sasuke tastando Sakura che gemette.

“Shh basta fare piano.” Esclamò Sasuke togliendole le mutandine da sotto la minigonna.

“Salimi sopra Sakura.” Sussurrò Sasuke

Sakura era troppo eccitata per prestare attenzione alla situazione in cui si trovavano al rischio che correvano ne fatto che potessero entrare Nagato, Hinata, Naruto e Itachi o peggio ancora medici e infermieri e li avrebbero trovati in quello stato, ma al momento non le interessava. Era quasi un anno che non vedeva Sasuke, quasi un anno che quasi non lo baciava, e ora aveva estremamente bisogno di sentirlo dentro di se. Era questione di vita o di morte, questione di Sanità mentale, cosi lentamente e facendo attenzione a non far male alla gamba di Sasuke, Sakura gli abbasso lentamente i pantaloni del pigiama insieme ai boxer liberando la sua erezione, poi gli salì lentamente sopra facendo entrare in contatto le proprie intimità. Sasuke gemette dal piacere e chiuse gli occhi estasiato finalmente alla possibilità di entrare di nuovo dentro Sakura. Sasuke sollevò le braccia e le poggiò sulle spalle di Sakura, spingendola prima verso il basso molto lentamente, in modo tale che entrasse dentro di lei godendosi ogni minima sensazione, poi la trasse verso di se, facendo entrare in contatto i propri petti anche se entrambi rigorosamente coperti dalle magliette.

Sakura gemette forte e non appena Sasuke e circondo le spalle con le braccia in un abbraccio mentre lentamente iniziò a muoversi dentro di lei con amore e dedizione, Sakura si commosse e seppellì di nuovo il viso nell’ incavo del collo di Sasuke, chiudendo gli occhi e gemendo anche lei.

Continuarono così per una buona mezz’ora, poi entrambi arrivarono all’ orgasmo e Sakura si accucciò su di lui estasiata.

“Oh mio Dio…ti amo Sasuke!” esclamò Sakura

Sasuke sorrise.

“Anche io piccola, e non ho cambiato idea. Io voglio sposarti e al più presto. Dio, se solo trovassimo un buco di tempo pe poterci sposare e per stare assieme.” Esclamò Sasuke stringendola.

“Possibilissimo!” esclamò la voce di Nagato facendo sussultare sia Sakura che Sasuke.

“Oh porca vacca!” esclamò Sasuke afferrando al volo le coperte e coprendo lui e Sakura che erano ancora l’uno dentro l’altra.

“Bussare no?”

“In ospedale? Chi se lo aspetta in ospedale di trovarvi a fare atti osceni in luogo pubblico!” esordì Nagato ridendo.

“Comunque, è possibilissimo perché dal mese prossimo la Tsunade Senju, l’Akatuski e la Shannoro diventeranno socie, quindi dove andrà Sasuke andrai tu Sakura e dove andrà Sakura andrai tu Sasuke, ma tutto ciò verrà consolidato tra un anno, e quindi in questo lasso di tempo, io e Itachi ne abbiamo già parlato, Tu Sakura, tu Sasuke e poi anche Hinata e Naruto, ah per la cronaca Hinata non riesce a smettere di piangere Naruto le ha chiesto di sposarla, Sakura.”

“Si lo so, Nagato!”

“Lo sai? Ma come?”

“Sasuke!” esclamò Sakura sorridendo e baciando la guancia del fidanzato che sorrise.

“E te pareva. Comunque per quest’ anno, voi e Naruto e Hinata vi trasferirete a Konoha dove Gaara e Matsuri hanno già organizzato il tutto per domani, giorno in cui voi vi sposerete e non dubito che di qua a qualche mese anche Hinata e Naruto faranno la stessa fine, poi al vostro ritorno renderemo pubblica la società e potrete iniziare a lavorare tutti quanti insieme. Con questo ho concluso, vi lascio alle vostre effusioni. Sasuke, sii pronto per le dieci di domani mattini. Ti dimetteranno!” esclamò Nagato prima di uscire dalla stanza con un sorrisone.

“Non ci credo…” balbettò Sasuke incredulo.

“Oh Mio Diooo, adoro il mio capo!” urlò Sakura facendo ridere e annuire Sasuke.

“Si, è un genio!” ridacchiò Sasuke.

 

Fuori dalla stanza Nagato ridacchiò.

“Un genio eh! Ma lo sanno che lo fai per un tornaconto personale, razza di scemo!” rise Itachi.

“Tornaconto personale? Quale tornaconto personale?” chiese Nagato con fare innocente.

“La signorina Tsunade Senju. Donna per cui hai una cotta da quando avevi dieci anni!” esordì Itachi ridendo.

Nagato arrossì.

“È così lampante?”

“No, è che io sono un genio e poi conosco bene il mio migliore amico!”

“Touché” rise Nagato trascinandosi dietro anche Itachi.

 

Il matrimonio di Sasuke e Sakura fu stupendo e riservato anche se Itachi non era proprio riuscito ad evitare i paparazzi e ora il mondo Sapeva che Sakura Haruno in arte Oleander era diventata la moglie del cantante dei Golden Boy, Sasuke Uchiha. Due mesi dopo la stessa sorte tocco a Naruto, ma la cosa non dette loro fastidio perché era cosa buona e gradita che il mondo sapesse che

Sakura Haruno apparteneva a Sasuke Uchiha

Hinata Hyuuga apparteneva a Naruto Uzumaki.

 

The end

Sta volta per davvero!

 

Angolo autrice

Mi sono accorta che Golden boy terminata a quel modo diceva ben poco quindi ecco a voi un nuovo piccolo capitolo extra.

Allora che ve ne è parso? Fatemi sapere alla prossima storia Mei

 

 

 

 

 

   
 
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