Arrivai a scuola stranamente pochi minuti prima del solito e la vidi, era bellissima sotto i raggi del sole e i miei occhi non poterono trattenersi dal guardarla, anzi, mangiarla. 
Lei mi sorrise e io mi avvicinai notando una strana figura che ci osservava. Era una mia alunna, non poteva aver capito tutto! 
La guardai e la vidi andarsene, per fortuna, non poteva scoprire la storia tra me e la mia invitante collega a cui mi riavvicinai per guardarla meglio. 
Le accarezzai il viso e poi scesi suoi fianchi perfettamente magri che sembravano quelli di una ventenne. 
Dieci anni di differenza e il mio matrimonio ci separavano ma a lei non importava e.. Neanche a me. 
Le posai un lieve bacio sulle labbra sussurrandole che l'avrei aspettata nella mia vettura e lei mi lanciò uno sguardo d'intesa e innamorato allo stesso tempo, io non sapevo se l'amavo o meno ma sicuramente ne ero decisamente attratto sia nel fisico che nei modi di fare decisamente provocanti quando era con me e seri e diligenti con gli alunni. 
Ci separammo e io mi diressi verso la classe dove entrai come al solito con diversi minuti di ritardo. Feci lezione, dovevo visto che era una classe che aveva la mia materia come indirizzo. 

Finalmente la fine dell'ora e l'inizio di un'altra noiosa lezione che fu seguita da un'altra e poi libertà. 
Scesi le scale con calma e mi diressi verso la mia auto che venne riempita dal profumo della mia attraente collega poche ore dopo. 
I nostri occhi si sorrisero e mi affrettai a mettere in moto. 
Pochi minuti dopo eccoci a casa mia, mia moglie era fuori città e le bambine dai nonni. 
La feci salire in casa e dopo aver chiuso la porta le nostre labbra si unirono ma senza approfondire, un contatto che durò pochi secondi, mi allontanai a prendere una bottiglia di vino e lei si accomodò con fare sensuale sul tavolo. Le porsi un bicchiere di ottimo vino bianco, il preferito di entrambi, e lo sorseggiammo parlando per una buona mezz'oretta.
Le preparai un pranzetto leggero ma prima che lo servissi lei catturò le mie labbra con una passione tale da farmi impazzire. 
Iniziai a palparla ma mi sentivo strano, sentii le sue delicate mani farsi spazio tra i bottoni della mia camicia che scivolavano via dalle asole, i suoi tocchi farsi strada nella mia schiena e sempre più giù fino alla cintura che slacciò facendomi sussultare e staccarmi di colpo. 
«Scusa ma non posso» sussurrai riallacciando la cintura. 
Lei si scusò e si sitemò la maglia che avevo stropicciato. 
Ci sedemmo a tavola e dopo pranzo la riaccompagnai a casa scusandomi ancora. Amavo mia moglie e le mie figlie, non potevo abbandonarle.



ANGOLO AUTORE
Salve gente! Sono ritornato con un originale dopo mesi di "pausa", spero che questa storia vi sia piaciuta perché quando la scrivevo ridevo da morire come un demente visto che non c'è niente da ridere xD
Spero che vi piaccia
 XOXOXO MIZU RYU