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Autore: Amaterasu_615    21/06/2016    1 recensioni
Aizen è stato sconfitto ed Ichigo rimugina su ciò che è successo nell'ultimo anno... ma qualcuno è venuto a fargli visita, sperando di non essere interrotto... di nuovo.
Genere: Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Jaggerjack Grimmjow, Kurosaki Ichigo
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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boh

La luna brillava alta nel cielo, non una sola nuvola a macchiare quel velo blu ed immenso; il silenzio più assoluto regnava tra le strade di Karakura, immersa nella calma della notte.
A casa Kurosaki, per una volta tanto, non era diverso. Isshin e le due ragazze dormivano un sonno tranquillo nei loro letti; al contrario, Ichigo se ne stava chino sul libro di chimica, maledicendo quel dannato di Ishida per non aver accettato di dargli una mano. Non è che avesse chissà quali problemi, ma di sicuro a quell'ora avrebbe già finito di arrovellarsi su tutte quelle formule. Con un sospiro esasperato lasciò cadere la testa pesante sulla scrivania, non preoccupandosi di poter svegliare tutti gli altri; girò il capo verso la sveglia sul comodino: le 2. 
E così, anche quella notte avrebbe dormito poco; non ne poteva più, c'era sopra da ore ed era sicuro di poter sentire il suo cervello fumare...
Beh, quelle maledette reazioni ed i loro bilanciamenti potevano anche andarsene al diavolo.


Ichigo afferrò la copertina del libro e lo chiuse, per poi fissarlo per qualche secondo con una sguardo d'odio che avrebbe fatto impallidire chiunque. Stanco morto si alzò dalla sedia sgranchiendosi la schiena, per poi spegnere la lampada che era rimasta accesa per ore e lasciarsi cadere sul letto, godendosi la sensazione del materasso morbido sotto le mani. Si sistemò meglio e appoggiò la testa sul cuscino. Meraviglioso.
Sospirò nuovamente, contemplando il soffitto illuminato dalla luce lunare che filtrava dalle finestre chiuse; gli occhi ambrati si posarono su di esse, ma lo sguardo non si fissò su nulla in particolare, nulla di interessante.
Già, interessante. Era da tempo che qualcosa non attirava il suo interesse; la vita era diventata piuttosto noiosa, un susseguirsi di eventi sempre uguali e che si ripetevano, come in un loop interminabile. Era ormai passato un anno da quando... 
Il rosso avvertì una strana fitta al petto; orgoglioso com'era faceva fatica ad ammetterlo, ma i suoi poteri gli mancavano terribilmente... e non solo quelli. I rimproveri di Rukia, le zuffe con Renji... ed i combattimenti. Ormai l'aveva capito, niente riusciva a soddisfarlo come un combattimento all'ultimo sangue e, come aveva sempre ribadito, avere la capacità e la forza di proteggere le persone che amava. Dopo tutti i duelli ed i nemici che aveva dovuto affrontare nel periodo in cui era stato uno shinigami, non era facile tornare ad una vita normale che, dopotutto, non lo era mai stata davvero. La capacità di vedere gli spiriti l'aveva accompagnato fin da piccolo, e non averla più lo rendeva terribilmente ansioso ed insicuro.
Resosi conto di essere diventato fin troppo sentimentale Ichigo scosse la testa, nella speranza che quei pensieri malinconici si allontanassero. Alzò il braccio verso la finestra e cercò di alzarla per far entrare un po' d'aria, magari gli avrebbe giovato.
Sì certo Ichigo, come no. Dinne un'altra.
Dandosi del cretino per essersi rammollito in quel modo cominciò a rigirarsi nel letto, sforzandosi di prendere sonno.


Maledetta, schifosa città. Era la terza volta che ci andava ed il motivo era sempre lo stesso: uccidere. Chi? Che domande. Ichigo, Ichigo Kurosaki.

La prima era stato fermato da quel dannato Tousen - che successivamente, non contento, era stato più che felice di polverizzargli un braccio - e la seconda da quel dannato biondino tutto denti con i poteri da Hollow. 
Tutte le volte che lui aveva provato ad affrontare quel dannato umano era stato interrotto - se Nnoitra non fosse intervenuto, avrebbe potuto benissimo combattere ancora ed eliminarlo. Ne era sicuro.
A un anno di distanza dal loro ultimo scontro aveva deciso di ripresentarsi a Karakura; la vita nell'Hueco Mundo era diventata ancora più noiosa, dopo la sconfitta di Aizen. Non che la cosa gli dispiacesse, anzi, aveva sempre detestato quell'uomo e le sue manie di controllo. 
Adesso che nessuno gli stava più alle calcagna per qualsiasi tipo di motivo, aveva deciso di mettere la parola fine a quella serie di combattimenti mai terminati.
Tuttavia, c'erano due problemi: il primo era non attirare l'attenzione - non perché non potesse cavarsela con qualche semplice shinigami, ma non voleva essere interrotto per l'ennesima volta. Il secondo, invece, era proprio quel dannato Kurosaki: dove diavolo era quel babbeo?! Grimmjow stava gironzolando da un'ora ormai, ma non aveva percepito neanche una straccio di reiatsu. Non il suo, almeno. Forse Kurosaki si era accorto di lui, e nella speranza di evitare - no, impossibile. Kurosaki non era così, no, anzi. Nonostante lo shinigami non l'avesse mai ammesso, combattere contro di lui lo eccitava. Una lotta all'ultimo sangue, senza risparmio né di colpi né di forza. Se Kurosaki avesse saputo che Grimmjow si trovava nelle vicinanze, si sarebbe già presentato. 
L'espada sospirò, avendo il presentimento che avrebbe dovuto cercare ancora per un bel po', prima di rintracciare il suo oggetto di... interesse.



Trovato.
Lo sapeva che prima o poi ce l'avrebbe fatta.
Non era stato facile, ma dopo un'ora di ricerca aveva finalmente avvertito un reiatsu molto simile al suo, e aveva deciso di seguire la pista. Non appena arrivato di fronte a quella piccola casa con l'insegna "clinica Kurosaki" un ghigno gli si era stampato in viso, contento come non mai di poter finalmente combattere contro il suo acerrimo nemico.
Si era arrampicato facilmente fino al secondo piano dall'esterno avendo visto che c'era una finestra aperta, per poi fermarsi quando una fiamma arancione aveva attirato la sua attenzione. Lì dietro, coperto da tende sottili, c'era quel dannato shinigami. Grimmjow aprì legermente di più i vetri senza curarsi del rumore e con un balzo saltò dall'altra parte del letto, sperando che l'altro si svegliasse.
Niente.
Vedendo che non aveva ottenuto il risultato sperato, si abbassò su di lui e cominciò a parlare.
- Kurosaki, muovi quel culo e preparati, sono venuto qui per mettere fine al nostro combattimento! -
Di tutta risposta, Ichigo si girò nel letto e gli diede le spalle.
Ma che diavolo...
-Kurosaki, - riprovò, i nervi ormai a fior di pelle -  se non ti dai una mossa rapirò quella stupida umana e la porterò via con me! -
Questo avrebbe funzionato per forza! Nell'Hueco Mundo tirarla in ballo era stato l'unico modo per costringerlo a combattere... e anche per farlo incazzare. 
...
...
Quando Ichigo cominciò a russare, l'espada dovette trattenersi dal prendere la scrivania che aveva di fianco e scaraventarla fuori dalla finestra. Perché non lo fece? Perché quel reiatsu così simile che lo aveva condotto da lui era a pochi metri da dove si trovava lui - probabilmente uno della famiglia - e non voleva essere disturbato. 
Per una frazione di secondo gli passò anche per la testa l'idea di ucciderlo nel sonno, ma la allontanò all'istante. Non era un codardo, e non aveva motivo per farlo: l'avrebbe sconfitto in un combattimento leale e avrebbe vinto, oh sì, e avrebbe anche goduto immensamente nel farlo. Probabilmente doveva fare un po' più casino per-
La porta della stanza si aprì lentamente, e Grimmjow intravide qualcuno infilare la testa dentro.

- Smettila di parlare da solo a questo volume, altrimenti sveglierai- -

La ragazzina che era apparsa dalla porta si bloccò all'istante non appena lo vide; nonostante il buio Grimmjow riuscì ad intravedere il suo sguardo, era perplesso, ma non c'era un briciolo di paura nei suoi occhi.
Prima che potesse fare qualcosa, il fruscio di coperte lo riportò su Ichigo, che si stava svegliando.
Finalmente.
L'espada sapeva che non appena avrebbe aperto gli occhi l'avrebbe riconosciuto e-

-Karin... cosa ci fai qui? È notte fonda...-

...cosa? No, era impossibile. Andiamo, si era seduto sul letto e stava guardando LUI! Come faceva a non vederlo?! Eppure era come se gli stesse guardando attraverso...
Non capendo ciò che stava succedendo, Grimmjow si voltò di nuovo verso la ragazzina. Non capì neanche il motivo per cui lo fece, ma magari avrebbe ottenuto qualche spiegazione! Sembrava che almeno LEI lo vedesse!
Gli occhi di Karin - così l'aveva chiamata Kurosaki - si spostarono su di lui per un istante, per poi tornare su Ichigo.

-... niente, mi era sembrato di sentire una voce, ma sarà stata la mia immaginazione. Buonanotte, fratellone.- e detto questo se ne andò, lasciando Ichigo con uno sguardo confuso e Grimmjow stralunato. 

Quest'ultimo si voltò nuovamente verso il rosso, gli occhi spalancati ed increduli.
Non era possibile...
Aveva... perso i poteri?
L'espada sentì il sangue gelarsi nelle vene, ma non c'era altra spiegazione possibile; per questo non aveva avvertito il suo reiatsu, né Ichigo si era accorto di lui nonostante tutto il baccano che aveva provocato.
Grimmjow sentì la rabbia iniziare a nascergli dentro e dovette resistere a non cominciare ad afferrare e distruggere tutto quello che aveva intorno. Era furioso, furioso perché l'unico avversario che si era dimostrato abbastanza forte da poterlo affrontare alla pari ora non era altro che un semplice, misero umano. 
Aveva passato un anno a pensare a quello scontro, e per cosa? 
Doveva andarsene, andarsene e trovare qualcosa, qualsiasi cosa su cui poter sfogare tutta quella furia che aveva represso dentro di sé in attesa di quel momento... un momento che, si rese conto, non sarebbe mai arrivato. 
Con un balzo arrivò alla finestra ora completamente aperta, e diede un ultimo sguardo ad Ichigo, che aveva gli occhi ancora fissi sulla porta. Grimmjow guardò con la coda dell'occhio le proprie mani, e si accorse che erano scosse da leggeri tremori. Doveva andarsene, altrimenti sarebbe successo un disastro.
In quel preciso momento, Ichigo afferrò il portafoglio e ne estrasse una carta nera e lucida.
A giudicare da come la fissava, doveva avere un certo valore...
Ma a lui cosa importava?

"Li riavrò indietro."

...cosa?

L'espada si pietrificò. Osservò Ichigo senza battere ciglio, mentre questo portava lo sguardo su di lui.
Grimmjow rimase immobile. Non capiva. Non capiva se stesse guardando lui o qualcosa di molto più lontano, ma la luce che in quel momento infiammava quello sguardo gli era molto famigliare. 
Determinazione. La stessa determinazione che ardeva prepotente dentro di lui in ogni loro scontro, e che Grimmjow desiderava vedere da molto tempo.

"Riacquisterò i miei poteri. È una promessa."

Queste furono le ultime parole del rosso, che successivamente si sdraiò nel letto, la tessera nera ancora in mano.
Grimmjow non aveva capito molto di ciò che era successo, né di come quel dannato avesse perso i propri poteri né di tutto il resto, ma non gli importava. Nell'istante in cui aveva visto in Ichigo quello sguardo, tutta la furia che si era fatta strada in lui si era lentamente placata e trasformata in qualcos'altro... 
Trepidazione. 
Nella sua mente quello sguardo infuocato era più vivido che mai e, contro ogni sua natura, decise che avrebbe aspettato ancora. Ichigo avrebbe recuperato i suoi poteri e sarebbe tornato da lui, per combattere un'ultima volta.


- Si può sapere perché adesso sei dalla nostra parte, Grimmjow? -

"Nostra parte"? sì, certo... ma chi si crede di essere? Solo perché adesso avevano un nemico comune, non voleva dire che fossero dalla stessa parte. Lui non stava dalla parte si nessuno, se non la propria.

- Se l'Hueco Mundo scompare, non avrò più un posto in cui ridurti in poltiglia. -

-...non hai tutti i torti.-



Sì, mi piacciono tremendamente i separatori orizzontali.
Eccomi qui! In teoria questa piccola one-shot avrebbe dovuto essere pubblicata durante la Grimmichi week, ma come al solito la mia pigrizia e lo studio hanno avuto la meglio su di me :|
Non è niente di pretenzioso, avevo in mente di scrivere una cosa del genere già da un po' e volevo sfruttare la data di una delle mie otp (che ha molte più speranze di altre, e qui ho detto tutto) per pubblicarla ¬ v ¬
Spero che vi sia piaciuta, ringrazio chiunque di voi abbia letto questa os e, come sempre, le recensioni sono apprezzate :)

Alla prossima! Un saluto,
A.
   
 
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