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Autore: SVDW    21/06/2016    5 recensioni
Siamo alla fine del terzo libro , immersi nel pancione di Mrs Grey e nel controllo di Mr Grey, ora alle prese con gravidanze, ormoni e biberon.
Riuscirá il loro passato, soprattutto quello di Christian, a non contagiare il suo futuro da papá?
L'amore platonico che lega Christian ed Ana diventa ogni giorno più saldo, indivisibile, forte, un amore che permette di tralasciare anche un passato difficile e un futuro pieno di punti interrogativi.
Genere: Erotico, Sentimentale, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Anastasia Steele, Christian Grey, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: Bondage, Contenuti forti
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POV Christian
Un pianto isterico mi fa agitare nel letto, svegliandomi.
Guardo l'ora sulla sveglia assonnato, le 4:23 . Teddy deve avere fame. Mi giro tra le lenzuola e noto che Ana si è già alzata per andare a controllare. Mio Dio se penso a quanto sono maledettamente fortunato ad avere Ana e Teddy nella mia vita, rivivrei ogni singolo schifoso istante della mia vita per arrivare di nuovo fino a qui.
Questa è la mia vittoria, il mio premio per anni di sofferenza e dolore. Tanto dolore.
Ma ora loro sono qui con me, per me, e combatterò a ferro e fuoco chiunque alzi un solo dito contro di loro.
In fondo è solo grazie ad Ana che ora accetto me stesso e la mia splendida famiglia per quello che sono, senza se e senza ma, mi ha fatto calare il velo che avevo davanti agli occhi, il velo che mi impediva di ammettere di amarli.
Mi alzo dal letto e vado verso la cameretta di Teddy, dove la mia bellissima, svestita moglie lo sta cullando.
Non poter fare l'amore con lei mi sta uccidendo, ma non voglio farle del male, non me lo perdonerei. 
Mi avvicino e la stringo a me da dietro, facendola sussultare, le bacio il collo ed accarezzo il braccio di mio figlio, che dorme beato tra le sue braccia.
"Io credo somigli a te" bisbiglia Ana con la testa appoggiata sulla mia spalla.
Sorrido involontariamente, orgoglioso, anche se il bambino è così piccolo che non riuscirei a dire se è veramente come dice lei.
"Dai, dammelo lo metto a letto io" suggerisco. In realtà voglio stringere ancora un po' questa meraviglia che dorme serena in braccio alla mia Ana.
Lei me lo passa delicatamente, mi bacia e si avvia verso la nostra camera, mentre io resto ancora un po' a contemplare il mio bambino.
La luna si riflette nella vetrata, illuminando le sue guance e i suoi occhi chiusi..potrei restare qui a guardarlo per sempre, ma sono stanchissimo anche io, sebbene di solito abbia sempre dormito molto poco, così lo metto nella sua culla e gli bacio la testa, poi torno nel mio letto, al mio posto, accanto ad Ana.

Il sole mi scalda la gamba ed un profumo ottimo mi invade le narici. Pancakes.
Scendo dal letto con addosso solo i boxer, e mi avvio di sotto, in cucina.
Ana sta cucinando con addosso solo la mia maglietta, come al solito, mentre Teddy se ne sta sull'ovetto con lo sguardo vigile, mentre sua madre lo bacia sulla guancia di tanto in tanto. É un'immagine perfetta: mia moglie che prepara la colazione e mio figlio che se ne sta lì buono a contemplare la madre.
Ana alza il braccio per prendere lo sciroppo dalla credenza e la maglietta si alza rivelando il sedere sodo e la cura della schiena, e il mio uccello freme nei boxer.
Non resisto. Mi avvicino e le pianto uno schiaffo sul sedere, mentre lei ridacchia allegra.
" Buongiorno Mr Grey" cinguetta sbattendo quegli occhi azzurri con un'aria da innocentina che mi fa venire voglia di sbatterla qui sul bancone della cucina.
"Mrs Grey, buongiorno!" la prendo per le cosce e la sollevo contro di me, e lei allaccia subito le sue gambe intorno alla mia vita, poi avvicino le mie labbra alle sue e la bacio con trepidazione ed amore, riversandovi dentro tutto il desiderio che provo per lei ora.
Le sue mani si intrecciano ai miei capelli mentre si avvinghia ancora di più a me, e sento che potrei esplodere da un momento all'altro, così la lascio andare ed alzo gli occhi al cielo sospirando, guadagnandomi una risatina in risposta.
" Ti va di fare colazione in giardino?" Le chiedo in un vano tentativo di distrarmi.
"Oh ma mi piace già il panorama che vedo!" Mormora lei al mio orecchio, poi la sua mano scorre sui miei addominali e giù fino all'elastico dei boxer, provocandomi un fremito.
"Non iniziare ciò che non puoi terminare!" La provoco. 
Lei spegne i fornelli e fa un cenno con la testa verso Teddy che dorme tranquillo. Afferro al volo le sue intenzioni e sposto l'ovetto di sopra, lasciando mio figlio a dormire in pace, poi torno in camera e trovo Ana 
sdraiata sul letto.
"Ho capito le tue intenzioni, Mrs Grey. Ed approvo!" Le sussurro con voce melliflua mentre mi sdraio accanto a lei, i suoi occhi due pozze blu accese di desiderio.
Lei sorride compiaciuta e fa scorrere la sua mano dalla mia spalla, alle creste iliache fino a raggiungere l'elastico dei miei boxer e mi li fa scendere lungo le gambe, fino a togliermeli completamente.
Se il buongiorno si vede dal mattino...
Si mette a cavalcioni su di me e stampa le sue labbra morbide sulle mie, ed io approfitto per baciarla con passione e trasporto, i suoi capelli ricadono accanto alla mia guancia e le mie mani ripercorrono le sue curve, vogliose di farla mia.
Piano Grey, non puoi.
Le sue labbra scendono piano sul mio torace, sugli addominali, fino ad avvolgermi completamente.
Cazzo.
La sua bocca continua su e giù sul mio membro e io non riesco più neanche a pensare. 
" Cristo Ana!" Sento che tra poco raggiungo il culmine e con la mano guido la sua testa su e giù, ancora ed ancora... " Piccola se non vuoi che vengo fermati ora!" Mugugno avvertendola.
Ma lei continua, aumentando d'intensità, afferrandomi anche con la mano ed io esplodo in lei gridando il suo nome.
Mio Dio.
Ana si alza e va in bagno, poi fa capolino dalla porta con un sorrisetto compiaciuto in viso.
Cazzo, quanto la amo.
"Hai ancora un po' di appetito per la colazione, Mrs Grey?" Le chiedo scherzoso.
"Decisamente si Mr Grey!" Rimbotta incrociando le braccia sul petto e facendo quasi uscire quelle tette perfette dalla striminzita camicia da notte di pizzo.
"Vado a controllare Teddy, tu intanto se vuoi apparecchia in giardino" suggerisce.
Mi alzo, le bacio i capelli e vado verso il bagno per farmi una doccia.
Cristo, vorrei che ogni giorno cominci così maledettamente bene da oggi all'eternità.

POV Ana
Finisco di truccarmi e mi infilo i sandali, poi prendo la borsa e scendo in salotto.
Christian sta sdraiato sul divano, addormentato, un ciuffo di capelli ramati gli ricopre la fronte, e con un braccio tiene Teddy, che se ne sta accoccolato sul suo petto senza emettere un fiato.
Sorrido tra me e me e scatto un'altra foto a tradimento dei miei uomini.
Non vorrei svegliare Christian, quindi mi avvicino cauta e prendo il mio bambino dal suo petto, gli do un bacio sulla guancia paffuta e mi avvio di sopra per cambiargli il pannolino.
Mio figlio è un bambino buonissimo, nonostante abbia pochi giorni piange solo di notte se ha fame, e si lascia lavare e cambiare come nulla fosse.
"Bravissimo il mio bambino" gli sussurro accarezzandogli il pancino. Lui si limita a sgambettare ed a guardarmi attento.
Gli allaccio il body e lo sollevo, e lui subito si accoccola contro di me.
Non riuscirò mai a smettere di inalare il suo profumo e di baciargli le guance continuamente, lui è suo padre sono indubbiamente la cosa più bella che la vita potesse riservarmi.
"Sei tu l'amore della mamma? Sii sei tu" gli mormoro all'orecchio.
E poi c'è Christian, lui è un marito affettuoso ed un padre bravissimo, almeno fino ad ora. Di notte se mi sveglio lui si alza per farmi compagnia, e se devo allattare Teddy lui aspetta che io finisca per fargli fare il ruttino. E soprattutto si assicura che io mangi e che a Teddy non manchi mai niente.
Lo amo da morire e non smetto di ripeterglielo.
Scendo di sotto e Christian si sta svegliando, stiracchiandosi mentre sbadiglia. Il mio bambino perduto.
"Dove pensi di andare vestita così?" Aggrotta la fronte e mi squadra inquisitorio, il tono freddo, accennando al mio vestitino blu.
Ci risiamo.
"Ho acconsentito ad un'uscita con Kate, non che tu ci vada vestita così!" 
Incrocio le braccia sul petto e lo guardo con un sopracciglio alzato.
"Hai finito?" Chiedo accigliata.
Non sopporto che si comporti in modo così possessivo, non ne ha motivo.
"Ana, per favore!" Si sfrega il viso con le mani e mi guarda attraverso le lunghe ciglia.
"No Christian, non hai motivo di essere geloso, e lo sai!"
"Non è quello..."
Ok ora sono confusa.
"Allora cosa c'è che non ti va bene?" Chiedo curiosa.
Lui ci pensa un attimo, misurando le parole.
"È che ora hai un figlio, Ana."
Che? Sbatto le palpebre più volte e metto Teddy nel carrozzino.
Ora sono incazzata. Solo perché ho un figlio non significa che debba andare in giro con i pantaloni e la felpa anche d'estate. Lo guardo con aria delusa e sinceramente anche un po' ferita dalle sue parole.
"Ci vediamo più tardi." Gli dico prendendo le chiavi e mettendo la borsa dei pannolini sul manubrio del carrozzino.
Lui si alza dal divano e e mi prende per un polso. 
"Ana aspetta non volevo dire che sei vestita come... Intendevo tutt'altro!" Borbotta cercando di giustificarsi.
Ma io sono già nella macchina, con Teddy che mi guarda dal seggiolino.
Metto in moto e parto, ignorando Christian che grida il mio nome.
















   
 
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