Fanfic su artisti musicali > Gorillaz
Segui la storia  |       
Autore: Rainbow_ Girl    21/06/2016    1 recensioni
June ha quindici anni, ed è una vagabonda da sei mesi.
Sua madre è dispersa ad Amsterdam, non ha la minima idea di chi sia suo padre e la sua unica ancora di salvezza, insieme a Catherine, è la musica.
Proprio essa, a sua insaputa, la guiderà alla ricerca di suo padre.
Dal testo...
"
Per cui, invece di farmi i fatti miei e rimanere nel mio angolino nascosto, decido di uscirne e buttare nuovamente il buon senso alle ortiche. Vado all’ingresso principale e noto che la porta è leggermente socchiusa, quindi mi infilo silenziosamente dentro, e seguendo le note all’interno della casa capito in una stanza adibita a studio di registrazione.
Faccio un bel respiro prima di spalancare la porta.
Per i primi due secondi, i tre uomini e la ragazza non mi prestano attenzione, ma poi la musica si interrompe e mi ritrovo quattro paia di occhi addosso. Scommetto che non gli capita tutti i giorni che una ragazzina di quindici anni si infiltri nella loro casa."
N.B.: Fanfiction sui Gorillaz. È consigliato conoscere un minimo della storia dei personaggi per comprendere appieno lo sviluppo della storia. Buona lettura!
Genere: Generale, Song-fic | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Altri, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: OOC, What if? | Avvertimenti: Tematiche delicate
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Capitolo 2 – Sing along 

-E LEI chi è?- la mia attenzione si focalizza sul bassista, un uomo di media statura e  dalla carnagione verdastra che a sua volta guarda il ragazzo alto dietro la tastiera. -Te le scegli sempre più piccole le fidanzate, vero Stuart? Però stavolta hai esagerato, questa sarà una 2000!- 
Le sue parole non mi fanno effetto, semplicemente cammino verso il tastierista che, a giudicare dal microfono posto sopra il suo strumento, è anche il cantante. 
-Senti- gli dico quando gli arrivo di fronte e lo guardo, dannazione è altissimo -Dovresti prendere le note un po’ più alte, sono troppo basse così, senza offesa.- 
Prima che lui possa replicare, la ragazza in fondo appoggia la chitarra ad una parete e viene verso di me. Non so come faccia a non inciampare in qualche cavo a causa degli occhi coperti dai capelli, ma non mi faccio domande.
-Sì, perché tu magari sai fare di meglio, ragazzina.- dice con il tono più altezzoso del mondo.
-Mettimi alla prova allora.- le dico io di rimando, incrociando le braccia sul petto e cercando gli occhi sotto la massa nera di capelli. 
-Subito.- dice, mentre si dirige verso il fondo della sala per recuperare la sua chitarra. In tutto questo, né il tastierista né il batterista hanno detto una singola parola. 
Quest’ultimo batte quattro colpi sulle bacchette e la chitarrista comincia a strimpellare le note sul suo strumento. Io mi perdo nel flusso dei miei ricordi, cercando le parole sempre più indietro.
-Gravity… on me, never let me down, gently; Gravity on me… never let me go, no no, gravity…- 
E mi lascio trasportare ad occhi chiusi dalla bellezza dell’armonia che sono riuscita a creare con la mia voce, mentre l’uomo dai capelli blu elettrico comincia a suonare la tastiera e, straordinariamente, riesco a ricordarmi il resto della canzone. 
Ma lui mi precede, e con voce profonda intona le note successive. 
-I don’t pull me down, I don’t pull me down on me; I don’t pull me down, I don’t pull me down on you-.
Presto le nostre voci prendono ad alternarsi: io canto le parti alte, lui quelle basse, rendendo la canzone ancora più particolareggiata. 
Alla fine, il batterista finisce con una scarica di colpi alla grancassa. -Credo sia perfetto così.-
Mi giro verso l’unica ragazza nella stanza a parte me con un ghigno soddisfatto, quello che secondo Catherine mi sarebbe stato fonte di guai. -Quindi?- le chiedo, mentre anche gli altri componenti si avvicinano. 
-Quindi- esordisce il bassista, dando un poderoso schiaffo sul collo all’uomo accanto a me -2D deve impegnarsi di più, se non vuole che una ragazzina lo superi in quanto a doti canore e prenda il suo posto nella band.- 

-Murdoc.- lo richiama la chitarrista, scuotendo la testa. 
-Beh, Noodle- dice lui guardandomi per un secondo per poi riportare lo sguardo sulla ragazza -Non puoi certo negare il fatto che sia stata brava.-
-Non sto dicendo questo!- esclama lei -Sto dicendo che per ovvi motivi, Stu-san non può essere cacciato dalla band e nemmeno essere messo in secondo piano da una ragazzina.-
Nel momento stesso in cui apro la bocca per dire la mia, una mano me la chiude. Appartiene a Stu, o Stuart o Stu-san o 2D o come diamine si chiama quello con i capelli blu. 
-Sh, goditelo.- mi dice solo questo prima di tornare a seguire lo scambio di battute dei due, che sarebbe continuato all’infinito se alla fine il batterista non fosse intervenuto.
-Noodle, a te brucia perché non vuoi che qualcuno ti tolga il primato di essere l’abitante  più giovane dei Kong Studios, oltre che all’unica ragazza, ma credo che te ne dovrai fare una ragione.-

Il mio sguardo passa dal viso di Murdoc a quello del batterista, a quello furioso di Noodle, fino a quello di Stu, totalmente perplesso, come me.
-Mi spiegate?- urlo prima che il litigio possa riprendere.
-Sì- dice stancamente Stu, passandosi una mano fra i capelli -Dopo ben cinque anni che stavamo fermi, abbiamo pubblicato il nostro nuovo album circa quattro mesi fa, e fra due settimane cominceremo il nostro primo, dannatissimo, tour mondiale, ma c’è qualcosa che non va nella mia voce. E se i concerti non vanno bene, non ci vorranno pagare  e noi, io, ho un disperato bisogno di quei soldi, per cui, quando ti abbiamo sentita cantare, abbiamo pensato, circa tutti…- 
-… No- conclude Noodle. -Stu-san, hai bisogno di quei soldi, se la prendessimo a bordo non credi che ti pagherebbero di meno?- tenta lei con tono lamentoso. 
-Oh, andiamo- la interrompe Murdoc, di nuovo -Sono comunque un sacco di soldi, e poi è solo per questo tour, mica per sempre! Cazzo, fai la ragazza matura per una volta!- 
-Murdoc, le puzza ancora la bocca di latte!- 
-EHI!- dico infuriata. Perché non mi faccio mai i fatti miei?!
-Tu puzzi e basta!-  
-Non ho nemmeno accettato!- provo a farmi sentire io.
In effetti la mia affermazione fa girare tutte le teste dalla mia parte. 
-Ma accetterai, vero? Vero?- mi scuote Stu per un braccio. 
Li guardo nuovamente, ad uno ad uno, scorgo le loro emozioni. Stu, preoccupato che io possa non accettare, Murdoc, al contrario, totalmente sicuro del mio sì, il batterista il cui nome mi è ancora sconosciuto, che aspetta pazientemente una mia risposta, Noodle, che schiuma di rabbia.
   
 
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su artisti musicali > Gorillaz / Vai alla pagina dell'autore: Rainbow_ Girl