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Autore: zaiinmaliiksmile_    21/06/2016    0 recensioni
...Aveva dimenticato quasi cosa significasse sorridere, perché ormai Liam non sorrideva più.
Sorrideva solo al mattino quando, appena sveglio, riusciva a sentire il canti di Zayn provenire dalla doccia, ma in un batter d'occhio quel dolce e soave suono spariva insieme al sorriso di Liam stampato sul volto.
Ormai Zayn non c'era più, ormai lui doveva farsene una ragione. Ma come poteva se Zayn era la sua unica ragione di vita?...
Genere: Drammatico | Stato: completa
Tipo di coppia: Yaoi | Personaggi: Liam Payne, Zayn Malik
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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Angel
 

I ricordi non sempre risollevano le paure e le speranze. Non sempre ritornano indietro pronti a salvarci, per regalarci un domani colmo di felicità. I ricordi erano il punto debole di Liam, gli unici in grado di salvarlo, di costruire un muro intorno a quel pozzo senza fondo in cui stava per cadere. Ma dei ricordi lui se ne faceva ben poco, perché la felicità che si impossessava di lui in quegli attimi nella sua mente, si volatilizzò esattamente quel 10 giugno di un anno prima, quando gli strapparono dalle mani la cosa più cara, più bella e pura che possedeva: Zayn.

Da lì a poco le cose cambiarono. Liam non era più lo stesso, riusciva a scrutare il suo viso in ogni angolo di quella casa che per due anni aveva condiviso con l'unica persona che aveva realmente amato. Aveva dimenticato quasi cosa significasse sorridere, perché ormai Liam non sorrideva più.

Sorrideva solo al mattino quando, appena sveglio, riusciva a sentire il canti di Zayn provenire dalla doccia, ma in un batter d'occhio quel dolce e soave suono spariva insieme al sorriso di Liam stampato sul volto.

Ormai Zayn non c'era più, ormai lui doveva farsene una ragione. Ma come poteva se Zayn era la sua unica ragione di vita?


Quando quella mattina Liam aprì gli occhi l'odore del caffè appena preparato gli inebriò le narici come ogni mattina e come sempre, l'altra metà del letto era vuota. Liam non si sorprese, anzi si alzò e con un sorriso si recò verso la cucina. Si soffermò alla porta poggiandosi contro lo stipite, per guardare il suo ragazzo seminudo intento a preparare la colazione per lui e un raggio di sole che penetrava dalla finestra creava strani riflessi nei capelli corvini del ragazzo.

Liam rimaneva sempre sorpreso nel guardare quella figura innanzi a se che lui considerava quasi essere divina, perché sapeva che in vita sua non aveva mai visto un qualcosa di così bello.

Quasi come se sapesse di essere osservato, Zayn si girò. Un sorriso gli incorniciò il volto appena vide l'amore della sua vita intendo a guardarlo. Posò il cucchiaio con il quale stava preparando l'impasto per le frittele, e corse tra le braccia forti e possenti di Liam che lasciò un lungo e dolce bacio sulle sue labbra.

"Buongiorno vita mia" sussurrò il moro prendendo la mano del più piccolo per trascinarlo in cucina, dove lo costrinse a sedersi al tavolo come faceva ogni mattina. Liam lo guardò divertito abituato a tutte quelle attenzioni che al mattino riceveva. Infondo a Zayn piaceva regalargli tutte quelle attenzioni perché Liam era l'unico che le meritasse davvero.

"Che programma hai per oggi?" chiese Liam sorseggiando il latte che Zayn aveva accuratamente versato nella tazza bianca con la scritta 'ti amo'.

Il moro scrollò le spalle versando l'impasto nella padella aspettando che si friggesse.

"Credo proprio che io non possa dirtelo" ridacchiò quest'ultimo.

Il suono della risata di Zayn echeggiava nella sua mente per molto tempo, ogni volta che quest'ultima si sprigionava nell'aria. Il suono più bello, simile a quello di un passerotto dai colori sgargianti e dal cinguettio più bello del mondo.

Liam amava Zayn, in tutte le sue più belle sfumature. Amava il modo in cui lo facesse sentire protetto, il modo in cui lo coccolava al mattino come solo sua madre aveva osato fare in tutta la sua vita.

Liam si alzò e circondò con le braccia il bacino esile del moro lasciando poi una scia di languidi baci sul suo collo.

"E da quando hai segreti con me?"

Zayn scosse piano il capo ridacchiando appena.

"É un segreto a fin di bene" sussurrò svincolandosi dalle sue braccia e girarsi verso di lui per poggiare le mani sulle sue spalle e alzarsi in punta si piedi per lasciare un bacio sul suo naso "diciamo che é una sorpresa..ecco"


  Dopo un intensa ora perso nel traffico di New York, Zayn riuscì ad arrivare a destinazione. Parcheggiò nel grande spazio adibito al centro commerciale e uscì dall'auto con il suo dolce sorriso stampato sul viso. Entrò nell'enorme edificio senza lasciarsi conquistare dalle vetrine con vestiti -che sembravano richiamare assurdamente la sua attenzione- e si fermò alla gioielleria. Osservò a lungo l'anello che aveva scelto accuratamente per il suo amato. Una semplice fascetta d'oro bianco su cui era incastrato un piccolo diamante, quasi impercettibile, ma visibile come un bagliore alla luce del sole. Decise. Decise che lo avrebbe fatto. Aveva deciso di rischiare. Voleva a tutti costi che Liam appartenesse a lui fino alla morte. Voleva a tutti costi realizzare quel sogno che tanto si erano predisposti. Voleva a tutti i costi creare una famiglia con lui.

Aveva rimuginato a fondo sul da farsi ma non era poi così tanto insicuro, sapeva che Liam lo amava con tutto se stesso e tante volte glielo aveva dimostrato. Lui si sentiva al sicuro solo tra le sue braccia, quando la notte perso in quell'enorme letto, lo avvolgevano facendolo sentire seriamente a casa. Liam era la sua casa. Quella casa che sin da piccolo aveva sempre desiderato, una casa che lo facesse sentire al sicuro. Una casa non costituita da cemento, ma da pelle, ossa e amore.

Realizzò velocemente il suo acquisto e uscì dal negozio tenendo saldamente tra la mano quello che definiva il suo sogno più grande.

Ma non sapeva che da li a poco sarebbe arrivato un qualcosa che avrebbe rovinato il suo progetto, per sempre.

Un colpo riecheggiò nell'aria, i presenti iniziarono ad urlare e lui rimase travolto dalla folla che correva in cerca di riparo. Ed ecco il secondo. Più vicino di quello precedente. Quest'ultimo fu accompagnato da urla laceranti, lacrime di disperazione che costrinsero Zayn a rintanarsi in un angolo. A distanza di secondi che a Zayn parvero anni, sembrarono essere tutti spariti, in un attimo calò il silenzio nel centro commerciale. L'unico suono percettibile era il singhiozzo di una bambina che squarciò l'animo del moro che era seduto in un angolo, con le ginocchia saldamente attaccate al petto. Quel suono così straziante e allo stesso tempo puro stava distruggendo Zayn, alzò piano la testa dalle ginocchia. Questo suo gesto fu accompagnato dall'ennesimo sparo che gli permise di scoppiare a piangere.

"Liam ti amo." sussurrò stringendo per un momento gli occhi. In quell'attimo ripercorse velocemente i suoi momenti con Liam come in una pellicola di un vecchio film in bianco e nero. Quando riaprì gli occhi riuscì a intravedere la bambina nascosta sotto un tavolo della pizzeria lì accanto. I suoi occhi vitrei incontrarono quelli lucidi di Zayn. Quest'ultimo si premette il dito sulle labbra indicando alla bambina di stare in silenzio. Quest'ultima annuì, ma subito dopo sul suo volto comparve subito sorpresa e paura. Il moro non ci mise nulla a capire che il pazzo che aveva attentato il centro commerciale stava per farle del male.

E fu in quel momento. In quell'esatto momento Zayn parlò. Trovò quel coraggio che per un tempo quasi infinito, si rintanò nel suo stomaco appesantendolo.

"Non toccarla" sputò con disprezzo alzandosi tremante dal freddo pavimento sul quale si era accovacciato in cerca di rifugio.

L'uomo strinse tra le mani la grossa arma, compagna di inquietudine e paura che entrambi avevano disseminato nel centro commerciale.

Zayn lo guardò. Le lacrime gli pizzicavano, minacciose di uscire, gli occhi.

Due pozzi neri si abbatterono sul corpo esile di Zayn. E Zayn capì. Capì da quello sguardo così terrificante che sarebbe finita. Un altro colpo. L'ultimo colpo inflitto nel cuore di Zayn.


 "É morto da eroe" continuavano a ripetergli con i loro falsi sorrisi. Ma da eroe o meno, Zayn non se ne sarebbe mai dovuto andare. Ormai Liam a stento respirava, aveva smesso di vivere da quando in quel pomeriggio di inizio estate quella chiamata lo distrusse. Il dolore gli trafisse il cuore, gli squarciò l'anima.

Erano passati solo tre mesi, ma non riusciva ancora a trovare quella forza che gli permettesse di andare avanti, perché da quando Zayn, entrando a far parte della sua vita, divenne la sua forza, il suo respiro e la sua anima. In tre mesi non era riuscito a trovare nemmeno la forza di cambiare le lenzuola. Quelle lenzuola che sapevano ancore delle loro notti d'amore. Teneva stretto a se quel cuscino in cui era impregnato ancora il suo profumo. Indossava spesso le sue magliette anche se gli stavano troppo strette. Sul comodino accanto al letto era poggiata quella piccola scatola di velluto, quella scatolina che due poliziotti infranti gli porsero tra le mani, quella scatoletta che lui non aveva mai avuto il coraggio di aprire.


   Liam teneva saldamente stretto Zayn tra le braccia. Il suo petto nudo era attaccato alla schiena spoglia dell'esile ragazzo, nascosti sotto le lenzuola dopo aver fatto l'amore.

Nessuno dei due osò parlare. L'unico rumore percettibile era lo schiocco degli umidi baci che Liam lasciava sul collo del maggiore a cui quest'ultimo rispondeva con un ampio sorriso.

"Liam?" sussurrò il castano decidendo di rompere quel religioso silenzio.

"Mh?"

Le labbra di Liam premevano ancora contro il suo collo scendendo fino alla spalla.

"Un giorno mi sposerai?"

Liam sorrise. Sfiorò piano il naso contro il collo del ragazzo respirando a pieno il suo profumo. Come avrebbe potuto dire di no se é tutto quello che stava aspettando? Lo amava. Amava Zayn con tutta l'anima, dire di no sarebbe stato un controsenso.

"Sì"

La schiena di Zayn vibrò contro il petto di Liam accompagnata da una piccola risata.

"Un giorno ti sposerò Liam."


  Si rigirò quel DVD tra le mani indeciso sul da farsi. Sulla copertina nera c'era marchiato in bianco 'Per Liam'. Passò piano le dita su quella scritta accompagnando il movimento con un debole sorriso. Quel giorno aveva avuto la forza di alzarsi e di farsi una doccia. Erano poche le volte in cui succedeva, oramai aveva smesso anche di mangiare, a stento beveva e le occhiaie ormai erano sin troppo marcate a causa delle innumerevoli notti insonni. Aveva smesso di vivere, si sentiva come una piccola formica il mezzo al prato pronta ad essere schiacciata da un passante distratto.

Rimuginò a lungo e decise che lo avrebbe visto, era pronto a farlo e dopo aver estratto il contenuto e averlo infilato nel lettore DVD, si mise seduto sul pavimento di fronte al televisore e aspettò. Dopo due interminabili minuti il sorriso di Zayn riempì di luce la televisione. Liam si portò una mano alle labbra, un singhiozzo gli si fermò in gola e le lacrime gli pizzicarono insistentemente gli occhi.

La voce di Zayn lo travolse come un macigno, gli arrivò dritta al cuore trafiggendogli l'anima.

"Ciao Liam" sorrise alla telecamera sventolando piano la mano avanti ad essa. Sulla parete di sfondo c'erano vecchi disegni di paesaggi e un unico dipinto grande al centro della parete in cui c'erano rappresentati entrambi intenti a baciarsi. Era la vecchia camera di Zayn da bambino.

Liam sorrise nel sentire pronunciare felicemente il suo nome, mentre inconsciamente delle lacrime rigavano il suo volto.

"Ti starai chiedendo il motivo di questo mio video..beh in realtà i motivi sono tanti. Inizio col dire che quando lo vedrai noi saremo felicemente sposati.." un sorriso comparve sul viso di Zayn e Liam non potette far altro che ricambiare anche se Zayn probabilmente non poteva vederlo. Ma a lui mancava, mancava sorridere con lui. Gli mancava lui e ormai tutto stava diventando insopportabile.

"Ma lasciamo perdere. Forse non ti ho mai ringraziato abbastanza, forse mai riuscirò a farlo come si deve. Grazie Liam. Grazie per aver riempito quello spazio rimasto troppo tempo vuoto nel mio cuore. Vorrei ti ricordassi sempre di me, sempre. Perché so che quando saremo vecchi, io sarò il primo ad andare. E tu dovrai ricordarmi Liam, perché ti amo. Perché io sarò il tuo angelo."

Spense con un gesto secco la televisione restando immobile per qualche secondo. Un singhiozzo simile ad un urlo uscì dalle sue labbra costringendo Liam ad accasciarsi sul pavimento. Era troppo presto. Troppo presto per vedere quel filmato. Quasi preso dalla pazzia Liam si alzò. Iniziò singhiozzante a gettare sul pavimento ogni oggetto che gli capitasse a tiro continuando a piangere disperatamente la sua mancanza.

Era morto. Finito. Ogni traccia della sua sopravvivenza era andata a farsi fottere insieme alle parole che continuavano ad echeggiare nella stanza.

'Ti amo Liam.'

'..io sarò il tuo angelo."

E dopo essersi sfogato, stanco, si stese sul pavimento. Chiuse gli occhi e tossì piano a causa della polvere presente sulla moquette.

"Ti amo Zayn." sussurrò prima di cadere in un sonno profondo per la prima volta dopo tre mesi.



   "Qui é troppo alto." sussurrò Zayn avvicinandosi piano alla ringhiera.

Liam poggiò le mani su i suoi fianchi tirandolo con se verso l'indietro.

"Ma tu non devi guardare in basso." ridacchiò Liam sedendosi sul telo che aveva accuratamente steso sul pavimento, tirando Zayn con se che si sedette comodamente tra le sue gambe. La mano di Liam prese a giocherellare con i morbidi capelli del più grande che chiuse gli occhi rilassandosi a quel tocco.

"Questo a parer mio é il posto più tranquillo." sussurrò Liam portando il viso vero l'alto per guardare le stelle.

Zayn girò il viso verso il suo lasciando una scia di umidi baci sul suo collo. "É inutile che io guardi le stelle" cavò dalla tasca un pacchetto di sigarette. Ne prese una e meccanicamente la porto tra le labbra per accenderla. "Io ho già te poco mi importa."

Liam sorrise. Una bolla di emozioni scoppiò nel suo stomaco causandone immediatamente il caos. Si trattenne dall'arrossire, era strano che dopo anni lui riuscisse a provare sempre le stesse emozioni.

Zayn era l'unico, l'unico che fosse riuscito ad arrivargli dritto all'anima, che era riuscito ad impossessarsi del suo debole cuore.


  Non aveva mai immaginato una vita senza lui, forse si era così tanto abituato alla sua presenza da dimenticare la sua vecchia e vuota vita. Liam non voleva vivere senza Zayn, ed é per questo che forse si trovava di nuovo li. In piedi sulla ringhiera di quel terrazzo su cui tante volte era stato con l'amore della sua vita. Riportò lo sguardo al cielo.

"Ti amo" sussurrò prima di cadere nel vuoto.



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