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Autore: SatoSerelover    21/06/2016    1 recensioni
Dopo un attacco più brutale del previsto da parte del Team Rocket, Pikachu e Serena finiscono con l'essere separati da Ash, Lem e Clem. Dispersi e in condizioni critiche, i due cercano di ricongiungersi con i loro amici e di proteggersi l'un l'altra.
Sarà proprio tra gli alti e i bassi della loro disavventura che i due fortificheranno il loro legame e scopriranno di avere qualcosa di molto speciale ad accomunarli.
(Amourshipping: Ash x Serena)
Genere: Angst, Hurt/Comfort, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Ash, Clem, Lem, Pikachu, Serena
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Anime
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Spazio d'autrice:
Oggi ho per voi un pò di capitoli! Mi sono portata avanti in questo periodo di assenza! Spero apprezzerete questo capitolo! Si parlerà del punto di vista di Serena e Pikachu! Anche per loro ha inizio la trama!



Capitolo 6: Senza fine, senza traccia


Un giorno prima…. Da qualche parte in riva al fiume…….

“P-Pika?” Pikachu aprì gli occhi piano, piano. Si sentiva debole e indolenzito, ma soprattutto bagnato. A dir poco fradicio e sporco di fanghiglia. Non ricordava bene cosa fosse accaduto dopo essere stato colpito violentemente.. durante l’attacco del Team Rocket.

Solo qualche secondo dopo essersi rialzato a fatica, ricordò l’ultima cosa successa prima di perdere i sensi. Serena era riuscito ad afferrarlo, ma il seguito era proprio un’incognita. Si toccò la testa con una delle zampe anteriori, cercando di capire cosa fosse accaduto. Non era di certo un caso se si trovava in riva ad un fiume, sotto un temporale.. soprattutto se prima si trovava tra le braccia di Serena… a meno che….
A meno che non fosse caduto dal dislivello dietro di lui, o per la precisione, lui e Serena. Si, di sicuro era successo qualcosa anche a lei e sapeva che doveva trovarla.

A fatica cominciò a correre in giro, annusando l’ambiente circostante, più sulla riva del fiume. Se era riuscita a sfuggire alla corrente… e così sperava.. doveva per forza essere lì da qualche parte.  Era preoccupato per la ragazza, dopotutto l’aveva salvato e poi si era affezionato a lei, non poteva di certo lasciar perdere.. anche perché sentiva come il presentimento che Ash, gli stesse chiedendo di proteggerla.

La pioggia continuava a cadere incessantemente, talmente era tale, che venivano lasciati dei piccoli solchi nel terreno, e le foglie si staccavano dai rami degli alberi. Il fiume era ancora in piena, chiaramente non si sarebbe calmato a breve. Inoltre camminare nella terra bagnata non era facile e si scivolava spesso, non riuscendo a guardare dove si andava. Questo perché Pikachu doveva chiudere spesso gli occhi per la pioggia che lo bagnava più di quanto non lo fosse già.. sensazione fastidiosa.

“Pi-Pika!!” urlò il piccolo topino giallo, starnutendo di continuo per l’acqua che entrava nel naso mentre annusava in giro. Quella pioggia non faceva bene e di sicuro nemmeno a Serena, se era nella sua situazione.

Proprio dopo l’ennesimo starnuto, sentì un odore familiare arrivargli nel nasino. Era l’odore di Serena, se era certo “PI-PIKA!!! PIKA-PIKACHU!!”

Corse ancora più in fretta, seguendo la traccia, fino a scorgere qualcuno sulla riva. Era Serena, di sicuro era lei. La raggiunse ancora più in fretta, vedendola stesa a terra, probabilmente ancora priva di sensi. Ormai vicino a lei, provò a muoverla un po’ con le zampine, ma la performer non reagiva. Non voleva svegliarla usando Fulmine, quindi avvicinò la testa al viso di Serena. Respirava, un buon segno ovviamente, però non assicurava la sua salute. Le diede un paio di leccate e lì vide una piccola smorfia, poi gli occhi di Serena aprirsi.

“P-Pikachu?” mormorò la ragazza un po’ debolmente e tossendo “Che cosa è successo?”

“Pika-chu?” rispose il pokémon elettrico.

Serena si mise in ginocchio, cercando di ricordare “Ah si, il Team Rocket ci ha attaccati e tu sei stato colpito.. poi ti ho salvato, più o meno.. visto che siamo caduti lo stesso nel fiume..” tossì di nuovo, portando la mano al petto.

Pikachu si avvicinò a lei, con uno sguardo preoccupato “Pi-ka?”

“Tutto a posto” Gli rigirò uno sguardo rassicurante “Sono solo un po’ debole, però sono contenta che tu stia bene!”

Pikachu sorrise scodinzolando. La ragazza, un po’ a fatica, riuscì a rimettersi in piedi. Anche lei aveva notato che pioveva molto e, come per Pikachu, la cosa dava parecchio fastidio, anche se erano già totalmente bagnati. “Direi di inoltrarci nella foresta Pikachu, magari troveremo un riparo, che ne dici?”

“Pika!” Pikachu annuì e poi fece strada, cercando di scorgere una grotta o qualche spazio al coperto.

Serena poteva sentire i brividi su tutto il corpo, faceva abbastanza freddo e di sicuro si sarebbero ammalati continuando così. “Pikachu, vedi qualcosa?”
Pikachu scosse la testa, con uno sguardo addolorato “chu….”

Serena notò qualcosa di strano nel piccolo pokémon, cominciava a camminare più lentamente, probabilmente anche lui molto affaticato. La ragazza si inginocchiò e allungò le braccia verso di lui, incitandolo a salire in braccio “Vieni! Ti porto io!”

Pikachu rimase un attimo sorpreso, non se lo aspettava. Era tentato a saltarle in braccio, ma allo stesso tempo non voleva farlo. Voleva rendersi utile e trovare un riparo per entrambi. Serena aveva già passato abbastanza guai per colpa sua.

“Non vuoi? Preferisci camminare? Ma si vede che sei stanco!”

Pikachu scosse la testa convinto.

“O-Ok” si rialzò la ragazza “Ma se ti senti ancora stanco, non preoccuparti, ci penso io, va bene?”

“Pika-chu-pi!” Annuì il piccolo topino giallo.

“Peccato però, ho anche perso il mio cappello!” Disse con tono amareggiato Serena, rallegrando un po’ Pikachu.

I due camminarono per parecchi minuti, passando da un albero all’altro, per bagnarsi il meno possibile. Pensavano a come stesse Ash in quel momento.. se lui e gli altri erano al sicuro e per lo meno al riparo dalla pioggia. Almeno, meglio di loro. Le forze cominciavano ad abbandonarli. Per Serena soprattutto, che aveva cercato invano di lottare contro la corrente, per salvare lei e Pikachu. Pikachu pure non era da meno, che era ancora ferito per gli attacchi di Inkay, Wobbuffet e Gourgeist.

Improvvisamente Pikachu alzò lo sguardo e vide una rientranza nella roccia. Era di sicuro una caverna. “Pikachu!!! Pi-ka!!!”

Serena alzò lo sguardo e la vide pure lei. Finalmente poteva dire che stava migliorando la giornata, che per il momento, era scesa ai livelli più bassi possibili. Potevano esserci dei pokémon in quella cavità, ma non avevano molte altre scelte. Dovevano tentare, anche perché le probabilità di trovare altri ripari erano alquanto basse, almeno così pareva.

“Andiamo Pikachu!” disse sorridendo al pokémon, per poi correre verso il riparo. Pikachu le seguì, anche lui felice di potersi un attimo riposare al coperto.

Una volta entrati, si guardarono attorno. La caverna aveva subito una fine, quindi non doveva ospitare altri pokémon, cosa positiva. Potevano sedersi senza preoccupazioni per il momento. Dopo essersi sistemati, i due aspettarono seduti, impazienti che la pioggia smettesse di scendere, o se no dei soccorsi, che non sarebbero guastati.

“Mi spiace Pikachu, con la pioggia non possiamo di certo accendere un fuoco, perché la legna è bagnata. Inoltre i miei pokémon sono tutti con Ash e gli altri, se ci fosse Braixen potremmo provarci, ma credo che dovremo accontentarci!”

Pikachu sorrise all’allenatrice, cercando di farle capire che non faceva nulla “Pika-chaa!!” mormorò, saltandole tra le braccia e sedendosi sulle sue gambe. Anche se bagnato, voleva scaldare in qualche modo.

“Grazie Pikachu!” In un primo momento la performer sembrava contenta, poi però sul suo viso si formò uno sguardo triste. “Mi spiace, è colpa mia se siamo in questa situazione..” la sua voce cominciò a farsi tremante, chiunque avrebbe capito che si sentiva in colpa per quanto accaduto.

Pikachu alzò lo sguardo sorpreso, non capendo come potesse essere sua la colpa, visto che era per lui che erano caduti entrambi nel fiume.

“Non sono riuscita a reggermi al braccio di Ash.. se avesse avuto più coraggio forse ce l’avrei fatta. Adesso siamo in questa situazione, siamo da soli e non so nemmeno quanto tempo sia passato da quando abbiamo perso i sensi. E se Ash non ci stesse cercando? E non dovessimo ritrovare la strada? Sembra un labirinto questo bosco!” Strinse Pikachu più a sé.

Pikachu, che sentiva la stretta della performer, farsi più forte, si lasciò abbracciare. Poi si girò, sempre rimanendo tra le braccia della ragazza e le rivolse il suo sguardo più dolce, posandole la mano/zampa sulla guancia.

Un piccolo sorriso comparve sul viso di Serena “Grazie, lo so che devo andare avanti.. Ash lo dice sempre.. mai arrendersi fino alla fine, non è così?”
“Pika!” Pikachu annuì.

“Sai, sono contenta che ci sia tu qui con me! Non intendo che vorrei trovarmi in questa situazione, certamente, ma se potessi scegliere uno che non sia dei miei pokémon, per essere qui adesso, non potrei che scegliere te. Sai, mi sento più al sicuro!”

“P-Pi, Pika-chu…” Pikachu arrossì, grattandosi la testa.

“Pensi che Ash, sia sulle nostre tracce? Che ci stia cercando?” Serena chiese con un lieve tono di preoccupazione. Sapeva che Ash di sicuro non si sarebbe fermato nel cercarli, ma sapeva anche che di sicuro erano passate più di 24 ore dalla loro separazione... ed era un bel po’ di tempo. “Io credo… che non sarà facile…”

Pikachu, che seppur credeva nel fatto che Ash fosse alla ricerca di entrambi, non poteva dare una risposta certa alla domanda. Era un territorio vasto e loro due erano piccoli quanto… beh, quanto proprio due Pikachu in una foresta che sembrava senza confini. Non potevano fare nient’altro che aspettare un po’ di bel tempo, di recuperare le forze e poi incamminarsi.
 
Le ore passarono… e i due si addormentarono molto presto. Dormirono per almeno 8 ore, con il rumore della pioggia in sottofondo. Non era di certo comodo, ma erano riusciti comunque a prendere sonno e a ristabilirsi un po’. Una volta alzati, Pikachu e Serena si rimisero in cammino, cercando di trovare un centro pokémon o per lo meno qualcuno su cui fare affidamento.

“C’è qualcuno????!!!! Qualcuno riesce a sentirci???!!!!” Gridò la ragazza, per un buon pezzo di tragitto, senza però ricevere risposta. Si sentì all’improvviso un fragore, proveniente dallo stomaco di Serena, che coprì la zona della pancia imbarazzata.

Il topino ridacchiò un po’, per poi produrre lo stesso rumore. Non c’era da stupirsi.. erano da un po’ che non mettevano qualcosa sotto i denti. Però si poteva sentire il profumo di bacche e alberi in fiore, quindi qualcosa da mangiare lo avrebbero trovato. Pikachu saltò di ramo in ramo, per poi trovare delle mele, che di sicuro erano un frutto su cui potevano andare sul sicuro e potevano sapere che non era velenoso o nocivo. Afferrò un po’ di mele e le staccò, facendole poi cadere al suolo una dopo l’altra. Dopo aver raggiunto più o meno 8 mele, saltò giù dall’albero e finì sulla spalla di Serena, che aveva raccolto un paio delle mele.

“Bravo Pikachu!” Lo ringraziò lei, porgendogli una delle due mele, non dispiacendosi della presenza di Pikachu sulla sua spalla. Dopotutto era carino e non dava per niente fastidio, anzi, le piaceva. Ora capiva cosa provava Ash.

Entrambi addentarono i loro frutti, rimanendo particolarmente colpiti di quanto fossero maturi e dolci. Ovviamente non si fermarono a mangiare, dovevano continuare il tragitto. Tanto due mele le potevano benissimo mangiare anche proseguendo. Da quel momento, per un bel po’, Pikachu rimase sempre sulla spalla di Serena, ormai trovandosi a suo agio. Attualmente, subito dopo Ash, Serena era la persona con cui si trovava più a suo agio, anche più di Misty.
La gentilezza e il sorriso di questa ragazza potevano conquistare chiunque, in particolar modo erano riusciti a far affezionare Pikachu, come del resto anche il suo allenatore.

“Hey Pikachu, riusciresti a salire su uno di questi alberi fino in cima e vedere se riusciamo ad orientarci? Magari riusciamo a scorgere un centro pokémon o un sentiero che ci porti in un paese o città!” chiese al pokémon sulla spalla.

“Pika!” Pikachu saltò giù dalla ragazza e si arrampicò su uno degli alberi più vicini, ma che a prima vista sembrava uno dei più alti. Si fece largo tra le foglie un po’ fastidiose, facendo appoggio sui rami, che diventavano sempre più piccoli, man mano che saliva più in alto. Una volta arrivato in cima, poté sentire molto meglio i raggi del sole, che gli illuminavano il viso. In un primo momento gli diedero fastidio, visto che gran parte del percorso sottostante era in costante penombra, ma dopo qualche secondo si abituò.

Si guardò intorno, cercando di vedere qualcosa o qualcuno, ma non vedeva nulla, se non alberi, montagne e dislivelli di roccia. Il resto era tutto verde. Non c’erano edifici, né grandi, né piccoli. Non c’erano centri abitati di nessun tipo o comunque luoghi particolari in cui potevano trovare dei punti di riferimento o chiedere aiuto e informazioni. Non c’erano fiumi o laghi, né spiazzi d’erba. Forse i rami degli alberi coprivano delle aree simili. Non vedeva nulla nemmeno in cielo, se non pokémon selvatici che però non sembravano in vena di socializzare e delle nuvole di mal tempo avvicinarsi.. cosa che gli fece abbassare le orecchie annoiato. Era bastata una lavata da capo a piedi, non ne voleva due. E quello che lo convinceva del fatto che il temporale sarebbe stato peggiore del primo, era che le nuvole in avvicinamento erano molto più estese delle precedenti, nere come la pece e sembravano decisamente più intimorenti.

Il primo tuono, fu il campanello d’allarme che convinse Pikachu a scendere. Decise di scendere il prima possibile, anche perché durante un temporale è pericoloso stare su un albero. Forse troppo velocemente, perché poggiò male la zampa posteriore su uno dei rami e scivolò, sbattendo da un ramo all’altro, sempre più in basso. Si preparò al contatto con il terreno, ma Serena riuscì a prenderlo prontamente, prima che potesse succedere.

“Tutto a posto Pikachu?” Chiese la ragazza accarezzandolo.

“Pi-ka…..” Annuì un po’ vergognandosi della figuraccia.

I rami dell’albero tremavano ancora, perdendo un po’ di pigne che caddero tra i cespugli, dando inizio a dei ringhi, che colsero di sprovvista sia la performer che il topo elettrico.


Spazio d'autrice:
Chissà cosa accadrà a Pikachu e Serena! Lo scoprirete nel prossimo capitolo!
   
 
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