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Autore: 22Mavi    21/06/2016    7 recensioni
Sakura Haruno,studentessa al secondo anno di medicina,è costretta a causa del trasferimento dei genitori,ad affittare una stanza alla Villa Uchiha,casa di un suo vecchio amico d'infanzia,Sasuke Uchiha.
La convivenza con i fratelli Itachi e Sasuke,e con gli altri due coinquilini,Sasori e Karin,sarà più turbolenta del previsto.
[ItaSaku] [SasoSaku] [SasuKarin] [SasuSaku] accenni [NaruHina] [SaiIno]
Genere: Commedia, Introspettivo, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Itachi, Naruto Uzumaki, Sakura Haruno, Sasuke Uchiha | Coppie: Sasuke/Sakura
Note: AU | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun contesto
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Capitolo 15

I raggi di sole che riuscirono a penetrare tre le tende socchiuse le colpirono direttamente gli occhi,obbligandola a girare il viso dall'altro lato.
Ancora con le palpebre serrate e il corpo intorpidito allungò un braccio alla ricerca di un contatto fisico.
Quando questo venne a mancare, spalancò i fari verdi e strinse morbosamente la federa del cuscino ancora pregna del suo profumo.

E' scappato, di nuovo.

Richiuse gli occhi e sospirò rumorosamente, ripetendosi più e più volte di non farsi prendere dal panico.
Decise di alzarsi ma rimase comunque seduta sul bordo del letto sfatto.
Si guardò intorno alla ricerca dei suoi vestiti, magari era solo in bagno.
Nella camera che ancora odorava di sesso, non vi era nulla però che appartenesse all'uomo con cui aveva passato la notte.
-Sasuke?- urlò per avere l'ultima conferma.
Nessuna risposta.
Guardò la sveglia, segnava  le 8:48
Se ne era andato durante la notte? O subito dopo che si era addormentata?...
Eppure lei ricordava di averlo abbracciato durante il sonno ...forse se ne era andato all'alba.
Abbassò gli occhi verdi sul suo corpo ancora nudo.Notò alcuni segni violacei, succhiotti probabilmente, all'interno coscia.
Un nodo le salì in gola, si era concessa così e lui era fuggito dopo averle anche detto "ti amo".

Per ben due volte!!


Prese la prima cosa che trovò sotto mano  per coprirsi : una maglietta a mezze maniche di Naruto con una strana stampa sopra;almeno era pulita, pensò infilandosela .
Con un briciolo di speranza afferrò il cellulare, forse aveva avuto un contrattempo e le aveva lasciato un messaggio. Ma niente,
nessuna traccia.
Le gambe sembravano non reggere il suo esile corpo mentre attraversava il corridoio per andare in cucina.
Si portò una mano al basso ventre, dove i muscoli la tiravano e dove sentiva un insolito piacere umido, annebbiato.
Non poteva essere scappato, non dopo quella notte.
Con gesti meccanici caricò la macchinetta del caffè mentre la mente cercava di ripercorrere tappa per tappa quello che era accaduto ore prima.
Il ricordo degli occhi di Sasuke che percorrevano il suo corpo nudo, della sua bocca che divorava ogni centimetro di pelle e delle sue mani che l'accarezzavano e la stringevano, le fecero venire la pelle d'oca.

E' stato solo sesso?!

No, impossibile!
Ha detto di amarmi....certo è una frase che può sfuggire in un momento come quello...
ma diamine...dovrà significare pur qualcosa il fatto che me l'abbia ripetuto dopo!
In realtà non me lo ha ripetuto di sua iniziativa, sono stata io a chiederglielo...
Forse quando mi ha detto che ci sarebbero stati giorni in cui sarebbe stato scontroso, scostante e silenzioso intendeva dire : "Non ti illudere piccola, faremo qualche volta sesso, in quelle occasioni ti dirò qualcosa di carino e poi ognuno per la propria strada."
 Infondo mi ha avvertita che mi avrebbe ferita, che avrebbe calpestato i miei sentimenti....
Sì,lo ha detto,ma ha anche detto che mi avrebbe resa felice no?...
Potrei aver frainteso tutto...



Tanta era l'angoscia e la preoccupazione che non si rese nemmeno conto del liquido nero che, straripando dalla macchinetta, aveva invaso i fornelli spegnendone anche la fiamma.Prese la moka a mani nude per pulire quel macello che aveva causato, scottandosi incredibilmente i polpastrelli chiari.
 -MALEDIZIONE!- urlò stringendosi con l'altra mano le dita bruciate.
Esausta si lasciò crollare a terra, le ginocchia scoperte sul pavimento freddo, le mani scottate strette intorno alla maglietta, all'altezza del cuore.

Non può averlo fatto...





-Sakura-chan!!!Cosa è successo?!- 
Alzò gli occhi verdi inumiditi dalle lacrime appena scese.Non aveva sentito il rumore della porta aprirsi.
-Naruto!- disse quasi disperata singhiozzando.
L'amico le fu subito al fianco, sollevandola.Sakura si appoggiò alle sue braccia tirando su col naso e trattenendo le lacrime.
-Perché piangi?- chiese preoccupato mentre la ragazza nascondeva il viso sul suo petto 
-Io...mi sono bruciata- 
Sembrava una bambina che cadendo si era sbucciata il ginocchio e cercava in tutti i modi di apparire forte.Naruto appoggiò il mento sui suoi capelli rosa tenendola stretta a lui
-Ti fa molto male?-chiese dolcemente.
Sakura annuì 
-Mi sento morire- ammise in un sussurro debole, e fu' in quel momento che Naruto capì che la scottatura non aveva niente a che vedere con la sua disperazione.

In effetti era ritornato a casa sì per prendere gli appunti che gli sarebbero serviti durante la lezione di quella mattina, ma sopratutto per cogliere in flagrante quel teme di un Uchiha.
Si aspettava di trovarli ad amoreggiare, o peggio, e invece quello che aveva sotto gli occhi era assolutamente lontano da ogni sua più nera previsione. 

-E' la volta buona che lo ammazzo!- disse con un tono di voce basso che Sakura aveva sentito uscire dalla sua bocca, sempre sorridente, pochissime volte.
Alzò gli occhi verdi sul suo viso ambrato 
-Non è possibile che si sia comportato così...io non pos- 
Si interruppe perché un singhiozzo le uscì direttamente dalla profondità del cuore e le lacrime iniziarono a bagnare di nuovo il petto dell'amico.
La strinse di più cercando di placare quel pianto. -Sakura-chan...si sistemerà tutto vedrai- diceva piano tentando di tranquillizzarla.


-CHE DIAMINE STA SUCCEDENDO QUA?!!- 

La voce cupa di Sasuke li fece trasalire.L'Uchiha era davanti a loro con una busta di Starbucks in mano e gli occhi neri rabbiosi e interrogativi. 

-Tu..tu...che ci fai qua?- 
Chiese Sakura incredula spalancando lo sguardo.Le mani tremanti ancora aggrappate alla schiena di Naruto.
-Che cazzo significa "che ci fai qua?", ho interrotto qualcosa per caso?....- rispose aggressivo avvicinandosi con fare minaccioso.
-Stai calmo,teme!C'è un fraintendimento...-
Sakura lasciò le spalle dell'amico per girarsi completamente verso  Sasuke, i cui occhi neri si spostarono velocemente sul suo corpo.

Perché, cazzo, indossi la maglietta di quel Dobe! Perché piangevi come una fontana tra le sue braccia?! Cosa diavolo avete combinato !!?


-Spiegami allora Naruto.Perché quello che vedo io non mi piace proprio...e tu va' a metterti un pantalone, Sakura, prima che mi arrabbio sul serio!- 
Sakura avvampò tirandosi giù la maglietta larga che le andava come un vestito,decisamente corto.
-Cosa è quella?- chiese titubante indicando la busta che Sasuke aveva posato (sbattuto) sul tavolo della cucina.
-E' la colazione...cosa ti sembra?-

Sakura sgranò gli occhi,un sorriso radioso comparve sulle sue labbra.
Si fiondò su di lui abbracciandolo.Sasuke le tirò giù, di nuovo, la maglietta mentre lei si era già aggrappata al suo collo.

-Si può sapere che sta succedendo?- chiese esasperato mentre Nartuto, sorridente, aveva afferrato al volo un muffin bianco dalla busta con il logo tanto famoso.
-Niente...sono passato a prendere i miei appunti e ho trovato Sakura-chan che piangeva qui in cucina vicino ai fornelli.Si è scottata con la macchinetta del caffè, giusto Sakura-chan?- 
Sakura annuì allontanandosi di poco dal suo Sasuke, il quale aveva alzato un sopracciglio guardando prima l'amico poi lei. 
-E tu avresti pianto così tanto solo per una bruciatura?- 

Lei lo guardò colpevole, perché lo sapeva : quella non era proprio una reazione adeguata per una semplice scottatura. Ma non voleva che Sasuke pensasse che lei non avesse fiducia in lui, non voleva fargli sapere  di aver subito creduto al peggio, di essere ancora così fragile e dubbiosa.
Naruto li superò addentando anche l'ultimo boccone del dolce 
-Io prendo gli appunti e vado all'Università, grazie per la colazione Sasuke-kun- disse allegro posando una mano sulla sua spalla.
Sasuke si limitò a lanciargli un'occhiata acida, sibilando un "prego" molto forzato.




Mentre beveva lentamente il suo caffè e latte (formato "tall") manteneva gli occhi neri incollati al suo viso.Aspettava che fosse lei la prima tra i due a dire qualcosa,
ma Sakura sembrava non voler proferire parola, si limitava a guardarlo ogni tanto mentre tagliava la fetta di torta che le aveva portato.
-Allora?- chiese stizzito d'un tratto
-Allora cosa?- rispose falsamente sorpresa.
-Magari potresti dirmi perché piangevi disperata tra le braccia di Naruto- 
Sakura potè cogliere dell'irritazione nelle sue parole, non sapeva se perché l'avesse vista con l'Uzumaki o perché sospettasse qualcosa.
-Sai...mi deve venire il ciclo,e sono sempre particolarmente strana ed emotiva in "quel" periodo. Mi sono spaventata quando mi sono bruciata e così sono scoppiata a piangere- 
Sasuke rimase in silenzio per un momento, chiuse gli occhi cercando di calmarsi.
-Pensi che sia stupido per caso?- disse riaprendoli 
-No, non lo sei...- divenne incredibilmente seria portandosi il cucchiaino in bocca.
-Bene, allora dal momento che non trovi il coraggio di dire la verità, lo farò io!-
L'Haruno poggiò la posata sul piattino e alzò gli occhi verdi sul suo viso. 
-Ti sei svegliata,non mi hai trovato al tuo fianco e sei andata in panico.Hai pensato che fossi andato via perché insomma, cosa poteva essere per me se non una cosa da una botta e via, infondo sono sempre Sasuke Uchiha, no?- 
Lo sguardo si assottigliò e Sakura si sentì terribilmente colpevole.Era vero, tutto quello che le aveva detto, lei lo aveva pensato.
Abbassò gli occhi verdi sul contenitore, ormai vuoto, di Starbucks.Si sentiva una stupida insicura. 

-Mi dispiace Sasuke-kun! Tu sei andato a comprare la colazione e io non ho fatto altro che pensare al peggio....sono terribile...-ammise con la voce bassa.
Sasuke chiuse gli occhi scuotendo un poco la testa, i capelli neri si mossero con il medesimo movimento.
-Hai pensato davvero che quello che è successo stanotte non avesse alcun significato per me?...mi credi tanto superficiale?- 

Era arrabbiato, no, non arrabbiato.Deluso.E lei si sentiva forse peggio di quando credeva di essere stata abbandonata 
-No...non ti credo superficiale, anzi.Sono io che sono un'insicura...debole e schiocca ragazzina- disse torturandosi le pellicine vicino le unghie smaltate.
-Se hai tutti questi pregiudizi non potrà mai andare bene tra noi lo sai ?...Quando non risponderò a una tua chiamata cosa penserai che sto facendo sesso con un'altra donna?- 

Aveva ragione, Sasuke aveva fatto un (grande) passo in avanti verso di lei, vincendo il suo orgoglio e dichiarandole il suo amore.Ora toccava a lei combattere il pregiudizio.
Doveva dargli fiducia se lo meritava, lo meritavano entrambi. 

-Mi dispiace davvero Sasuke-kun, hai ragione, su tutto...mi sono comportata come una stupida.Ma ti prometto che non succederà mai più, come Elisabeth Bennet anche io vincerò il mio pregiudizio, perché nel mio cuore lo so perfettamente che non c'è alcun motivo per continuare a dubitare di te : il tuo animo è infinitamente aadorabile e poi mi hai anche detto "Ti amo" !- 
Disse con slancio romantico alzandosi con impeto dalla sedia e fissandolo negli occhi.Sasuke la guardò un attimo poi avvertì le guance surriscaldarsi e voltò  lo sguardo dall'altro lato ,cercando di dissimulare l'imbarazzo.
-Elisabeth chi?- chiese alzando un lato del labbro.
Sakura sorrise, veloce lo raggiunse dall'altro lato del tavolo e si sedette sulle sue ginocchia abbracciandolo.Piccoli baci percorsero il collo di Sasuke 
-Ora che posseggo il tuo amore Mr.Darcy, sono la creatura più felice dell'universo. Forse altri lo hanno detto prima di me, ma nessuno con tanta ragione.- 
-Non so chi sia questo "Mr Darcy" ma per renderti la creatura più felice dell'universo, deve essere un uomo straordinario...- 
Portò la mano sulla sua gamba scoperta, perché in quel trambusto Sakura si era dimenticata di seguire l'ordine dell'Uchiha e di infilarsi un pantalone.
 -Sì lo è...ed è anche attraente, il ragazzo più attraente su cui abbia posato gli occhi- 

Sospirò mentre lui aveva già iniziato ad accarezzarla in ogni dove.La baciò con passione assaporando quelle labbra così morbide.
Gli piaceva mangiare Sakura, era buona come un frutto primaverile,e pensare che a lui le cose dolci non gli erano mai piaciute.
La sollevò facendola sedere sul tavolo della cucina.Le sue cosce candide iniziarono a sfregare lentamente contro fianchi eleganti di Sasuke, si mordeva un dito sorridendo e  
il seno turgido sfiorava la stoffa leggera della maglietta di Naruto quasi volesse bucarla.
Quando Sakura allungò le dita accarezzando gli zigomi e i ciuffi neri che si riversavano sul volto notò quanto avesse un espressione serena.
Sasuke le aveva già alzato la maglietta fiondandosi sul suo collo liscio e strappandole piccoli sorrisi spezzati da sospiri d'attesa impaziente.Ma il suo telefono  squillò interrompendo quello che ancora non era iniziato, ma che entrambi aspettavano ardentemente. 
-Devo rispondere...- 
Disse lei cercando di allontanarlo dal suo corpo.Ma lui non l'ascoltò, lui faceva sempre di testa sua.Sakura lo allontanò alzandosi dal tavolo di legno 
-Potrebbe essere mia madre dall'Europa- disse tentando di giustificare l'insoddisfazione con cui lo aveva lasciato.Ma quando la rosa lesse il numero sbiancò per un istante.

Itachi-kun?


-Chi è?- chiese vedendola tentennare.
-Tuo fratello-
Rispose distogliendo velocemente lo sguardo dai suoi occhi indagatori.
In un attimo Sasuke le strappò il cellulare da mano posando il dito sull'immagine della cornetta verde che illuminava il display.
-SASUKE NON TI PERMETTERE!-  urlò rincorrendolo, ma era troppo tardi. 

-Pronto...?- la voce arrivò sorpresa dall'altro lato 
-Salve cerco Sakura Haruno, ho forse sbagliato numero?- 
-Nono il numero è esatto...non mi riconosci più Oniisan?- 
Passarono una manciata di secondi prima che l'interlocutore riprendesse a parlare
-Sasuke!...sono contento di saperti con Sakura- disse serio 
-Immagino-
-Devo dedurre che sei finalmente riuscito a comprendere i tuoi veri sentimenti...sei cresciuto fratellino, complimenti- 
Il tono ironico ma sincero fecero infervorire il già rabbioso Sasuke, il quale non apprezzava particolarmente il fatto che suo fratello fosse solito chiamare Sakura. 
-Insomma Itachi, perché hai chiamato Sakura?- disse girandosi verso l'Haruno il cui viso era rosso dalla vergogna e dalla rabbia.
La vide portarsi, esasperata, una mano tra i capelli rosa sbuffando rumorosamente.La incenerì con lo sguardo.
-Nono sono cose che ti riguardano veramente- rispose atono. Peccato che il suo fratellino non poteva vedere il ghigno che aveva accompagnato quella frase.
Sasuke si sentì colpito nel profondo dell'orgoglio.
Non erano cose che lo riguardavano? Da quella notte tutto quello che riguardava Sakura riguardava anche lui, forse non era chiaro! 
-Io e Sakura stiamo insieme Itachi! Vedi di mettertelo bene in testa!- disse aspro totalmente ignaro dell'espressione allucinata che l'Haruno mostrava.
Itachi rise di gusto, prendendosi gioco del fratello. 
-Allora porta anche lei, stasera a cena.-
 -Quale cena?- chiese irritato 
-Una cena di famiglia...stasera alle 20 : 30 da Kyubey,non tardare- aggiunse prima di attaccare il telefono.




-Allora cosa ha detto?- 
Sakura lo guardava con le braccia incrociate davanti al petto e uno sguardo lievemente arrabbiato. 
-Ci ha invitato stasera a cena-
 -Bene- disse avvicinandosi per riprendersi il telefono. 
-Itachi ti chiama spesso?- chiese cercando di dissimulare la gelosia che provava.
Sakura alzò un sopracciglio rosa nascondendo dietro le dita sottili un sorriso sarcastico. 
-Sei geloso?- 
Sasuke non rispose e si allontanò dalla cucina.
Non gli piaceva l'idea che Sakura e Itachi fossero ancora in stretti rapporti, infondo a Itachi era piaciuta Sakura (con grande probabilità gli piaceva ancora) e anche lei si era decisamente invaghita di lui.

Poche settimane fa' vi siete addirittura baciati!Certo che sono geloso,anzi non sono geloso...sono furioso!

Mentre percorreva il corridoio improvvisamente si bloccò, girando fulmineo il viso all'indietro.
Era sicuro di ritrovarsela lì, sorridente e maliziosa, e invece Sakura non lo aveva seguito, era ancora in cucina.
Ripercorse di nuovo il corridoio facendo la medesima strada, ma questa volta bastarono poche falcate, il passo era decisamente più frenetico.

-Sak-
La voce gli si bloccò in gola quando la vide appoggiata al bancone.
Messaggiava freneticamente e sorrideva ,in quel modo così pudico e imbarazzato, al monitor dell'Iphone che emetteva i consueti suoni sotto il suo tocco veloce.
Sasuke sentì una strana sensazione crescergli nel petto, paura, forse.
-Sakura-
La ragazza trasalì portandosi il cellulare all'altezza del cuore.
-Cavolo Sas'ke-kun, perché sei sempre così silenzioso...mi fai spaventare...-
-Sei tu che ti fai cogliere sempre alla sprovvista, hai la testa perennemente tra le nuvole...-
 Sakura cacciò una linguaccia e posò il cellulare sul bancone
-Vado a farmi una doccia...- disse superandolo.Mentre gli lanciava uno sguardo eloquente,un chiaro invito a seguirla, le guance erano già rosse dalla vergogna.
La vide allontanarsi di schiena, con quella maglietta di Naruto che le copriva a stento il sedere.
Sorrise tra sè e sè e fece per raggiungerla, ma il suono di una notifica di whatsapp attirò la sua attenzione.
Non voleva spiare, lui non era proprio il tipo da fare una cosa del genere e poi di Sakura si fidava ciecamente, perché si fidava giusto?
Allungò un poco lo sguardo quel tanto per poter leggere il mittente.
 Itachi-kun
Il cuore sembrò fermarsi non appena gli occhi neri scrutarono il monitor.
-Sas'ke-kun...non vieni a farti la doccia con me?-
-Arrivo- disse distogliendo lo sguardo carico di rancore
  
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