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Autore: Miss Mikaelson    22/06/2016    1 recensioni
Lui è un giovane ricercatore inglese di famiglia benestante, ben istruito e sempre educato. Lei è la figlia de capo di una tribù indigena, uno spirito libero e selvaggio.Si dice che vi siano vite unite fra loro nel tempo, legate da un'antica chiamata che riecheggia nelle ere. Un giorno lui naufragò su un isola apparentemente sconosciuta e inabitata , vide lei e rimase incantato da tale incontro ; da quel giorno in poi l'avventura ebbe inizio
Genere: Avventura, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: Lemon, Lime | Avvertimenti: Triangolo | Contesto: Contesto generale/vago
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Il cielo è ricoperto di foschia, il vento si insinua tra gli alberi lasciando cadere dietro di se foglie marroni ,gialle e rosse che atterrano sul suolo come piume ,le anime delle persone vengono riscaldate da soffici guanti di lana , cappelli,sciarpe o una semplice cioccolata calda.L'inverno è ormai arrivato, ciò vuol dire che a breve farò il viaggio più avventuroso della mia vita.Questo non è un viaggio di piacere , dovrò esplorare,studiare,capire il territorio , tutto quello per cui ho studiato mi riporta qui.Il mio superiore Chuarch mi ha detto che devo sondare il terreno, capire se è adatto ad essere colonizzato, conoscere gli indigeni del posto, e durante questo viaggio sarò da solo, potrebbe essere pericoloso ma dopo questo viaggio la mia carriera farà il salto di qualità.Il sole sta tramontando ed è arrivata l'ora di andare, devo salutare i miei genitori e la mia ragazza Stacy.Mi trovo appoggiato al lavabo della cucine,vedo mia madre seguita da Stacy varcare la porta della stanza "Jho Stai dritto con la schiena" dice la donna che mi ha messo l mondo,guardando me e lei si direbbe che ci somigliamo fisicamente ma abbiamo davvero caratteri differenti. "Si madre"
"Hai preso tutto ciò che ti serve?"
"Certo"
"Elisabeth lascia in pace questo ragazzo"dice mio padre entrando in scena e dandomi una pacca sulla spalla
"Ted mi sto solo assicurando che stia bene"
"Oh,tesoro mentre sarai via io e Stacy staremo un po' insieme ,magari qualche volta potrebbe dormire nella tua stanza..."aggiunge mia madre
"Okay"dico Mi sono stufato di sentire cosa faranno e cosa non faranno mentre sarò via, prendo per mano Stacy e la porto in salotto
"Sei nervoso per questo viaggio?"mi chiede spalancando i suoi occhi castani "No,affatto ,sono curioso ,ma dato che saremo lontani per un po' dovremmo salutarci per bene"mi avvicuno per baciarla, riesco a mala pena a darle un bacio a fior di labbra ,volta subito il viso dall'altro lato
"Ma dai, non è mica un vero addio ,tra qualche mese ci rivedremo"
"Si ma non ti mancherò?"dico per convincerla a riavvicinarsi ,metto le mani sui fianchi per avvicinarla dolcemente
"Jho smettila, tua madre potrebbe vederci!"dice lei allontandandomi
"Andiamo Stacy"dico
"No! Jho Basta!"dice lei stizzita
"Senti Stacy,fammi capire una cosa , sei fidanzata con me da 3 anni o con mia madre?!"dico arrabbiato Lei come se nulla fosse,ignorandomi completamente ritorna in cucina con un espressione fissa nel vuoto.Ah non vedo l'ora di andarmene!Sono stanco ,sempre la solita storia,a volte ho l'impressione che Stacy si vergogni di me e preferisca passare il tempo con mia madre,sinceramente inizio a pensare che stia con me solo per i soldi della mia famiglia. "Fa buon viaggio Tesoro"dicono i miei salutandomi Mi volto verso di loro,li saluto con la mano e finalmente varco il cancelletto del mio giardino ,che questo viaggio abbia inizio...                                                                                         
                                * * *                                                                                                              
  
1° Giorno lunedì 08/10/1978                                                                                                                                                                             Per compierie questo avventuroso viaggio mi sono imbarcato sul brigantino militare chiamato Porkey, c'eravamo io e l'equipaggio ,quella nave era diretta nel New Mexico ma conoscevo un ragazzo dell'equipaggio che mi doveva un favore e così mi concedeva la possibilità di farmi scendere sulle isole "West Indies".Appena salpammo ero elettrizzato,sentivo che quel viaggio mi avrebbe cambiato la vita.Quel giorno il caldo era afoso,c'era molta nebbia ,avremmo dovuto navigare ancora un bel po'.                                                                                                                                                                                                                          

5° Giorno sabato 13/10/1978                                                                                                                                                                                         Quest'oggi il mare è alquanto agitato ,tutti sulla nave sono a lavoro ed io sino alla fine di questo viaggio appunterò tutto ciò che accade su questo "diario", sono nella mia cabina ed inizio a sentire strani rumori,così decido di uscire fuori. Ora che sono in corridoio sento forti tuoni , e le goccie di pioggia picchiano forte sul tetto della nave ,il mare è in tempesta,fuori è buio pesto,salgo ai piani superiore ,tutti corrono come pazzi,sul loro volto noto espressioni preoccupate e spaventate "Scusa"cerco di dire "ehm..hey" vorrei capire se è qualcosa di grave o è solo un semplice temporale Nessuno si ferma nemmeno per un attimo,vorrei dare una mano,spingo una porta di metallo e appena esco sul ponte principale mi travolgono vento e acqua ,i ragazzi urlano a squarciagola "Tira dritto davanti a prua" "Tagliate quelle corde!" "Ragazzi non mollate!" cerco di camminare ma la nave oscilla troppo,così mi aggrappo alla ringhiera ,il vento è forte, è una situazione orribile, dinnanzi alla nave si abbatte un enorme onda e in un secondo, accade tutto velocemente , la pioggia mi stordisce ,sbatto contro qualcosa di metallo e mi ritrovo in acqua.Il rumore della tempesta copre il suono dell'impatto del mio corpo sull'acqua, non riesco a respirare ,quando riesco a salire in superficie ,cerco di urlare più che posso "Aiuto!Aiuto!" La nave si allontana pian piano, il panico mi assale,l'acqua è così fredda che sembra di essere trafitti da mille lame,sono nel bel mezzo del nulla,nessuno mi sente "Vi prego Aiutatemii!" La nave inizia a sparire nella notte ,inizio a perdere le forze fin quando chiudo gli occhi e diventa tutto completamente...Nero.

   
 
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