Anime & Manga > Inazuma Eleven
Ricorda la storia  |      
Autore: micchan91    22/06/2016    5 recensioni
...< E' il tuo volo? > chiese il ragazzo con una voce tanto armoniosa quanto la sua bravura nel pianoforte.
< Si > rispose Shindou sospirando piano.
< Allora...buon viaggio > disse l'altro, alzando finalmente la testa e scoprendo il viso dai lunghi ciuffi ribelli. I suoi occhi inchiodarono Shindou sul posto, poteva davvero esistere persona più bella e talentuosa? Non fece però in tempo a dire altro che quello si alzò, prendendo uno zaino per buttarselo in spalla...
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Kirino Ranmaru, Shindou Takuto
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Alla fine era stato più forte di lui, si era seduto davanti a quei tasti bianchi e neri come se lo chiamassero e aveva iniziato a suonare. Il suo volo era in ritardo e fino a qualche minuto prima aveva davanti a se quaranta minuti di pura noia, poi girando per cercare un posto dove sedersi l'aveva visto. Un bellissimo pianoforte nero, tirato a lucido, era posizionato tra le file di sedie nella sala d'attesa e l'artista che era in Shindou non aveva saputo resistere. Così da una decina di minuti il ragazzo dai folti capelli ricci era seduto sul comodo sgabello e le sue dita scorrevano veloci sui tasti, riproducendo automaticamente le più belle melodie che conoscesse. Teneva gli occhi socchiusi e non prestava attenzione a niente e a nessuno, ascoltava giusto distrattamente i vari annunci all'altoparlante nel caso il suo volo fosse partito prima. Quando la terza musica volse al termine sospirò felice, ringraziando chiunque avesse avuto l'idea di mettere i pianoforti negli aereoporti. La gente intorno a lui lo ascoltava rapita, in fondo Shindou era uno dei dieci ragazzi più talentuosi del paese nonostante nessuno di loro lo sapesse. Il castano attese che l'ennesima comunicazione del ritardo del suo volo si dissolvesse nell'aria prima di riprendere a suonare, stavolta una musica un po più allegra.
Era talmente tanto concentrato sul suo pezzo preferito da non accorgersi che un ragazzo gli si era avvicinato tanto da poterlo toccare. Se ne accorse solo quando le dita di questo toccarono uno dei tasti del pianoforte, facendolo suonare. Shindou voltò lo sguardo mentre le sue mani continuavano da sole, come se avessero vita propria. Notò solo una massa di capelli rosa che coprivano il volto del ragazzo accanto a lui, ora lievemente chinato in avanti per poggiare entrambe le mani sul pianoforte. Pochi istanti dopo, come se lo facessero da anni i due fecero partire un duetto meravglioso. Shindou andava a memoria, il ragazzo misterioso improvvisava, distorcendo e cambiando la solita musica che il castano conosceva, ma rendendola allo stesso momento meravigliosa. Senza riuscire a smettere andarono avanti per i successivi venti minuti mentre la folla attorno a loro diventava sempre più grande. In molti si fermavano così a lungo che poi dovevano correre via per non perdere il proprio volo, ma la bravura dei due era tale da incantare chiunque. Le mani dei due si sfioravano quando andavano a toccare i tasti vicini e Shindou era totalmente rapito dalla situazione. Fu solo quando il suo volo venne chiamato che si riscosse e tolse le mani dalla tastiera, interrompendo la musica e quel contatto magico.

< E' il tuo volo? > chiese il ragazzo con una voce tanto armoniosa quanto la sua bravura nel pianoforte.

< Si > rispose Shindou sospirando piano.

< Allora...buon viaggio > disse l'altro, alzando finalmente la testa e scoprendo il viso dai lunghi ciuffi ribelli. I suoi occhi inchiodarono Shindou sul posto, poteva davvero esistere persona più bella e talentuosa? Non fece però in tempo a dire altro che quello si alzò, prendendo uno zaino per buttarselo in spalla.

< Sei bravo > disse semplicemente facendogli l'occhiolino prima di sparire tra la folla. Shindou rimase inebetito per qualche secondo prima di alzarsi, afferrare la valigia e correre a prendere il suo volo che l'avrebbe portato a Tokyo, dove si sarebbe svolto il suo più grande concerto e dove lo aspettavano trepidanti i suoi amici e i suoi genitori. Per tutto il volo si perse nell'azzurro del cielo, ricordando un azzurro altrettanto bello negli occhi del ragazzo misterioso, maledicendosi per non avergli chiesto nemmeno il nome.

Fu solo mesi più tardi che rivide quegli occhi azzurri brillare attraverso il suo televisore mentre uno scroscio di applausi seguiva il suo sorriso..e solo in quel momento comprese...aveva suonato con il più bravo pianista del mondo. Quando la notizia finalmente arrivò al suo cervello sorrise trionfante, lo avrebbe rivisto, gli sarebbe bastato entrare a far parte dei primi cinque migliori al mondo e avrebbe potuto parlarci. Una cosa da niente no? Nel frattempo premette il tasto del registratore, in quegli occhi azzurri ci si sarebbe perso altre migliaia di volte in attesa di poterli rivedere dal vivo.

 

 

Angolino dell'autrice

Giorni fa ho visto un video su you tube di un ragazzo che suonava uno di questi pianoforti messi negli aereoporti (non so se in italia ci sono) e all'improvvso uno sconosciuto gli si avvicinava e si mettevano a suonare insieme..non vi dico i film mentali che mi sono partiti XD Comunque mi ha dato l'ispirazione per questa fict, dalla quale in futuro partirà una bella long (quando avrò finito le altre e avrò tempo XD ). Me la sono tenuta in testa per giorni prima di riuscire a scriverla e spero vi sia piaciuta! Baci <3

  
Leggi le 5 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Inazuma Eleven / Vai alla pagina dell'autore: micchan91