Libri > Twilight
Segui la storia  |       
Autore: JioCullen98    22/06/2016    0 recensioni
Li dove finisce il mondo.
Li dove regna il silenzio.
Li dove giacciono le anime stanche.
Li affronteremo il nostro ultimo nemico.
La morte.
Genere: Azione, Fantasy, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altro personaggio, Nuovo personaggio, Un po' tutti | Coppie: Alice/Jasper, Bella/Edward, Carlisle/Esme, Emmett/Rosalie
Note: Cross-over, What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: New Moon
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Ecco il nuovo capitolo.

Buona lettura a tutti voi e grazie per il tempo che dedicate a me e al mio lavoro.

 

Pov. Bella

Dopo aver parlato con la regina la seguii fuori dal castello. Credevo che la sua corte ci avrebbe seguiti, ma quando mi voltai verso il castello non vidi nessuno. Il lago era abitato da una miriade di pesci che si scansavano timorosi al nostro passaggio. La regina nuotava sicura davanti a me facendomi strada mentre accanto a lei dei pesci luminescenti le illuminavano il cammino. Non è che mi avesse dette dove stavamo andando. Aveva semplicemente detto -Seguimi.- ed io molto semplicemente mi ero limitata a farlo.

Osservai il fondale marino attorno a me: piante fosforescenti e dotate di vita propria ricoprivano l'intero fondale insieme a pietre, conchiglie e quelli che sembravano coralli anche se strani.

Sapevo molto bene quali creature abitassero nel lago. Oltre i pesci e le sirene molte altre creature abitavano quelle acque, ma fino a che fossi rimasta con la regina nessuna di loro mi avrebbe attaccata. Comunque se avessero provato ad attaccarmi sarebbero finiti molto male.

Non si voltò mai a controllare se la stessi seguendo, semplicemente diede per scontato che lo stessi facendo. Infondo era una una cosa normale. Chi non avrebbe voluto arrivare infondo a quella storia?

Non mi accorsi neppure che eravamo arrivate ad un altro castello, per quanto ero persa nei miei pensieri. Questa nuova costruzione era posizionata ancora più in basso del primo. E al contrario di quest'ultimo era disabitato. Quelle che un tempo erano le torri erano quasi del tutto crollate, intere pareti risultavano distrutte e molte creature marine ne avevano fatto la loro casa.

La regina si fermò qualche metro prima dei cancelli. -Quello che vedi è il vecchio palazzo delle sirene. È stato allungo la nostra casa, ma sfortunatamente è andato distrutto dopo una recente battaglia. È impossibile riuscire a ripararlo, perciò stiamo lasciando che sprofondi per poi ricoprirlo di nuovo. Nessuno di noi ha il coraggio di distruggerlo. I nostri fratelli e le nostre sorelle sono ancora li.- A quel punto capii. Evidentemente durante la battaglia il castello era rimasto distrutto e chi non era riuscito a scappare era ancora li. Guardai, attenta che non mi vedesse, il volto della regina per cercare dolore o turbamento, ma vi trovai solo rassegnazione.

Prima che potessi chiedere cosa dovessimo fare li, lei riprese a parlare.

-Dopo che tua madre mi disse cosa fare io pensai allungo a come procedere perché solo tu potessi prendere possesso del tesoro. Sei venuta fin qui e hai raggiunto il castello.- Annuii. -Io però non posso andare oltre. Devi andare da sola.- Credevo che avrebbe detto qualcos'altro, ma invece si voltò per andarsene. -Aspetti, maestà!- Lei si fermò e si voltò verso di me. -Cosa devo fare ora?- Le chiesi incredula del fatto che volesse lasciarmi li da sola. -Non preoccuparti. Li dentro c'è qualcuno che può aiutarti.- Mi guardò per un ultimo istante poi si volse verso le rovine. In quel momento credetti che avesse visto qualcosa dietro di me, dato il suo sguardo, ma quando mi voltai anche io non vidi nulla. Tornai a guardare la regina, ma se ne era già andata. Rimasi li per qualche istante a fissare il punto dove era stata fino a qualche momento prima poi mi riscossi.

Mi voltai verso il palazzo in rovina e aprii il cancello. Mi diressi verso il portone del palazzo. Era caduto a terra. Ci passai sopra e mi incamminai per i corridoi del palazzo. Non sapevo cosa fare. Non sapevo dove andare. Non sembrava esserci nessuno nel palazzo, nessuno oltre i pesci.

Ormai ero completamente al buio, neanche la luce dei coralli riusciva a penetrare il buio nel quale oramai mi trovavo. Ci vedevo abbastanza bene al buio. Evidentemente il mio sangue di vampiro si stava facendo di nuovo sentire. Meglio cosi.

Continuai a camminare per quelle che mi parvero ore, poi lo sentii.

Era un canto dolce e soave, ma non era come il canto della cortigiana della regina. Questa era una melodia più soave, era fatta per prenderti. Era stata creata per attirarti sul fondo dell'oceano e non lasciarti più andare. Certo su di me il canto delle sirene non aveva alcun effetto, ma sapevo che quel canto era per me quindi.......

Seguii il canto della sirena fino a quella che sembrava un'immensa sala da ballo o che almeno una volta doveva esserlo stata. Il soffitto una volta era composto da un'immensa cupola di vetro dalla quale si poteva osservare lo svolgersi della vita in fondo al mare. Praticamente un gigantesco acquario con dentro un altro acquario. Bizzarro è bizzarro.

Al centro della sala da ballo vi era un trono di legno intagliato dipinto d'oro. Sulla seduta stava una sirena. Era praticamente la versione invecchiata della regina delle sirene. Era bella, ma di una bellezza diversa. Una bellezza matura, ma stanca. Aveva un bel volto senza rughe, ma la sua espressione seria e la sua postura rigida e composta la facevano apparire più vecchia di quanto non fosse.

Mi fissava da quando ero entrata nella sala, studiandomi attentamente come io facevo con lei.

Parlando si alzò dal trono. -Benvenuta mia cara. Io sono Milla. Forse ti starai chiedendo chi sono, ebbene io sono la madre della regina delle sirene. Vedi dopo la grande battaglia fui incolpata della morte di molti componenti della mia corte. A quel punto non mi rimase altro da fare se non abdicare in favore della mia unica figlia e lasciare definitivamente il mio popolo ormai trasferitosi nella nuova reggia.- Io ero scioccata da tutte quelle informazioni. -Incontrai tua madre molti anni fa e lei mi diede una cosa per te.- Si voltò e mi fece senno di seguirla. Ci addentrammo per altri corridoi fino a che non arrivammo ad una porta. Poi ci fermammo. -Ho pensato allungo a come metterti alla prova per accertarmi che tu fossi veramente Diana. Poi mi è venuto in mente che un modo c'era, ossia sfruttare ciò che a noi sirene riesce meglio: il canto.- Detto ciò rimase qualche minuto a guardare l'espressione sul mio volto che doveva essere un misto di trepidazione e confusione. Poi guardò la porta ed io con lei. Quando mi voltai di nuovo la regina era sparita e proprio quando stavo per chiamarla un dolce canto riempì tutto il palazzo.

 

Hai dato prova di coraggio a venir si,

ma non creder che sia finita qui

La regina or tu seguirai

e con il suo aiuto non fallirai

Ora tu la porta aprirai

e negli abissi più profondi ti inoltrerai

Ad una grotta arriverai

e li ciò che tu cerchi troverai

Ma un tributo tu devi lasciar

se dal Lago Nero vuoi tornar.

 

Non era stato come il canto precedente. Questa volta era stato più inquietante. Non tanto per le parole, ma per il tono della voce della regina. Era lugubre, spaventosa. Aveva perso ogni traccia della dolcezza mostratami in precedenza. Cominciavo a pensare di non dovermi preoccupare de qualcosa all'interno della grotta, ma proprio della regina.

Dopo che il canto fu finito ,comunque, mi volsi verso la porta e la aprii.

Mi ritrovai in un luogo buio. Io ci vedevo bene al buio certo, ma preferii creare delle bolle di luce questa volta. Ero nelle profondità del lago, ancora di più rispetto a prima.

Cominciai a nuotare cercando la famigerata grotta e finalmente dopo molto tempo riuscii a trovarla.

La grotta era circondata da coralli luminescenti di ogni colore. I pesci però si comportavano in modo strano: stavano bene attenti a non avvicinarsi troppo all'imboccatura della grotta. Qualsiasi cosa ci fosse li dentro ne avevano molta paura. La cosa si faceva preoccupare.

Cominciai a dirigermi verso l'entrata della grotta e senza esitazione vi entrai.

Le pareti della grotta erano ricoperte di coralli che illuminavano con una luce soffusa ma abbastanza potente l'intero ambiente. Spensi le bolle di luce facendole scomparire con un gesto della mano.

Il corridoio che mi accingevo a percorrere sembrava molto lungo, ma non avevo molta scelta.

Non incontrai bivi davanti a me e ne fui felice visto che non avrei saputo da che parte andare.

Continuai a nuotare per non so quanto tempo fino a che non sentii un rumore strano. Era a metà tra un ringhio e il rumore delle fusa di un gatto. Lo sentii di nuovo, questa volta il suono era più allungato. Ascoltandolo meglio mi resi conto che non era solo un suono, ma era una voce. Qualcuno stava parlando, ma non riuscivo a capire che lingua fosse. Quando vivi tanto a lungo da imparare tutte le lingue e tutti i dialetti del mondo capita.

Chiunque fosse continuava a parlare mentre io cercavo di capire che accento fosse. Mentre mi avvicinavo la voce si faceva mano a mano sempre più chiara e le parole dal suono sconosciuto cominciavano a diventare più chiare alle mie orecchie. La lingua sconosciuta era in realtà la lingua delle sirene. Alla corte la regina e poi sua madre mi avevano fatto l'onore di parlare la mia lingua, ma questa volta la creatura in questione usava una lingua più antica. Una lingua che le sirene custodivano gelosamente e che concedevano di apprenderle solo ai cavalieri delle sirene.

Un ordine di persone, abitanti della terraferma, che si occupavano delle faccende delle sirene quando loro non potevano farlo. In cambio le sirene gli concedevano di apprendere tutti i loro segreti. L'ordine delle sirene fu sterminato molti secoli fa perché i maghi sostenevano avessero troppo potere. Quindi li eliminarono tutti e si impossessarono degli scritti donatigli dalle sirene per apprenderne i segreti. Durante la mia lunga vita avevo avuto l'onore di conoscere molti membri dell'ordine che si erano uniti a me. Mi occupai personalmente di salvarli durante le grandi rivolte e dopo la loro morte presi sotto la mia ala le loro famiglie.

Riscossami dai miei pensieri mi accinsi ad andare avanti. Svoltato un angolo mi trovai davanti una scena incredibile. Davanti a me ra una creatura strana: aveva il corpo di un uomo, ma dalla sfumatura verdastra. Braccia e gambe erano ricoperte da una serie di tatuaggi sul blu. Riconobbi alcuni di quei simboli, si trattava di antiche rune per accelerare la guarigione o per parlare e capire tutte le lingue del mondo. Sulla schiena aveva dei tentacoli blu, come quelli di un polpo e sulla gola aveva le branchie. Non riuscivo a vedere con chi stesse parlando perché mi dava le spalle, ma dovette sentirsi osservato visto che si voltò verso di me.

Non disse nulla mi sorrise e basta. In quel momento potei notare con chi stava parlando.

Un piccolo vortice posava su una roccia e da li spuntava un volto a me purtroppo noto.

-Ciao Isabella.- Sospirai. -Ciao nonno.-

 

 

 

 

Questo è il nuovo capitolo. Spero tanto che vi sia piaciuto.

Fatemi sapere cosa ne avete pensato.

Grazie a tutti e arrivederci a presto.

   
 
Leggi le 0 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Twilight / Vai alla pagina dell'autore: JioCullen98