Film > Alice nel paese delle meraviglie
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Autore: Menade Danzante    22/06/2016    0 recensioni
Il Paese delle Meraviglie non è più così bello come Alice pensava. Come riuscirà un biscotto alle mandorle trovato sotto ad una campanula a riscrivere la situazione?
Genere: Introspettivo, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Alice Liddell, Quasi tutti
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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Alice è stanca di sognare






Non dipinge più le rose con la grinta del passato. Non sente la missione cantarle nelle vene per farle muovere mano e pennello più velocemente. La causa ha smesso di animarle il cuore da tempo, ormai, e nel momento in cui scorge il labirinto verde lo conferma a se stessa con più veemenza di quanto abbia mai fatto in precedenza.
Potrebbe essere un'illusione, a dirla tutta, ma ad Alice, ora, non interessa indagare di più: giocherella con un biscotto nella tasca dell'abito, trovato per caso sotto ad una campanula¹ profondamente addormentata, uguale a quelle che giacciono sul davanzale della finestra accanto al letto nella sua camera.
Le basta focalizzare l'attenzione sul dolcetto un altro po' per far sì che qualcosa cambi: ha un pennello in mano dal quale cola vernice fresca. Rossa, ovviamente. La solita vernice di un colore rosso scarlatto.
Con malagrazia Alice imbratta un petalo bianco, pensando di averne abbastanza del suo mondo onirico, pensando che da troppo vive per rincorrere quei sogni brutti che non le dànno più emozioni
Pesta un piede a terra: l'attimo dopo ha gli occhi spalancati che fanno capolino dalle coperte spesse. Ha evitato la Regina di Cuori questa volta, ma per un attimo la rimpiange quando, abbassando le palpebre sufficientemente intorpidite, c'è lo Stregatto che pretende di risultare ancora innovativo con i suoi giochi da illusionista di basso livello.
«Sei diventato noioso.» annuncia Alice e infila la mano in tasca a toccare la rassicurante presenza del biscotto, costantemente lì.
Quando il gatto pazzo, regalatole uno sguardo beffardo, la lascia sola, Alice sbadiglia e si issa su un fianco, arrotolandosi addosso le coperte disordinate.
Arriccia il naso disgustata quando una rotella di fumo le incornicia la bocca. Ad occhi chiusi si tappa le orecchie con le mani per non sentire le domande sgradevolmente filosofeggianti che quel dannato bruco blu le rivolge ogni volta.
Finalmente, Alice si tira a sedere sul letto, i palmi che strofinano gli occhi per farli aprire del tutto: non ha intenzione di prendere di nuovo mezza tazza di tè, e nelle ultime notti non è stato facile farlo capire al Cappellaio.
Di una cosa è continuamente certa: Alice non vuole più sognare.
Non fa in tempo a chiedersi come ovviare al problema che qualcosa la cattura: un tintinnìo.
Segue l'udito e lo vede, vede il vasetto colorato rischiarato dal sole e le campanule che ora le risultano straordinariamente irritanti. Il suono acuto le penetra le orecchie attente ancora per un istante, poi uno dei fiori violacei si agita, scuotendo gli altri, aumentando il ritmo della danza macabra.
«Il biscotto è la risposta perché è sotto la campanula.»
Più che comprendere il senso di ciò che ha detto, Alice sente il significato profondo della soluzione. Fiera di aver risolto l'enigma, allunga una mano e fruga nella terra umida del vaso.
Il biscotto ora giace sulla sua mano, rotondo e leggero, bianco di glassa, odoroso di mandorle amare.
«Ciao ciao, Paese delle Meraviglie.», e lo manda giù, persino senza averne assaggiato il sapore sulla lingua.
È un attimo e Alice vortica a mezz'aria, si capovolge e tocca il soffitto con i piedi insieme alla mobilia della stanza: tutto è perfettamente stabile. Aveva davvero sperato in un ribaltamento della situazione.

Sotto in su.

È il pelo irto di Oreste che la sveglia di soprassalto sul prato del giardino.
«Sei un gattaccio cattivo!» ingiuria accarezzandolo e abbandonandosi di nuovo contro il tronco di un albero.
Sorride: finalmente può sognare da un altro punto di vista.





Note:
[¹] Alla campanula è attribuito un significato di morte. È credenza popolare che, quando si ode il tintinnio di una campanula, si è prossimi alla morte.

   
 
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