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Autore: Iras    22/06/2016    2 recensioni
I forse che popolano, la sofferenza che lacera.
Genere: Introspettivo, Poesia, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Uno sguardo sull’orizzonte,
che non ha né giorno né notte,
attende silenzioso la sorte.
Orecchie piene di mare,
gli occhi sapor del sale,
le dita intirizzite
si stringon spaventate.
 
Colui che aspetta
il vuoto davanti fissa,
alito di morte assaggia,
onde infrante ascolta.
Immensa solitudine prova,
perso è lo straniero che scruta,
nell’eterno momento annega.
 
La vita non lo aspetta,
uomo senza tempo diventa.
 
   
 
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