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Autore: Elsinor    23/06/2016    9 recensioni
È la sera del Ballo del Ceppo a Hogwarts, gli studenti indossano i loro abiti da cerimonia...ma riusciranno a sopravvivere al giudizio spietato di Enzus Mitchum, paladino del buon gusto e autore della rubrica "Ma come ti vesti?"
Genere: Comico, Demenziale, Parodia | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Draco Malfoy, Harry Potter, Hermione Granger, Ron Weasley
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Primi anni ad Hogwarts/Libri 1-4
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Enzus Mitchum veleggiava attraverso la Sala Grande di Hogwarts con ampie e aggraziate falcate delle lunghe gambe sottili come stecchi. Il mantello in shantung di seta blu pavone si gonfiava dietro di lui, e il cappello a punta in tinta, decorato da un nastro nero e una piccola piuma, restava in perfetto equilibrio sulla sua testa pelata, nonostante fosse sistemato con apparente noncuranza sulle ventitrè.
Non era facile fendere la folla variopinta delle centinaia di studenti assiepati per il Ballo del Ceppo, ma Enzus possedeva la capacità (magica?) di infilarsi con disinvoltura ovunque, scansando ostacoli umani e non con mezze piroette. Lo aiutava l'alta statura, resa ancora più alta dal cappello a punta, e la strabiliante magrezza, al punto che se fosse stato un Animagus sarebbe stato una mantide religiosa...ma una mantide religiosa molto elegante.
A Enzus avrebbe reso pienamente giustizia solo un artefatto babbano: la telecamera. Tuttavia il mondo magico, affezionato oltremodo all'analogico e alla pergamena stampata, gli concedeva solo una Penna Prendiappunti.
La Penna, color blu pavone intonato (ne aveva una in praticamente i tutti i colori dello spettro visibile, così da abbinarla al vestito), accompagnata dalla pergamena, lo seguiva svolazzando e scrivendo impazzita. Enzus le dava molto, molto da scrivere.
«Il Ballo del Ceppo,» esordì con voce suadente e un gesto fluido dell'avambraccio a mostrare lo splendore della Sala «l'evento più top, più esclusivo ospitato da Hogwarts in occasione del Torneo Tremaghi!» prese un tono sempre più vivace e concitato, finché le parole Torneo Tremaghi non gli esplosero in bocca, accompagnate dall'indice puntato contro il pubblico, cosa che fece sobbalzare un gruppo di pacifici Tassorosso. Enzus sistemò con un gesto noncurante il mantello sulle spalle, un sorriso soddisfatto sul volto «Il Torneo da sempre unisce la tradizione al rischio» ruotò il palmo della mano verso il soffitto alla parola "tradizione" e artigliò le dita alla parola "rischio", accennando anche una smorfia feroce intonata «e quest'anno si è annunciato ancora più emozionante grazie all'entrata in scena a sorpresa di un secondo, imprevisto campione della nostra bella Hogwarts. Scommetto che lo conoscete.» sorriso, strizzatina d'occhio, piroetta con svolazzo del mantello.
«HARRY POTTER!» tuonò Enzus, sbucando come per magia alle spalle del ragazzo in questione, al quale sobbalzarono anche gli occhiali tondi sul naso. «MA COME TI VESTI? No, sto scherzando.» Enzus appoggiò amichevolmente le mani, in punta di dita, sulle spalle del ragazzo interdetto «Il bambino che è sopravvissuto è sopravvissuto anche a quest'evento! Harry, ci hai proprio abituato alle sorprese! E stasera, che sorpresa, sei elegantissimo!» Harry, ancora con lo sguardo del coniglio in trappola, accennò un mezzo sorriso incerto. Enzus lo scosse delicatamente (ma non troppo) per le spalle «Un vero campione! Hai scelto questo magnifico abito, in questo velluto smeraldo che si intona così perfettamente con i tuoi occhi!» «Ehm, non l'ho scelto io.» mormorò Harry «Lo immaginavo, caro, lo immaginavo.» replicò Enzus con soave condiscendenza. Le sue ampie mani magre cercarono senza nessun complimento di appiattirgli i capelli ribelli «La prossima volta fatti anche pettinare, oltre che vestire! E cambia questi occhiali, sono desueti! Demodé! Neanche Silente li porta più!» «Ma senza non ci vedo...» protestò debolmente Harry, soffocato dall'assalto alle ciocche che tornavano sempre dritte «Tesoro, chi bello vuole apparire...vedi tu! Quando c'è da rubare uova a un drago non ti fai tutti questi scrupoli!»
Durante l'intervento di Enzus Ron se ne era rimasto in disparte, ridendo. Smise subito quando Enzus stese il lungo braccio magro, gli puntò contro l'indice e tuonò «Tu hai ben poco da ridere! Guardati! MA COME TI VESTI!» Enzus prese a strattonare i fili penzolanti sugli orli dell'abito marrone di Ron «Si aggiunge orrore a orrore!» «C'era del pizzo. L'ho tolto.» borbottò Ron sulla difensiva «Taci» lo freddò Enzus «Sei un disastro» aggiunse con pacata rassegnazione, allungandogli un pat pat sulla spalla (ritrasse subito dopo la mano, rabbrividendo) e tornò a rivolgersi alla Penna Prendiappunti «L'abito è talmente indegno di questo nome che lo si potrebbe regalare a un elfo domestico senza liberarlo. Il lato positivo è che potrebbe essere lui il più brutto della serata, ma chi lo sa...forse le sorprese non sono ancora finite.» ammiccò.
«Ehi, guarda come è vestito Malfoy, piuttosto!» sbottò Ron, indicando con veemenza la coppia formata da Malfoy e Pansy Parkinson «Sembra un...sembra un...» «Un vicario.» completò Harry. Enzus lanciò un'occhiata al giovane Serpeverde e al suo abito di velluto nero con il colletto alto e sospirò, portandosi la mano alla fronte «A quanto pare stasera non si celebra un Torneo ma un funerale. Il funerale del buon gusto!» concluse gravemente, svolazzando verso la nuova vittima.
«Sento che al mio outfit manca qualcosa...un bastone per picchiarti!» Enzus estrasse la bacchetta e la agitò, evocando dal nulla un lussuoso bastone d'ebano con il pomo d'argento a forma di testa di rapa. Il bastone iniziò di sua iniziativa a picchiare sulla testa di Malfoy, che strillò fieramente. Tiger e Goyle cercarono goffamente di fermare la furia dell'oggetto, col risultato di prendersi ciascuno la propria dose «Si chiama Castigalorrore!» spiegò Enzus, prima di tendere la mano e far sì che il bastone rinunciasse alla violenza e gli si consegnasse obbediente nel pugno. Malfoy non lo sapeva, ma, come tutti gli accessori di Enzus, anche il Castigalorrore veniva scelto sempre in tono con l'abito.
«Mio padre lo verrà a sapere!» gridò lisciandosi furiosamente i capelli biondo-argentei. Ma Enzus si era già allontanato, lasciando in aria una scia di fronzoli strappati con un colpo di bacchetta dall'abito rosa di Pansy Parkinson.
«Ed ecco che l'ora è giunta di decretare la meglio vestita del nostro Ballo del Ceppo! Sarà difficile...» Enzus avvicinò il taglio della mano alla bocca e sussurrò sonoramente alla Penna Prendiappunti «...ma mai quanto dover dire chi è la peggio! Povero me! L'imbarazzo della scelta! Per fortuna abbiamo qui la vera regina della serata...» Hermione si voltò con un punto di domanda sul volto «Hermione Granger!» esclamò Enzus, spalancando le braccia «Sei bellissima, favolosa, affascinante...stupenderrima! Non sembri neanche tu!» il "grazie" che stava formandosi sulle labbra di Hermione venne sostituito da un'alzata di sopracciglio «Il crine che tanto ricordava per consistenza la spugnetta per scrostare i paioli è ora liscio, lucente, setoso! Hai scelto questo splendido abito blu pervinca e il tuo sorriso splendente e simmetrico ne è il degno coronamento.» Hermione era tornata a sorridere, le guance lievemente arrossate «Hermione, hai ritrovato la tua femminilità. Vai, conquista il mondo della moda...e sii regina!»
Nel buio fresco del giardino, Enzus sedeva su una panchina di pietra, le gambe lunghe accavallate e le mani appoggiate l'una sopra l'altra sul pomo del bastone. Dettava ancora alla Penna Prendiappunti, sul volto un sorriso stanco ma soddisfatto: tutte le streghe quarantenni a casa (più alcune strambe giovani babbane) avrebbero divorato il suo articolo. «Il cielo sul soffitto della Sala Grande di Hogwarts è imparziale, sta sopra le teste di tutti senza fare distinzione. Il cielo perdona...Enzus Mitchum no. Qualcuno dovrà pur gridare al Mondo Magico...MA COME TI VESTI?»

Storia partecipante alla challenge 'Press Start' indetta da zenzero91 sul forum di EFP 

Oggetti: cappello a punta, bastone

Citazione: "Il cielo è imparziale, sta sopra le teste di tutti senza fare distinzione"

 

 

Enzus Mitchum veleggiava attraverso la Sala Grande di Hogwarts con ampie e aggraziate falcate delle lunghe gambe sottili come stecchi. Il mantello in shantung di seta blu pavone si gonfiava dietro di lui, e il cappello a punta in tinta, decorato da un nastro nero e una piccola piuma, restava in perfetto equilibrio sulla sua testa pelata, nonostante fosse sistemato con apparente noncuranza sulle ventitrè.
Non era facile fendere la folla variopinta delle centinaia di studenti assiepati per il Ballo del Ceppo, ma Enzus possedeva la capacità (magica?) di infilarsi con disinvoltura ovunque, scansando ostacoli umani e non con mezze piroette. Lo aiutava l'alta statura, resa ancora più alta dal cappello a punta, e la strabiliante magrezza, al punto che se fosse stato un Animagus sarebbe stato una mantide religiosa...ma una mantide religiosa molto elegante.
A Enzus avrebbe reso pienamente giustizia solo un artefatto babbano: la telecamera. Tuttavia il mondo magico, affezionato oltremodo all'analogico e alla pergamena stampata, gli concedeva solo una Penna Prendiappunti.
La Penna, color blu pavone intonato (ne aveva una in praticamente i tutti i colori dello spettro visibile, così da abbinarla al vestito), accompagnata dalla pergamena, lo seguiva svolazzando e scrivendo impazzita. Enzus le dava molto, molto da scrivere.

«Il Ballo del Ceppo,» esordì con voce suadente e un gesto fluido dell'avambraccio a mostrare lo splendore della Sala «l'evento più top, più esclusivo ospitato da Hogwarts in occasione del Torneo Tremaghi!» prese un tono sempre più vivace e concitato, finché le parole Torneo Tremaghi non gli esplosero in bocca, accompagnate dall'indice puntato contro il pubblico, cosa che fece sobbalzare un gruppo di pacifici Tassorosso.
Enzus sistemò con un gesto noncurante il mantello sulle spalle, un sorriso soddisfatto sul volto «Il Torneo da sempre unisce la tradizione al rischio» ruotò il palmo della mano verso il soffitto alla parola "tradizione" e artigliò le dita alla parola "rischio", accennando anche una smorfia feroce intonata «e quest'anno si è annunciato ancora più emozionante grazie all'entrata in scena a sorpresa di un secondo, imprevisto campione della nostra bella Hogwarts. Scommetto che lo conoscete.» sorriso, strizzatina d'occhio, piroetta con svolazzo del mantello.

«HARRY POTTER!» tuonò Enzus, sbucando come per magia alle spalle del ragazzo in questione, al quale sobbalzarono anche gli occhiali tondi sul naso. «MA COME TI VESTI? No, sto scherzando.» Enzus appoggiò amichevolmente le mani, in punta di dita, sulle spalle del ragazzo interdetto «Il bambino che è sopravvissuto è sopravvissuto anche a quest'evento! Harry, ci hai proprio abituato alle sorprese! E stasera, che sorpresa, sei elegantissimo!»
Harry, ancora con lo sguardo del coniglio in trappola, accennò un mezzo sorriso incerto. Enzus lo scosse delicatamente (ma non troppo) per le spalle «Un vero campione! Hai scelto questo magnifico abito, in questo velluto smeraldo che si intona così perfettamente con i tuoi occhi!»
«Ehm, non l'ho scelto io.» mormorò Harry
«Lo immaginavo, caro, lo immaginavo.» replicò Enzus con soave condiscendenza. Le sue ampie mani magre cercarono senza nessun complimento di appiattirgli i capelli ribelli «La prossima volta fatti anche pettinare, oltre che vestire! E cambia questi occhiali, sono desueti! Demodé! Neanche Silente li porta più!»
«Ma senza non ci vedo...» protestò debolmente Harry, soffocato dall'assalto alle ciocche che tornavano sempre dritte «Tesoro, chi bello vuole apparire...vedi tu! Quando c'è da rubare uova a un drago non ti fai tutti questi scrupoli!»
Durante l'intervento di Enzus Ron se ne era rimasto in disparte, ridendo. Smise subito quando Enzus stese il lungo braccio magro, gli puntò contro l'indice e tuonò «Tu hai ben poco da ridere! Guardati! MA COME TI VESTI!»
Enzus prese a strattonare i fili penzolanti sugli orli dell'abito marrone di Ron «Si aggiunge orrore a orrore!»
«C'era del pizzo. L'ho tolto.» borbottò Ron sulla difensiva «Taci» lo freddò Enzus «Sei un disastro» aggiunse con pacata rassegnazione, allungandogli un pat pat sulla spalla (ritrasse subito dopo la mano, rabbrividendo) e tornò a rivolgersi alla Penna Prendiappunti «L'abito è talmente indegno di questo nome che lo si potrebbe regalare a un elfo domestico senza liberarlo. Il lato positivo è che potrebbe essere lui il più brutto della serata, ma chi lo sa...forse le sorprese non sono ancora finite.» ammiccò.
«Ehi, guarda come è vestito Malfoy, piuttosto!» sbottò Ron, indicando con veemenza la coppia formata da Malfoy e Pansy Parkinson «Sembra un...sembra un...»
«Un vicario.» completò Harry.
Enzus lanciò un'occhiata al giovane Serpeverde e al suo abito di velluto nero con il colletto alto e sospirò, portandosi la mano alla fronte «A quanto pare stasera non si celebra un Torneo ma un funerale. Il funerale del buon gusto!» concluse gravemente, svolazzando verso la nuova vittima.

«Sento che al mio outfit manca qualcosa...un bastone per picchiarti!» Enzus estrasse la bacchetta e la agitò, evocando dal nulla un lussuoso bastone d'ebano con il pomo d'argento a forma di testa di rapa. Il bastone iniziò di sua iniziativa a picchiare sulla testa di Malfoy, che strillò fieramente. Tiger e Goyle cercarono goffamente di fermare la furia dell'oggetto, col risultato di prendersi ciascuno la propria dose «Si chiama Castigalorrore!» spiegò Enzus, prima di tendere la mano e far sì che il bastone rinunciasse alla violenza e gli si consegnasse obbediente nel pugno. Malfoy non lo sapeva, ma, come tutti gli accessori di Enzus, anche il Castigalorrore veniva scelto sempre in tono con l'abito.
«Mio padre lo verrà a sapere!» gridò lisciandosi furiosamente i capelli biondo-argentei. Ma Enzus si era già allontanato, lasciando in aria una scia di fronzoli strappati con un colpo di bacchetta dall'abito rosa di Pansy Parkinson.

«Ed ecco che l'ora è giunta di decretare la meglio vestita del nostro Ballo del Ceppo! Sarà difficile...» Enzus avvicinò il taglio della mano alla bocca e sussurrò sonoramente alla Penna Prendiappunti «...ma mai quanto dover dire chi è la peggio! Povero me! L'imbarazzo della scelta! Per fortuna abbiamo qui la vera regina della serata...» Hermione si voltò con un punto di domanda sul volto «Hermione Granger!» esclamò Enzus, spalancando le braccia «Sei bellissima, favolosa, affascinante...stupenderrima! Non sembri neanche tu!» il "grazie" che stava formandosi sulle labbra di Hermione venne sostituito da un'alzata di sopracciglio «Il crine che tanto ricordava per consistenza la spugnetta per scrostare i paioli è ora liscio, lucente, setoso! Hai scelto questo splendido abito blu pervinca e il tuo sorriso splendente e simmetrico ne è il degno coronamento.» Hermione era tornata a sorridere, le guance lievemente arrossate «Hermione, hai ritrovato la tua femminilità. Vai, conquista il mondo della moda...e sii regina!»

Nel buio fresco del giardino, Enzus sedeva su una panchina di pietra, le gambe lunghe accavallate e le mani appoggiate l'una sopra l'altra sul pomo del bastone. Dettava ancora alla Penna Prendiappunti, sul volto un sorriso stanco ma soddisfatto: tutte le streghe quarantenni a casa (più alcune strambe giovani babbane) avrebbero divorato il suo articolo. «Il cielo sul soffitto della Sala Grande di Hogwarts è imparziale, sta sopra le teste di tutti senza fare distinzione. Il cielo perdona...Enzus Mitchum no. Qualcuno dovrà pur gridare al Mondo Magico...MA COME TI VESTI?»

   
 
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