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Autore: MahaMejri2    23/06/2016    1 recensioni
Layla Harris.
Justin Bieber.
"Forse il nostro rapporto non è folle come sembra.
Forse questo è ciò che accade quando un tornado incontra un vulcano.
Tutto quello che so è che ti amo troppo per andarmene."
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Altri
Note: nessuna | Avvertimenti: Contenuti forti
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Afferrai il vero senso della frase dopo circa due minuti.
Alzai la testa verso mio padre e lo fissai sperando di aver sentito male.
" Questa volta non si discute e verrai a studiare nel mio istituto. Che ti piaccia o no, sono davvero stanco del tuo comportamento!"
sgranai gli occhi e apri la bocca in  cerca delle parole giuste per dissuaderlo dalla sua pazza decisione.
Andare nell'istituto di mio padre equivaleva a sotterrare la mia vita per sempre.
Dedussi che nessuna delle mie parole lo avrebbe convinto a lasciarmi, sembrava piuttosto incazzato e le rare volte in cui succedeva era caldamente consigliato consigliato stare zitti ma in quel momento, a mio rischio e pericolo, dovevo in qualche modo cercare di salvare la situazione.


"Papà è stato solo un incidente, ero in ritardo e allora ho pens-"

"Basta dire cazzate!" urlò furioso. 

Mia madre, che era seduto dietro di lui, alzò di scatto la testa spaventata.
Mio padre non diceva parolacce.
Non ne aveva mai dette o probabilmente non lofaceva davanti a noi, si limitava a dei semplici 'cavolo' e 'dannazione'.

"Ho parlato con il preside Wallis, mi ha detto che in tutto hai accomolato 35 ore di assenza"

il mio cuore si fermò. Ero nella merda. Quel bastrado del preside non aveva creduto alle mie giustificazioni false che gli avevo rifilato e cosi aveva spifferato tutto a mio padre.
Ingoai il gruppo che mi si era formato in gola.

"Cosa diamine facevi invece di andare a scuola? Eh?"

domandò avvicinandosi di più a me.
Ero terrorizzata ma sapevo che non avrebbe alzato le mani su di me.

"Rispondimi!" urlò.

Mi torturai il labbro inferiore cercandouna risposta che mi parasse il culo, ma non ne trovai.
Ero fottuta.
Avrei dovuto accettare la sua decisione e basta,
Cadde il silenzio assoluto mentre mio padremi guardava cercando di capire dove avesse sbagliato con me.

"Vai in camera tua e prepara le tue cose, tra due giorni partiamo"




Aspettai che i miei andassero a dormire prima di mandare un messaggio a Isac e avvisarlo che sarei uscita nel giro di due minuti.
mi alzai dal letto, indossai velocemente una felpa e mi avvicinai alla finestra dando un'ultima occhiata alla porta dietro di me.
Feci tutto con il minor rumore possibile, e una volta che ebbi toccato il suolo del giardino di casa mia tirai un sospiro di sollievo.
Il mio cuore batteva all'impazzata, l'avevo fatto mille volta ma quella volta era diverso.
Probabilmente sarebbe stata l'ultima.
Mi strinsi nella felpa e m'incamminai verso il cancello d'entrata, una volta li scorsi una figura incappuciata girata di spalle.
Camminai ancora per pochi passi poi lui si girò e mi guardò. 
Presi le chavi dalla tesca e apri il cancello lentamente.
Una volta entrato mi fissò per diversi secondi prima di sorridere lievemente.
Dopodiche mi avvicinai e lo abbracciai sentendo immediatamente le lacrime salirmi agli occhi. 

"Hey Layla, cosi mi stritoli" sussurrò stringendomi a lui.

Poggiai la testa sul suo petto e chiusi gli occhi.
Non volevo pensare al fatto che avrei dovuto abbandonare il mio migliore amico, Isac faceva parte di me da sempre ed era l'unica persona che mi conosceva davvero.
Non avevo amici, avevo sempre avuto solo Isac.

"ti porterà via davvero?" chiese prendendomi il viso tra le mani.

Il suo sguardo era attento ma triste, sapeva già la risposta ma doveva sentirlo dire ad alta voce.
Guardai i suoi occhi blu e annuì lentamente.
Qualcosa nel suo sguardo cambiò e il mio cuore si spezzò, stava soffrendo.
Appoggiai le mani sopre le sue.

"Tornerò, dammi due mesi e tornerò. Non può tenermi lì per sempre." 

"Si che può, lui è tuo padre Layla. Può far"

"Isac, per  favore" lo interruppi pregandolo con lo sguardo di crederci almeno un pò.

"è già difficile così" sentivo le lacrime pronte a scendere ma non volevo piangere davanti a lui, o sarebbe davvero sembrato un addio.
E io avevo bisogno di sapere che l'avrei rivisto presto.

"lo so, mi spiace" si allontanò di colpo da me e si girò dandomi le spalle mentre mentre intrecciava le mani dietro la testa.
respirai profondamente.

 "Isac" lo chiamai.

"dammi un attimo Layla" 

Fissai le sue spalle larghe e cercai di controllarmi e non piangere, lui stava cercando di fare lo stesso.
C'eravamo stati sempre solo io e lui, avevo bisogno di Isac e non sapere quando l'avrei rivisto mi distruggeva.
Passarono diversi minuti e lui tornò da me, cercai di non guardarlo in viso ma avevo notato i suoi occhi lucidi e sentì una morsa allo stomaco.
Mi afferrò per la vita e mi abbracciò forte.
mi godetti quel momento e dimenticai tutto per un pò.

 "Presto Layla, presto.
"







hey :)
sono nuova qui, cioè è la prima storia che scrivo e spero che il primo capitolo sia uscito qualcosa di decente.
mi lascereste un recensione? Giusto per sapere se vi piace o se c'è qualcosa che non va, ve ne sarei molto grata.
un bacio, Maha. 


   
 
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