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Autore: HopeMakesUsStrong    24/06/2016    1 recensioni
Cosa sarebbe successo se Ade non fosse morto?
- Avete chiamato? – Ed eccolo, l’uomo che nessuno dei presenti sperava e/o credeva di rivedere mai più.
-Andiamo, credevate davvero di poter uccidere un Dio?-
-Cosa vuoi da noi? -
- No mia cara Salvatrice, la domanda è: Cosa volete voi da me?-
Storia incentata sulla coppia Zelena-Ade
Spoler quinta stagione.
Genere: Azione, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Ade, Un po' tutti, Zelena
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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-Fatti da parte strega! -
urlò il signore oscuro mentre le sue mani emanavano una enorme scarica d’energia che fecero volare la donna tre metri più in là.

Aspettate un attimo, siamo andati troppo avanti, quindi ricominciamo da Emma e gli altri che escono fuori di casa.

Ed ecco i nostri eroi vagare per le strade si Storybrooke aspettando che qualcuno di loro (non importava chi) proferisse parola.

-Allora Emma? Ora cosa facciamo? –
Era stata Regina a parlare, quasi a realizzare le preghiere di tutte le persone che aveva intorno.

-Prima troviamo Gold, e poi…-
aveva cominciato Emma, ma fu interrotta dalla strega che parlò nuovamente

-E poi ci facciamo ammazzare, andiamo, dobbiamo pensare a qualcosa prima di presentarci da Tremotino. Cosa intendi fare, bussare alla sua porta e chiedergli un po’ di zucchero e magari sua moglie chiusa in una scatola? -
Il solito sarcasmo di Regina che non era ben accetto da tutti, gli unici a sorridere per queste sue parole furono la sorella Zelena ed Ade.

-Regina ha ragione Salvatrice, non possiamo non pensare a come agire, è vero che abbiamo un piano, ma dobbiamo anche pensare a come attuarlo-
si affrettò a parlare il Dio.

-Mi è molto di conforto sapere che l’unico che mi appoggia sia lo stesso ad aver ucciso il mio fidanzato-
Ed eccolo di nuovo, il suo sarcasmo tagliente come la spada di David.

-Ehi, lo sai io sono in prima linea se serve a sostenere o uccidere qualcuno-
Rispose alla provocazione Ade ammiccando.

E date quelle parole tutti si aspettarono una reazione ben poco piacevole dalla strega, che stranamente sorprese tutti curvando leggermente le labbra accennando a un sorriso, a quanto pare stava davvero mettendo da parte tutto l’odio che provava per quella orrida creatura (non proprio tutto in fondo) per poter rendere sua sorella una donna felice permettendole di stare vicino all’uomo che amava, quasi come a dargli la sua approvazione, e di questo Zelena se ne accorse, difatti rivolse alla sorella uno sguardo colmo di gratitudine.

-Cosa suggerite di fare allora? -
chiese Biancaneve, non a sua figlia o a suo marito, non alle persone di quel gruppo considerate “parte dei buoni”, lo chiese quasi direttamente ad Ade perché anche se non era l’unica ad aver capito che per poter sconfiggere Tremotino serviva la mano pesante, era l’unica con il coraggio necessario a mettere da parte l’orgoglio e chiedere consigli a chi non avrebbe mai sognato di chiederli.

-Io suggerirei uno scontro diretto, sappiamo che l’Oscuro non lascerebbe mai Belle nel retro del suo negozio a prendere polvere, l’unica cosa che possiamo fare è provare a scontrarci con lui e in un momento di distrazione prendere la ragazza, non vedo altre alternative –
aveva concluso Ade con lo sguardo di tutti puntati addosso

-Non credo abbiamo altra scelta o niente da perdere-
Erano più o meno le prime parole che Uncino rivolgeva a Ade dopo la sua prigionia e, a differenza di quello che tutti si aspettavano, non era insulti.

Persino David sentendo le parole del pirata e sapendo che lui era l’ultima persona a potersi fidare di lui, insieme a Regina che ormai sembrava aver dato la sua completa approvazione al Dio, acconsentì a questa folle e ultima speranza che gli veniva consentita. E se acconsentivano i suoi genitori, come poteva Emma essere da meno?
Difatti eccoli dieci minuti dopo di fronte al negozio d’antiquariato di Gold cercando di attirarlo fuori con qualche incantesimo non letale (anche perché non sarebbe servito a molto). Il piano sembrò funzionare perché dopo poco più di cinque secondi il Signore oscuro uscì dalla porta d’ingresso del suo negozio, senza mostrare alcuna agitazione o sorpresa, come se si aspettasse che da un momento all’altro si fossero presentati tutti loro.

-A cosa devo la visita della salvatrice e della sua squadra? –
chiese scrutando attentamente i volti di tutti fermandosi con un sussulto vedendo Ade, questo decisamente non se l’aspettava.

- Ma quante volte devo sbarazzarmi di te? –
chiese tra il divertito, l’ironico e… il preoccupato? Possibile?  

-è buffo che sia tu a chiedermelo dato che potrei farti la stessa domanda, l’oscuro è duro a morire, e quando ci riesce viene riportato in vita- fece una pausa – bella fortuna- concluse.

-Non è propriamente fortuna lo sai, sono molto abile a giocare le mie carte-

-Anch’io le mie-
detto questo tutte le persone del gruppo ad avere poteri magici, armi e uncini attaccarono il signore oscuro tentando allo stesso tempo di individuare lo scrigno, inutile dire che questo scontro non durò molto, certo che nessuno ci rimise la pelle, ma devo ammettere che ci mancò poco.

Fu Zelena a vederlo, si trovava nel negozio poggiato sul bancone di vetro proprio vicino alla cassa. Tentò diverse volte di arrivarci ma in tutta quella confusine sarebbe stato difficile anche per Tremotino in persona. Una volta che quasi tutti furono a terra stremati dalla lotta contro Tremotino fatta eccezione per Regina e Emma che continuavano in qualche modo a tenergli testa, Zelena tentò un’ultima volta di raggiungere il negozio, corse più veloce che poteva pensando che quella fosse la loro unica speranza, ma sfortunatamente l’oscuro si accorse della donna e cercò in tutti i modi di fermarla, il che ci riporta a…

-Fatti da parte strega! -
urlò il signore oscuro mentre le sue mani emanavano una enorme scarica d’energia che fecero volare la donna tre metri più in là.

A quel punto Tremotino si sentì sollevare, era ad un metro da terra, poi due, tre… era sollevato dalla magia e quando si fermò a 5 metri dal suolo udì chi lo stava tenendo stretto

-Non osare-
furono le uniche parole colme d’ira che Ade concesse all’uomo che ormai aveva in pugno, prima di far comparire lo scrigno nella sua mano con una nuvola di fumo e con la stessa sparire insieme agli altri lasciando cadere il Signore Oscuro, che mentre si teneva il collo per il dolore provato, imprecava per la frustrazione, l’avevano presa.

Si ritrovarono tutti al solito appartamento, alcuni più scossi di altri, ma c’era una persona, a differenza delle altre, che sembrava particolarmente felice. Zelena ripensava alle parole di Ade prima di uscire di casa “Tesoro, cosa pensi di me? Non potrei mai farti del male”, e ora quelle dette poco fa a Tremotino quando l’aveva colpita “Non osare”, ne era sempre più sicura e il solo pensare a lui la rendeva felice come un bambino a Natale ( che ovviamente non aveva mai festeggiato e di cui non conosceva l’esistenza prima di arrivare a Storybrooke). Ovviamente il solito dubbio distruggeva la sua felicità : Doveva parlargli?
I suoi pensieri furono interrotti dalle parole di David, che felice per il colpo riuscito chiese come per rivolgersi a nessuno in particolare (anche se la sua domanda era diretta in particolare ad Ade):
 
-E adesso come si procede?-

-Adesso, mio caro principe, viene la parte che più preferisco: La minaccia. - fece una breve pausa osservando il gruppo di Eroi che oramai pendevano dalle sue labbra- state tranquilli, a questo ci penso io, se tutto va come previsto ci rivedremo qui tra meno di mezz’ora-
fece per sparire nella sua solita nuvola fiammeggiante azzurra quando venne interrotto da Zelena, che lo attirò fuori dall’appartamento, si chiuse la porta alle spalle e cominciò, con non poco nervosismo, a parlare.

-E adesso cosa farai? –

-Non preoccuparti Zelena, devo solo far capire a Tremotino che non abbiamo nessuna intenzione di lasciargli la ragazza senza avere il cristallo, torno tra mezz’ora al massimo-

-Ti aspetterò, ma poi dovremo parlare lo sai questo vero? -

-per me non c’è niente di cui parlare- osservò la faccia perplessa della donna che anche con quella espressione gli sembrava la cosa più bella che avesse mai visto in tutta la sua vita immortale, poi riprese – io ti amo e continuerò ad amarti, credi che tradirmi abbia fatto qualche differenza? –

Zelena rimase come travolta da così tante emozioni da non poter spiegare esattamente quale fosse la più forte, ma questo dubbio venne dissolto dal suo stesso corpo che senza alcun controllo si era spinto in avanti e aveva baciato quell’uomo tanto amato. Non sapeva come ne perché lo aveva baciato, ma sperava solo in una sua risposta, che non tardò ad arrivare. Ade aveva risposto a quel gesto che Zelena pensava non avrebbe più osato fare, e non solo, la strinse a se quasi come a volerle chiedere di non allontanarsi mai più da lui, e la donna non ne aveva alcuna intenzione. Fu un lungo bacio, Ade si stacco a malavoglia dalla donna sussurrandogli –Ne riparliamo al mio ritorno- per poi sparire.
 
 
 
 
Angolo Autrice
Ed eccolo, un nuovo capitolo, diciamo che mi è piaciuto particolarmente scriverlo (punto di vista personale: Io li adoro!).
Come al solito ringrazio chi legge e recensisce questa mia storiella e spero che continuiate a seguirla.
Alla settimana prossima,
Hope.
   
 
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