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Autore: serre02    24/06/2016    1 recensioni
Era il figlio della grande Zanna Bianca della Foglia, noto come il ninja copiatore in tutte le grandi terre, divenuto Jonin alla sorprendente età di dodici anni, membro delle forze speciali Anbu... Eppure, quando era con lei, si sentiva piccolo, insignificante. Il cuore sembrava un uccellino impazzito che cercava disperatamente di uscire dalla gabbia toracica, sbattendo violentemente nelle costole, e faceva male. Ma non era un male proveniente dall'odio, piuttosto dalla paura; di cosa avesse paura, tuttavia, Kakashi proprio non riusciva a spiegarselo.
Genere: Avventura, Romantico, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Kakashi Hatake, Nuovo Personaggio, Pakkun
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler! | Contesto: Prima dell'inizio
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«Kakashi… Promettimi che ti prenderai cura… Della nostra Rin…»
 
Aprì improvvisamente gli occhi e riconobbe immediatamente il soffitto bianco sporco sopra alla sua testa; era all’ospedale di Konoha, ormai divenuto quasi la sua seconda casa. Che cosa gli era successo? Perché si trovava all’ospe…
“Haru!” pensò allarmato, tirandosi su di scatto incurante della fitta di dolore proveniente dalla schiena; si mise subito in piedi, ignorando un’infermiera che cercava invano di fermarlo. Uscì di corsa dalla sua stanza e quasi andò a sbattere contro l’Hokage.
«Dove credi di andare? Sei ferito!»
«Terzo Hokage! Haru è…»
«Sono a conoscenza dell’accaduto.» lo interruppe «Non ritengo necessario che tu le vada dietro. Sono affari che non riguardano affatto Konoha; al massimo posso inviare una squadra, ma ti proibisco di immischiarti oltre in questa faccenda. Sono stato chiaro?»
«Ma signore non possiamo lasciare che le faccia del male!» esclamò Kakashi, senza nemmeno rendersi conto del tono che aveva assunto la sua voce.
«Tu sei uno shinobi addestrato, un membro delle forze speciali Anbu, allievo del Quarto! Non tollero che ti faccia coinvolgere in questo modo da una ragazzina!»
Il ninja strinse i pugni «E’ vero, sarò anche uno shinobi addestrato, un membro degli Anbu… Ma se c’è una cosa che mi ha insegnato il mio maestro è che non si abbandonano i compagni al loro destino.» la sua voce era piena di rancore ed amarezza, puntò il suo Sharingan negli occhi del Terzo, assumendo un atteggiamento di sfida che sorprese anche sé stesso. Senza aggiungere alcuna parola, si fece strada e si dileguò, lasciandosi alle spalle l’Hokage, attonito.
“Obito… Mi dispiace tanto… Io non sono riuscito a proteggere Rin… E’ stata tutta colpa mia! Avresti potuto starle accanto, se solo non fossi stato così egoista… Te lo prometto, non commetterò lo stesso errore un’altra volta!
Padre, ti ammiro molto per ciò che hai fatto… Non hai abbandonato i tuoi compagni, proprio come avrebbe fatto Minato. Purtroppo non avrò più occasione di farti sapere quanto ti stimo… Seguirò il tuo esempio! Haru… E’ l’unica persona cara che mi sia rimasta… Grazie a te, al mio team, ho finalmente capito! Io… Non permetterò che un mio errore me la porti via per sempre!”
 
“Ormai si sta facendo mattina… Il capo mi aveva parlato del potere del clan Mizutani, ma non avrei mai pensato che potesse ridurmi in questo stato…” Rivolse uno sguardo alla ragazza che si era malamente issato in spalla, prima di sparire tra gli alberi. “Sono appena riuscito a procurarle un graffietto, mentre lei per poco non mi ha fatto fuori… Accidenti!” Il traditore fu colto da un improvviso dolore al petto, che lo fece cadere in ginocchio.
«Heizu, Heizu, così mi deludi… Un traditore del tuo calibro, che si fa ferire in questo modo da una ragazzina indifesa…»
Era comparso dalle tenebre più profonde, minaccioso come una grande tigre pronta a saltarti addosso alla minima distrazione; i suoi occhi di un verde scurissimo incutevano un grande timore, il sorriso furbo e beffardo stampato sul volto faceva venire i brividi.
«Cosa… Cosa ci fa lei qui?» domandò, la voce tremante per lo stupore.
«Ho saputo che ti sei scontrato con il famoso ninja copiatore…» ghignò «Ma a quanto pare il problema più grande non è stato lui...» disse, sollevando Haru per la maglietta come fosse un sacco di immondizia. «Ottimo lavoro, comunque. Ora non ho più bisogno di te…» Estrasse un kunai e lo scagliò dritto in gola al ninja, che morì sul colpo in una pozza di sangue.
 
Desolazione, sangue, morte… Il villaggio divorato dalle fiamme, le urla di dolore soffocate dal fumo nero che bruciava nei polmoni.
Si voltò lentamente, Kakashi era lì, il suo solito sorriso le scaldava il cuore, un lieve contatto sulla sua spalla era sufficiente a farla stare bene; allungò una mano verso la sua figura, avvolta da una luce bianca, ma essa scomparve prima che potesse fare qualunque cosa per impedirlo.
«Perché sono così debole?» disse a mezza voce.
Alzò lo sguardo, incrociando così quello terrificante di un ragazzo dal volto solcato da una profonda cicatrice; i capelli biondo scuro risaltavano sulla pelle chiara, avvolta in un mantello nero.
«Haru… Ti sei svegliata…»
Lei lo fissò per alcuni secondi, parve essere attraversata da una scossa elettrica, spalancò i grandi occhi verdi «Ryuu? Sei… Davvero tu?»
«Finalmente, sembra che le cose si facciano più chiare per te… Sorellina.»
«Ma cosa…» Si portò una mano alla testa, le faceva un gran male.
«Davvero non ricordi nulla?» L’ennesimo ghigno fece capolino sul suo viso. «Questo spiega tutto.»
«Ryuu, il villaggio… Perché nessuno è venuto a cercarmi?»
«E’ molto semplice… Tu ed io siamo gli unici sopravvissuti…» Egli rise di gusto «Io ho sterminato tutto il nostro clan…»
Il cuore di Haru perse un battito, il suo corpo non rispondeva ai comandi. Come poteva dirlo con tanta naturalezza, senza nemmeno una vaga nota di pentimento nella voce? Sentiva il sangue ribollirle nelle vene, la testa le stava per scoppiare.
«Tu! Hai ucciso… Tutti… Mamma, papà, i miei amici…» Stava perdendo nuovamente il controllo del suo chakra, la vista offuscata. La sua potenza era tale che scoperchiò il nascondiglio di pietra, spessi nuvoloni neri vorticavano sopra le loro teste coprendo completamente il cielo.
Haru fu invasa dall’odio più profondo, il dolore immenso si era tramutato in rabbia.
“Sono anni che aspetto questo momento… Il Jikan si è attivato completamente!”

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Chotto Min’na-San! Eccomi, finalmente con il capitolo!
Scusate tanto se non ho più aggiornato, sono sotto esami e non ho proprio avuto tempo di mettermi a scrivere… Ringrazio infinitamente Hikaru Nekomi per recensire pazientemente ogni singolo capitolo! Mi da la sicurezza e l’energia di continuare la mia FF, perché in questo modo so che la gente apprezza il mio lavoro!
Anyway, purtroppo penso che il prossimo capitolo sarà l’ultimo… Ormai ci avviciniamo all’epilogo!
Ma non preoccupatevi, non smetterò di pubblicare! Ho altre mille idee per le prossime FF e una volta finito il periodo esami vi terrò compagnia per tutta l’estate!
Allora alla prossima, non mancate, mi raccomando! ;)
   
 
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